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Autore: Zoichi Kuronin    04/01/2015    0 recensioni
E se Lucifero avesse avuto due figlie? Beh questo farebbe acquistare una cavia e anche un po' di compagnia a Mephisto, ma anche un sacco di guai come fosse una calamita.
Omitsu e Lily due sorelle simili che hanno in comune solo l'arte della divinazione, separate dal proprio padre, come potrebbero scatenare un panemonio sia in Assiah e Gehenna?
Vi ho almeno un pochettino incuriositi?
Genere: Comico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lily è ferma a contemplare il suo lavoro davvero ben fatto. Il suo sangue é diventato acqua ormai sbaragliando il fuoco della sorella a terra. Un grosso taglio le occupa la fronte e le guance rosso cremisi.
- Perché Lily?!- grida Omitsu in un ultimo vano tentativo di reggersi in piedi.
Le orecchie della minore peró sono impegnate ad ascoltare quelle dolci parole provenienti dall'ombra accanto a lei. Le sta dicendo cose che per lei sono puro miele, un dolce suono che la culla facendole desiderare ancora più il dolore altrui. A cosa le servono gli amici se quello a cui ha aderito è una cosa più importante della felicità?! Un potere illimitato in grado di farla uscire dall'ombra della sorella tanto esuberante quanto innocente.
Ma quale innocenza?! Quella è la causa di ogni suo male, ogni suo pentimento. Per lei ha perfino rinunciato all'università, agli amori che lei le avrebbe di certo rubato prima o poi, alla decisione di andarsene di casa a causa dei suoi lamenti irritanti ... può continuare ad elencare all'infinito perché la lista è piuttosto lunga.
Sta per colpire Omitsu per l'ennesima volta senza nemmeno l'utilizzo dello sbloccaggio dei sigilli, tuttavia una mano le si appoggia sulla spalla che segue i respiri affannosi uniti alla risata che ora le occupa le parole.
- Andiamo figliola, tuo padre vuole farti un bel regalo se ora lo segui ... - lascia intendere che quello a cui si riferisce è tutto ciò che le è stato sempre negato a causa di quella palla al piede di nome Omitsu.
Fa per andarsene poi decide di lasciare un regalino alla sorella quindi le scaglia contro una freccia semighiacciata conficcandola con precisione nella pupilla sinistra. Prima di sparire ridacchia inviandole un falso bacio.
La vittima urla dal dolore e lascia che le mani a coppa sotto l'occhio ferito raccolgano il sangue mentre scende copioso unito alle lacrime. L'iride si colora come tintura rossa in acqua assumendo una colorazione cremisi che le fa provare un'altra fitta tremenda, urla ancora accasciandosi.
Controlla che i suoi amici stiano bene, lascia che il dolore che prova dentro e fuori la faccia addormentare.
- Lily ...-

Gli occhi eterocromici si aprono su quella stanza fredda e fin troppo illuminata per i suoi gusti.
Una figura altissima le è seduta accanto con un sorriso a molti denti. Sente del movimento alla sua destra, qualcosa di molto simile ad una coda da leone le sfiora la guancia facendole il solletico.
- Ti sei svegliata mademoiselle- commenta la figura ormai palesemente appartenente a Mephisto Pheles, il suo preside e cane.
- Mephisto ... dove ... - la interrompe con la mano che lei afferra di scatto rizzandosi a sedere tremante dal dolore e dallo spavento.
- Come stanno i ragazzi e il professore?!- la fucilata di domande Mephisto se l'aspettava, ma ora che si ritrova a rispondere si sente incerto. In un certo senso non si sta divertendo anche se ci ha pensato più volte a una scena simile sghignazzando. Cosa cambia dalle sue fantasie?
- Calmati ... -
- Calmarmi?! Mia sorella è stata portata in Gehenna e tu mi chiedi di calmarmi?!- strilla con una voce che non sembra più la sua. Sembra quella di una pazza, che lo sia davvero?
- Stanno tutti bene - assicura massaggiandosi il polso che è riuscito a sfilare da quella presa di ferro. Gli occhi stranamente socchiusi e felini della bionda lo mettono un tantino a disagio non di certo per i colori, più per la loro luce omicida. Gli piacciono da morire, il tipo di sguardo che lo mette alla prova.
- Riguardo tua sorella abbiamo eliminato ogni ricordo di ieri a tutti tranne i professori, lo farò anche con te ... -
- Non pensarci nemmeno!- protesta sempre con lo stesso tono di voce acuta. Il preside annuisce uscendo, lasciandola sola ai suoi pensieri.

