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Autore: AlexisRose    03/01/2015    1 recensioni
Questa é una storia sui Nightwish e sulla nuova cantante Floor Jansen. Premetto che la storia non conterrá fatti veritieri, il tutto per romazare la storia.
" Da quando tre anni prima Floor aveva rotto la sua amicizia con Tuomas la sua vita non era stata più la stessa. Serate brave e notti alcoliche avevano contornato gli ultimi anni. D'altronde il primo amore non si scorda mai. Lui però aveva la sua musica, mentre lei... non si bastava. Ora però stava ricostruendo pezzo per pezzo la sua vita, cercando di recuperare l'amicizia con il tastierista e facendosi strada nel mondo della musica. Certo, mai si sarebbe aspettata di trovare il lupacchiotto fuori dalla sua porta quella mattina..."
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jukka Nevalainen, Marko Hietala, Nuovo personaggio, Tuomas Holopainen
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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NdA: buonasera a tutti!
 Innanzitutto volevo ringraziare AmalaClaudia che ha recensito gli ultimi due capitoli! grazie con tutto il cuore per le parole e anche per l'ispirazione che mi hai dato mentre scrivevo il 12* capitolo (anche se non lo sai! ;-) )
grazie infine a tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate.... (Fatevi sentire!) Ed ovviamente anche ai lettori fantasma ( su su! Non siate timidi)
In queste settimane sono stata al mare a rilassarmi, pertanto non ho avuto tempo di aggiornare, ma solo di scrivere.
Come avrete notato, questi capitoli (dovranno essere circa 4, devo ancora dividere i capitoli) saranno dedicati alla creazione dell'album ed alle emozioni contrastanti dei due protagonisti.
Detto questo, ringrazio nuovamente tutti voi e vi do appuntamento alla prossima! 




