Regali
e confessioni
Il
regalo seguente di Naruto provocò un rossore generale, soprattutto nelle
ragazze, e specialmente in Hinata, che svenne per
qualche secondo sul grembo di Gaara.
- Che
razza di coso è questo?- chiese il ragazzo arrossendo immediatamente, facendo bella
mostra del tanga rosso con un elefante con proboscide inclusa.
-
Suvvia era uno scherzo – disse Kankuro non riuscendo
a trattenersi dal ridere.
- E’
stata una tua idea vero?- chiese Temari
sul punto di uccidere suo fratello.
- No,
no- negò il
ragazzo agitando le braccia mentre parlava.
- E’
stata un’idea di Kakashi e di Jiraiya, Kiba ed io siamo solo andati a comprarlo…-
- Jiraiya, eh?- chiese Tsunade
scroccando le nocche mentre lo guardava minacciosa.
- Non bastava l’Icha
Icha Paradise! Disgraziato!
Addirittura gli regali cose oscene!- gridò la donna facendo tremare i presenti,
la furia era tale che avrebbe fatto saltare la casa con un pugno!
- Non
è un bambino!- si
difese il Sannin coprendosi la testa con le braccia,
temendo la reazione della donna.
- Sì
è un bambino, il MIO bambino! E come me lo fai diventare un pervertito, te ne
accorgerai!vecchiaccio! – gli urlò mentre Naruto arrossiva.
Lui…
un bambino… con una madre… era come un sogno.
- Ehem -Yamato si schiarì la voce e
all’improvviso le luci si spensero e lui si mise una pila sotto il mento.-
ok…la discussione…è finita…-
- Kya!il tuo professore fa paura “fronte spaziosa”- gridò Ino aggrappandosi, questa volta, alla maglia di Iruka,
che era quello che aveva più vicino.
- E
io cosa centro?- urlò Sakura istigata.
- E
io che ne so!- urlò l’altra serrando le palpebre.
- Yamato, smettila di fare l’imbecille, fai paura!- gridò Tsunade
mentre Yamato accendeva le luci, spegnava la pila e
si sedeva nuovamente al suo posto, zitto.
- Hai
esagerato…- momorò Kakashi.
- Era
uno scherzo…- rispose l’altro mentre Iruka rivolgeva
tranquillizzanti parole a Ino - Ino-Chan, mi dispiace non
volevo spaventarti- disse l’uomo voltandosi verso di lei con un leggero
sorriso.
- Tu continua con i
regali- disse Shikamaru al biondo passandogli quello
successivo, una grande scatola incartata perfettamente che catturò l’attenzione
di Tsunade.
Naruto
aprì la scatola e si trovò davanti ad… un piumino! Arancione con piccole rane
dello stesso colore e di tonalità più chiare.
- Mi
piace moltissimo!- gridò mettendosi in piedi, sorprendendo tutti.
- E’
bello vero?l’ho scelta io…- disse la Hokage andando ad abbracciare entusiasta il suo bambino.
- Oba-chan – disse il ragazzo corrispondendo l’abbraccio.
Ma
quelle parole fecero pulsare la vena della pazienza di Tsunade.
- La
madre che ti…!
Dieci
minuti più tardi Naruto aveva finito di aprire i regali, che terminarono in una
cornice con una foto di tutti loro in posa, una pergamena piena di dediche, un
nuovo orologio a muro, un buono per l’Ichiraku Ramen, una tuta verde disegnata specificatamente per
allenarsi e un kunai parecchio speciale che Kakashi gli consegnò con un sorrisone.
Ma
ancora mancava quello dell’Uchiha, e quello era ciò
Naruto più bramava, ciononostante, L’Uchiha non glielo
diede in quel momento. Ma allora perchè diavolo era
andato a prenderlo?
- Be
Naruto! Non ti puoi lamentare!- disse Chouji dandogli
una forte manata sulla schiena, facendo in modo che il ragazzo quasi sbattesse
la testa sul tavolo.
- Chouji! Controllati!- lo avvisò Ino
mentre Kiba si alzava e andava ad accendere lo
stereo.
- A
cantare, si è detto!- urlò Lee accendendo la televisione e connettendo dei
microfoni e un cavo allo stereo.
- Non è stato
abbastanza per ieri notte!?- gridò Iruka a pieni polmoni.
