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Autore: Ankin_    16/11/2008    2 recensioni
" Anche se alla gente più conservatrice di Konoha sembrava strano che Uzumaki Naruto avesse degli amici, dei grandi amici che nonostante ora sapessero chi era lui realmente rimanevano al suo fianco, assieme a lui, prendendosene cura e organizzando una grande festa di compleanno, di cui l’innocente biondo non aveva il benché minimo sospetto, ovviamente, pur avendo l’Uchiha appiccicato tutto il giorno e a Tsunade urlando che quel ragazzo doveva essere rinchiuso da un’altra parte e non in una casa che i due condividevano…Che importava?" traduzione; attenzione spoilers e personaggi di Naruto Shippuden
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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El regalo próximo de Naruto provocó un sonrojo general, sobretodo en las chicas, y especialmente Hinata, que se derrumbó unos

 

Regali e confessioni

 

 

Il regalo seguente di Naruto provocò un rossore generale, soprattutto nelle ragazze, e specialmente in Hinata, che svenne per qualche secondo sul grembo di Gaara.

- Che razza di coso è questo?- chiese il ragazzo arrossendo immediatamente, facendo bella mostra del tanga rosso con un elefante con proboscide inclusa.

- Suvvia era uno scherzo – disse Kankuro non riuscendo a trattenersi dal ridere.

- E’ stata una tua idea vero?- chiese Temari sul punto di uccidere suo fratello.

- No, no-  negò il ragazzo agitando le braccia mentre parlava.

- E’ stata un’idea di Kakashi e di  Jiraiya, Kiba ed io siamo solo andati a comprarlo…-

- Jiraiya, eh?- chiese Tsunade scroccando le nocche mentre lo guardava minacciosa.

 - Non bastava l’Icha Icha Paradise! Disgraziato! Addirittura gli regali cose oscene!- gridò la donna facendo tremare i presenti, la furia era tale che avrebbe fatto saltare la casa con un pugno!

- Non è un bambino!-  si difese il Sannin coprendosi la testa con le braccia, temendo la reazione della donna.

- Sì è un bambino, il MIO bambino! E come me lo fai diventare un pervertito, te ne accorgerai!vecchiaccio! – gli urlò mentre Naruto arrossiva.

Lui… un bambino… con una madre… era come un sogno.

- Ehem -Yamato si schiarì la voce e all’improvviso le luci si spensero e lui si mise una pila sotto il mento.- ok…la discussione…è finita…-

- Kya!il tuo professore fa paura “fronte spaziosa”- gridò Ino aggrappandosi, questa volta,  alla maglia di Iruka, che era quello che aveva più vicino.

- E io cosa centro?- urlò Sakura istigata.

- E io che ne so!- urlò l’altra serrando le palpebre.

- Yamato, smettila di fare l’imbecille, fai paura!- gridò  Tsunade mentre Yamato accendeva le luci, spegnava la pila e si sedeva nuovamente al suo posto, zitto.

- Hai esagerato…- momorò Kakashi.

- Era uno scherzo…- rispose l’altro mentre Iruka rivolgeva tranquillizzanti parole a Ino - Ino-Chan,  mi dispiace non volevo spaventarti- disse l’uomo voltandosi verso di lei con un leggero sorriso.

-  Tu continua con i regali- disse Shikamaru al biondo passandogli quello successivo, una grande scatola incartata perfettamente che catturò l’attenzione di Tsunade.

Naruto aprì la scatola e si trovò davanti ad… un piumino! Arancione con piccole rane dello stesso colore e di tonalità più chiare.

- Mi piace moltissimo!- gridò mettendosi in piedi, sorprendendo tutti. 

- E’ bello vero?l’ho scelta io…- disse la Hokage andando ad abbracciare entusiasta il suo bambino.

- Oba-chan – disse il ragazzo corrispondendo l’abbraccio.

Ma quelle parole fecero pulsare la vena della pazienza di Tsunade.

- La madre che ti…!

Dieci minuti più tardi Naruto aveva finito di aprire i regali, che terminarono in una cornice con una foto di tutti loro in posa, una pergamena piena di dediche, un nuovo orologio a muro, un buono per l’Ichiraku Ramen, una tuta verde disegnata specificatamente per allenarsi e un kunai parecchio speciale che Kakashi gli consegnò con un sorrisone.

