Capitolo Tre

Appena finito di fare le compere a Diagon Alley, Valeria ed Alyssa si diressero al Paiolo Magico, seguendo Piton.
"Uffa! Mi sarebbe piaciuto così tanto avere un gufo tutto mio!" borbottò contrariata la più grande.
"Eddai Vale! Ti capisco, anche a me sarebbe piaciuto un gufo, ma quando saremo tornate a casa come li avremo spiegati ai nostri genitori?" disse Alyssa, con una calma che avrebbe irritato la maggior parte delle persone, ma non Valeria.
Quest'ultima andò a vanti a borbottare, ma Alyssa non la sentì. Era persa un'altra volta nel suo mondo. Ripercorreva velocemente, con la mente, ciò che era accaduto il giorno prima. Se quella mattina non si fosse resa conto di essere nel dormitorio dei Serpeverde, avrebbe creduto che fosse stato tutto solo un sogno.
Sorrise all'idea che tra i milioni di fan della saga del maghetto colla cicatrice, proprio lei e la sua amica erano entrate a farne parte per davvero. E scoprire che erano delle streghe! Doveva per forza essere un sogno! Di quelli che ti paiono reali, che riesci a sentire i profumi, usare il tatto... insomma, identico a come sarebbe nella realtà!
"...sa!" Alyssa sentì -con una piccola parte del suo cervello- qualcuno che le urlava nelle orecchie.
"ALYSSA!" la ragazza trasalì e fu lì per lì da fare un salto che l'avrebbe mandata fino a Marte.
"Che c'è?!" chiese, ancora traumatizzata dall'urlo di Valeria. Davvero, se quella ragazza ci metteva poteva urlare meglio di un milanese che cerca di farsi sentire sopra il rumore della musica a tutto volume di una discoteca.
"Siamo arrivati" rispose l'altra, come se niente fosse.
"Davvero?!" la più piccola si guardò in torno e, si rese conto solo in quel momento che erano tornate ad Hogwarts e, Piton se ne era già andato.
"Non me ne ero accorta!" la ragazza rise e si passo una mano dietro la testa.
"Ma...Alyssa!" esclamò Valeria, sorpresa dalla poca concentrazione dell'amica.
"Possibile che non ti sia accorta che eravamo tornate al castello???” Valeria sbuffò e guardando l'amica scoppiò a ridere. Capiva bene Alyssa e sapeva che si trovava nel suo mondo, perché anche lei si sentiva così anche se non lo dava a vedere.
Quella mattina ,quando si era svegliata nel dormitorio dei Corvonero credeva di sognare e che in realtà fosse solo un bellissimo sogno.
Riscuotendosi da questi pensieri la ragazza disse all'amica:"Dovremmo chiedere alla professoressa McGranitt o al professor Silente se possono darci gli orari delle lezioni e, visto che siamo appena arrivate, probabilmente dovremo prendere ripetizioni di ogni materia " A questo pensiero Valeria iniziò a preoccuparsi :come sarebbero riuscite a recuperare tutte le materie in cosi poco tempo?
Alyssa impallidì di colpo. Si voltò di scatto verso l'amica e la guardò con gli occhi le potevano uscire dalle orbite.
"Vale!" disse la più piccola.
"S-sì?" chiese un po' spaventata Valeria dall'espressione folle dell'amica.
"E' una tragedia!"
Valeria guardò l'altra senza capire a cosa si riferisse.
"Perderemo la colazione!" spiegò Alyssa.
Valeria sgranò gli occhi e boccheggiò "La colazione!" prese per il polso l'amica e la trascinò di peso in Sala Grande.
Le due ragazze arrivarono in sala grande affamate ,specialmente Valeria. Andarono a sedersi ai rispettivi tavoli delle loro case ,e dopo aver contemplato la marea di cibo che vi si presentava, iniziarono a mangiare.
Ai rispettivi tavoli gli studenti di Corvonero e Serpeverde iniziarono a fare molte domande su dove venissero e come erano arrivate ad Hogwarts. Sia Valeria che Alyssa furono molto riluttanti nel rispondere a tutte quelle domande.
