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Autore: Abytheirs    04/01/2015    2 recensioni
La Quarta Grande Guerra Ninja e` finita e Sasuke e` partito per il suo viaggio di redenzione. Naruto invece rimane a Konoha ad allenarsi, insistendo nel diventare il più grande degli Hokage. Ma il suo allenamento ha anche un altro obbiettivo: Naruto e` certo che al suo ritorno, Sasuke lo sfidera` nuovamente, anche se stavolta da compagno.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Kurama, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto: Del Tempo della Pace'
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Finito il racconto, Mito tacque. Le scene che aveva descritto erano necessitavano di tempo per essere assimilate, anche dalle persone abituate a vedere la morte. Persino lei, vissuta nella sanguinosa Epoca Sengoku, carpito questo ricordo dai pochi che lo possedevano, era rimasta sconvolta.

“Che cosa e` successo al ragazzo?” chiese Naruto, più per conferma che per altro.

“Non lo sappiamo, ma sono state fatte delle supposizioni. -rispose Mito- Immagino abbiate capito chi, anzi cosa e` la creatura evocata. Si tratta del Dio della Morte. Conoscete lo Shiki Fujin? Ecco, quella e` una versione, come dire, 'addolcita' di questa evocazione.

Avverto attorno a voi -aggiunse poi indicando Naruto e Sakura- l'energia del Monte dei Rospi e della Foresta Shikkotsu, quindi sapete quali sono le implicazioni dell'evocazione di un animale che sfugge dal vostro controllo.”

“In quel caso l'evocatore corre il rischio di essere attaccato dalla creatura evocata.” risposero in coro i due.

“Esatto. Ora immaginate di evocare anche solo uno degli emissari del Dio della Morte nella loro forma fisica. Non sono proprio creature amichevoli, quindi solo un ninja estremamente abile e potente può provare a controllarne uno. Certo non un ragazzino di quindici anni. Molto probabilmente e` stato soggiogato dal demone, che dopo aver soddisfatto l'ultimo desiderio dell'evocatore, come solito tra la loro 'gente' lo ha ucciso, se non peggio.”

Sa anche cosa ha fatto Ashura-Sama quando e` venuto a sapere di questa tecnica?”

“Tu dovresti saperlo meglio di tutti, no Kurama? Dopotutto, c'eri a quel tempo.” gli chiese Naruto, colto da questo improvviso dubbio.

Tsk, come se appena nato mi fossi impicciato in affari umani. In quel periodo mi trovavo tra le montagne del Nord a caccia di una piccola yokai insolente...”

“Comunque -continuo` Mito- anche qui sono solo ipotesi, stavolta basate su un documento segreto, andato distrutto con l'attacco della città che descriveva una visita di Ashura qui, dove viveva il clan Uzu. Si suppone che ne abbia vietato l'utilizzo e la trasmissione. Ma per noi Uzumaki la cultura e` sempre stata sacra, quindi trascrissero una sola copia del contratto di evocazione, proprio nel diario qui presente, forse per far comprendere la pericolosità della tecnica.”

“Perché a volti si riferisce al suo clan come Uzu e altre come Uzumaki, non e` uguale?” chiese Hinata, che aveva colto questo piccolo particolare. Mito fu pero` anticipata da Shikamaru.

“E` abbastanza semplice. -disse- Ad un certo punto della sua storia il clan originario deve essersi fuso con un altro, e per mantenere l'unita` all'interno del gruppo hanno unito i cognomi. Dico bene?”

“Esatto, Shikamaru.”

Un attimo di silenzio, poi Sakura chiese:

“Ma se e` una tecnica proibita addirittura dal figlio del Saggio, perché l'Hokage ci ha chiesto di recuperarla?”

“Questo non so dirvelo, ma di certo quel libro non si muoverà di li.” rispose. Non era una minaccia, ma una semplice constatazione.