07/10/2013 ~ Alppimaja Röskö, Finland.     Ore 12:55
Un'oretta dopo la nostra battaglia ero uscita dalla doccia. 
Ormai ero insaponata dalla testa ai piedi, tanto valeva sfruttare la cosa.
Scesi di sotto e trovai i ragazzi in modalitá briefing attiva. 
Erano riuniti attorno al tavolo e stavano riordinando delle scartoffie.
Presi una tazza di caffé e mi accomodai di fianco a Marco.
- mhh. Che profumo di vaniglia! Viene voglia di mangiarti- disse Marco mordendomi il braccio.
- molla la presa fotografo da strapazzo! - dissi io facendogli il solletico.
- eravate troppo carini e non ho resistito! Però ho talento, questo almeno devi ammetterlo, Kukka - disse lui strizzandomi l'occhio.
- se non vi dispiace, rimanderei l'argomento foto come ultimo topic del giorno. Abbiamo una scaletta da rispettare e un disco da far uscire, quindi direi di accomodarci tutti e discuterne - disse Tuomas.
i ragazzi presero delle birre dal frigo ed io mi occupai delle cibarie. 
Dopo che tutti ci fummo accomodati, il nostro tastierista introdusse il discorso.
- Direi che come prima cosa, dovremmo decidere quando far uscire il prossimo disco, in modo tale da avere dei tempi precisi da rispettare. Che ne dite? - 
wow! non avevo mai visto Tuomas in versione capo. 
Metteva quasi soggezione. Non faceva paura, ma nutrivo un timore reverenziale nei confronti del genio nascosto dietro quei profondi occhi.
Essendo l'ultima arrivata, non credevo di avere voce in capitolo, quindi rimasi zitta mentre tutti gli altri buttarono lí delle date. Marco propose di lanciare il disco a Maggio, Jukka ad Aprile e Emppu a Settembre dell'anno prossimo.
Tuom non si era ancora espresso.
- tu cosa ne dici Floor? -  mi chiese
- io... Non lo so. Sono l'ultima arrivata. Staró ai vostri tempi. Cosa ne dici tu? - chiesi
Il tastierista ci pensò un attimo su.
- io direi di lanciarlo il 1 Gennaio. - rispose lui tranquillamente.
Il silenzio invase la stanza. Tutti si guardarono negli occhi, non sapendo cosa dire.
- Ma è una follia! - esclamó Emppu per primo
- non ce la faremo mai! - aggiunse Marco.
- impossibile! - disse Jukka.
- quindi mi state dicendo che non riuscireste a mettere su 13 pezzi in 3 mesi? - chiese Tuom alzando un sopracciglio.
- potremmo anche farcela con la parte di composizione, ma poi ci resterebbe un mese per registrare e mixare. Conoscendoti vorrai le cose perfette, quindi è impossibile! Per Imaginaerum ci abbiamo impiegato un anno, della quale 4 mesi solo per il mixaggio. - disse Marco tentando di farlo ragionare.
- ma se non ricordo male, 5 mesi li abbiamo impiegati a registrare la voce di Annette. Sono piú che sicuro che con Floor non sará cosí. Con Imaginaerum ci abbiamo messo tanto perché Annette ci impiegava due settimane a registrare una canzone ed il mixaggio é stato laborioso a causa delle imperfezioni vocali che abbiamo dovuto correggere al computer. Floor, tu cosa ne pensi? - chiese lui spostando la sua attenzione su di me.
Ero combattuta. Da una parte capivo benissimo i ragazzi. Comporre, arrangiare, registrare e mixare un album in soli tre mesi non era impresa da poco. Però capivo anche Tuom. Lui stava scommettendo su di me e sulla mia voce e io non me la sentivo di deluderlo. Credevo in me stessa. Avrei potuto farcela. Ma dall'altra parte ero semplicemente l'ultima arrivata. Optai per una via di mezzo.
- io credo di potercela fare. Non sará un problema - affermai convinta.
Un sorriso si allargó sul vis di Tuomas e subito mi affrettai a rimuoverlo.
- però sono anche sicura che i tempi siano a dir poco limitati. Quindi capisco i ragazzi e li appoggio. - i ragazzi annuirono soddisfatti.
- non capisco dove vuoi andare a parare. Alla fine non ci hai dato una risposta - disse Tuom
 - infatti. Non vi darò una risposta, ma vi voglio fare una proposta: manteniamo la data di uscita del disco in segreto, rilasciando interviste o pubblicando video su youtube per far capire ai fan che ci stiamo lavorando e dicendo ogni volta che ci saranno presto nuove svolte. 
L'attenzione sará alle stelle e le casa discografica, la Nuclear Blast, pagherá fior di soldi quando vedrá l'audience o il numero di visualizzazioni. Intanto noi ci mettiamo al lavoro, cerchiamo di fare tutto entro Gennaio, ma senza fretta e senza fare le cose in malo modo. Se arriviamo a Gennaio che il disco non é pronto, non avremmo deluso nessuno. Ma se davvero dovessimo farcela... Immaginate che bella sorpresa per i fan! Conoscono a memoria i vostri tempi e come minimo si aspetteranno che il disco esca nell'estate dell'anno prossimo. 
Sarebbe un bel colpo se scoprissero da un giorno all'altro che il disco tanto atteso è finalmente uscito. Giá mi vedo i ragazzi a far la fila nei negozi e i sold-out ai concerti! - dissi cercando di essere convincente.
I ragazzi ci pensarono un attimo su, ma alla fine la reputarono un'ottima proposta.
- grande Kukka! - esclamarono in coro.
- piú che l'avvocato, avresti dovuto fare l'economista o la consulente finanziaria Fló!  Ottima idea! - disse Tuomas scompigliandomi i capelli.
Dopo qualche momento di euforia tornammo seri, cercando di definire il programma.
- dovremmo cercare un tema - disse pensieroso Jukka
- in realtá, avrei qualcosa da proporre a riguardo - disse Tuom
- pensavo al tema delle origini. -

Dopo aver definito la scaletta delle cose da fare, Tuom si avvicinó alla lavagna ed inizió a riportare tutte le decisioni.

8/10/2013 - 31/10/2013 : arrangiamento canzoni 
8/10/2013 - 30/11/2013 : decisione titolo album (Non verrá anticipato fino alla pubblicazione. Rimarrá INTER NOS! 
MARCO NON PUOI DIRLO NEMMENO AI GEMELLI!)