*

- Ohaiyo Mephisto-san!- cinguetto saltandogli sulle spalle piegate sulla scrivania piena di dolci. Ne afferro uno senza chiedere il permesso e lo metto in bocca incurante delle sue proteste.
- Bene io vado!- saluto correndo ad afferrare la maniglia per andare in classe.
- Ferma- intima facendomi richiudere la porta appena socchiusa con la sola forza dello sguardo.
- Cosa c'è?!- domando sedendomi sulla sedia davanti al tavolo e afferrando un altro pasticcino alla frutta.
- Riguardo la discussione avuta in infermeria...-
Conversazione?! Ah già quella... gli spiego che mi avevano poi misurato la temperatura ed avevo la febbre. Solo quando non sto bene posso sbottare in quel modo tanto aggressivo. Avrei dovuto avvertirlo ....
- La febbre ... - ripete incredulo, sembra incredulo. Ho detto per caso qualcosa di sbagliato?
- Tranquillo Mephisto-san, ora è tutto passato!- esclamo addentando il dolcetto che tiene tra le dita.
La porta si spalanca con timore e ne entra un Mikoshiba Saitou con la faccia più confusa che abbia mai visto in vita mia.
- E ... ecco ... - balbetta rosso in capelli e in viso. La sua frangetta è diversa dal carminio che gli tinge le ciocche. Troverà mai il suo colore?
- Saitou-kun ... ohaiyo!- saluto inghiottendo per intero la mia colazione. Gli batto una mano sulla spalla.
- La sua richiesta è interessante signorina la prossima volta mi avverta prima di fare di testa sua ... - mi rimprovera il preside serioso.
- Eh?! Progetto?!- domando rendendomi conto subito del piano. Meglio che qualcuno eviti di fraintendere la mia situazione con Mephisto-san anche se ...
- Ah ... sì certo, la proposta ecco allora alla prossima... - concludo salutando per l'ultima volta il rosso con le gambe che sembrano gelatina.
Gli mimo con le labbra un "buona fortuna" e me ne vado in classe dove c'è già la solita marmaglia di gente che va e viene.

