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Autore: BabyCakes101    05/01/2015    1 recensioni
"Mi ero innamorato di lui,il ragazzo triste, il ragazzo povero, il ragazzo che aveva bisogno solo di affetto,il ragazzo pił bello del pianeta."
|| Delle amicizie indimenticabili, delle paure, delle illusioni, un coraggio, due cuori, due ragazzi, un amore.||
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Louis 
Si, stavo per raccontare tutto al riccio perchč non avevo pił nessuno, perchč avevo bisogno di aiuto pił che mai, da quello che avevo capito era un ragazzo in gamba e non avrebbe raccontato la mia storia. Mi sedetti nel suo letto e lui si mise accanto a me, pronto ad ascoltare. Lo guardai.
-sicuro di voler sapere quello che sto per dirti?- chiesi, lui annuģ - certo- 
Presi un bel respirone e partii- bene allora tanti anni fa io vivevo a Doncaster, un piccolo paesino, avevo una grande famiglia che mi amava, tantissimi amici, a scuola ero il pił popolare, tutti mi volevano, tutti mi cercavano. Finchč una sera mi ero ritrovato  a casa da solo. Sai, io avevo tre sorelle pił piccole e quella sera erano andate insieme ai miei genitori a una sagra un pņ lontana da Doncaster. Non arrivavano pił, chiamai tutti per sapere dove fossero. La polizia li trovó tutti morti in un burrone dentro la macchina. Tranne la mia sorrellina pił piccola, lei in macchina non c'era pił, la polizia ha indagato tanto ma non é stata mai ritrovata. Cosi iniziai a non andare piś a scuola, non me ne fregava pił di nessuno, nč della mia fidanzata, nč del mio migliore amico, avevo perso la mia famiglia, ogni giorno ero in quella casa da solo, senza mangiare,ero diventato terribilmente magro, la gente mi cercava ma io non c'ero per nessuno. Ero cosi chiuso in me stesso che tutti mi abbandonarono, li amici e la mia ragazza mi lasció. Alcune persone cercarono di aiutarmi ma nessuno ci riuscģ. Ero sempre pił depresso e piś povero, non pagavo le bollette e un bel giorno mi buttarono per strada. Viaggiai con i pochi soldi rimasti e andai qui a Londra. Non sapevo come vivere, come affrontare un domani, avevo provato a farmi assumere nei negozi ma nessuno mi voleva. La mia casa era diventata quella stradina dove mi hai trovato.  - e perchč sei ferito? - cercai di non piangere un'altra volta  - un anno fa ho conosciuto un ragazzo, si chiama Jake Bare    e dice che mia sorella é viva, sa dov'č , io non sapevo se crederci o no all'inizio , ma poi mi convinsi che si, forse era ancora viva. Lui inizió a chiedermi i soldi. Io gli dissi  che non gli potevo  dare niente e lui č da tanto che mi perseguita, che mi picchia, io non so cosa fare...  -Louis, ti prego non fare cosģ, io ti posso aiutare- lo guardai incredulo - nessuno mi puó aiutare- dissi con voce fredda- -iniziamo a dire che a questo ragazzo non gli devi credere e che la migliore soluzione č chiamare la polizia- inizió ad accarezzarmi i capelli, di tutte le qualitį che aveva Harry questa era la migliore. - ma lui ha detto che se provo a chiamare la polizia mia sorella non la vedró mai-  - Louis non serve un tipo qualunque per trovare tua sorella, la polizia č la migliore, non serve quel tipo, ora hai anche me- mi sorrise ma io non ricambia, mi alzai di scatto - Senti io non ti conosco nemmeno, okay mi hai aiutato ma non so niente di te, potresti essere anche il ragazzo pił bravo del mondo ma non ti conosco, non voglio aiuto da te- dissi bruscamente. Si alzó con aria tranquilla. -allora perchč mi hai raccontato tutte queste cose se non vuoi che ti aiuti?- sorrise ancora. Provai  a rispondergli subito, con una di quelle risposte che avrebbe potuto lasciare di stucco chiunque ma sfortunatamente aveva ragione lui.