Ma ancora mancava quello dell’Uchiha, e quello era ciò Naruto più bramava, ciononostante, L’Uchiha non glielo diede in quel momento. Ma allora perchè diavolo era andato a prenderlo?

- Be Naruto! Non ti puoi lamentare!- disse Chouji dandogli una forte manata sulla schiena, facendo in modo che il ragazzo quasi sbattesse la testa sul tavolo.

- Chouji! Controllati!- lo avvisò Ino mentre Kiba si alzava e andava ad accendere lo stereo.

- A cantare, si è detto!- urlò Lee accendendo la televisione e connettendo dei microfoni e un cavo allo stereo.

-  Non è stato abbastanza per ieri notte!?- gridò Iruka a pieni polmoni.

- Ma si può ripetere l’esperienza… - affermò Lee.

Ma Iruka non voleva sentir parlare di karaoke , e con lui molti altri, cosicché quelli che volevano cantare si misero a discutere con quelli contrari.

Scocciato, Sasuke si fece largo a gomitate, fino a giungere in cucina,  dove prese un megafono e un clacson ( che usava in situazione estreme per svegliare Naruto) e salì sul tavolo. Gli mancò il tempo per suonare il clacson e fare in modo che tutti si voltassero verso di lui. 

- E tu cosa vuoi , Uchiha?!- urlò Kankuro tappandosi le orecchie.

Sasuke sorrise maliziosamente.

- Per caso non sapete leggere? Chi tocca la tivù e la rompe dovrà raschiare il fondo delle proprie tasche!- urlò per mezzo del megafono, provocando che tutti si tappassero le orecchie.

- Ho un’altra idea!- disse Gai alzando effusivamente il braccio mentre Sasuke scendeva dal tavolo. – e se giochiamo a monopoli? -

- Non ci sono pedine per tutti, baka- disse Tsunade incrociando le braccia.

- Per questo motivo…- si accovacciò e cercò qualcosa sotto lo sguardo attento di tutti- ho portato la versione del MONOPOLI GRANDEZZA ULTRA FAMILY, IDEALE perché ci giochino una buona quantità di gente!- urlò.

- Ogni tanto fai anche buone cose, Gai- disse Jiraiya prendendo posto mentre gli altri facevano lo stesso.

Mentre Sasuke metteva vie le cose ( posto che non voleva sentir parlare di monopoli) , una manata sul ripiano di marmo lo fece voltare.

Lì proprio al suo fianco si trovava Naruto, sorridendo in modo seducente per qualche strana ragione.

-          Il mio regalo- chiese estendendo la mano.

-          Nella mia tasca posteriore- rispose seccamente mettendo al suo posto un bicchiere che qualche idiota aveva tirato fuori.

Naruto deglutì saliva e arrossì: Sasuke gli permetteva toccarlo. Anche se effettivamente l’ Uchiha non la vedeva in quel modo.

- Bene…- allungò la mano…

- Ma credo sia meglio dartelo quando tutti se ne siano andati- disse portandosi la mano al posteriore, proibendo a Naruto di avvicinare la mano.  Questi schioccò la lingua e gli diede le spalle.- Naruto perché non giochi con Sakura a monopoli? E’ divertente, così inizierete a prendere familiarità  riguardo la rendita famigliare- disse passandogli di fianco e dirigendosi in camera sua.

Naruto rimase a bocca aperta, quella volta,  Sasuke lo aveva detto senza alcuna tono rancoroso, per giunta, lo aveva detto con un tono molto naturale, ciononostante, non poté fare a meno di pensare quanto si sbagliava l’Uchiha. Se fosse dipeso da lui, non starebbero giocando a monopoli.

- Gai, paga!- gridò Yamato puntandogli il dito.

Gai brontolò e diede quel po’ che gli rimaneva di denaro a Yamato, che sembrava una banca per  la quanità di soldi che aveva.

- Hai perso…sei in bancarotta. Vuoi che ti presti denaro?- chiese Yamato guardandolo.

Gai fece di no col capo, ne aveva già a sufficienza con la sua casa ipotecata per dover ipotecare anche le casette del monopoli.

- Vendo quel terreno lì, qualcuno lo vuole?- chiese.

Sakura corrugò la fronte, il terreno era caro ma…valeva il rischio.

- Te lo compro io Gai-sensei- rispose.

