Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: oblivionC    04/01/2015    1 recensioni
Il contrario dell'amore non è l'odio. L'odio è assenza d'amore, così come il buio è assenza di luce. L'opposto dell'amore è la paura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Capitolo 4. Amor vincit omnia.
Hermione Granger


Restò in attesa, con lo sguardo puntato verso le sue scarpe e la mente in piena attività. Aspettava una sua risposta, un suo accenno, una sua parola, ma non arrivò nulla. Aveva detto abbastanza? Era stata chiara su quanto fosse terribilmente dispiaciuta? Il termine dispiacere era poco in confronto al rimorso e ai sensi di colpa che quel gesto, quell’abbandono da parte sua, aveva provocato. Sapere di averlo ferito, di essere la causa delle orrende macchie scure sotto i suoi occhi blu, di aver deluso le sue aspettative, era devastante, distruttivo. Avrebbe preferito qualsiasi tortura fisica, qualunque cosa era sopportabile rispetto alla tristezza, delusione ed al dolore che i suoi occhi le trasmettevano ad ogni sguardo. Tentava di distrarre la mente scandendo i secondi passati, sperava di udire la sua voce rompere quel silenzio opprimente, ma l’unico suono percepibile erano i loro respiri e i loro battiti. Andavano all’unisono. Quando raggiunse il limite della sopportazione, trovò la forza di alzare lo sguardo e in un istante, senza la possibilità di opporre resistenza, si ritrovò ad assaporare di nuovo le sue labbra. 
Il fuoco che prima divampava, divenne indomabile, emozioni contrastanti nutrivano l’incendio. 
Dopo attimi di incertezza, quel contatto annebbiò la sua mente e mise a tacere ogni opposizione. Hermione ritornò ad abbracciare il suo collo, a stringerlo contro il suo corpo, a provare ogni sensazione che un semplice bacio riusciva a donarle. Era come se non si fossero mai lasciati, mai persi di vista, ogni volta era come la prima, ogni bacio era nuovo, diverso, unico. Ignorò il respiro sempre più irregolare, il battito furioso del suo cuore, tutti i suoi sensi erano concentrati sull’origine di quel fuoco. Le labbra. 
Ben presto il bacio divenne sempre più intenso, Hermione era assuefatta da quel continuo sfiorarsi, cercarsi, volersi.  Dimenticò completamente di essere a casa, che la sua stanza fosse adiacente a quella dei suoi genitori, annullò qualsiasi pensiero. Ogni paura, ogni dubbio ed incertezza vennero annientati dall’intensità del loro legame, del loro continuo cercarsi nonostante le avversità, del loro amore travolgente, ridicolo, sconveniente, che ti consuma. Il vero amore.
Il pensiero di perderlo confermò il suo errore: le anime gemelle esistono e sono rare. Loro lo erano, quel bacio distrusse ogni dubbio, non esisteva emozione e sentimento più grande di quello che Ronald Weasley riusciva a farle vivere semplicemente sfiorando le sue labbra.

 
Ron Weasley

Era possibile che, in un solo bacio, si potesse racchiudere quanto più si era provato nei momenti precedenti? Solo in quel momento, Ronald Weasley, capì quella frase che una volta aveva letto in uno di quei romanzetti di bassa categoria che Ginny era solita leggere: " in un bacio, è possibile racchiudere un mondo." Dopo un momento così struggente come quello, in cui aveva sentito pian piano il suo stomaco contrarsi per il dolore, quel bacio non poteva non sapere di sollievo, di passione, di amore ritrovato. Un amore così forte, ma allo stesso tempo fragile, di due ragazzi che avevano vissuto esperienze più grandi di loro e che avevano bisogno di avere un po' di pace.
Sentire di nuovo tra le proprie braccia Hermione e avere la certezza matematica che lei non sarebbe più andata via fu quanto di più bello vi potesse essere al mondo. Le sue mani erano tra quei bei capelli ricci che molti avevano preso in giro, ma che lui aveva adorato sin da primo momento in cui vi aveva posato le mani; le sue labbra erano attaccate a quelle di lei e non accennavano minimamente a volersene separare. Quel bacio era diverso, era più bello; sembrava quasi che volessero tenersi uniti a vicenda. Che fosse quello il momento giusto di cui tutti parlavano? 
Doveva cercare una conferma in Hermione, così, dopo quelli che a lui parvero anni, si allontanò da lei, giusto il necessario per poterle sussurrare alcune parole. Prima, però, volle assicurarsi che i genitori di Hermione, preoccupati per tutte quelle urla nelle prime ore del mattino, non irrompessero nella camera, cogliendoli in flagrante.
Con un colpo di bacchetta chiuse magicamente la porta con un 'Colloportus', poi insonorizzò la stanza con un 'Muffliato'. Lo stesso incantesimo che, ironia della sorte, Hermione aveva tanto criticato anni prima. 


« Dici che—beh, è il momento? Posso... ? »  la dolcezza con cui quelle parole abbandonarono le sue labbra fu sorprendente. Incerto sull’essere stato chiaro, indicò con lo sguardo il letto sfatto della ragazza e, nel cogliere gli occhi di lei seguire le sue indicazioni, trattenne il respiro. Aveva forse oltrepassato il limite imposto?
 
Hermione Granger

Quando fu certa che le sue risorse di ossigeno stavano per raggiungere il termine, Ron ruppe quel contatto e allontanò di poco il viso dal suo. Hermione rimase stupida di quanto fosse irregolare il suo respiro, di quanto calde fossero le sue guance e di quanto forte fosse il desiderio di riaverlo tra le sue braccia. Stava per dirgli qualcosa, voleva essere certa di essere stata chiara sul suo essere tremendamente dispiaciuta, un bacio le sembrava troppo poco, ma nel preciso istante in cui le sue labbra si dischiusero le parole vennero frenate da un gesto del tutto inaspettato. Vide Ron estrarre la bacchetta, pronunciare correttamente la formula dell’incantesimo, con cui chiuse magicamente la porta della sua camera, e ripetere lo stesso movimento con l’incantesimo “Muffliato”.
Rimase in silenzio, tentando di capire quale fosse il motivo, o lo scopo di quelle azioni, magari sua madre aveva sentito qualche rumore e si era alzata per controllare. Impossibile, doveva essere già fuori la porta, le stanze erano distanti un paio di passi. Una voce interruppe i suoi pensieri, più precisamente una domanda.
Nel sentire quelle parole, le bastò seguire lo sguardo di Ron per ricevere la conferma della più improbabile delle possibilità. 
Quel che più sorprese Hermione non fu lo scoprire le reali intenzioni del suo ragazzo, un vero e proprio colpo di scena,ma il provare qualcosa di nuovo, una sensazione di entusiasmo, eccitazione, paura e desiderio. Chiunque - ma sopratutto lei stessa - avrebbe immaginato una reazione totalmente diversa, qualcosa che avrebbe spento le fantasie di Ron con una sola, ma esplicita esclamazione. Invece era lì, immobile, in silenzio, mentre dentro di lei l’incendio nato dal loro bacio avanzava senza sosta.
 Per un istante osservò il suo viso, il susseguirsi di emozioni che attraversarono i suoi occhi e si rese conto di non essere la sola: stava bruciando quanto lei. 

« Se—Sei sicuro? » il viso andò in fiamme, non per l’evidente disagio, ma per le immagini che iniziarono ad apparire nitide nella sua mente. Dovette scuotere la testa per allontanare quei pensieri così poco leciti, per nulla concessi.
Possibile che quel bacio avesse annebbiato del tutto il suo onnipresente autocontrollo?



 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: oblivionC