- Ma
si può ripetere l’esperienza… - affermò Lee.
Ma Iruka non voleva sentir parlare di karaoke , e con lui molti altri, cosicché quelli che volevano
cantare si misero a discutere con quelli contrari.
Scocciato,
Sasuke si fece largo a gomitate, fino a giungere in
cucina, dove
prese un megafono e un clacson ( che usava in situazione estreme per svegliare
Naruto) e salì sul tavolo. Gli mancò il tempo per suonare il clacson e fare in
modo che tutti si voltassero verso di lui.
- E
tu cosa vuoi , Uchiha?!-
urlò Kankuro tappandosi le orecchie.
Sasuke sorrise maliziosamente.
- Per
caso non sapete leggere? Chi tocca la tivù e la rompe dovrà raschiare il fondo
delle proprie tasche!- urlò per mezzo del megafono, provocando che tutti si
tappassero le orecchie.
- Ho
un’altra idea!- disse Gai alzando effusivamente il
braccio mentre Sasuke scendeva dal tavolo. – e se
giochiamo a monopoli? -
- Non
ci sono pedine per tutti, baka- disse Tsunade incrociando le braccia.
- Per
questo motivo…- si accovacciò e cercò qualcosa sotto lo sguardo attento di
tutti- ho portato la versione del MONOPOLI GRANDEZZA ULTRA FAMILY, IDEALE
perché ci giochino una buona quantità di gente!- urlò.
-
Ogni tanto fai anche buone cose, Gai- disse Jiraiya
prendendo posto mentre gli altri facevano lo stesso.
Mentre
Sasuke metteva vie le cose ( posto che non voleva
sentir parlare di monopoli) , una manata sul ripiano
di marmo lo fece voltare.
Lì
proprio al suo fianco si trovava Naruto, sorridendo in modo seducente per
qualche strana ragione.
-
Il mio regalo- chiese estendendo la mano.
-
Nella mia tasca posteriore- rispose seccamente mettendo al suo posto un
bicchiere che qualche idiota aveva tirato fuori.
Naruto
deglutì saliva e arrossì: Sasuke gli permetteva
toccarlo. Anche se effettivamente l’ Uchiha non la vedeva in quel modo.
-
Bene…- allungò la mano…
- Ma
credo sia meglio dartelo quando tutti se ne siano andati- disse portandosi la
mano al posteriore, proibendo a Naruto di avvicinare la mano. Questi schioccò la lingua e gli diede le
spalle.- Naruto perché non giochi con Sakura a monopoli? E’ divertente, così
inizierete a prendere familiarità riguardo la rendita famigliare- disse
passandogli di fianco e dirigendosi in camera sua.
Naruto
rimase a bocca aperta, quella volta, Sasuke lo
aveva detto senza alcuna tono rancoroso, per giunta, lo aveva detto con un tono
molto naturale, ciononostante, non poté fare a meno di pensare quanto si
sbagliava l’Uchiha. Se fosse dipeso da lui, non
starebbero giocando a monopoli.
-
Gai, paga!- gridò Yamato puntandogli il dito.
Gai
brontolò e diede quel po’ che gli rimaneva di denaro a Yamato,
che sembrava una banca per
la quanità di soldi che aveva.
- Hai
perso…sei in bancarotta. Vuoi che ti presti denaro?- chiese Yamato
guardandolo.
Gai
fece di no col capo, ne aveva già a sufficienza con la sua casa ipotecata per
dover ipotecare anche le casette del monopoli.
-
Vendo quel terreno lì, qualcuno lo vuole?- chiese.
Sakura
corrugò la fronte, il terreno era caro ma…valeva il rischio.
- Te
lo compro io Gai-sensei- rispose.
- Sakura-Chan!- esclamò Naruto. – E’ molto denaro…- disse.
- Non
importa, ho calcolato: otto volte su venti la gente cade lì, perciò sono delle
grandi entrate considerando che l’affitto è di 600 arrotondando- disse, dando
il denaro che Gai chiedeva.
Venti
minuti più tardi il gioco era finito con la capitolazione di Yamato nei confronti di Sakura, che aveva acquisito il
monopolio del gioco: lei era la padrona e la signora di tutti i terreni e gli
hotel.