- Sakura-Chan!- esclamò Naruto. – E’ molto denaro…- disse.

- Non importa, ho calcolato: otto volte su venti la gente cade lì, perciò sono delle grandi entrate considerando che l’affitto è di 600 arrotondando- disse, dando il denaro che Gai chiedeva.

Venti minuti più tardi il gioco era finito con la capitolazione di Yamato nei confronti di Sakura, che aveva acquisito il monopolio del gioco: lei era la padrona e la signora di tutti i terreni e gli hotel.

- Bene, facciamo un break?- chiese Kakashi spegnendo la televisione. Lui, poco dopo che Gai aveva venduto il suo terreno, aveva avuto uno super scontro con Yamato, che era riuscito a fare in modo che il jounin capitasse per i propri terreni quattro volte di seguito e tutte con un affitto alto, che non riuscì a pagare nemmeno vendendo i suoi terreni.

- Dovremmo, sono le nove bisogna cenare- disse Tsunade pure lei annoiata, lei era stata la prima a perdere, Jiraiya gli aveva tolto il denaro in un  solo colpo, anche se lui più tardi era capitolato di fronte a Shikamaru e i due si erano messi a  giocare a carte.

- Allora ceniamo qui, ordiniamo delle pizze e che qualcuno scenda al video noleggio a prendere un film, perché io non ho neanche un po’ di voglia di tornarmene a casa e mettermi a cucinare- sbottò Kakashi accendendo di nuovo la tivù.

- Bene, fatta. Cosa ne pensi Naruto?- chiese Tsunade.

- Quello chiedilo a  Sasuke -

- Dirà di sì ugualmente, perché in caso contrario gli affibbio un bel po’ di lavoretti di raccoglimento erba e vedrai come si mette dalla mia…

- Questo è ricatto-  disse Iruka guardandola biecamente.

- Uomo…… manipolazione direi io, perché  ricatto suona male…

 - E chi è quel volenteroso che andrà a prendere le pizze?- chiese l’Uchiha comparendo all’improvviso.

Tutti si voltarono verso di lui.

Domanda idiota. Doveva essere lui ad andare a prendere quelle maledette pizze.

- Che vadano Naruto, Sasuke e Sai a prendere le pizze, io andrò al video noleggio- disse Yamato alzandosi.

- Ti accompagno- disse Juugo alzandosi, aveva bisogno di un po’ d’aria, li si  stava stufando e questo era un male.

- Pure io- disse Lee.

- No, meglio andiamo noi a prendere il film, che non ci fidiamo di quello che sceglierete- disse Temari avvicinandosi.

- Bene, allora tu e le ragazze andrete al video noleggio e noi tre, Juugo, Lee ed io, andremo per le pizze- disse Yamato.

- Bene -

- Ordiniamo un po’?-  chiese Iruka notando che gli altri erano stravaccati malamente sul divano e sulle sedie.

- Si, così quando torniamo iniziamo mangiare- disse Tsunade alzandosi.

 


 

- E quante pizze prendiamo? – chiese Sasuke, guardando una lista che Lee gli aveva fatto, visto quanti erano. - Sei o sette andranno bene…- rispose Yamato svoltando l’angolo.

- Tante?- chiese Naruto.

- Siamo in molti- rispose Lee energicamente.

-  Però…-

- Guarda, se rimangono le congelate, e tu e Sasuke avrete pronto da mangiare – tagliò corto Yamato guardando da una parte all’altra della strada, cercando la pizzeria.

- Lì – disse Juugo indicando l’insegna fluorescente della pizzeria.

- Bene, andiamo -


 

- Di che genere scegliamo il film? - chiese Temari guardando lo scaffale dei film horror- una romantica no, che sono  troppo sdolcinate- disse Temari tralasciando quella sezione.

- E di avventura?- chiese Karin.

In quel mentre tutte si voltarono verso Karin: molto raramente aveva buone idee.

- Ma per dare un’atmosfera migliore alla nottata, è meglio se scegliamo di qualche altro tipo no?- chiese Ino.

- Di avventura vanno bene, sono avvincenti – disse Sakura.

- Credo che quello a cui si riferisce Ino-san è un altro genere di film.. qualcosa come…- Hinata rigiro con lo sguardo il video noleggio- … Suspense- disse indicando finalmente il ripiano che stavano cercando.

