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Autore: scintilla23    05/01/2015    3 recensioni
Com'è che dite voi Babbani? ah si, una botta e via.
Questo è proprio quello che è successo ai nostri due protagonisti.
Fatto sta che Hermione è rimasta Incinta e Malfoy ha deciso di prendersi le sue responsabilità accorgendosi di essere davvero innamorato della ragazza.
***
I nostri visi si trovarono a pochi centimetri di distanza.
Chissà perché ma la mattina dopo ci svegliammo nello stesso letto.
E ora eccoci qui, a quasi sette mesi di distanza al San Mugo per una visita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Hermione scese piano le scale del piano di sopra scendendo in salotto.
Draco era li che la aspettava con i bambini in piedi affianco a lui.
-Mamma!- escalmò Andromeda vedendo la madre.
Hermione era più bella che mai. Il lungo vestito Rosso scuro, i capelli legati sul davanti, il lievissimo trucco e il medaglione della famiglia Malfoy appeso al collo..
Draco raggiante si avvicinò a lei e le porse la mano.
Hermione camminò verso i figli e quando li fu abbastanza vicino disse: -Ginny dovrebbe essere qui tra poco. Comportatevi bene okay?-
I gemelli la abbracciarono mentre  Malfoy guardava la scena incantato. Ginny si smateriallizzò di li a poco accogliendo tra le braccia i piccoli.
I gemmelli avevano già compiuto 4 anni.Erao già passati cinque anni. Cinque anni dalla riappacificazione dei due ragazzi.
-Per Merlino! Hermione sei fantatica!-disse Ginny sconcertata.
-Ci vediamo domani- disse Draco ai figli prendendo per un fianco la ragazza.
Con il solito rumore si smaterializzarono in centro a Londra.
Camminarono insieme tra le affollate strade londinesi meritandosi occhiate maliziose da parte delle ragazze dirette a Draco.
Hermione avanzava cercando di incenerire con lo sguardo le ragazzine che osavano guardare il suo ragazzo.
Ma le attenzioni delle persone non erano dirette solamente al biondo anzi; quando arrivarono nel quartiere più ricco di Londra, vicino al Regent’s Park, un grupetto di uomini in Smocking si dimostrarono interessati alla donna, quando uno di loro le fischiò dietro Hermione dovette mettere la sua mano in quella di Draco per impedirgi di prendere la bacchetta e Affatturarli.
Quando la scena si ripetè però, Hermione decise di non fermare il suo ragazzo.
Draco sorpreso dalla mancanza di proteste da parte della ragazza fece spuntare delle enormi bolle sulle faccie di quei ragazzi e delle loro rispettive compagne.
Dopo dieci minuti arrivarono difronte ad un muro bianco.
I mattoni della costruzione cominciarono a separarasi, svelando dietro di essi una imponente entrata di un prestigioso ristorante.
Un cameriere, chiaramente mago a giudicare dai bicchieri che alleggiavano accanto a lui, fece entrare Hermione e Draco e li guidò in una stanzetta privata.
-O mio Dio!- escalmò Hermione vedendo la stanzetta.
Il pavimento di Marmo illuminava la stanza, alcune luci dorate ed argentate alleggiavano attaccate al soffitto rendendo l’ambinte ancora più accogliente e... Magico.
Un tavolino al centro con due sedie d’argento erano pronti per ospitarli.
Draco spostò la sedia di Hermione e la fece accomodare.
L’antico tavolino era ricoperto da una elaborata tovaglia di raso bianco e una candela incantata illuminava i loro volti.
-Allora come ti sembra?- chiese Draco pochi minuti dopo mentre le prime portate cominciavano ad arrivare.
-E’ tutto come l’ho sempre desiderato. E’ come se fosse una piccola Stanza delle Necessità-
Draco sorrise.
-Oramai ti conosco- disse accarezzandole il viso.
Passarono la serata tranquillamente parlando dei loro figli e della loro vita.
Quando la cena fu finita Draco prese per una mano Hermione e cominciò a correre ripetendo: Corri, corri, corri, corri.
Si fermarono a corto di fiato vicino ad un muro dove Draco baciò Hermione.
Il ragazzo con un colpo di bacchetta cambiò i vestiti di entrambi e dopo aver ripreso la mano della ragazza ricominciò a correre.
-Dove stiamo andando?- gridò la ragazza ridendo e seguendo il Serpeverde.
-Lo vedrai- disse lui.
Si fermarono dinuovo poco dopo davanti ad un cancello chiuso con catenaccio e lucchetto.
-Cosa facciamo qui?- chiese la ragazza ammirando la scritta del Regent’s Park.
-Andiamo dentro- disse lui con l’espressione chiara di chi ha voglia di commettere qualche atto impuro.
-Perchè non usiamo la magia?- chiese Hermione vedendo che Draco la aiutava a scavalcare il cancello.
-Non sei forse una Mezzosangue?- chiese lui –Facciamo come i ladri babbani. Non ruberò niente, quello che volevo l’ho già avuto- disse lui sfiorando il viso della ragazza.
I sistemi di sicurezza del parco erano molto scarsi e finalmente dopo qualche minuto riuscirono ad entrare e ricominciarono a correre tra le collinette del prato.
Quando arrivarono sulla cima della collina più alta del parco naturalistico i due innamorati si stesero sull’erba umida.
-E’ fantastico- disse Hermione guardando le stelle che in quella tiepida nottata di primavera illuminavano il cielo scuro.
Un piccolo gufo piombò giù dal cielo verso Hermione.
-Leotordo!- esclamò la ragazza vedendo il volatile accucciarsi affianco a lei –Cosa ci fa lui qui?- chiese la ragazza  a Draco.
-Me lo sono fatto imprestare da Lenticchia- disse Draco.
Il gufetto zampettò verso Draco e lui piano gli sfilò un pacchettino dalla zampa.
Hermione si fermò a fissare il ragazzo.
I capelli biondi pettinati, la pelle d’alabastro ancora più bella sotto la luna.
Quanto lo aveva odiato. Sì, lei lo aveva odiato e ora eccoli li, da soli sotto un cielo stellato, fidanzati da quasi cinque anni.
Si odiavano, ma forse perchè non conoscevano ancora veramente niente l’uno dell’altra.
-Hermione- disse Draco risvegliandola dai suoi pensieri.
-Si?- chiese lei.
Il ragazzo aprì la scatoletta che Lotordo aveva portato fin li.
All’interno brillava un anello d’oro con una corona di diamanti tutt’intorno.
-Vuoi sposarmi?- chiese lui con il suo solito sguardo sicuro.
Lo sguardo che Hermione tanto amava, due occhi grigi, due pozze d’argento dalle quali la ragazza non sarebbe mai più voluta uscire.
-Si! Lo voglio! Lo voglio!- esclamò Hermione buttandosi su Draco.
Il ragazzo la accolse tra le sue braccia ed insieme si rotolarono per il prato mentre migliaia di Stelle splendevano sopra di loro, uniche testimoni di quello che stavano per fare.
  
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