-
Bene, facciamo un break?- chiese Kakashi spegnendo la
televisione. Lui, poco dopo che Gai aveva venduto il suo terreno, aveva avuto
uno super scontro con Yamato, che era riuscito a fare
in modo che il jounin
capitasse per i propri terreni quattro volte di seguito e tutte con un affitto
alto, che non riuscì a pagare nemmeno vendendo i suoi terreni.
-
Dovremmo, sono le nove bisogna cenare- disse Tsunade
pure lei annoiata, lei era stata la prima a perdere, Jiraiya
gli aveva tolto il denaro in un solo colpo, anche se lui più tardi era
capitolato di fronte a Shikamaru e i due si erano
messi a giocare a carte.
-
Allora ceniamo qui, ordiniamo delle pizze e che qualcuno scenda al video
noleggio a prendere un film, perché io non ho neanche un po’ di voglia di
tornarmene a casa e mettermi a cucinare- sbottò Kakashi
accendendo di nuovo la tivù.
-
Bene, fatta. Cosa ne pensi Naruto?- chiese Tsunade.
-
Quello chiedilo a Sasuke -
-
Dirà di sì ugualmente, perché in caso contrario gli affibbio un bel po’ di
lavoretti di raccoglimento erba e vedrai come si mette dalla mia…
-
Questo è ricatto- disse
Iruka guardandola biecamente.
-
Uomo…… manipolazione direi io, perché ricatto suona male…
- E chi è quel volenteroso che andrà a
prendere le pizze?- chiese l’Uchiha comparendo
all’improvviso.
Tutti
si voltarono verso di lui.
Domanda
idiota. Doveva essere lui ad andare a prendere quelle maledette pizze.
- Che
vadano Naruto, Sasuke e Sai a prendere le pizze, io
andrò al video noleggio- disse Yamato alzandosi.
- Ti
accompagno- disse Juugo alzandosi, aveva bisogno di
un po’ d’aria, li si
stava stufando e questo era un male.
-
Pure io- disse Lee.
- No,
meglio andiamo noi a prendere il film, che non ci fidiamo di quello che
sceglierete- disse Temari avvicinandosi.
-
Bene, allora tu e le ragazze andrete al video noleggio e noi tre, Juugo, Lee ed io, andremo per le pizze- disse Yamato.
-
Bene -
-
Ordiniamo un po’?- chiese
Iruka notando che gli altri erano stravaccati
malamente sul divano e sulle sedie.
- Si, così quando torniamo iniziamo mangiare- disse Tsunade alzandosi.
- E
quante pizze prendiamo? – chiese Sasuke, guardando
una lista che Lee gli aveva fatto, visto quanti erano. - Sei o sette andranno
bene…- rispose Yamato svoltando l’angolo.
-
Tante?- chiese Naruto.
-
Siamo in molti- rispose Lee energicamente.
- Però…-
-
Guarda, se rimangono le congelate, e tu e Sasuke
avrete pronto da mangiare – tagliò corto Yamato
guardando da una parte all’altra della strada, cercando la pizzeria.
- Lì
– disse Juugo indicando l’insegna fluorescente della
pizzeria.
-
Bene, andiamo -
- Di
che genere scegliamo il film? - chiese Temari
guardando lo scaffale dei film horror- una romantica no, che sono troppo sdolcinate-
disse Temari tralasciando quella sezione.
- E
di avventura?- chiese Karin.
In
quel mentre tutte si voltarono verso Karin: molto raramente aveva buone idee.
- Ma
per dare un’atmosfera migliore alla nottata, è meglio se scegliamo di qualche
altro tipo no?- chiese Ino.
- Di
avventura vanno bene, sono avvincenti – disse Sakura.
-
Credo che quello a cui si riferisce Ino-san è un altro genere di film.. qualcosa come…- Hinata rigiro con lo sguardo il video noleggio- … Suspense-
disse indicando finalmente il ripiano che stavano cercando.
-
Allora scegliamo uno di suspense, bell’idea Hinata-
disse Temari avvicinandosi e dandogli qualche pacca
sulla spalla. La ragazza arrossì immediatamente.
-
Quale? – chiese seccamente Tenten.
-
Quella- indicò la bionda.
Il
problema era che il film era a cavallo tra l’orror,
mistero e suspense.
