Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Angy_wrigtlove    06/01/2015    2 recensioni
Hermione Granger, sapeva quello che voleva. Sapeva dove voleva arrivare, lei puntava in alto. Puntava al Ministero, a crearsi un posto all’interno del sistema politico del suo mondo, quello magico. E per farlo, avrebbe dovuto conseguire i M.A.G.O. con il massimo dei voti. Ce l’avrebbe fatta? Certo, dopotutto lei era Hermione Granger, aveva salvato il mondo magico, e contribuito alla ricostruzione del disastrato castello di Hogwarts dopo la notte del 2 maggio dell’anno precedente.
E' un nuovo inizio per tutti. Per Hermione, Ginny, Neville e tanti altri. Sono cresciuti e dovranno fare i conti con l'età adulta e le scelte importanti che si presentano nella vita di ognuno di loro.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Hermione Granger, Minerva McGranitt | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

6

Il tempo nell' infermeria di Hogwarts pareva essersi fermato in quell'istante. Draco Malfoy ed Hermione Granger si tenevano le mani, gli occhi fissi dell'uno erano riflessi nello sguardo dell'altra. Era una scena cosí assurda che sembrava una presa in giro bella e buona, tanto che tutti i presenti avevano un'espressione diffidente come se si aspettassero che da un momento all'altro entrambi si girassero e urlassero qualcosa come :<< SCHERZETTO! >> Ma non lo fecero, i due rimasero nella stessa posizione a contemplarsi ancora qualche secondo. Fra le persone e i lettini candidi dell'infermeria regnava un religioso silenzio, fino a quando Draco non spostò la mano dal viso della Caposcuola come se scottasse. << Che cos.. Granger! >> la serpe si distanziò di qualche passo lasciando una perplessa Hermione, che si guardava spaesata in giro. << Ginny? >> Non fece in tempo a continuare la domanda che venne interrotta dalla preside, entrata quasi di corsa in infermeria. Era già la seconda volta quel pomeriggio. << Granger, se si sente bene, e lo spero, vorrei che mi seguisse nel mio ufficio. Non abbiamo tempo da perdere purtroppo. Lei deve sapere, come poco fa ho spiegato a Malfoy, che beh siete finiti in un bel guaio. >> La studentessa non seppe rispondere, rimanendo immobile ed inebetita a guardare la sua vecchia insegnante di Trasfigurazione; poi come risvegliata da una scossa elettrica seguì la McGranitt, lanciando un'occhiata confusa e un po' sofferente ai suoi tre amici e fulminando con lo sguardo la serpe, che era tornato alla sua nuova, ma ormai solita espressione monotona e dura. mentre Hermione e la preside giravano l'angolo e sparivano definitivamente dalla vista dei presenti, Madama Chips riuscì a parlare interrompendo così il silenzio. << Quindi ora il signorino Malfoy e la signorina Granger sono impossessati dai fantasmi di Priscilla Corvo ero e Salazar Serpeverde? >> << COSA?! >> come punto da un ragno velenoso Draco scattò verso l'infermiera, quasi spaventandola. << Beh furetto, a meno che tu non fossi su un altro pianeta proprio qualche istante fa hai accarezzato Hermione, riferendoti a lei come se fosse Priscilla Corvonero.. >> disse la rossa guardandolo di spieco. << E lei per tutta risposta ti ha chiamato Salazar.. manco ci assomigliassi poi. >> aggiunse Neville. Malfoy per un secondo penso che lo stessero prendendo in giro, ma il gesto di assenso che Madama Chips ripeteva gli fece capire che quello era tutt'altro che uno scherzo e che non sapeva davvero come replicare. Si voltò imprecando a mezza voce, e ripercorse la strada fino ai sotterranei con i pugni stretti lungo i fianchi e la mascella tesa. Un turbine di pensieri gli vorticava in testa, come poteva accadere? Perchè a lui?