- Allora scegliamo uno di suspense, bell’idea Hinata- disse Temari avvicinandosi e dandogli qualche pacca sulla spalla. La ragazza arrossì immediatamente.

- Quale? – chiese seccamente Tenten.

- Quella- indicò la bionda.

Il problema era che il film era a cavallo tra l’orror, mistero e suspense.

- Un pigiama party, ragazze?- chiese il commesso mentre Tenten gli chiedeva il film.

- No – ripose seccamente Temari.

- Mm… ecco il film, hai 24 ore per riportarlo- disse il commesso dandole il film.

- Grazie – disse la mora mentre le altre se ne uscivano dal video noleggio.

 


 

- Bene, abbiamo otto pizze- disse Yamato guardando la pila - e siamo in sei allora io e Juugo porteremo due pizze gli altri una, ok?- chiese.

I ragazzi assentirono e si incamminarono verso casa.

- Finalmente!Pensavamo che vi avevano abbordato o qualcosa di simile- disse Tsunade aprendo al porta.

- Si e chi avrebbe abbordato dei ninja tanto bravi come noi per rubar loro delle pizze?- chiese Yamato ironico lasciando le pizze sul tavolo assieme ai suoi accompagnatori.

- Il mondo è pieno di idioti- fu la risposta che ottenne.

 


 

- Gyaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlò Ino nascondendo la testa fra le braccia.

Kankuro la guardò male, era la sedicesima volta durante la serata che la bionda gli perforava il timpano.

- Ino, bella,  fammi il favore di non strillare ogni volta che ti spaventi,  stringi il cuscino, si?- le disse facendo un tono abbastanza mieloso e accarezzandole la testa.

- E’ un disastro di film…- rispose lei nascondendo la faccia, quella volta, nel cuscino.

Kankuro la guardò per un ultimo momento e si voltò a guardare gli altri,  i quali, eccezion fatta per Karin che tentava di stringersi a Sasuke più che poteva, non davano segni di dispiacere il film.

- Senti Karin, rimani dove sei e non azzardarti ad abbracciarmi nuovamente- intimò a bassa voce Sasuke alla rossa,  che si afferrava al suo braccio come se ne andasse della sua vita.

-  Ma Sasuke… il film mi fa paura e…senti, perché non andiamo in camera a distrarci un po’? tu e io…e un po’ di oli da bagno..?- disse facendo dei circoli sul suo petto.

Sasuke si voltò e tirò il braccio,  tentando di far mollare la presa a Karin ma l’unica cosa che ottenne fu di stirarsi un muscolo.

- Merda…- sussurrò  a bassa voce.

Karin sorrise maliziosamente.

- Dai, permettimi di farti un massaggio…- le disse in modo mieloso accarezzando con  le sue labbra il lobulo del ragazzo.

Sasuke rabbrividì. Quel gesto sottile gli fece ricordare cose della notte precedente.

 

FLASHBACK

 

Erano sul divano, Sai se ne era appena andato e Naruto sembrava impaziente di incontrare la sua bocca.

- Naruto… fermati – gli disse Sasuke facendo pressione sulle spalle del biondo.

- Cosa? – chiese il ragazzo incorporandosi un po’.

- Meglio…sul letto, no? – disse toccandosi lievemente la nuca. Ci stava lasciando la cervicale in quel divano duro che dovevano cambiare.

Naruto aprì gli occhi sorpreso. La cosa stava risultando eccitante.

- Aspetta -  disse prima di togliersi la maglietta e slacciarsi i pantaloni.

- Naruto? – chiese quando il biondo si alzò da sopra di lui e lo trascinò per la sciarpa che si era messo intorno al collo.

- Non voglio perdere altro tempo..- disse una volta che gli ebbe infilato una mano nei pantaloni.

Quello era molto caldo…

 

FINE FLASH BACK

 

Sasuke negò con la testa, facendo che Karin sollevasse un sopracciglio, ma non le diede retta, si alzò il più silenziosamente possibile e si chiuse in camera sua, ma quello non fu da ostacolo alla ragazza, che non tardò ad alzarsi e dirigersi verso la stanza del moro; certo prima di entrare prese un profumo dalla manica e se lo spruzzò sul collo. Ma, non si rese conto che un paio di occhi zaffiri si erano inchiodati sulla sua nuca.