1/11/2013 - 7/11/2013 : registrazioni Jukka
8/11/2013 - 24/11/2013 : registrazioni Tuomas, Emppu e Marco
25/11/2013 - 8/12/2013: registrazioni Floor
9/12/2013 - 27/12/2013: registrazioni orchestra e mixaggio 
28/12/2013 - 31/12/2013: stampa.
1/01/2014: PUBBLICAZIONE?


Tuom appoggiò il pennarello sul tavolo e rimase in silenzio a pensare davanti alla lavagna. Era in fibrillazione, posseduto dall'ispirazione e dall'entusiasmo. Restai li a guardalo mentre gli ingranaggi del suo cervello giravano a mille km/h. Era un piacere vederlo cosí preso, mai nella mia vita avevo potuto sperimentare questo suo lato. Far parte di tutto ciò mi gonfiava il petto di orgoglio e felicitá. 
Ora rimaneva solo la parte difficile: non deluderlo e soprattuto non farmi prendere da uno dei miei attacchi di occhi a cuoricino per il tastierista. 

I ragazzi si rinchiusero in studio per preparare la strumentazione in vista del giorno seguente, quando tutto sarebbe finalmente iniziato. Avevo appena scoperto che la taverna era stata adibita a studio di registrazione e non ci avevo ancora messo piede. Volevo vederla solo l'indomani, quando tutto sarebbe stato pronto.

Raccolsi piatti e bicchieri dal tavolo e mi misi a lavare, lasciando vagare la mente.
Solo poche settimane fa pensavo che non avrei più rivisto i ragazzi, ripensando giorno per giorno ai giorni passati in tour con loro. Quando eravamo on the road era stato facile lasciarsi andare alla parte della cantante ufficiale, ma quando ero tornata... Dio! Quanta sofferenza. Era stato un bene lasciarmi andare, senza pensieri, come se non ci fosse un domani. Ci eravamo divertiti da pazzi durante ogni singolo concerto e post-concerto. Avevano provato anche ad insegnarmi a giocare a dadi, fallendo miseramente.
Gli scherzi notturni, le prese in giro, le risate e soprattuto il loro sostegno nei momenti in cui il palco mi sembrava un enorme buco nero, ora non sarebbero rimasti solo ricordi. 

Questa ora era la realtá. 
Io sono una di loro e loro sono parte di me. 

L'idea di partire per un tour biennale e stare lontano da casa per cosí tanto tempo mi spaventava non poco, ma realizzando che questa era la mia occasione per essere felice, nulla contava. Per una volta sarei stata egoista, pensando solo ai Nightwish ed alla nostra musica. 
Ciò nonostante, mi sarebbero mancati terribilmente i miei amici.
Will, Karen e Julian avevano fatto parte di un capitolo importante della mia vita e senza di loro, specialmente senza Will, non sarei mai diventata ciò che ora sono. Avrei voluto portarli qua e condividere con loro la mia vita. Questa era l'unica parte che mi rendeva triste.
Chiusi l'acqua e appoggiai la fronte alla credenza.

Chi vuoi prendere in giro, Floor? Sono stati la tua famiglia, é normale che tu li voglia con te. Ma ora devi lasciarli andare, quanto tempo passerà prima di rivederli? Un anno? Due anni? Tre anni? 
Dopo un po' il cellulare, Facebook e Skype non saranno piú sufficienti. All'inizio sentiranno la tua mancanza, ma poi si abitueranno alla tua assenza e tu ci soffrirai amaramente. Non aggrapparti a loro. Devi lasciarli andare ora
.

La mia malefica coscienza era di umore pessimo oggi. 
Sta zitta! Urlai a gran voce nella mia testa. Stavo impazzendo.
Volevo Will. Lui avrebbe capito tutto e mi avrebbe rincuorato.
Presi il cellulare pronta a chiamarlo, ma rimasi allibita quando notai che non c'era campo. Lanciai il telefono sul tavolo, sconsolata.
Avrei dovuto cavarmela da sola.

Non dire cazzate. Non te la sei mai cavata da sola. Vuoi iniziare proprio oggi? Per te c'é sempre stato Will. Nemmeno a Karen e Julian ti sei mai affidata così tanto. Loro erano i compagni di bevute, ma era Will quello che davvero ti ascoltava e ti rincuorava trovando sempre una soluzione. Era lui che ti teneva i capelli quando vomitavi l'anima. É stato lui ad insegnarti a cantare. É stato lui a rimettere insieme la tua vita quando tutto stava andando nel verso sbagliato a causa tua e delle tue decisioni di merda! Svegliati Alice. Non sei più nel paese delle meraviglie.
Sei finita ad Oz.