In infermeria, invece Fred stava assillando la povera infermiera continuando a farle domande sulla salute fisica, ma soprattutto mentale di Hermione. Quella Hermione che gli sorrideva dolce, che lo guardava con un cipiglio arrabbiato anche se sapeva che non avrebbe mai tirato su un polverone con lui perché per quanto lui e suo fratello George l'avessero fatta dannare lei non poteva mai prendersela sul serio con loro. quella Hermione così delicata ma allo stesso tempo forte e resistente per la quale si era preso una cotta paurosa dovendo nascondere tutto a tutti. Lei era impegnata con Ron, e lui fprse non era a l'altezza della Granger. una ragazza, ormai donna che stava maturando e oltre a diventare bellissima era destinata a diventare molto importante e riconosciuta all'interno del mondo magico, mentre lui era destinato a fare l'insegnante di volo ad Hogwarts o al massimo a gestirle il negozio che aveva aperto insieme al fratello a Diagon Alley. Non ottenendo delle risposte soddisfacienti da Madama Chips, decise di andare direttamente dalla McGranitt.

Era quasi buio fuori, e quella giornata sembrava non avere fine per nessuno. Per la preside, che era preoccupata per la sorte dei suoi allunni; per Hermione che dopo essersi trasfomata in una statua porcellana, era stata messa al corrente degli eventi. Di certo, la notizia che doveva dedicarsi alla risoluzione dell'enigma in contemporanea alla preparazione per i M.A.G.O. per lei era qualcosa di disarmante. Per Draco, che si era rintanado nella sua camera da letto e dopo aver scaraventato calamaio e penna contro il muro dalla frustrazione si era preso la testa fra le mani ed era rimasto così, a pensare, pensare, pensare come fronteggiare questo problema. E per Fred, che sucessivamente ad una disastrosa lezione con gli alunni del secondo anno, aveva assistito a quella scena, essendo presente alla creazione di un legame fra Malfoy ed Hermione. Certo loro non ne avevano nessuna colpa, ma sembrava che tutto quello che faceva per avvicinarsi leggermente alla Caposcuola, gli remasse contro. Come ogni giorno, quella sera tutti gli studenti si radunarono nella Sala Grande per la cena, ma mancava all'appello Draco. Era previdibile, ma Hermione sperava di incontrarlo per parlargli. Avrebbe preso coraggio dirigendosi al tavolo dei Serpeverde per chiedergli di parlare, ma era rimasta delusa dalla sua assenza. Mangiò quel poco che si era messa nel piatto, e con un leggero sorriso ai suoi compagni che fortunatamente non avevano indagato sugli eventi pomeridiani, si era ritirata in camera sua. Avrebbe sicuramente aspettato di vedere Draco durante il turno di guardia che avrebbe dovuto fare da lì ad un paio d'ore. Ne approfittò per farsi una doccia rilassante e riordinare, insieme alle sue miriadi di idee anche i suoi appunti. Aveva perso un pomeriggio di studio, e chissà quanti ancora ne avrebbe persi per quel maledetto enigma, o come preferiva nominarlo lei inutile intoppo.