Pov Harry
Sorrisi fra me e me, l'avevo lasciato senza parole. Mi avvicinai sicuro verso di lui. -sul serio Louis, lasciati aiutare, potremo anche non essere amici, potremo non parlarci piś dopo questa storia ma davvero te hai bisogno di aiuto- Mi guardó sorpreso -okay- abbassó lo sguardo -ma non so se ci riuscirai, sono un tipo particolare io- mi guardó negli occhi - almeno ci proveró- sorrisi e finalmente lui ricambió. - ma giurami che smetterai di farti...-  non avevo pił il controllo di me stesso, quella frase mi era scappata letteralmente dalla bocca, misi una mano sulla fronte come per maledirmi. Il suo sorriso scomparve completamente, lo vidi immpallidire -che ne sai te?- mi chiese con aria sconvolta. - ti ho visto- risposi velocemente. Improvvisamente corse  gił in salotto. Lo seguii ansiosamente. -Louis! Cosa stai facendo?!- gridai. Stava estraendo tutte le pasticche e le polverine che teneva nella borsa, poi le mise in bocca tutte.   Gli andai addosso cercando di fermarlo. -smettila, ti fanno male, non le puoi prendere tutte insieme- imprecai. Ma niente, lui le ingoiņ tutte e iniziņ a ridere, una risata amara. Feci due passi indietro, era impazzito. Ne aveva prese cosi tante che avevano gia fatto effetto? Rideva come se non ci fosse stato un domani e iniziņ a lanciare i cuscini in aria. Corse per tutta la casa sfasciando qualsiasi cosa trovasse nel tragitto. Cercai di fermarlo ma lui mi urlava contro cose senza senso. Dopo un'ora mi aveva completamente distrutto mezza casa e in pił aveva detto delle cazzate che non stavano né in cielo né in terra. Ero sfinito, in bagno lo specchio era caduto e sul muro aveva buttato creme, la protezione per le zanzare, shampii e lo sgabello era dentro il water. 
- e quindi la mia tris nonna si scopņ un gatto- rise come non mai, io invece ne avevo abbastanza di quel pazzo furioso, mi sedetti accanto a lui sul divano mezzo disfatto. -Louis smettila- mi guardņ con faccia interrogativa -che problemi hai?- avrei voluto urlargli contro, prenderlo a pedate.  IO CHE PROBLEMI AVEVO?? Ma mi trattenni  -Louis se continui ancora a dire cazzate e a smontare la mia casa fra meno di un'ora ti ritroverai con delle sbarre davanti al viso, tutto chiaro?- non era per essere cattivi, era solo per fargli capire come stavano  le cose.
La sua espressione cambiņ all'istante, diventando come quella di un bambino sgridato dopo aver mangiato troppe caramelle. Era tenero. Lui annuķ subito e sembrava che tutta quelle polveri che un'ora fa aveva ingoiato,  avessero smesso di fare effetto. Era tutto molto strano, irreale, fuori dalla norma. Ma non ci feci molto caso e continuai a sorridergli. - sei ferito, ti posso medicare?- lui alzó la testa - ah si, vabbene- cosi ci alzammo e andammo in bagno. Presi il cottonfioc e il disiffettante. - te lo dico all'inzio brucierą- Lui annuģ. Incominciai a disinfettarli i ginocchi,le gambe, poi le braccia, la fronte e poi c'era quella ferita all'angolo della bocca, deglutii piano. 

Pov Louis 
Mi avvicinai a lui per farlo continuare a disinfettarmi.  Ma lui mi guardó incerto. 
-emh Louis, io, cioč, non so se ti vada bene, oppure cioč- gli misi un dito sulla bocca per farlo stare zitto. -cosa c'č Harry? Non hai mai visto una bocca?- mi incendió con lo sguardo e io ridacchiai un pochino - se vuoi lo faccio da me, sono capace eh- dissi. Lui mi guardó male, credo che si fosse offeso - no, lo faccio io- sbuffó. Sorrisi. Si avvicinó e mi guardó la bocca, poi prese un bel respiro e inizió a medicarmi. Dopo aver finito... -grazie- sorrisi. Uscģ dal bagno - di niente- lo seguii - ma tua nonna perchč non č qui?- si girņ - oh lei č fuori, oggi era fuori cittą, a trovare un'amica cara. -ho capito, senti Harry quando possiamo chiamare la polizia?- -domani la chiamiamo, ora vado a letto sono morto, buonanotte- -notte- dissi e sparii di sotto. Presi sonno difficilmente, pensavo sempre a quel riccio ultimamente e questo era una cosa che mi faceva riflettere. Mi chiedevo se quel ragazzo fosse etero  o no, in realtą era difficile da capire. La cosa che apprezzavo di pił in lui era la sua bontą verso chiunque. 
Forse, mi avrebbe aiutato, forse. 