Questo potrebbe essere un problema, Mito. Questi mocciosi sono tipi tenaci, fidati”

“Non dubitiamo del loro coraggio o della loro lealtà verso il Villaggio, ma temiamo cosa possa accadere se la tecnica cadesse in mani sbagliate. Per quanto ne sappiamo se le Nazioni venissero a sapere di questa evocazione potrebbe benissimo scatenarsi la Quinta Guerra. E` decisamente azzardato portarla fuori da questo luogo.”

“Ma la nostra missione richiede il suo recupero, quindi mi dispiace, ma dobbiamo prenderla, anche a costo di combattere.” esclamo` Sakura con fermezza.

La tensione tra le due parti era alle stelle.

Sapevano di trovarsi difronte ad una kunoichi estremamente abile, supportata da una quantità di chakra inimmaginabile. Ma dovevano almeno provarci, ne andava del loro onore di Ninja.

“Se proprio dovete... -disse con un sospiro- Gli abitanti di Konoha hanno davvero ereditato l'Eredità del Fuoco di mio marito allora.”

La prima a cadere fu la stessa Sakura, che fino ad un secondo prima la guardava con aria di sfida. Poi fu il turno di Shikamaru, che cadde senza neanche emettere un verso di dolore. Hinata tento` di resistere all'attacco ricoprendosi con uno strato di chakra, come fosse una barriera. Ma l'attacco di Mito, che non si era neanche mossa, era troppo forte per le sole forze della ragazza, che si accascio` al suolo poco dopo. Naruto invece si avvolse nel manto di chakra della Volpe. Retto l'attacco a lui indirizzato, contrattacco` creando un clone, sprovvisto del chakra del Bijuu, a cui ordino` di distrarre Mito mentre lui raccoglieva l'energia naturale.

Il clone provo` ogni attacco di Taijutsu, pugni, calci, testate, kunai e shuriken, ma la sua avversaria fu semplicemente trapassata. Con un piccolo gesto della mano il clone scomparve, ma nel frattempo Naruto aveva raggiunto la sua Forma Eremitica potenziata dal chakra di Kurama.

Alla scomparsa del clone, Naruto e la Volpe avevano ricevuto tutte le informazioni ottenute durante la piccola scaramuccia.

Naruto -disse mentalmente la Volpe- gli attacchi fisici non hanno effetto su di lei. Tieni presente che e` solo una raffigurazione del chakra dell'isola!”

“Se hai qualche suggerimento, sbrigati.- gli rispose Naruto- Altrimenti fammi pensare.”

Tsk, ovvio. Stavo dicendo. Essendo fatta di chakra puoi colpirla o difenderti dai suoi attacchi solo col chakra, o con qualcosa ricoperto di esso. Ecco perché la mora ha resistito al suo attacco, anche se solo per un secondo.”

“Ma certo!! E` ovvio, come ho fatto a non pensarci! Grande, Kurama!” gli rispose allegramente, felice di avere qualcosa su cui lavorare per poterla battere. Poi rivolta a Mito:

“Cosa hai fatto ai miei amici!?”

“Sono solo svenuti, non ho intenzione di uccidervi. Ma ti consiglio caldamente di arrenderti e andartene sulle tue gambe.”

Urlando Mai! si getto` sull'avversaria, colpendola con un pugno ricoperto del suo chakra. Mito non si aspettava che il giovane avesse scoperto come contrattaccare cosi` in fretta, quindi l'attacco centro` in pieno il bersaglio, scaraventandola contro la parete opposta. Ma non aveva sortito nessun effetto, giusto qualche capello fuori posto.

Rialzandosi, Mito disse con un ghigno: “Bene allora. Vediamo di cosa sei capace.”

E parti` all'attacco, colpendo Naruto con il palmo della mano. Un attacco potenzialmente devastante, se i riflessi del biondo non fossero stati potenziati dal chakra Eremitico. Con un salto evito` l'attacco dell'avversaria, e si preparo` a colpirla con un altro calcio. Ma questa si giro` di scatto e lo paro` con il gomito.