La preside sussultò quando, ad un'ora inaspettata Fred bussò alla porta del suo ufficio. << Avanti.. Oh Weasley. Credo si sapere il motivo della tua visita. >> Gli sorrise, indicando al professore una delle due sedie imbottite di tessuto a fantasia scozzese davanti alla massiccia scrivania. << Volevo sapere qualcosa di più riguardo agli eventi di questo pomeriggio. Sono sinceramente preoccupato per Hermione. Che come ben sa per me è come una sorella. >> Il rosso fece molta attenzione a rimarcare l'ultima parola, nella speranza che la McGranitt non fraintendesse il suo silenzio. Qualcosa nell'espressione della donna, comunque gli fece capire che lui non la dava bere a nessuno, tanto meno a lei. Fece finta di nulla immaginando che la preside sorvolasse sopra a questo dettaglio. << Le posso assicurare che la nostra Hermione è in ottime condizioni fisiche, e posso azzardare anche quelle psicologiche. Tuttavia, non sono del tutto sicura che la sua stabilità mentale, come d'altronde quella di Malfoy rimarrà intatta nel futuro. Un futuro ahimè molto prossimo. - la donna scosse la testa amareggiata per poi continuare la frase, notando l'espressione confusa del rosso - I nostri due studenti, per errore mio e forse anche del disordine che regna nel Reparto Proibito della nostra biblioteca sono incappati in un incantesimo, protetto da un enigma molto potente. Come ho già spiegato a Draco ed Hermione, è qualcosa di molto antico creato più di mille anni fa da due dei nostri fondatori.. >> << Priscilla Crovonero e Salazar Serpeverde immagino.. >> continuò per lei Fred, che accoglieva ogni parola della preside come uno spillo infilato nella carne. << Esatto, esatto.. non conosco a memoria la leggenda che cela questo enigma, ma entrambi erano molto innamorati l'uno dell'altra, furono costretti a separarsi a causa di forze maggiori che non conosco, probabilmente i continui litigi di Salazar con Grifondoro, o per altri innumerevoli motivi. Crearono così questo incantesimo, facendo un voto infrangibile, promettendosi e giurando che un giorno, magari fra un anno o cento si sarebbero riuniti. E sta succedendo. Dopo il ritrovamento delle due pergamene Hermione che è in possesso della pergamena scritta da Priscilla, e Draco di quella scritta da Salazar stanno entrando in simbiosi con Serpeverde e Corvonero. >> Rimasero in silenzio, un silenzio assordante interrotto di tanto in tanto da qualche quadro che borbottava. << Non si posso o semplicemente eliminare le pergamene? Bruciarle, o portarle lontano… qualsiasi cosa. >> Fred alzò le mani esasperato dalla situazione. << Magari, ma ormai il meccanismo dell'enigma è stato attivato. Non capisco neanche io cosa si celi realmente dietro a tutto ciò, è una cosa diventata leggenda perché nessuno ha mai trovato quelle due pagine che per mille e più anni sono rimaste nella nostra biblioteca. Che per mille e più anni sono rimaste intoccate. Se le pergamene verranno portate lontano dal castello, Serpeverde e Corvonero prenderanno pieno e perenne possesso dei corpi di Hermione e Draco.. >> << E se invece vengono distrutte?! >> sapeva già nla risposta, se lo sentiva nel profondo. Ma forse chiederlo lo rendeva meno reale, meno possibile. << Moriranno… è di vitale importanza che entrambe le pergamene vengano custodite con religiosa accuratezza. >> L'insegnante di volo quasi cadde dalla sedia. Non poteva essere successo davvero, non ad Hermione. In quel momento, non gli sembrava di vivere nella realtà, e la conferma gli arrivò quando guardò per caso l'imponente orologio a pendolo in mogano che la donna aveva inserito nell'ufficio. Erano quasi le undice e trenta, e lui aveva appuntamento con la Caposcuola all'ingresso della biblioteca. Si alzò, sconnesso dal proprio corpo, come se si muovesse grazie ad una forza maggiore e si congedò frettolosamente dalla donna che lo guardava apprensiva. Camminò, anzi, ciondolò fino al secondo piano dove una riccia un po' spazientita lo attendeva indicandogli il polso. Era in ritardo.