Non appena finirono di fare colazione si alzarono dai loro posti.
Valeria andò da Alyssa:"Uff.... Non è possibile siamo solo al primo giorno e ci riempiono di domande! ...Una cosa bella: la colazione! E’ la prima volta che mangio cosi tanto e tanti cibi così deliziosi!"
“Ma valeria tu mangi sempre tanto e tutto per te è buono! " ribattè Alyssa.
"Non il gorgonzola ! Bleah, è disgustoso!"Entrambe scoppiano a ridere.
Dopo essersi riprese, Valeria esclamò: “Come facciamo per le lezioni?! Siamo arrivate da poco e non conosciamo nemmeno l’orario delle lezioni! "
"Come al solito ti fai prendere dal panico"replicò calma Alyssa e mandando gli occhi al cielo "Basta a chiedere a un insegnante di darci l’orario, e per recuperare le materie possiamo chiedere delle ripetizioni, no?”
Valeria calmandosi rispose: "Hai ragione, ma a quale insegnante possiamo rivolgerci?
"Alla professoressa McGranitt, no?" disse Alyssa "Anche perché non è saggio disturbare troppo Piton..."
Valeria annuì "Hai ragione, con il quel carattere che si ritrova"
Intanto le due ragazze si stavano dirigendo all'ufficio della professoressa di trasfigurazioni.
"Oh, non vedo l'ora di ricevere il mio orario!" disse eccitata Valeria.
Alyssa rise e bussò alla porta della McGranitt.
Quando sentirono un 'avanti' aprirono la porta ed entrarono.
"Salve professoressa"
La McGranitt le osservò per un momento "Salve ragazze" disse infine "Cosa posso fare per voi?"
Valeria parlò per prima:"Ecco vorremmo chiederle -visto che siamo appena arrivate- se poteva darci l’orario delle lezioni e chiediamo se per favore potremmo prendere delle ripetizioni per recuperare le materie.”
La professoressa McGranitt osservò le due ragazze "Siete le ragazze che sono state smistate ieri vero?"
Le due annuirono, iniziandosi a preoccupare che la professoressa iniziasse a martellarle di domande, invece ella disse:"D’ accordo. Allora... ditemi il vostro nome e la vostra età"
"Valeria Lombardo e ho 15 anni" disse Valeria;
"Io sono Alyssa Pessini e ho 14 anni" disse Alyssa con un filo di voce.
La McGranitt scrisse qualcosa su due fogli di pergamena "Ecco a voi "
Le due ragazze presero i propri orari con gioia ,ma la professoressa McGranitt frenò la loro felicità "Sappiate però che frequentare una scuola di magia come Hogwarts non significa agitare la bacchetta come se fosse un bastoncino di legno. Dovrete studiare molto e impegnarvi, anche per indirizzarvi verso la vostra strada in futuro.
Signorina Lombardo, lei seguirà i corsi insieme a quelli del quinto anno, questo significa che alla fine dell'anno dovrà svolgere i G.U.F.O., cosa non semplice specialmente per uno studente che ha poche conocenze. Quindi è probabile che avrà poche probabilità di passarli"
Un'ombra di autentico panico passò sul volto di Valeria. Alyssa le mise una mano sulla spalla per tranquillizzarla.
"Signorina Pessini" disse la professoressa McGranitt "Lei frequenterà i corsi con gli studenti del quarto anno e anche lei a fine anno dovrà affrontare gli esami, anche se non hanno la difficoltà dei G. U. F. O. Ci aspettiamo comunque un alto livello di conoscenze" Notando la preoccupazione delle due ragazze sorrise “Non preoccupatevi, se studierete con diligenza e costanza riuscirete a passare l’anno con successo, ok ? Ora andate vi ho già rubato troppo tempo con il mio discorso. Arrivederci"
"Arrivederci" risposero in coro Alyssa e Valeria e uscirono dall'ufficio.