 Anche se stronza, la mia coscienza aveva perfettamente ragione.
Non avrei iniziato oggi a cavarmela da sola. Un passo alla volta.
Scesi in taverna e rimanendo sulla soglia chiesi ai ragazzi se avevano campo e potevano prestarmi un cellulare. Tuom mi porse il suo senza dir nulla.

Salii di nuovo sopra e digitai velocemente il numero di Will.

- qua bel figo alto e moro con un culo da urlo a disposizione! Chi parla? -

- Will, sono Floor. -

- cucciola! Quanto tempo! Come va in vacanza? Anzi... Aspetta! Ma da che numero mi stai chiamando?! Dove sei finita?! -

- sono a in Finlandia Will...è il numero di Tuomas-

- prendo il primo volo ti vengo a prendere! - 

Prima che potesse riagganciare urlai.

-aspetta! Non é come credi. Sono qua perchè mi hanno scelta come cantante alla fine. Domani iniziamo a registrare... Solo che... Mi manchi Will e ho paura - 

- anche tu mi manchi Cucciola. Sapevo che ce l'avresti fatta! Ma ora, di cosa hai paura? Di non esserne all'altezza?

Silenzio. 
Non sapevo se dirglielo o meno. 
Avrei fatto la figura della bambina capricciosa.
Sospirai

- ho paura di un sacco di cose, ma non di quello Will...-

- sai che puoi dirmi tutto Floor...-

- ho paura di perdere te e gli altri. Starò via per chissá quanto tempo e non so nemmeno se poi tornerò ad Amsterdam -

- ma io ti verrò a trovare! Non ti preoccupare Floor, non ti libererai così facilmente di me, lo sai benissimo! Ed io sento che non è solo questo a farti paura, vero Cucciola? -

- no Will, non é solo questo. Lo sai benissimo. -

- vedi come va Floor. Se stare vicino a lui diventa insopportabile, chiamami e vengo li a farti rinsavire. Oppure ti prenoto un biglietto i sola andata per l'Olanda! -

- ho solo paura di ricascarci completamente. Saranno due anni! Will! Ti immagini? Due anni a contatto 24 ore su 24 con la persona che mi ha spezzato il cuore! Ma dall'altra parte saranno i due anni piú belli della mia vita. Finalmente farò musica come piace a me! Ho paura di rovinarmi il viaggio e l'avventura con i miei sentimenti...-

- ahia. Ti piace ancora quindi? - 

- davvero ti devo rispondere? - 

- no. Non devi farlo. Ma sappi che io sono qua. Un tuo cenno e sono subito nella terra dei vichinghi. Ora ti devo salutare che devo dare lezione a quella menomata di Janet. Dio! Non c'é più selezione in questa scuola! Fanno entrare cani e porci! Se vuoi ci sentiamo su Skype stasera, sempre che in mezzo ai meandri ghiacciati di quella terra esista internet! - 

- internet c'è. Ci sentiamo dopo Will. Grazie e... Ti voglio bene. Non so cosa farei senza di te -

- ti voglio bene anch'io cucciola e sappi che non dovrai mai scoprirlo. A stasera -

Riattaccai con le lacrime agli occhi. Cucciola. Mi chiamava sempre cosí da quando aveva iniziato a prendersi cura di me. Ero il suo cucciolo da salvare. Mi voltai e feci per rientrare in casa, quando vidi Tuomas sulla porta. Mi bloccai. Oddio. Aveva sentito la conversazione? Quanto aveva capito? Ora sarei stata fuori.
Il suo sguardo era ostile e io rimasi in silenzio, avvicinandomi.

- volevo chiederti se ti andava una passeggiata - chiese lui rimuovendo l'ostilitá dallo sguardo e fissandomi gentile.

- c c c erto - balbettai.

