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Autore: VioletWings    04/01/2015    2 recensioni
«Louis Tomlinson»
«Serpeverde!» esclamò con voce sicura il cappello, prima ancora che questi si posasse sui capelli del ragazzino.
«Harry Styles»
«Mmh.. c'è coraggio qui, coraggio da vendere. Lealtà, forza d'animo ma anche un grande cuore. Sì, ho deciso. GRIFONDORO!» un grande scroscio d'applausi partì dalla sua Casa, dove Niall e Liam lo attendevano sorridenti.
Sì, l'anno era cominciato davvero nel migliore dei modi ed Hogwarts gli piaceva davvero.
--
«Styles, non so di cosa tu stia parlando. Non mi abbasso a parlare con degli stupidi babbani, sono un Tomlinson io e tu non sei altro che uno stupido sporco mezzosangue» sputò Louis con aria schifata.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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[Piccola premessa: questo capitolo è ancora riferito al passato, non uccidetemi ç.ç
La storia in sé – che partirà effettivamente dal prossimo capitolo – vede Harry e Louis al loro ultimo anno ad Hogwarts, ovvero a 17 anni.
Purtroppo questo capitolo dovevo farlo, perché sarà l’anticipazione di alcuni rapporti, verranno introdotti i personaggi che saranno poi fondamentali alla storia e le varie storie e relazioni tra essi e per farlo non potevo scegliere altro se non il primo giorno ad Hogwarts.
Dal capitolo due in poi sarà il ‘’presente’’ dei due, ma vi avviso già che ci saranno spesso digressioni in ricordi degli avvenimenti dei 6 anni di salto temporale che farò scorrere.
Vabbè mi sto dilungando, ecco a voi!]



 
Capitolo uno – Hogwarts
 
 
“.. da quando mi hai guardato per caso,
quell’aria un po’ sicura di te,
di chi non ha paura di niente.”



Harry Edward Styles aveva sempre saputo d’esser speciale.
Non era arrogante o vanitoso, intendiamoci, ma dentro sé sapeva d’esser destinato a qualcosa di grande.
La conferma arrivò per caso quando, a quattro anni, fece svolazzare per aria i suoi giocattoli fino a poco prima sparsi sul pavimento, per farli così andare a schiantare contro la testa dell’allora attuale ragazzo di sua sorella Gemma.
A cinque anni il loro gatto cambiò magicamente colore ed a sette anni gli bastava chiudere gli occhi per cambiare canale alla televisione e mettere i cartoni animati, i Puffi erano i suoi preferiti.
Se pensate che sua madre Anne e sua sorella – i suoi genitori erano divorziati e non conosceva suo padre – avessero preso male la cosa, guardandolo terrorizzate, impaurite o sconvolte, bè vi sbagliate.
Non sapevano da cosa derivassero quelle stranezze ma entrambe concordavano sul fatto che Harry fosse speciale e che tutto ciò fosse quindi specialmente normale per uno come lui.
Le spiegazioni arrivarono all’undicesimo compleanno del ragazzo, sotto forma di gufo.
Un grazioso barbagianni era volato nella piccola cucina dove i tre stavano festeggiando il compleanno del bambino e portava con sé una lettera.
Semplice, bianca con una H incisa sul sigillo di ceralacca rossa.
Quel 1mo febbraio Harry Styles scoprì d’essere un mago e d’esser stato ammesso alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.