- Hey Kochi-san ... cosa c'è tra te ed il preside?- bisbiglia Saitou appena arriva la ricreazione. Io sbianco, beccata!
"-Com'è potuto accadere!?-
_Beh stavi mangiando un pasticcino come una ragazzina col suo fidanzato, direi che c'è poco da pensare_"
La mia coscienza ha ragione, come sempre del resto. Non mi resta che cantare. Quindi ... "Miki miki, romantiku naito!"! Okay no sul serio.
Cingo le spalle di Mikoshiba e controllo nessuno ci stia guardando.
- Vedi io e Mephisto-san siamo ... - trattengo il respiro - parenti alla lontana, non lo dire a nessuno però.... okay?-
Lo imploro praticamente in ginocchio. A vedere i mio occhioni dolci si scioglie come ghiaccio al sole assicurandomi il suo più completo silenzio.
- Ah che cosa dovevi chiedere a Mephisto-san?- mi incuriosisco approfittando di quel momento you-and-me per chiederglielo.
- Beh volevamo sapere come stavi cosí abbiamo giocato a morra cinese per decidere chi sarebbe andato e sono stato io a perdere ... - spiega grattandosi la nuca imbarazzato. Il terrier bianco sul banco ringhia e io gli gratto la testolina pelosa assestandogli un bacetto. Il cane mi fissa scodinzolando saltando tra le mie braccia mentre lo accolgo dolcemente, coccolandolo.
- Comunque non credo che quel tirchio di preside- ringhio trattenuto della palla di pelo - accetti animali nelle SUE aule-
Il suo tono è piuttosto disgustato. Lo tranquillizzo in un sorriso.
- Calmo calmo Saitou-kun! Mephisto-san mi ha dato il permesso, vero Mepho-chan??-
- Lo hai chiamato come il preside?!- sbotta il rosso. Il terrier lo squadra cercando un punto scoperto da azzannare fino a che non implora pietà.
- Sì! Non trovi che gli somigli?- gli faccio notare.
- Stesso sguardo da snob -
Il cuore di Mephisto-san ha un tonfo sordo, sta emanando aura omicida da tutti i pori ormai, non riesco nemmeno a capire se è solo irritato o ha già superato la soglia dell'inc... quella santa donna di una prof di simbologia salva le chiappette di Saito Mikoshiba di pochissimo.
È una donna particolare. Porta degli occhiali ovali con la montatura rosa con fiorellini decorativi. Per farvi capire come sia basti pensare alla professoressa Tomika Amado di Maken-ki. Stesso carattere, stessi modi di fare, stesso taglio di capelli... inquietante. L’unica differenza sono la corporatura e gli occhiali.
- Buooongiornoo tesorini miei! Se continuate a parlare però vi metto in punizione!- saluta allegra con il registro premuto contro il petto poco prosperoso. Con punizione in genere lei intende una decina di frustate.
Indossa un lungo vestitino rosa da principessa delle fiabe. Che tipa la nostra prof ...
- Oggi parleremo di tarocchi!- esclama dopo aver fatto l'appello.
- Chi mi sa dire qualcosa?-
Alzo la mano velocemente. Se questa non la so...
- I tarocchi sono un tipo di carte che permette di leggere il futuro e si dividono in Arcani Maggiori e Arcani Minori. I primi sono 22 e sono l'uno diverso dall'altro, spesso vengono riconosciuto solo questi dalla gente come veri e propri tarocchi ignorando quelli Minori; i secondi sono solo quattro: coppe, spade, bastoni e denari. Una carta appena pescata va controllata con molta attenzione, anche l‘umore deve essere decisamente ottimale altrimenti le energie negative rischiano di influire sul verdetto. Quando un tarocco viene pescato al contrario significa che il suo significato è esattamente l‘opposto dell‘originale, questo ovviamente vale per tutte le carte, nessuna esclusa quindi se ad esempio a me capitasse la morte al contrario vuol dire che avrò un futuro ancora peggiore- rispondo senza nemmeno respirare. Riprendo fiato osservando le facce basite dei miei compagni, nemmeno uno ha un'espressione indifferente. Sorrido.
- Ben detto mia cara Komachi-san in effetti ... - e comincia a spiegare consigliando di seguire anche sul libro. Koyuki si avvicina a me bisbigliando.
- Te ne intendi davvero molto ... -
- Certo io e mia sorella eravamo delle cartomanti... - mi fermo a contemplare quella parola che forse non potrò mai più pronunciare. Che ne sarà di me?! Senza Lily non sono quasi nulla, è come se una parte di me se ne andasse via per sempre lasciandomi sola.
- Koma... -
Mi riprendo ridacchiando. Anche Mephisto mi sta fissando ed è meglio evitare dargli grattacapi. Il terrier scende dalle mie gambe ed esce dalla porta altezzoso. Doveri di preside?
- Sto benissimo scusa!- sibilo tornando con gli occhi sul libro.
Finita la lezione mi fiondo per i corridoi ignorando i regolari studenti intenti a squadrarmi straniti, ero uscita dallo sgabuzzino grazie al passepartout datomi in precedenza da Mephisto, bisogna ammettere che lo uso con piacere.
Apro la porta reggendomi lo stomaco brontolante.
- Hey Mephisto che cosa c'è per cena!?- sbuffo dopo una giornata di sole lezioni, forse dopo ció che è successo una settimana fa limiteranno le uscite.
Sobbalzo nel vedere che alla scrivania non c'è il mio preside bensì un ragazzo dalle occhiaie profonde, la pelle pallidissima, gli stessi occhi di Mephisto e i capelli verdi dalla forma curiosa e pucciosa.
Sudo freddo a vederlo lì. Chi è?
- Sa ... salve... - balbetto avvicinandomi incerta se far finta di nulla o vuotare il sacco.
- Aniue non c'è - sospira spossato.
Chi cavolo è sto tipo?! Okay, è il fratello di Mephisto ma… ma che ci fa qui?!
Lo vedo rovistare tra i cassetti tirando fuori una caramella.
- Quindi è lì che nasconde le sue delizie eh? … grazie infinite per avermi aperto un mondo- lui guarda le mie mani che stringono le sue in un puro gesto di gratitudine, annuisce facendo spallucce.
- Amaimon che ci fai qui? - sbuffa il preside entrando all’improvviso. Oh my…
- Lei è per caso Itoko?- domanda l’altro ignorando la sua domanda.
- Itoko?- ripeto.
- Meglio parlarne a casa -