<< Neache dopo esser diventato un adulto e aver appreso una professione rispettabile e piena di responsabilità come quella di insegnante sei diventato puntuale? Fred sei incorreggibile! >> Hermione lo sgridô affettuosamente spingendolo dolcemente con il gomito. << Mi scusi signorina Granger dei miei stivali! Stavo discutendo con la TUA preside di cose importanti. >> Hermione si irrigidì leggermente ricordando la lunga conversazione avuta com la McGranitt poche ore prima. << Avete parlato di me e Malfoy? >> << Anche se avrei preferito parlare solo di te, sì. È un bel guaio.. >> non seppe aggiungere altro, e anche lei rimase in silenzio guidando il professore fino alle scale per il settimo piano. << Dove mi stai portando Granger? Sai che non si possono attirare i professori e approfittare di loro. Anche se il mio fascino può indurti a sedurmi. >> e quanto gli sarebbe piaciuto, la riccia neanche lo immaginava. Dopo questa frase si prese un meritatissimo calcio sugli stinchi che lo fece ripiegare su se stesso rimpiangendo di aver aperto bocca. << Neanche attentare alla nostra vita è autorizzato! >> soffiò dolorante il rosso. Per tutta risposta lei lo guardò, no, no lo fulminò all'istante sul posto, prendendogli il maglione per il gomito e trascinandolo su per le scale. << Vedo che oltre al vizio di essere un ritardatario cronico anche la tua idiozia non è svanita! >> << Sono pur sempre Fred Weasley, devo mantenere alto l'onore del mio nome.. Prefetto Perfetto! >> << Caposcuola GRAZIE! E comunque, ti ho trascinato fin qui, non per sedurti - anche perché Hermione non aveva mai guardato Fred sotto quella luce - ma per farti vedere questo! >> e appena svoltato l'angolo a destra, indicò a Fred l'enorme quadro che aveva preso il posto dell'arazzo che una volta celava la Stanza delle Necessità. Lui si portò una mano alla bocca, rimanendo muto come un pesce. Tratteneva il respiro e non distoglieva gli occhi dalla parete. << L'ho trovato la scorsa notte, e credevo che tu in quanto professore lo sapessi.. ma a quanto vedo non è così. Sai, stamattina avevo la faccia cadaverica, perché dopo aver scoperto il quadro ho fatto incubi tutta notte sulla battaglia. Volevo parlartene, ora stanno dormendo, ma se ci torni di giorno potrai parlare con Percy e tutti gli altri secondo me. >> la Caposcuola cercava di non mettersi a piangere, spostò lo sguardo sul rosso che le sorrise e la accolse fra le braccia senza pensarci. rimasero in quella posizione per un periodo che sembrava lunghissimo. Il mento di Fred era alpoggiato silla chioma ribelle di Hermione che dopo un primo momento di imbarazzo si sciolse in quel caldo abbraccio. Sentiva il cuore del rosso battere fortissimo, credendo che fosse per il quadro. Mentre lui era avvolto da un insieme di emozioni contrastanti: il quadro, suo fratello, i ricordi della guerra, i dolori che aveva dovuto affrontare durante la guarigione; poi c'era lei, dolce, profumata e calda. Non si ricordava l'ultima volta che erano stati abbracciati così, e per così a lungo. Forse al funerale di Percy, ma non così… intensamente. Il silenzio li avvolgeva, quando Hermione sciolse l'abbraccio e lo allontanò delicatamente. Lo guardò confusa, e lui lo fece di rimando. << Mi perdoni, ma non vi conosco. Sapete dove posso trovare Sir Salazar? >>

NOTE DELL' AUTRICE : Intanto ringrazio tutte le lettrici che hanno recensito i precedenti capitoli, e ringrazio anche chi ha messo la storia tra le seguite o preferite. Grazie perché mi date quella spinta in più che mi convince a scrivere. Questo capitolo, rispetto ai primi vi risulterà più corto, lo reputo di passaggio poiché il prossimo sarà davvero lungo, e un po' pesantuccio. Ci sto lavorando da qualche giorno e quindi ho dovuto accorciare questo. P.S.= perdonatemi il formato di questo capitolo, ma purtroppo ho avuto problemi con Word Office, e ho dovuto scrivere il sesto capitolo della mia fanfiction con Editorial (app di scrittura per iPad e tablet) e non ho potuto modificare il formato neanche tramite HTML. Prometto che il prossimo capitolo sarà scritto correttamente, e che sarà pieno di colpi di scena. Un abbraccio, Angy.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Angy_wrigtlove