- Un
pigiama party, ragazze?- chiese il commesso mentre Tenten
gli chiedeva il film.
- No
– ripose seccamente Temari.
- Mm…
ecco il film, hai 24 ore per riportarlo- disse il commesso dandole il film.
-
Grazie – disse la mora mentre le altre se ne uscivano dal video noleggio.
-
Bene, abbiamo otto pizze- disse Yamato guardando la
pila - e siamo in sei allora io e Juugo porteremo due
pizze gli altri una, ok?- chiese.
I
ragazzi assentirono e si incamminarono verso casa.
-
Finalmente!Pensavamo che vi avevano abbordato o qualcosa di simile- disse Tsunade aprendo al porta.
- Si e chi avrebbe abbordato dei ninja tanto bravi come noi
per rubar loro delle pizze?- chiese Yamato ironico
lasciando le pizze sul tavolo assieme ai suoi accompagnatori.
- Il
mondo è pieno di idioti- fu la risposta che ottenne.
- Gyaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlò Ino
nascondendo la testa fra le braccia.
Kankuro la guardò male, era la sedicesima volta durante la serata che la bionda
gli perforava il timpano.
- Ino, bella, fammi il favore di non strillare ogni
volta che ti spaventi, stringi il
cuscino, si?- le disse facendo un tono abbastanza mieloso e accarezzandole la
testa.
- E’
un disastro di film…- rispose lei nascondendo la faccia, quella volta, nel
cuscino.
Kankuro la guardò per un ultimo momento e si voltò a guardare gli altri, i quali, eccezion
fatta per Karin che tentava di stringersi a Sasuke
più che poteva, non davano segni di dispiacere il film.
-
Senti Karin, rimani dove sei e non azzardarti ad abbracciarmi nuovamente-
intimò a bassa voce Sasuke alla rossa, che si afferrava al
suo braccio come se ne andasse della sua vita.
- Ma Sasuke… il film mi fa paura e…senti, perché non andiamo in
camera a distrarci un po’? tu e io…e un po’ di oli da
bagno..?- disse facendo dei circoli sul suo petto.
Sasuke si voltò e tirò il braccio, tentando di far mollare la presa a
Karin ma l’unica cosa che ottenne fu di stirarsi un muscolo.
-
Merda…- sussurrò a
bassa voce.
Karin
sorrise maliziosamente.
-
Dai, permettimi di farti un massaggio…- le disse in modo mieloso accarezzando
con le sue
labbra il lobulo del ragazzo.
Sasuke rabbrividì. Quel gesto sottile gli fece ricordare cose della notte
precedente.
FLASHBACK
Erano
sul divano, Sai se ne era appena andato e Naruto sembrava impaziente di
incontrare la sua bocca.
- Naruto…
fermati – gli disse Sasuke facendo pressione sulle
spalle del biondo.
-
Cosa? – chiese il ragazzo incorporandosi un po’.
-
Meglio…sul letto, no? – disse toccandosi lievemente la nuca. Ci stava lasciando
la cervicale in quel divano duro che dovevano cambiare.
Naruto
aprì gli occhi sorpreso. La cosa stava risultando eccitante.
-
Aspetta - disse
prima di togliersi la maglietta e slacciarsi i pantaloni.
-
Naruto? – chiese quando il biondo si alzò da sopra di lui e lo trascinò per la
sciarpa che si era messo intorno al collo.
- Non
voglio perdere altro tempo..- disse una volta che gli
ebbe infilato una mano nei pantaloni.
Quello
era molto caldo…
FINE
FLASH BACK
Sasuke negò con la testa, facendo che Karin sollevasse un sopracciglio, ma non le
diede retta, si alzò il più silenziosamente possibile e si chiuse in camera
sua, ma quello non fu da ostacolo alla ragazza, che non tardò ad alzarsi e
dirigersi verso la stanza del moro; certo prima di entrare prese un profumo
dalla manica e se lo spruzzò sul collo. Ma, non si rese conto che un paio di
occhi zaffiri si erano inchiodati sulla sua nuca.
Sasuke si sedette sul letto e accese la luce del comodino mentre si massaggiava
la zona delle spalle, dove il muscolo si era stirato, cosicché come le altre volte
che gli era capitato, si tolse la camicia che indossava e si unse la spalla con
una pomata massaggiandosi lentamente e, anche se era incomodo farselo da sé,
non si lamentò.