Ecco, non mi aspettavo una cosa del genere: io, cugina di Mepho? Questa è una delle cose più … FANTASMAGORICHE che io abbia mai sentito!
Siamo seduti a tavola davanti ad un piatto pieno di zuppa (?) rossa dentro la quale galleggiano strane cosette. Faccio spallucce portando alle labbra il piatto, trangugiando quella cosa dall’odore indescrivibile. Al contatto col mio stomaco sento una specie di masso posizionarsi nei miei organi.
- Chi ha cucinato?- domando cercando di concentrarmi sul sapore.
- Io!- il petto del mio preside si riempie di orgoglio, gli alzo il pollice. Un giorno la zia mi a detto che ho lo stomaco di una capra (feel like Owen), posso mangiare qualsiasi cosa e le mie papille gustative sono quasi inesistenti dato che ingurgito ogni genere di pietanza esistente.
- In genere chi mangia le cose che aniue cucina muore dopo atroci sofferenze, com’è che non stramazzi a terra?- chiede il verde stupito dal mio… si può definire talento?
- Posso ingurgitare ogni cosa, sinceramente sento un certo bruciore sospetto, non voglio fare domande comunque -
Amaimon annuisce dirigendosi verso il salotto.
- Aniue guardiamo un film- non é una domanda, sembra più che altro un imposizione. Mephisto mi lancia uno sguardo pieno di disperazione, mi lascio sfuggire un risolino mettendo via il mio piatto.
- Itoko, scegli tu-
Quel ragazzo è adorabile, lo ammetto è così carino. Se solo non fosse un demone… beh a pensarci bene anche io lo sono.
Guardo la mia coda muoversi in tutta libertà, l’ho tenuta nascosta tutto il tempo e sinceramente mi ha fatto anche un po’male. Le mie oreccihie a punta sono piuttosto adorabili, solo i denti e gli occhi (coperti da una lente a contatto colorata) mi inquietano.
- Arrivo!- cinguetto prendendo la scala scorrevole, guardo a grandi linee i vari titoli chiamando Mepho. Spicca un balzo arrivando alla mia altezza, sta volando!
- Guardiamo questo!-
Fa una faccia strana della serie “che cavolo di film sceglie questa”, poi si schiarisce la voce rosso in viso togliendomi dalle mani il cd.
- Meglio evitare, è un film non adatto ai minori mademoiselle-
Gli dico che ormai ho vent’anni e guardarmi roba “non adatta ai minori” non è affatto una cosa che mi riguarda, ma continua ad insistere sul fatto che guardare film del genere "nuoce gravemente alla mia mentalità già di per sé instabile”, tutte scuse che in realtà nascondono il significato “questi film me li vorrei guardare da solo senza di tre tra i piedi, possibilmente”.
- Okay, allora togliamo scene di sesso forte … che ne dici di uno splatter?-

*

Il film è finito e sia Amaimon che Omitsu si sono addormentati usandomi come cuscino. Devo dire che sono piuttosto preoccupato, se la bionda si lascia sfuggire una parola riguardo il “generi” di film che sono presenti nella videoteca rischio la mia reputazione di preside.
- Lily … - chiama stringendomi il braccio, ha un sorriso davvero bello. Sognare sua sorella è del tutto innaturale, se poi sorride è anche peggio, immagino che la sua testa non ha ancora del tutto elaborato quel tradimento, oppure sta semplicemente cercando di auto convincersi che prima o poi sua sorella tornerà da lei abbracciandola come ai vecchi tempi. Fosse tutto come pensa lei.
“Mephisto … tu pensi che prima o poi tornerà?” quella domanda me l’aveva posta sua madre una volta, in una situazione piuttosto simile, sentire la sua voce così forte nella mia memoria mi disorienta completamente.
“Non lo so” si era limitato a rispondere amaramente quella volta, nel profondo della sua anima, con tutta sincerità, sperava di no.

ANGOLO DI ZOICHI:
Salve, sono un po’ in ritardo con la tabella di marcia I know it! Però mi faccio perdonare con sto papiro capitolo augurandomi che possa piacere, un saluto me ne vado a nanna!
 
   
 
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