Ma se per la famiglia Styles essere un mago era una cosa straordinaria, di certo non lo era poi così tanto per le famiglie magiche che affollavano il Binario 9 e ¾ quel 1mo settembre del 2006.
Harry, però, ancora non aveva capito dove fosse quel binario.
Come poteva esistere se dal 9 si passava – giustamente – direttamente al 10?
- Scusi signora, sa dirmi dove è il binario 9 e ¾? - chiese allora il ragazzino, avvicinandosi ad una bionda signora che stava a pochi passi da lui.
Ella gli regalò un gentile sorriso materno e lo guardò teneramente.
- E’ la prima volta per te, vero? – gli chiese – Anche per Niall lo è, ma lui sa già come fare grazie a suo fratello maggiore. Fai come lui, okay? -
Gli indicò quindi un bambino biondo e lentigginoso, posizionato davanti ad un muro di mattoni della stazione, il carello con i bagagli davanti a lui.
Questi gli sorrise amichevolmente, prese la rincorsa e poi si mise a correre con il carrello in direzione del muro.
Il riccio spalancò gli occhi, pensando che si sarebbe sicuramente schiantato, ma invece Niall sparì magicamente dentro al muro.
Harry si guardò attorno sconvolto, cercando negli sguardi degli altri un appoggio emotivo, uno sguardo simile al suo, ma nessuno sembrava essersi accorto di quello che era appena accaduto.
- Vai caro, altrimenti perderai il treno per Howgarts! – gli disse la donna mettendogli una mano su una spalla.
Il ragazzino si riscosse dal suo stupore e, seppur con riluttanza, copiò ciò che il biondino aveva fatto poco prima, chiudendo però gli occhi nel fatidico momento d’attraversare i rossicci mattoni.
Ciò che vide lo lasciò senza fiato.
Centinaia di famiglie di maghi affollavano il binario 9 e 3/4, madri che piangevano ed abbracciavano i loro figliocci più o meno grandi, padri che osservavano orgogliosi i loro ragazzi e li aiutavano a caricare gabbie e bauli sul treno.
C’erano gioia ed eccitazione nell’aria ed anche Harry ne fu contagiato.
Lo riscosse il fischio del treno che annunciava l’imminente partenza.
Il ragazzino s’affrettò a caricare i propri bagagli sul treno e vi salì immediatamente dopo, andando a cercar posto nel vagone dei primini.
Gli scompartimenti erano quasi tutti pieni ma, quando ormai s’era rassegnato di non trovar un posto a sedere, aprì la porta dell’ultimo di essi e vi trovò seduto solamente il bambino biondo che pochi minuti prima aveva osservato attraversare il muro del binario.
- Posso? – gli chiese, rendendosi conto solo in quel momento di aver scordato il suo nome.
- Certo! Vieni pure – gli rispose questi a bocca piena.
Harry gli si sedette di fronte e notò, infatti, che il ragazzo teneva in grembo un sacchetto pieno di colorati dolciumi o, almeno, Harry credeva lo fossero, visto che era la prima volta che li vedeva.
- Io sono Niall Horan, comunque – gli disse il bambino porgendogli la mano.
- Harry Styles, piacere – rispose il riccio stringendogli la mano.
- Vuoi una cioccorana? -
- Una ciocco.. che? -
- Una cioccorana! Ecco, tieni.. no, no aspetta, guarda che scappa!.. Oh, miseriaccia è andata, fanno solo un salto come si deve, che sfiga! -
In quello scompartimento in fondo al treno, quel 1mo settembre era iniziata una nuova grande amicizia, destinata a durare in eterno, ma loro ancora non lo sapevano, troppo presi a scoprirsi e conoscersi l’un l’altro.