Tanto
concentrato era nel suo compito che non si rese conto che qualcuno era entrato
in camera sua e
l’aveva chiusa dall’interno. Non fu fino al sentire il clic della serratura che
levò la vista e si trovò con gli occhi rossi della sua molestatrice personale
che lo guardavano.
-
Che cosa fai qui?-
le chiese facendo scivolare la mano libera sul suo addome,
cercando invano di proteggersi.
-
Io? Prendendomi cura di te…- sussurrò avvicinandosi e togliendosi gli
occhiali.
Sasuke rabbrividì inquieto: quella era una situazione soffocante e la luce
arancione della lampada e le finestre chiuse non aiutavano molto, per giunta,
Karin era passata alla tappa successiva, aveva iniziato a sbottonarsi i primi
bottoni della camicetta che indossava.
L’Uchiha deglutì, la sua mente gli stava facendo brutti
scherzi e il suo corpo ancora di più, stava confondendo se stesso.
- Non
ti avvicinare! Non ti voglio! Lasciami!- gridò con forza serrando gli occhi.
La
cosa lasciò Karin paralizzata.
- Ma
se ce la spasseremo…- disse avvicinandosi il più possibile e inclinandosi fino
ad arrivare alla sua altezza.
- Ti
ho detto di non avvicinarti- sbottò aprendo gli occhi, che presentavano una
tonalità di rosso leggero.
Karin
deglutì, il salto era stato più lungo della gamba.
- Non
ti ha forse detto di lasciarlo in pace?- disse una voce nella penombra della
porta.
La
ragazza si voltò per vedere il festeggiato fermo sulla soglia, giocherellare
con la chiave della porta
-
Niente di speciale, solo che si da il caso che in
camera mia non rimangano più cuscini perché Ino si
copra la vista con quelli e sono venuto a prenderli in camera di Sasuke, ed è stato quando mi sono trovato davanti a questa
bella scenetta. Sai che c’è una cosa chiamata violazione dell’intimità?- le
disse entrando in camera e chiudendo la porta dietro di lui.
- E
questa da dove viene?- chiese.
- Mm…
non so, la parola stupro ti dice qualcosa? – chiese.
Prima
che un freddo sguardo azzurro si posasse su di lei, colse e se ne andò, ne
aveva avuto
abbastanza , ed era ovvio che Sasuke non l’avrebbe
difesa.
-
Potevo levarmela di dosso da solo, sai?- disse Sasuke
distogliendo lo sguardo.
- Lo
so – rispose semplicemente camminando verso di lui e sedendosi al suo fianco-
ma è stato divertente vedere la faccia che ha fatto, pagherei per vederla di
nuovo- disse con un sorriso che illuminò il suo viso, che era rimasta un po’ in
ombra.
- Fai
in modo che Suigetsu la metta in ridicolo e vedrai
quella faccia di nuovo – rispose seccamente.
-
Allora chiederò a Suigetsu che la faccia arrabbiare -
Un
silenzio scomodo si propagò tra di loro, e seccato di questo, Naruto aprì bocca.
- Era
per farti ingelosire – sbottò all’improvviso.
-
Cosa? – chiese Sasuke stranito, non sapeva di cosa
Naruto stesse parlando.
-
Riguardo Sakura… era per farti ingelosire-
- Ah…
- Non
hai intenzione di aggiungere altro?- chiese guardandolo sorpreso.
-
Perché volevi farmi ingelosire?- chiese mentre i suoi occhi tornavano alla
normale tonalità scura.
Naruto
arrossì e deviò lo sguardo.
- Io…
non volevo rendermi conto di una cosa…e quando me se sono
reso conto…tu lo avevi già dimenticato e…volevo che reagissi…- balbettò.
- Non
ho mai dimenticato, semplicemente
mi proteggevo - sussurrò sdraiandosi sul letto.
-
Proteggerti? – chiese voltandosi per guardarlo.
Sasuke assentì col capo.
-
Puoi farmi un massaggio alla spalla? Prima deve essermi andato fuori posto un
nervo e…-
Naruto
lo guardò per un attimo prima di afferrare il tubetto che l’Uchiha
gli porgeva. Unse le sue dita con un po’ di pomata e la sparse sulla spalla del
ragazzo , massaggiandolo soavemente, seguendo un
percorso.
