Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Sae    04/02/2005    3 recensioni
“Buongiorno…Buongiorno tristezza!” La ragazza esclamò quella frase, che parlava direttamente al suo cuore,la esclamava ogni mattina,piano, cercando di alleviare il suo dolore...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sogno o realtà

Piove

 

 

 

- Bene,e ora passiamo alle altre notizie. Su tutta la regione di Tokyo, si sta abbattendo una forte pertubazione, che durerà fino a domani… -

 

La giornalista continuò a parlare con la stessa voce atona ;mentre sullo schermo vi si vedeva inquadrata la cartina geografica del Giappone.

La sua parola però, rimbombava nel soggiorno opaco, non sortendo gli effetti sperati.

 

Sakura guardava quello schermo, mentre era accucciata sul divano, avvolta in una soffice coperta azzurra. Aveva la febbre e per questo il padre Fujitaka, aveva preferito non mandarla a scuola. Quest’ultimo e Touya, si stavano preparando per uscire, sotto il cielo plumbeo di un lunedì mattina…

 

“Copriti, e mi raccomando sta attenta, e aspetta Toy da scuola per mangiare...io tornerò presto.”

 

Il padre le diede un bacio sulla fronte calda, e preoccupato aspettò l’annuire della figlia, così triste e stanca.

Touya si avvicinò alla veranda del soggiorno scrutando il cielo sempre più scuro,con un gesto,prese il suo ombrello.

 

“ Sta piovendo.”

Il tono della voce di suo fratello, la colse di sorpresa, e dopo un attimo di smarrimento, la ragazzina riprese il suo solito sguardo affranto, che Touya, in quell’ istante sentiva di odiare con tutto il cuore.

Fujitaka e Toy salutarono Sakura, non prima di essersi muniti di un impermeabile…e poi via scossi da quel vento freddo e da quel temporale che spegneva i colori della città.

 

Rimasta sola, guardò il termometro vicino a lei e le medicine.

Sospirò.

Kerochan la raggiunse,e la vide fissare rapita la pioggia, mentre la televisione continuava a parlare, in quello strano lunedì mattina, di una triste primavera…

 

--

 

“Sakura, non è venuta a scuola si è ammalata Tomoyo?”

“Penso di si… Rika.”

La ragazza prese posto dopo essersi allontanata con una espressione sconsolata.

“Tutti in classe, coraggio!... Vale anche per te, Yamazaki!”

Il professore con quella frase, entrò in classe, richiamando a sé l’attenzione.

Tomoyo, guardò i due banchi vuoti di fianco a lei, che strana sensazione... Era come se fosse comparsa di colpo la solitudine.

Rivolse uno sguardo alla finestra. La pioggia incominciava a scendere più forte, incessantemente.

 

--

“Sono le dodici.” l’orologio della cucina parlava chiaro.

“Toy se non sbaglio dovrebbe fare palestra, ora…”

“Non credo che con questo tempo la faranno!”

“Hai ragione Kero…”

 

La ragazza tossì forte, mentre sullo schermo della televisione, proseguivano i titoli di coda di un film.

Sakura respirava a fatica, cercò di sorridere a Kerochan che le stava vicino.

Sentirono poi, un rumore di chiavi, e la porta di casa si aprì.

Touya entrò, bagnato fradicio, mentre Kerochan si immobilizzava, anche se non lo ammetterà mai aveva paura del fratello di Sakura.

“Sono  tornato, ci hanno fatto uscire prima… ti preparo qualcosa…?”

Il ragazzo, dopo essersi tolto l’impermeabile toccò la fronte della sorella.

“Mhm…ti è salita di più la febbre…!"

“No… sto bene..” Sakura si strinse nella coperta,cercando invano del calore.

“ Sto bene.” Ripetè più forte per convincere se stessa.

--

 

La pioggia continuava a cadere, e i fulmini squarciavano il cielo.

Un tempo così strano in primavera… Tomoyo non potè fare a meno di pensarlo. Le ragazze si stavano preparando per tornare a casa, le lezioni erano finite.

Chidori improvvisamente emise uno strillo,mentre una figura entrava a scuola.

Rika e Naoko si spaventarono, mentre Tomoyo rimaneva attonita.

 

“ SHAORAN !”

 

Lee aveva addosso un impermeabile azzurro, ma era completamente bagnato come se non l’avesse neanche indossato. Aveva una mano sul petto e stava riprendendo fiato, ansimava.

 

“…Ho bisogno di vederla…dov’è lei?”

