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Autore: 20maggio2013    04/01/2015    1 recensioni
Sono passati due anni da quel ‘Ti amo’ sussurrato sotto il balcone della casa di Giulietta.
Molte cose cono cambiate.
Alcune in positivo, altre in negativo.
Nuovi e vecchi amori.
Delusioni e speranze.
Passioni nascoste venute allo scoperto cambiando la vita dei protagonisti.
***
Kiss me like the first time
Leave your lips on mine
I can't remember why
We ever said goodbye
(Kiss me, Lucy Hale)
***
Continuazione ‘Innamorarmi? No, grazie.’ vi consiglio di leggerla prima di iniziare questa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Afraid of love'
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CHAPTER 20.

ELEANOR
 
"Guarda chi si vede.." Una voce che avrei riconosciuto tra mille arrivò alle mie orecchie. Continuai a camminare sperando che mi avrebbe lasciato in pace ma non fu così. 
"È da un po' che non ti si vede in giro." Disse la voce raggiungendomi. 
"Cosa vuoi David?" Chiesi esasperata incrociando il suo sguardo. 
"Lo sai cosa voglio, ti rivoglio con me." Disse il ragazzo avvicinandosi a me. 
Io indietreggiai disgustata. Come potevo aver perso la testa per un ragazzo così?
"Io non ti voglio più." Dissi sicura delle mie parole.
"Non mentire con me." 
"Lasciami stare David."
Il mio tono era insicuro e spaventato. 
"Lo so che mi vuoi." Continuò il ragazzo afferrandomi un polso. 
"Hai sentito che ha detto? Lasciala stare." Una nuova voce si intromise nella conversazione. Un sorriso spontaneo mi si formò sulle labbra. 
"E tu chi saresti?" Chiese David. 
"Louis lascia.." Provai a dire ma il ragazzo non mi ascoltò. 
"Il suo ragazzo. E ora sparisci." Il tono di Louis era fermo e deciso. Il mio cuore sussultò a quelle parole e rabbrividii quando il ragazzo dagli occhi color cielo posò una mano sulla mia spalla. 
David guardo disgustato il ragazzo accanto a me e poi andò via. 
"Grazie." Balbettai timidamente. Louis mi sorrise, lo salutai e senza aggiungere altro andai via senza sapere cosa dire. 
Non ero mai stata imbarazzata con un ragazzo, ma gli occhi di Louis mi mettevano in soggezione e non capivo più niente. 


LIZ
 
“Già di ritorno? Non sei con il tuo amichetto?”
Feci in tempo a chiudere la porta di casa prima che la figura di Zayn si piazzasse davanti alla mia visuale.
“Che vuoi Zayn?” cercai di mantenere un tono fermo e sicuro.
“Perché hai detto quelle cose a Perrie?” il suo tono era severo.
“Non capisco di cosa parli.”
“Non fingere con me, ti conosco bene Elisabeth.”
“Zayn, davvero non so a cosa ti riferisci.”
“Lei mi ha detto che sei andata a casa sua per dirle di lasciarmi stare, che io sono ancora innamorato di te e che la sto solo usando.”
Strabuzzai gli occhi confusa.
“Non puoi pensare che sia vero. Non ho mai parlato con lei, non so nemmeno dove abita.”
“Perché non è così, io non ti amo. Almeno non più.”
Il tono di Zayn era freddo nei miei confronti. Sembrò non farci caso a quello che gli avevo detto. Sentii il mio cuore sgretolarsi a quelle parole.
Lui non mi amava più.
“Non.. non ho neanche pesato una cosa del genere. Infondo la stai sposando giusto?” sussurrai mordendomi un labbro cercando di trattenere le lacrime.
“Ti conosco abbastanza bene per capire che mi stai nascondendo qualcosa. Se non è questo, cos’è?”
“Io..non capiresti.”
sussurrai fragilmente prima di aprire di nuovo la porta di casa e uscire fuori senza aspettare una risposta.
Stare in quella casa mi faceva male, stare con lui mi faceva male e sentirmi dire quelle cose non mi aiutava. Non essere amata ti faceva male, ma non essere più amata ti distrugge.
Ed era così che mi sentivo io, distrutta. Non ero più me stessa in quei giorni e tutti se n’erano accorti. La verità era che stavo cadendo a pezzi. Ogni volta che lui mi era vicino, il problema era che la verità stava per uscire fuori. Sembrava che non potessi più nascondere quello che sentivo. Forse avrei dovuto imparare a mentire meglio.
“Elisabeth?” qualcuno mi richiamò. Alzai lo sguardo di scatto asciugandomi le lacrime.
“Jace.” sussurrai sorpresa quando misi a fuoco la figura imponente di fronte a me.
Il ragazzo mi porse una mano per aiutarmi ad alzare.
Non mi ero resa conto di essere arrivata al parco vicino casa ed essermi seduta sotto quell’albero.
 
 
“Cantami qualcosa.” sussurrai tra le braccia del mio ragazzo.
“Lo sai che non mi piace cantare davanti ad altre persone.” mormorò soffiando sul mio collo.
“Perché? Hai una voce spettacolare Zayn.” ammisi sincera. Mi era capitato qualche volta di sentirlo cantare quando credeva di essere solo in casa.
“Non è vero.”
“Ti ho sentito, e sei bravissimo.” ammisi girandomi per guardarlo negli occhi.
Mi persi a fissare quelle pozze color cioccolato che sembravano oro alla luce del sole che passava attraverso i rami dell’albero. Zayn mi sorrise.
“You should let me love you
Let me be the one to give you everything you want and need
Baby good love and protection
Make me your selection
Show you the way love's supposed to be

Baby you should let me love you, love you, love you” cantò Zayn accontentandomi. Sorrisi felice stringendomi di più a lui.
 