Sasuke chiuse gli occhi e si rilassò, cosa che Naruto ebbe modo di notare
dall’abbassarsi delle sue spalle, ma per qualche strana ragione il moro stava
già bene, non aveva più quel fastidioso dolore che sentiva ogni volta che
roteava il collo o alzava un braccio, per di più, le mani di Naruto erano tanto
calorose e soavi che piuttosto che toccare la sua pelle sembravano che vi
scivolassero sopra.
Naruto
continuò a massaggiare la zona dove l’ Uchiha era più teso e fu allora che notò i piccoli segni
rossi che circondavano il collo; sembravano piccoli morsi, sicuramente causati
da lui. Sorrise leggermente e lentamente iniziò a smettere di massaggiare la spalla, fino a
fermarsi, e una volta concluso appoggiò la sua fronte sulla nuca di Sasuke e baciò delicatamente il primo osso della sua
colonna vertebrale, provocando un leggero tremito nel corpo di Sasuke..
- Naruto?- lo chiamò
debolmente, non volendo rovinare l’atmosfera che avevano creato.
- Mm? -
- Guardami -
Il
biondo smise di appoggiarsi a lui e lo guardò.
- Si?
-
-
Ritorniamo?- chiese ancora senza distogliere lo sguardo dal suo.
-
D’accordo – disse assentendo mentre si alzava.
Una
volta che Sasuke indossò il jersey nero dal collo
alto Naruto aprì la porta e spense le luci.
-
Aspetta – disse all’improvviso fermando Naruto, che si voltò sorpreso verso
di lui.
-
Ho un regalo per te- disse chiudendo nuovamente la porta e richiamando
Naruto a sé, mentre il biondo accendeva le luci.
- Oh, credevo che te
ne fossi scordato – rispose sinceramente andando verso il letto, che era dove Sasuke lo aveva lasciato.
-
Prendi, buon compleanno – disse consegnandogli il pacchetto, avvolto in carta da regalo argentata e
con un sottile nastro grigio.
Naruto
ricevette il regalo ansiosamente, il suo cuore cominciò a battere
velocemente e si fermò una volta visto al suo interno, ma ritornò a battere velocemente quando Sasuke prese il suo contenuto e gli cinse il collo.
Sul
suo petto, assieme al ciondolo di Tsunade, brillava
una piccola spirale, che dietro portava l’iscrizione del giorno in cui era
stato regalato, con un piccolo ventaglio di fianco al nome di colui che aveva
fatto il regalo e di chi
lo aveva ricevuto.
-
Posso baciarti?- chiese entusiasta con la classica
innocenza che lo caratterizzava.
Sasuke arrossì fino alle orecchie.
-
No…- fece un pausa- non ancora…- disse abbassando la
testa e aprendo la porta.
- Baka -
Una
volta che fecero ritorno si resero conto che nessuno aveva sentito la loro mancanza,
dal momento che erano talmente concentrati a guardare lo schermo dell’adorato
televisore di Naruto, che non avevano notato l’assenza di due dei presenti;
certo, lo sguardo che Karin rivolse loro non aveva paragoni, ma poco importava.
-
Senti Sasuke, poi spiegami perche hai scelto Karin
come componente del tuo team.
Sasuke lo guardò per un attimo prima di assentire e andare a sedersi al suo
posto, che non era più occupato da Karin, che aveva deciso di sedersi di fianco
a Juugo.
Le
cose cominciavano ad andare meglio, dato che aveva fatto pace con Naruto,
eppure rimanevano ancora delle cose da risolvere, e molte!
NdT: è davvero trascorso molto tempo dall’ultima volta
che ho aggiornato. Potrei elencare tutti gli eventi che me l’hanno impedito, ma
non lo farò. Posso solo promettere che questa fiction verrà conclusa
assolutamente, per cui almeno su quel lato non preoccupatevi, forse non
riuscirò ad aggiornare con regolarità ma la concluderò, perlomeno entro Natale
nella peggiore delle previsioni. Comunque manca poco, molto poco, alla conclusione per cui non disperate! Spero
vi sia piaciuta la lettura, un grazie a tutti i lettori, vi voglio bene !! ^^