Esclamò quella frase che spiazzò tutti. Chidori aveva i lucciconi agli occhi, come le altre, e Tomoyo sorrise debolmente.

 

“Lei si è ammalata e non è venuta a scuola, oggi!”

Lee rimase confuso, il destino sembrava divertirsi a vederli soffrire.

 

“Vado da lei!”

“Aspetta vengo anch’io!” Tomoyo si mise velocemente il cappotto e afferrò il suo zaino…

 

--

La scena si apre sulla camera di Sakura. La ragazza è sotto le coperte.

Touya aveva preparato del latte caldo, che ora giaceva sul comodino…

Aveva anche chiamato il dottore, era una banale influenza da tenere sotto controllo.

Sakura aveva una strana sensazione alla bocca dello stomaco, come se avesse un presentimento...

Delle lacrime le rigarono il volto, e incominciò a singhiozzare,non riuscì a trattenere quel peso nel cuore, che la asserragliava nei suoi pensieri…

 

“Lee dove sei?”

 

Touya sentì un dolore al cuore, in un gesto di stizza si morse il labbro inferiore.

Il campanello suonò, richiamando l’attenzione della ragazza. Touya scese di corsa le scale, pensò a chi poteva essere, scartando le prime ipotesi.

Aprì la porta.

 

“Ah, ciao Tomo…”

 

Non finì la frase.

Lee era davanti a lui, bagnato fradicio, e vicino le stava Tomoyo, che ansimava.

Toy spalancò la porta, e con un gesto li invitò ad entrare.

Lee guardò il fratello di Sakura dritto negli occhi.

Occhi che esprimevano speranza,gioia e un sentimento sconosciuto, un sentimento così profondo che anche dandogli un nome sarebbe scontato. Un sentimento che molti poeti, artisti e tutte le persone chiamano semplicemente: amore…

Il ragazzo abbassò lo sguardo.

 

“Va da lei.”

 

Tre parole, ma così semplici dirette al cuore.

Lee accennò un sorriso e salì le scale.

Un passo.

Studiò per un solo istante quella porta di ciliegio, vide Sakura sotto le coperte,mentre tossiva e un’ insolito Kerochan, che goffamente le stava accanto.

 

Lee appoggiò per un istante la mano sullo stipite della porta,come se avesse bisogno di un sostegno, forse immaginava che il suo cuore non poteva reggere a quella emozione; o forse era così vicina che aveva paura che si trattasse solo di un sogno. Si poteva sentire nell’aria i loro battiti del cuore, la stessa cadenza, lo stesso sguardo.

Sakura sentì il suo cuore mancare un battito, i suoi occhi non poterono non notare quella figura. Scoppiò a piangere.

 

“Sto sognando vero??!” la ragazza fu scossa dai vari singhiozzi, che le impedivano di proferir altra parola.

 

Lee si avvicinò a Sakura e si ritrovò ad abbracciarla,era così vicina, eppure aveva paura di perderla di nuovo … la strinse più forte fra le sue braccia, sentì il suo profumo e guardò i suoi splendidi occhi verdi; capendo tutte le sue emozioni.

 

Le lacrime continuavano a scenderle sul volto, forse stava solo subendo l’effetto della febbre, forse stava immaginando tutto…ma quell’abbracciò era reale…si aggrappò  forte a lui,mentre continuava a singhiozzare, e si sentiva sempre più accaldata.

 

“Oh Lee…!”

 

Toccò i suoi capelli bagnati e gli sollevò il viso, per guardarlo nei suoi occhi scuri. Gli mise una mano sul viso, delicatamente, come se avesse paura che all’improvviso sarebbe sparito. Lee le accarezzò i capelli, Sakura non smetteva di piangere, e singhiozzava sempre più forte, mentre si stringeva ancora un po’ di più a lui.

 

 “Sono qui, e non ti lascerò per nessuna ragione al mondo.”

 

La ragazza si calmò, sentendo i suoi battiti del cuore, chiuse gli occhi e stanca si addormentò tra le sue braccia. Due anime che erano bloccate nei loro pensieri, finalmente si erano ritrovate.

 

La pioggia fuori, continuava a cadere e il suo rumore, faceva da contorno a quella scena, attutendo ogni respiro e ovattando ogni attimo…

 

Fine terzo capitolo

 

 

 

Note dell’autrice

 

Ciao a tutti!! Vi piace questo capitolo, eh finalmente il destino li ha uniti! Ringrazio ancora tutti coloro che hanno letto questa fan fiction tra le migliaia di questo sito; e tutti quelli che mi sostengono!

Un bacio.

Sara

  
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