Capirono d’esser arrivati ad Hogwarts quando un ragazzino bussò alla loro porta, cercando il rospo di un certo Sheran. Questi, che s’era presentato come Liam Payne, dopo aver chiesto del suddetto rospo se n’era andato informando gli altri due che sarebbe stato opportuno che indossassero le loro divise, in quanto il castello era ormai alle porte e ovviamente lui lo aveva già fatto.
Scesi dal treno un grosso omone barbuto – che Niall spiegò esser Hagrid, il mezzogigante guardiano di Hogwarts – li condusse verso il Lago Nero, un lago appunto molto scuro ed infestato da strane creature magiche, che attraversarono su piccole barche fino all’altra sponda, dove stava il castello.
Eccoli allora, insieme a tutti i nuovi studenti come loro, salire le scale d’entrata dell’antica scuola, guidati da un’anziana strega dall’aria molto severa.
Questa si fermò all’improvviso davanti a un’imponente porta e Niall per un pelo non le sbatté addosso.
- Sfigato – lo schernì un ragazzino dietro di lui.
Sia Harry che Niall si girarono.
Il riccio spalancò  gli occhi per la sorpresa al vedere il proprietario della voce.
Che bello, pensò, allora c’è qualcuno che conosco qui.
Ma se il ragazzino in questione ebbe  la stessa reazione sorpresa, non lo diede certo a vedere, nascosto dietro la stessa espressione altezzosa di poco prima.
Harry fece dunque per aprire la bocca e salutare quel vecchio amichetto di giochi conosciuto un paio di anni prima insieme a quello strano elfo, ma non ne ebbe il tempo perché Louis, senza degnarlo di uno sguardo, si rivolse nuovamente al biondino.
- Lentiggini, capelli biondo piscio tipicamente irlandesi, vecchia toga di seconda mano.. tu devi essere un Horan. – sputò con aria schifata, con il palese intento di umiliare Niall che distolse lo sguardo, guardandosi la punta delle scarpe.
Ma Louis non sembrava averne abbastanza e infatti continuò – Che tu e la tua famiglia foste la feccia dei purosangue è risaputo ma non pensavo che tu fossi così idiota da arrivare perfino a farti amico uno stupido sanguesporco -.
Harry non sapeva cosa dire.
Non sapeva cosa Louis stesse farneticando, avrebbe voluto difendere Niall e chiedere cosa significasse la parola “sanguesporco”, ma non ce la fece.
Era come rimasto pietrificato dall’atteggiamento del ragazzino, che nulla aveva a che vedere con il Louis che lui aveva conosciuto.
- Perch..- fece per dire, ma la professoressa s’era ormai puntata la bacchetta alla gola ed aveva pronunciato un incantesimo per amplificare la propria voce.
- SILENZIO! – tuonò forte.
- Benvenuti a Hogwarts. Dunque, fra qualche minuto varcherete questa soglia e vi unirete ai vostri compagni. Ma prima che prendiate posto verrete smistati nelle vostre Case. Sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete qui la vostra Casa sarà la vostra famiglia. I trionfi che otterrete le faranno guadagnare punti, e ogni violazione delle regole le farà perdere punti. Alla fine dell'anno, alla Casa con più punti verrà assegnata la Coppa delle Case.(*)
La cerimonia dello Smistamento inizierà ora, prego seguitemi. – disse ancora ella e come per magia, le porte s’aprirono da sole.
Il gruppo di primini, capeggiato dalla McGranitt, entrò nella Sala Grande e tutti, nessuno escluso, rimasero sbalorditi.
C’erano quattro lunghe tavolate parallele disposte verticalmente, dove già erano seduti gli studenti dal secondo al settimo anno.
Disposto in orizzontale a queste quattro tavole, c’era un tavolo posto su un piano rialzato dove uomini e donne dagli strani abbigliamenti erano seduti solo su un lato, quello che guardava gli studenti.
Erano, ovviamente, i professori e tra questi Harry riconobbe immediatamente Hagrid.
Centinaia di candele fluttuavano nell’aria, illuminando la sala, ma la cosa che più sbalordiva era il soffitto.
-  Il soffitto non è vero. Sembra un cielo stellato, ma è una magia – bisbigliò Liam, apparendo all’improvviso dietro Harry e Niall che non si erano accorti della sua presenza - È nel libro "Storia di Hogwarts". Io l'ho letto. – (**)
Passarono ancora alcuni minuti, duranti i quali la McGranitt li richiamò all’ordine e il Preside Silente, un mago che sembrava in tutto e per tutto il famoso Merlino descritto nei libri babbani, con lunghi capelli e barba bianchi, diede loro il benvenuto e li informò su alcune piccole regole per non finire in guai molto pericolosi.
Finalmente la cerimonia dello smistamento ebbe inizio.
- Horan Niall – chiamò la McGranitt.
Il biondino si morse le labbra ansioso e salì sullo sgabello dove la professoressa gli poggiò in testa il Cappello Parlante.
- Ah! Un altro Horan. So esattamente cosa fare con te – esclamò sicurò il Capello – GRIFONDORO! -
- Malik Zayn -
Un ragazzino dai capelli corvini s’avvicinò sicuro di sé ed il Cappello non ebbe alcun dubbio, decretò subito – SERPEVERDE!-
- Tutti i maghi più cattivi della Storia Magica sono stati smistati a Serpeverde(***) – bisbigliò Liam nell’orecchio di Harry, il cui unico pensiero in quel momento fu quello di non finirci.
- Payne Liam –
- Oddio oddio, augurami buona fortuna! – esclamò tutto agitato il ragazzino ad Harry, che non fece nemmeno in tempo a rispondergli che questi era già sullo sgabello.
- Mmhmmh.. sì, sì, ecco. Ci sono! GRIFONDORO! -
- Styles Harry -
- Mmh.. c'è coraggio qui, coraggio da vendere. Lealtà, forza d'animo ma anche un grande cuore. Sì, ho deciso. GRIFONDORO! - un grande scroscio d'applausi partì dalla sua Casa, dove Niall e Liam lo attendevano sorridenti. 
Sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto, ma aveva un brutto presentimento ed era curioso di sapere in quale casa sarebbe finito il suo amico.
- Tomlinson Louis -
- SERPEVEDERDE - esclamò con voce sicura il cappello, prima ancora di posarsi sui capelli del ragazzino.
Louis si avvicinò fiero al tavolo della sua Casa, dove Zayn Malik gli battè soddisfatto il cinque.
Harry osservò attentamente la scena, mentre in testa gli rimbombavano le parole di Liam.
Tutti i maghi più cattivi della Storia Magica sono stati smistati a Serpeverde.
No, Louis non poteva essere cattivo, lui lo aveva conosciuto.
 
 



[Angolino autrice]

(*) è una frase di Harry Potter e la Pietra Filosofale della McGranitt
(**) sempre da HP 1, ma la dice Hermione
(***) sempre dal primo film, la frase la direbbe Ron 

Volevo fare un grande, grande, grande ringraziamento a tutte coloro che solo leggendo il prologo hanno messo la storia tra le preferite, le seguite o quelle da ricordare.
Non me lo sarei mai aspettata senza nemmeno un capitolo pubblicato e mi avete lasciata davvero molto stupita! Questo mi spinge a portare avanti la storia con ancor più voglia di quando l'ho iniziata, quindi grazie, davvero.

E grazie anche a IlovetheMalec (anche io li amo ahaha) per la recensione. Ti chiedo scusa per averci messo questi giorni ad aggiornare ma come vedi eccomi qua, ero in viaggio a Roma e non ho trovato mai tempo per scrivere!
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti e spero che la storia continui ad incuriosirti anche nel suo proseguo. Grazie millle!

 




 

 
   
 
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