Ha buoni riflessi penso` Naruto, nell'attimo di pausa che segui` la parata Cambiamo strategia. Pose le mai nel suo sigillo preferito ed evoco` tre copie, che fece attaccare per crearsi una copertura. Contemporaneamente creo` un Rasengan di dimensioni normali, ma infuso del chakra della Volpe, conferendogli una potenza distruttiva dieci volte superiore a quella di un comune Rasengan.

I cloni furono distrutti rapidamente, ma distrassero Mito abbastanza a lungo da permettere al vero Naruto di lanciare la propria tecnica. L'avversaria se ne accorse appena in tempo per creare dal nulla una lucente barriera di puro chakra, che assorbi` la tecnica.

Accecato dalla luce emessa, non vide la sagoma di Mito scivolargli dietro, pronta a colpirlo in uno degli snodi principali del suo chakra. Ma Naruto non si affidava solo alla vista, quindi, con uno scatto improvviso, si getto` a terra e le tiro` un calcio, imitando il Loto Frontale di Lee.

Ma la kunoichi gli afferro` il piede e lancio` Naruto in aria, pronta a mettere fino allo scontro. Ma Naruto, già trovatosi in una situazione simile contro Kakashi, creo` un clone che lo spinse di lato, ricevendo poi il colpo al posto dell'originale, che atterro` sul muro opposto, accanto agli amici svenuti.

Il fatto di essere nuovamente li gli fece pensare che lo spazio in cui combattevano era molto stretto, quindi entrambi dovevano limitare la potenza dei propri colpi. Mito probabilmente penso` la stessa cosa, poiché, formando con le mani una lunga serie di sigilli, modifico` lo spazio attorno a loro, ingrandendo a dismisura la stanza, al punto da rendere indistinguibili le pareti e il soffitto.

“Bene -disse poi- ora non dovremo più trattenerci, contento?”

“Altroché! Ora posso finalmente riempirti di pugni fin quando non ci darai il libro!”

“Oh beh, allora provaci -gli rispose con tono provocante- Fammi divertire, giovanotto!”

Si scagliarono uno contro l'altra. Naruto creo` un piccolo Rasengan, che lancio` contro l'avversaria per creare un'apertura nella sua difesa. Ma questa non si lascio` sorprendere, schivando con un'elegante piroetta l'attacco e preparando un proiettile d'acqua, che poi sputo` contro Naruto appena fu abbastanza vicina, in modo da essere inevitabile. Naruto fu colpito in pieno, ma spari` in una nuvola di fumo, per riapparire alle sue spalle con un kunai avvolto dal chakra.

L'attacco fu bloccato da una lama, anche questa di chakra, spuntata dal nulla in mano a Mito. Iniziarono cosi` a scambiarsi colpi sempre più veloci e violenti, tanto che sia la lama che il kunai si ruppero. Naruto getto` il kunai e si allontano` saltando. Cominciava ad avere il fiatone, anche se a supportarlo c'era tutto il chakra Yin e Yang della Volpe e, all'occorrenza, minima parte del chakra degli altri Cercoteri.

Attinse quindi una grande quantità di chakra da Kurama, al quale mischio` anche il suo, creando una teriosfera e alterando il chakra della Volpe in fuoco e il suo in vento. Il risultato fu una enorme sfera di fuoco blu, che fu lanciata verso Mito.

Shakuton – Bakuhatsu Rasengan”

Anche questa volta Mito evoco` la barriera di chakra, ma la sfera esplose prima di essere assorbita, generando una fortissima vampata di calore, che la colpi` in pieno.

L'attacco non l'aveva ustionata come sarebbe successo a qualunque altro ninja vivente, ma la grande quantità di chakra coinvolta aveva in qualche modo interferito con il suo, facendole accusare il colpo. Quando si rialzo`, decise di ricorrere a una delle tecniche che aveva appreso dal cognato. Compose velocemente i sigilli Topo, Bue, Tigre, Serpente, Cavallo, Gallo e urlo` di rimando “Suiton - Suiryuu no Jutsu", evocando dal nulla, proprio come gli aveva insegnato Tobirama, un enorme drago d'acqua e lo indirizzo` contro Naruto. Nel contempo concentro` il chakra nella bocca e sparo` un singolo proiettile d'aria, che fini` coll'aumentare la velocità di movimento del drago.

