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Autore: _Yozora_    04/01/2015    1 recensioni
E se River non fosse morta nella Biblioteca?
Se il Dottore, senza saperlo, non l'avesse semplicemente "salvata"?
Se quello tra i due a Trenzelor non fosse stato l'ultimo addio?
*********
Si erano incontrati così tante volte e sempre nell'ordine sbagliato.
Più River lo conosceva, meno lui sapeva chi lei fosse e più lui cominciava a conoscerla, meno cose lei sapeva di lui.
Il loro era un destino crudele.
Far incontrare due persone, facendole conoscere nell'ordine sbagliato, farle innamorare e poi strapparle l'uno all'altra come era successo a loro.
Se esisteva davvero un Dio con loro non era stato per niente clemente.
Tranne in quel momento.
In quel momento erano solo un uomo e una donna nel tempo e nel momento giusto.
In un certo senso.
In quel momento l'uomo che River aveva davanti era esattamente quello che doveva esserci.
Era così e basta.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 11, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era stato un attimo.

In un movimento fluido e non premeditato, come se il suo corpo si muovesse da solo, si era voltato e aveva bloccato la mano di River a mezz'aria puntando i suoi occhi in quelli di lei.

La donna spalancò gli occhi fissando l'uomo sbalordita.

Aprì e chiuse la bocca prima di riuscire a trovare le parole che voleva dire.

Quando le trovò uscirono in un sussurro.

- Come sei riuscito a farlo? Non sono veramente qui -

L'uomo la fissava serio, come se avesse appena detto qualcosa di inconcepibile.

Teneva lo sguardo fisso in quello di lei come a volerla guardare dentro, a voler studiare la sua anima e, forse per i tanti anni di conoscenza, certe volte ci riusciva maledettamente bene.

Quando parlò la sua voce era profonda come poche volte lo era stata.

- Tu sei sempre qui, per me. Ti ascolto sempre e posso sempre vederti -

Lo disse con una serietà nella voce ed una sincerità disarmante nello sguardo che River sentì il suo cuore mancare qualche battito.

- Allora perchè non mi hai parlato? - disse con un filo di voce.

Odiava sentirsi così debole e disarmata, proprio lei che era sempre stata così sicura e fiera, ma davanti a quell'uomo, a suo marito, poteva anche permetterselo.

Nessun altro oltre lui l'aveva mai vista cedere, e nessun altro l'avrebbe mai fatto.

Lo sguardo del moro si addolcì e rattristò al tempo stesso, ma non si sciolse dal suo.

- Perchè ho pensato che avrebbe fatto troppo male -

L'archeologa abbozzò un sorrisetto amaro.

- Penso che avrei potuto sopportarlo -

- No – la interruppe lui

- Ho pensato che avrebbe fatto male a me. E avevo ragione -

Ancora una volta la donna rimase senza parole, ancora una volta il suo cuore sembrò impazzire, guardava gli occhi dell'uomo che aveva davanti e amava, che finalmente, dopo tanto tempo, erano gli occhi dell'uomo che aveva sposato.

Si erano incontrati così tante volte e sempre nell'ordine sbagliato.

Più River lo conosceva, meno lui sapeva chi lei fosse e più lui cominciava a conoscerla, meno cose lei sapeva di lui.

Il loro era un destino crudele.

Far incontrare due persone, facendole conoscere nell'ordine sbagliato, farle innamorare e poi strapparle l'uno all'altra come era successo a loro.

Se esisteva davvero un Dio con loro non era stato per niente clemente.

Tranne in quel momento.

In quel momento erano solo un uomo e una donna nel tempo e nel momento giusto.

In un certo senso.

In quel momento l'uomo che River aveva davanti era esattamente quello che doveva esserci.

Era così e basta.

Non riuscì a dire una parola perchè il Dottore le prese il volto tra le mani e la baciò.

Lei chiuse gli occhi piacevolmente sorpresa e si beò ancora una volta di quel contatto.