Chiuse la porta e ci addentrammo nella pineta verso il lungo lago.
Rimanemmo così. Camminavamo vicini ed in silenzio, fino a quando le rive del lago ghiacciato fecero capolino oltre i pini.
Prendemmo parola insieme
- hai sentito tutta la conversazione? -   Chiesi io tutto d'un fiato
- ti piace Will? - chiese lui altrettanto velocemente.

Scoppiammo a ridere. Quello era sempre stato un nostro vizio. Rimanevamo in silenzio e poi, puff! contemporaneamente iniziavamo a parlare.

- inizio io. Ho sentito l'ultima frase Floor. Ti piace Will? - chiese lui fermandosi a guardare il lago.
- ovvio che Will mi piace. É il mio migliore amico. - riposi io
- intendevo se fosse il tuo ragazzo - chiese lui timidamente
- non stiamo insieme, se é questo che vuoi sapere - dissi
- lo ami? - chiese lui sussurando le parole
- no che non lo amo. Perché me lo chiedi? -

Rimase in silenzio e si avviò verso una delle panchine, facendomi cenno con la testa di seguirlo. Ci sedemmo a contemplare il panorama. Erano le 3 del pomeriggio e la luce stava lasciando posto alle tenebre. Un tramonto finlandese era qualcosa di indescrivibile. L'aurora boreale era l'unica fonte di luce presente ed ogni volta era uno spettacolo assistervi.

- te lo chiedo perché é una cosa che mi frulla in testa da parecchio tempo e sentirti pronunciare quella frase... Quel "ti voglio bene, non so cosa farei senza di te" mi ha fatto venire in mente i tempi andati. 
Io e te come eravamo un tempo. Poi c'é il piccolo particolare che é sempre attaccato a te. Viveva con te, lavorava con te e faceva tutto con te. Anche quando eravamo in vacanza eravate sempre a scambiarvi messaggi. Quindi la domanda, ora che stiamo intraprendendo un percorso musicale insieme e passeremo tutti i giorni insieme, mi pare lecita. - disse Tuom distogliendo lo sguardo dal panorama e guardandomi negli occhi.

- Will é il mio migliore amico. Senza di lui non sarei qua. In tutti i sensi. Se non fosse stato per lui non sarei una cantante e non credo nemmeno che sarei vissuta a lungo. Quindi si, lo amo, ma di quel tipo di amore che ti porta a considerare qualcuno come la tua famiglia, una parte di te che non se ne andrà mai. Gli devo tutto. La mia carriera. La mia vita. Soprattutto la sanità mentale! Ma non é il mio ragazzo. Non lo sará mai. É un fratello, mettiamola cosí! - dissi io sorridendogli

- cosa vuol dire che gli devi la vita e la carriera? In che senso che senza di lui non saresti vissuta a lungo? - chiese Tuom sbarrando gli occhi.

- non parlerò di questa cosa con te Tuom. Un giorno forse, ma non adesso. Ricorda:  "Tempo al tempo" disse colui che visse nel tempo.- gli dissi abbassando lo sguardo.

- una volta ero io il tuo migliore amico... Mi avresti detto tutto. - disse lui più a se stesso che a me.

- una volta se tu mi avessi ordinato di buttarmi da un ponte lo avrei fatto. Anzi. L'ho fatto. Questo é cambiato: l'impatto...e ti posso assicurare, Tuom, che sotto non c'era nessuna rete a salvarmi, bensì solo un baratro profondo da cui Will mi ha ripescata in tempo prima che mi distruggessi definitivamente. Ora che sai qualcosa di più rispetto a me e a lui, converrai che non ne voglio parlare.
Voglio godermi la musica adesso e questa parte della mia, anzi, nostra vita, deve rimanerne fuori. Sei sempre il mio amico, Tuom. 
Solo che adesso ho messo il paracadute per affrontare il lancio, niente più voli senz'ali per me. 
Solo tanta serenitá, sicurezza e voglia di godermi il viaggio.- dissi io sforzandomi di sorridere

- mi dispiace Floor, non sai nemmeno quanto. Un giorno ne parleremo, sappilo. Per adesso però, godiamoci il viaggio. - 

Mi prese la mano e rimanemmo lìa contemplare il cielo esplodere nella sua magnificenza di colori, ombre, luce e buio.
L'aurora era come noi: l'incanto di un'apparenza.
  
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