Naruto tento` di evitare l'attacco, ma sapeva che non avrebbe mai fatto in tempo. Si ritrovo` quindi costretto a attingere al potere di Shukaku per evocare uno scudo di sabbia, che lo difese assorbendo l'impatto.

Ringraziando mentalmente il Demone Tasso riparti` all'attacco lanciandosi contro Mito, determinato a mettere fine all'incontro.

Colpi` con un calcio da destra, che fu pero` schivato con un lieve spostamento all'indietro, al quale segui` una sequenza di calci e pugni che costrinsero Mito alla difensiva. Durante questa catena Naruto aveva portato le mani a formare un sigillo e aveva evocato e nascosto delle copie di se. Quando diede l'ordine queste apparirono e bloccarono gli arti dell'avversaria, aprendo le sue difese. Naruto preparo` un nuovo Rasengan, che colpi` in pieno il suo petto. Le copie furono coinvolte nell'esplosione che segui` e scomparvero.

Anche Mito, pero`, non c'era più. Naruto la percepì dietro di se troppo tardi, quando questa lo aveva già quasi colpito. L'unica cosa che potette fare fu spostarsi leggermente, in modo da evitare che colpisse i condotti principali del chakra. Fu scaraventato violentemente a terra, e non riusci` a evitare nessuno dei colpi che gli furono inferti in seguito, fin quando la Volpe prese il controllo, sfuggendo ai colpi con la sua velocità disumana. Ma Mito non era da meno, visto che continuava ad apparire alle sue spalle, come se niente fosse. Kurama si trovo` quindi costretto a far apparire le nove code, per coprirsi le spalle mentre sistemava i canali di chakra del ragazzo.

L'operazione richiedette appena qualche minuto, dato che non aveva più i limiti imposti dallo Hakke Fuin, ma il tempo sembro` passare con incredibile lentezza.

Mito aveva tentato più volte di superare la protezione fornita dalle code, ma non aveva mai avuto successo, poiché queste continuavano a muoversi casualmente, senza uno schema che poteva essere sfruttato per aprirsi un varco.

Tentando di prendere tempo, Kurama le chiese: “Come fai ad apparire sempre alle nostre spalle? Non mi risulta tu abbia mai imparato l'Hiraishin no Jutsu dal Secondo, e non ci siamo mai separati per un secondo noi due. Letteralmente.”

“Non si tratta di quella tecnica, Kurama. Io sono puro chakra, quindi non sono vincolata allo spazio o al tempo.”

Ah, capisco. Illuminante. -poi aggiunse mentalmente- Moccioso, cerca di non farti colpire. Non possiamo continuare così. Manterrò le code a protezione, ma non provare a controllarle, finiresti per inciamparci sopra, se ci va bene. Lascia fare a me.”

“Grazie, Kurama -gli rispose- Andiamo!”

E si getto` nuovamente all'attacco. Si scambiarono una serie di colpi, parati o schivati da entrambi i lati. Mentre si allontanavano, senza comporre alcun sigillo, Mito inspiro` profondamente ed esclamo` “Fuuton – Daitoppa”. Un violentissimo getto d'aria raggiunse in pieno Naruto, che fu scaraventato via. Subito dopo aver lanciato la tecnica Mito scomparve. L'unica cosa che Naruto senti` fu un tonfo sordo, e un fastidio lungo la schiena. Allora capi` che doveva essergli nuovamente apparsa dietro, approfittando della distrazione causata dalla tecnica, ma Kurama aveva parato nuovamente il colpo.

Ma lei non era già più li. Si era trasportata sopra di lui, pronta a colpirlo. Fu con enorme sforzo che Naruto riusci` a usare il suo corpo come base d'appoggio per uscire dalla corrente d'aria che lo stava ancora spingendo via.