Contatto che in realtà era solo nell'immaginazione di entrambi perchè lei non si trovava realmente in quel posto.

Non fisicamente comunque, ma a loro quello non interessava.

Avevano bisogno di sentirsi l'un l'altro ancora una volta e lo fecero, andando contro ogni legge della fisica, perchè era quello che il Dottore aveva sempre fatto.

Sconfiggere ogni singola legge della natura.

Così si assaporarono davvero.

Il Dottore si staccò aprendo lentamente gli occhi che River, dal canto suo, tenne ancora chiusi, ma non allontanò troppo il viso dal suo.

Appoggiando la fronte a quella della donna sussurrò

- Visto che sono l'unico in questa stanza che può vederti, Dio solo sa cosa può essere sembrato -

Si voltò verso gli altri tre presenti e, proprio come si aspettava, lo stavano guardando come se avesse improvvisamente perso la testa.

Sia a lui che alla riccia scappò un sorrisetto.

Il Dottore tornò a guardarla senza togliere le mani dal suo viso.

- Tu...sei un eco, River – lo sussurrò ed era la cosa più difficile da dire per lui in quel momento

- Lo so, è colpa mia, ma saresti già dovuta sparire -

La donna sorrise e c'era così tanto amore e tenerezza nel suo sguardo che l'uomo credette di non riuscire a lasciarla andare un'altra volta.

- è dura andarsene quando non hai mai detto addio -

- Allora dimmi, perchè io non lo so, come faccio a dirlo? – rispose lui.

Lo sguardo della donna si fece serio, come se quello che stava per dire né valesse della sua stessa vita.

- C'è solo un modo in cui potrei accettarlo – fece un pausa, prese un respiro e continuò

- Se mi hai mai amata, dillo come se stessi per tornare -

L'uomo si allontanò da lei di un paio di passi senza però smettere di guardarla.

Nei suoi occhi albergava una tristezza infinita eppure sorrise ed annuì avvicinandosi al suo flusso temporale continuando a guardare River, come se lei fosse il suo unico punto fisso nell'universo.

Forse lo era davvero.

Forse lo era sempre stata e lui se ne accorgeva solo in quel momento.

- Ci vediamo in giro, professoressa River Song -

La donna sorrise di nuovo e rispose.

- Alla prossima, Dottore -

- Non aspettarmi alzata -

- Oh, c'è ancora una cosa – lo bloccò lei.

Lui rise appena.

Sapeva sempre come sorprenderlo.

- Non c'è sempre? -

- Ero mentalmente collegata a Clara – cominciò

- Se è davvero morta, come faccio ad essere ancora qui? -

Negli occhi del Dottore si accese una scintilla, aprì le braccia come a volerla abbracciare ed il suo sorriso si allargò

- Ok...come? - chiese

River ridacchiò

- Spoiler – sussurrò sensualmente.

Poi il suo sorriso si spense

- Addio, dolcezza -

River svanì davanti agli occhi del Dottore.

Il suo volto si rabbuiò, il suo sguardo si fece di una tristezza infinita, ma le persone alle sue spalle non potevano vederlo.

Come previsto, faceva male.

Un male cane.

Prese un respiro profondo e si voltò per poi gettarsi nel suo stesso flusso temporale, con la certezza adesso che sarebbe tornato indietro.

Con Clara.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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Spazio autrice: Salve sono _Yozora_. Qualcuno probabilmente mi segue già e se così fosse colgo l'occasione per scusarmi per il folle ritardo nell'aggiornare le mie altre storie una delle quali proprio in questa categoria XD La verità è che sono a corto di idee per andare avanti con le storie iniziate, ma me ne vengono per scriverne di nuove...sono strana lo so...SCUSATEMI!!! Comunque spero che questo capitolo vi piaccia e so che potrebbe sembrare come se la storia non avesse senso di andare avanti, ma pazientate ne vedrete delle belle =)
Buona lettura, al prossimo capitolo. Baci baci
_Yozora_
  
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