Pov Harry
La notte era trascorsa  abbastanza bene, anche se ero distrutto, con Louis non ci si poteva mai annoiare, questo era  poco ma sicuro. Scesi le scale e lo trovai chinato su se stesso sul divano. Stava piangendo,  di nuovo. Andai verso di lui. -Louis- lo richiamai. Alzó gli occhi -Harry- disse fra le lacrime. E usó di nuovo il suo modo infantile che ogni volta nascondeva al mondo.  Infatti allungó le braccia verso di me come se volesse un abbraccio. Non ci pensai due volte, praticamente mi buttai sopra di lui e lo abbracciai forte. Povero Louis, faceva di tutto per sembrare un maleducato, un cattivo ragazzo, un'incoscente, un badboy, ma infondo aveva solo bisogno di tanto amore. Singhiozzava sulla mia spalla mentre io gli accarezzavo la schiena. Si staccó  velocemente da me, si alzó e si levo le lacrime dagli occhi. -che é successo?- -ho sognato che Jake       mi picchiava  mentre un'altro molestava mia sorella- deglutii. Aveva gli occhi cosģ tristi e stanchi.
-non ti preoccupare, chiamo la polizia subito, non ti farą pił nulla quel..-   
-dammi le pasticche- mi fermó Louis improvvisamente  agitato, lo guardai confuso. -cosa?-  -hai sentito! Dammi le mie pasticche ne ho bisogno!!- urló spaventandomi, indietreggiai mentre lui si avvicinava minaccioso. -Louis quella roba ti fa male - corse verso di me e mi spinse contro il muro, mi prese il collo. -dammele porca puttana- inizió a piangere  -ti prego dammele - forzava la presa e io incominciai a non respirare, cercai di difendermi -Lou-Louis-molla- mollami-  lo guardai con gli occhi, lo pregai con lo sguardo. -ma me le devi dare- disse disperato-  annuii piano e lui mi lasció e caddi per terra. Lui era pazzo. O forse piś correttamente,era un pazzo lunatico.  Tossii piu volte, ma lui non gliene fregó niente perchč scombussoló tutta la casa per trovarle. - dove sono??- chiese nervoso. Avanzai piano verso di lui -le ho buttate via, non serve drogarsi per stare bene, te lo dico io, pił fai cosģ per sentirti bene, pił starai male- mi guardó con quegli occhi cosi duri e profondi e senza pensarci due volte corse contro di me e mi diede qualche schiaffio sui bracci -calmati Louis, porca puttana, calmatiii- colpiva sempre con pił forza, sembrava sul punto di scoppiare, infatti smise e inizió a barcollare -a-a-aiuto- si accasció verso terra ma io lo ripresi in tempo. Era svenuto. Era nelle mie braccia. Era cosi freddo. Lo distesi nel divano, provai a chiamare il suo nome ma non mi rispose, decisi di alzare le gambe, era quello che facevano sempre le infermiere quando c'era qualcuno che stava in quelle condizioni. Gli accarezzai la fronte, era cosi bello, lo chiamai ancora senza ricevere alcuna risposta, allora decisi di  chiamare l'albulanza.

Ad un certo punto vidi entrare Niall, non sapevo come, non sapevo perchč ma sapevo che sarebbe stato il mio salvatore.
-Niall!- gridai. Lui corse in salotto -Harry che č successo?- chiese impaurito -č svenuto, chiama l'ambulanza č da 5 minuti che non si sveglia-  -ma respira?- disse impaurito mentre prendeva il telfono. Annuii in fretta. Dopo averla chiamata andó vicino a Louis e gli accarezzó la guancia. -certo che č bellissimo- annuii, non avevo tempo per pensare anche alle cotte del mio amico, ma  ero sicuro che fosse solo per quello?  La dovevo smettere. E mentre pensavo a queste cretinate arrivó l'ambulanza. Li spiegai tutto e loro gli misero la pompa dell'ossigeno, gli alzarono le gambe e dopo poco aprģ gli occhi. Che sollievo! Sorrisi e lui si guardó intorno confuso -dov-dove sono?- chiese toccandosi la testa. -a casa di Harry- disse Niall, Louis lo guardó e poi me e poi i medici. -sto bene- si alzó. Quelli dell'ambulanza poco dopo se ne andarono. E mentre io stavo andando a chiedergli come stasse, mi superó il biondo irlandese, che rabbia.    -Allora Louis come stai? Che spavento che mi sono preso- disse.  Louis sorrise -non dovevi preoccuparti ero solo svenuto-   -be, ma ci si proccupa sempre per un amico-  Louis lo guardņ sorpreso -perchč per te sono un amico?- -certo che lo sei- sorrise e gli mise le braccia dietro il collo. Eh no, non era accettabile  che Niall lo potesse toccare e io no. Cosi andai li e interruppi il momento """romantico""" che si era creato fra i due.    -bene,andiamo a chiamare la polizia?- Niall si giró interrogativo, Louis mi fuciló con lo sguardo. Scossi la testa velocemente. Che cazzo avevo detto? Oh oh. -cioč,ho sbagliato, non mi guardate come se fossi pazzo, non ci sto propio con la testa stamattina, Louis posso parlarti un'attimo?- chiesi tutto dun' fiato.   Lui annuģ. -bene vieni- disse e andai in cucina ma sentii dire Louis un "a dopo" a Niall. A dopo che cosa?! Okay, dovevo finirla! Entrai in cucina e chiusi la porta  -okay allora lo so che non lo vuoi far sapere a nessuno ma bisogna chiamare la polizia, te non puoi uscire di casa capito?  E chiariamoci subito: scordati della droga capito? ti manderó da uno psicologo se ce ne fosse bisogno.  E ti aiuteró anchio a smettere. Da questo momento in poi starai a casa mia -  -ma..-  -non ti preoccupare pago tutto io- terminai, a volte non mi sembrava di parlare con un ragazzo di 17anni , mi sembrava di parlare con un bambino.   -ma come faró a smettere di usare quelle pasticche? Mi servono!- disse scoraggiato. - Louis č per il tuo bene, ti aiuteró io te lo prometto. E se senti il bisogno forte, all'inizio ti puoi abituare solo a fumare sigarette, se propio devi. Hai capito?- sorrisi per incoraggiarlo. -Okay- sorrise. Detto questo uscģ e ritornó dal biondo irlandese.     N I A L L.
   Spero che non ci siano errori grammaticali, e spero che vi piaccia :)
  
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