Le mie guance si bagnarono di nuovo quando quel ricordò affiorò nella mia mente. Jace mi abbracciò delicatamente insicuro del suo gesto e quando mi aggrappai a lui, mi strinse maggiormente tra le sue braccia cercando di calmarmi.
 
 
LOUIS
 
Accarezzai la foto di Alex che era stata messa sulla lapide e rilessi per la millesima volta la frase incisa sul pezzo di marmo.
‘Qui sulla terra hai fatto il tuo dovere di angelo, adesso il signore ti rivuole. Ad ogni persona che ti ha conosciuto hai regalato un pezzo della tua bontà.’
Erano queste le parole che avevo fatto incidere sulla lapide, era la prima cosa che mi era venuta in mente. Alex era stato il mio piccolo angelo sceso dal cielo per amare me.
Mi voltai per dire a Susan che era ora di tornare a casa ma non la trovai. Sentii il mio cuore fermarsi e spaventato dall’idea che potesse succederle qualcosa iniziai a cercarla.
“Susan? Non ti permettere mai più a scappare.” dissi arrabbiato quando la vidi. La piccola abbassò lo sguardo dispiaciuta mentre io la stringevo tra le mie braccia sollevato.
“Scusami, avevo visto El e volevo salutarla.” solo in quel momento mi accorsi della presenza della ragazza.
“Ciao.” mi salutò timidamente lei.
“Ciao, tutto bene?” domandai riferendomi all’episodio successo in mattinata. Ero uscito dal locale dove lavoravo per buttare fuori la spazzatura e avevo visto quel ragazzo importunarla. Non ci avevo pensato più di tanto e mi ero avvicinato a loro due aiutandola.
“Si.. grazie ancora per oggi.”
“Come mai sei qui?”
chiese Susan sorridendo.
“Sono venuta a trovare una mia vecchia amica. È venuta a mancare esattamente due anni fa.”
“È in cielo ora?”
chiese ingenuamente.
“Susy, non..”
“Non ti preoccupare..-
mi interruppe Eleanor.- Si, ora è in cielo.” rispose poi alla piccola.
“Secondo te conosce la mamma?” questa volta si rivolse a me.
Alzai le spalle non sapendo cosa risponderle. Parlare di Alex, soprattutto della sua morte, per me non era un argomento molto semplice.
“Mi dispiace, non sapevo che…”
“Non potevi saperlo.”

 
LIZ
 
“Tutto bene?”
la voce di Jace arrivò dolce alle mie orecchie.
Scossi la testa cercando di trattenere le lacrime che cercavano di uscire dai miei occhi.
“Hai mai sentito il tuo cuore rompersi?” domandai prima di far parlare il ragazzo che scosse la testa.
“Io si, ben due volte. La prima quando il ragazzo che amavo, e amo tutt’ora, mi ha lasciato con uno stupido pezzo di carta. La seconda, poco fa, quando lui ha detto di non amarmi più. Non credevo fosse possibile sentirsi peggio di quella volta.”
Jace mi guardava senza sapere cosa dire.
“La cosa che mi fa più male è che anche lui, come tutti i miei ragazzi, si è stancato di me.- mi asciugai l’ennesima lacrima che era sfuggita dai miei occhi.- Scusa, ora mi crederai una pazza.”
“Tutti i migliori sono matti giusto?”
cercò di sollevarmi su di molare il ragazzo e in parte ci riuscì. Riuscì a strapparmi un sorriso.
“Non credo tu sia pazza Elisabeth, credo solo che stai soffrendo per amore. So che per quello che ti sto per dire mi prenderai per pazzo, ma io credo che tu sia fortunata.” guardai confusa Jace non capendo dove volesse arrivare.
“Sei una bella ragazza, sei giovane e se stai soffrendo per amore significa che hai avuto l’opportunità di conoscerlo. Io, invece, a venticinque anni non so ancora cosa sia questo sentimento, non sono mai stato innamorato. È meglio aver amato e perso che non aver mai amato.”
Per un momento lo presi per pazzo, poi capii che aveva perfettamente ragione. L’amore era una delle cose più belle e, anche se ora era a pezzi proprio a causa di questo sentimento così grande, ero felice di aver avuto la possibilità di amare qualcuno.
 
“È colpa mia se è finito tutto.” dopo che mi ero tranquillizzata, Jace mi aveva proposto di andare a prendere un gelato insieme per farmi distrarre.
“Perché dici così?”
“Lui mi aveva chiesto di sposarlo, io gli ho detto di no per paura.”
era la seconda persona con cui mi aprivo riguardo alla storia tra me e Zayn.
“Ti ha chiesto di sposarlo? Scusa se te lo chiedo, ma quanti anni hai?”
Jace era sbalordito e capii perfettamente il motivo di quella domanda.
“Venti.- sospirai.-Ma l’età non importava. Noi eravamo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile. E io ho rovinato tutta a causa di una stupida paura.”
“Era normale essere spaventati Elisabeth.” 

  
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