Sasuke si sedette sul letto e accese la luce del comodino mentre si massaggiava la zona delle spalle, dove il muscolo si era stirato, cosicché come le altre volte che gli era capitato, si tolse la camicia che indossava e si unse la spalla con una pomata massaggiandosi lentamente e, anche se era incomodo farselo da sé, non si lamentò.

Tanto concentrato era nel suo compito che non si rese conto che qualcuno era entrato in camera sua  e l’aveva chiusa dall’interno. Non fu fino al sentire il clic della serratura che levò la vista e si trovò con gli occhi rossi della sua molestatrice personale che lo guardavano.

-          Che cosa fai qui?-  le chiese facendo scivolare la mano libera sul suo addome, cercando invano di proteggersi.

-          Io? Prendendomi cura di te…- sussurrò avvicinandosi e togliendosi gli occhiali.

Sasuke rabbrividì inquieto: quella era una situazione soffocante e la luce arancione della lampada e le finestre chiuse non aiutavano molto, per giunta, Karin era passata alla tappa successiva, aveva iniziato a sbottonarsi i primi bottoni della camicetta che indossava.

L’Uchiha deglutì, la sua mente gli stava facendo brutti scherzi e il suo corpo ancora di più,  stava confondendo se stesso.

- Non ti avvicinare! Non ti voglio! Lasciami!-  gridò con forza serrando gli occhi.

La cosa lasciò Karin paralizzata.

- Ma se ce la spasseremo…- disse avvicinandosi il più possibile e inclinandosi fino ad arrivare alla sua altezza.

- Ti ho detto di non avvicinarti- sbottò aprendo gli occhi, che presentavano una tonalità di rosso leggero.

Karin deglutì, il salto era stato più lungo della gamba.

- Non ti ha forse detto di lasciarlo in pace?- disse una voce nella penombra della porta.

La ragazza si voltò per vedere il festeggiato fermo sulla soglia, giocherellare con la chiave della porta

- Niente di speciale, solo che si da il caso che in camera mia non rimangano più cuscini perché Ino si copra la vista con quelli e sono venuto a prenderli in camera di Sasuke, ed è stato quando mi sono trovato davanti a questa bella scenetta. Sai che c’è una cosa chiamata violazione dell’intimità?- le disse entrando in camera e chiudendo la porta dietro di lui.

- E questa da dove viene?- chiese.

- Mm… non so, la parola stupro ti dice qualcosa? – chiese.

Prima che un freddo sguardo azzurro si posasse su di lei, colse e se ne andò, ne aveva  avuto abbastanza , ed era ovvio che Sasuke non l’avrebbe difesa.

- Potevo levarmela di dosso da solo, sai?- disse Sasuke distogliendo lo sguardo.

- Lo so – rispose semplicemente camminando verso di lui e sedendosi al suo fianco- ma è stato divertente vedere la faccia che ha fatto, pagherei per vederla di nuovo- disse con un sorriso che illuminò il suo viso, che era rimasta un po’ in ombra.

- Fai in modo che Suigetsu la metta in ridicolo e vedrai quella faccia di nuovo – rispose seccamente.

- Allora chiederò a Suigetsu che la faccia arrabbiare -

Un silenzio scomodo si propagò tra di loro, e seccato di questo, Naruto aprì bocca.

- Era per farti ingelosire – sbottò all’improvviso.

- Cosa? – chiese Sasuke stranito, non sapeva di cosa Naruto stesse parlando.

- Riguardo Sakura… era per farti ingelosire-

- Ah…

- Non hai intenzione di aggiungere altro?-  chiese guardandolo sorpreso.

- Perché volevi farmi ingelosire?- chiese mentre i suoi occhi tornavano alla normale tonalità scura.

Naruto arrossì e deviò lo sguardo.

- Io… non volevo rendermi conto di una cosa…e quando me se sono reso conto…tu lo avevi già dimenticato e…volevo che reagissi…- balbettò.

- Non ho mai dimenticato,  semplicemente mi proteggevo - sussurrò sdraiandosi sul letto.

- Proteggerti? – chiese voltandosi per guardarlo.

Sasuke assentì col capo.