Tornato a terra disse a Kurama “Non va bene, non si può continuare così. Comincio a stancami sul serio. Hai un piano?”

Non distrarti! E comunque, no, non ancora.”

Con un sospiro, osservo` l'avversaria. Non sembrava affaticata dallo scontro, ma era profondamente concentrata.

All'improvviso questa sfodero` nuovamente la sua lama di chakra e si fiondo` contro Naruto. Questi non estrasse un altro kunai, ma si affido` allo Stile dei Rospi. Era una strategia rischiosa che richiedeva un elevato consumo di chakra, ma in compenso forniva il totale controllo del chakra attorno a se. Non toccava mai direttamente la lama avversaria, lasciava solo che il suo chakra la colpisse con la forza di un incudine. Dopo qualche colpo Mito si rese conto di essere in svantaggio in quel tipo di combattimento, per cui fece scomparire la lama con un gesto della mano e lancio` due proiettili, uno d'acqua e uno d'aria, che a meta` strada si fusero in un getto ad alta pressione. Naruto schivo` l'attacco all'ultimo, ma non riusci` ad evitare un profondo taglio sulla guancia destra.

Distratto dalla ferita, non si accorse che Mito gli era accanto, ma senti` quando la sua connessione col chakra della Volpe fu bloccato. Per la prima volta da molto tempo non sentiva più la presenza di Kurama nella sua testa, ma non era una liberazione, come a volte aveva pensato durante i loro battibecchi, poiché si senti` stranamente solo. Le code si ritirarono e il rivestimento di chakra scomparve con loro. A sorreggerlo c'era solo il chakra Eremitico, anche questo oramai agli sgoccioli. Mito lancio` nuovamente un proiettile d'acqua, che colpi` in pieno Naruto. L'unica cosa che gli impedì di essere travolto dall'acqua fu un piccolo scudo creato attorno a lui dal chakra naturale.

Esausto, cadde a terra. Non aveva più molte energie. Sentiva il corpo pesante, e le braccia doloranti. Il taglio sulla guancia bruciava e l'ultimo attacco doveva avergli rotto almeno una costola.

Rialzandosi, vide che Mito non si era mossa. Lo guardava, con aria di sfida. Fu solo questo a dargli la forza di rialzarsi. Voleva dargliele di santa ragione, fino a toglierle quel sorriso dalla faccia. Accanto a lei, pero`, apparve una figura, che Naruto riconobbe come Yurico Uzumaki, la vecchia che avevano trovato all'ingresso della biblioteca.

“Mito, per quanto ancora hai intenzione di divertirti? -disse con voce severa, che pero` non riusciva a nascondere una traccia di divertimento- Non vedi come lo hai ridotto? Basta con questa pagliacciata.”

“Certo Yurico-Sama.” le rispose. Poi rivolgendosi a Naruto “Mi dispiace ragazzo, ma la nostra sfida termina qui. Sei stato un valido contendente. Addio.” Cosi` dicendo, spari` nuovamente.

L'unica cosa che Naruto senti` fu un leggero colpo sulla nuca.

Poi svenne.



Bar 4 Parole
Ciao a tutti!
Scrivere questo capitolo mi e` costato grande fatica. E` difficile scrivere di un 1v1, perche` si rischia di essere ripetitivi.
Spero sia uscito bene, pero`.
Una nota. Per il nome del nuovo rasengan (Shakuton – Bakuhatsu Rasengan) sappiate che ho usato Google Translator (quindi non il massimo dell'affidabilita`) e poi ho tolto qualche sillaba per rendere il nome piu` udibile in italiano. non ho mai studiato giapponese, ma Bakuhatsu (爆発) vuol dire Esplosione. Quindi letteralmente Rasengan Esplosione, anche se io intendevo Rasengan Esplosivo. gli altri nomi invece li ho presi da internet, quindi dovrebbero essere giusti.
Un grazie a chi ha letto e recensito finora!

  
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