- Puoi farmi un massaggio alla spalla? Prima deve essermi andato fuori posto un nervo e…-

Naruto lo guardò per un attimo prima di afferrare il tubetto che l’Uchiha gli porgeva. Unse le sue dita con un po’ di pomata e la sparse sulla spalla del ragazzo , massaggiandolo soavemente, seguendo un percorso.

Sasuke chiuse gli occhi e si rilassò,  cosa che Naruto ebbe modo di notare dall’abbassarsi delle sue spalle, ma per qualche strana ragione il moro stava già bene, non aveva più quel fastidioso dolore che sentiva ogni volta che roteava il collo o alzava un braccio, per di più, le mani di Naruto erano tanto calorose e soavi che piuttosto che toccare la sua pelle sembravano che vi scivolassero sopra.

Naruto continuò a massaggiare la zona dove l’ Uchiha era più teso e fu allora che notò i piccoli segni rossi che circondavano il collo; sembravano piccoli morsi, sicuramente causati da lui. Sorrise leggermente e lentamente iniziò a smettere di massaggiare  la spalla, fino a fermarsi, e una volta concluso appoggiò la sua fronte sulla nuca di Sasuke e baciò delicatamente il primo osso della sua colonna vertebrale, provocando un leggero tremito nel corpo di Sasuke..

-  Naruto?- lo chiamò debolmente, non volendo rovinare l’atmosfera che avevano creato.

-  Mm? -

-  Guardami -

Il biondo smise di appoggiarsi a lui e lo guardò.

- Si? -

- Ritorniamo?- chiese ancora senza distogliere lo sguardo dal suo.

- D’accordo – disse assentendo mentre si alzava.

Una volta che Sasuke indossò il jersey nero dal collo alto Naruto aprì la porta e spense le luci.

-          Aspetta – disse all’improvviso fermando Naruto, che si voltò sorpreso verso di lui.

-          Ho un regalo per te- disse chiudendo nuovamente la porta e richiamando Naruto a sé, mentre il biondo accendeva le luci.

-  Oh, credevo che te ne fossi scordato – rispose sinceramente andando verso il letto, che era dove Sasuke lo aveva lasciato.

- Prendi, buon compleanno – disse consegnandogli il pacchetto,  avvolto in carta da regalo argentata e con un sottile nastro grigio.

Naruto ricevette il regalo ansiosamente,  il suo cuore cominciò a battere velocemente e si fermò una volta visto al suo interno,  ma ritornò a battere velocemente quando Sasuke prese il suo contenuto e gli cinse il collo.  

Sul suo petto, assieme al ciondolo di Tsunade, brillava una piccola spirale, che dietro portava l’iscrizione del giorno in cui era stato regalato, con un piccolo ventaglio di fianco al nome di colui che aveva fatto il regalo e di chi  lo aveva ricevuto.

- Posso baciarti?- chiese entusiasta con la classica innocenza che lo caratterizzava.

Sasuke arrossì fino alle orecchie.

- No…- fece un pausa- non ancora…- disse abbassando la testa e aprendo la porta.

- Baka -

Una volta che fecero ritorno si resero conto che nessuno aveva sentito la loro mancanza, dal momento che erano talmente concentrati a guardare lo schermo dell’adorato televisore di Naruto, che non avevano notato l’assenza di due dei presenti; certo, lo sguardo che Karin rivolse loro non aveva paragoni, ma poco importava.

- Senti Sasuke, poi spiegami perche hai scelto Karin come componente del tuo team.

Sasuke lo guardò per un attimo prima di assentire e andare a sedersi al suo posto, che non era più occupato da Karin, che aveva deciso di sedersi di fianco a Juugo.

Le cose cominciavano ad andare meglio,  dato che aveva fatto pace con Naruto, eppure rimanevano ancora delle cose da risolvere, e molte!

 

 

 

 

 

NdT: è davvero trascorso molto tempo dall’ultima volta che ho aggiornato. Potrei elencare tutti gli eventi che me l’hanno impedito, ma non lo farò. Posso solo promettere che questa fiction verrà conclusa assolutamente, per cui almeno su quel lato non preoccupatevi, forse non riuscirò ad aggiornare con regolarità ma la concluderò, perlomeno entro Natale nella peggiore delle previsioni. Comunque manca poco, molto poco,  alla conclusione per cui non disperate! Spero vi sia piaciuta la lettura, un grazie a tutti i lettori, vi voglio bene !! ^^

 

  
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