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Autore: Sarapia    06/01/2015    4 recensioni
In un epoca in cui il Ministero della Magia è troppo indaffarato, si trova costretto a lasciare del lavoro ai migliori studenti della Scuola di Magia di Hogwarts; ma quando il caso si rivela davvero pericoloso c' è bisogno del contributo di entrambi gli studenti migliori in assoluto: Rose e Scorpius, nemici di sangue dal primo giorno in cui si sono incontrati.
La squadra selezionata per la missione dovrà recarsi in un' abitazione in incognito per i prossimi giorni e i due dovranno imparare a convivere.
C' erano una volta Miss Weasley e il suo rivale Malfoy... ma cosa succede se i due non sono più nemici?
Genere: Azione, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 4 duello

-Io non ce la faccio a fare il turno adesso, ragazzi, perdonatemi.- dichiarò Lysa dopo essersi strafogata anche l' ultimo pezzo di pizza.

-Io e Lily abbiamo fatto il turno di prima, quindi sappiate che noi ce ne laviamo le mani.- disse in fretta Al prima che lo sguardo potesse posarsi su di loro.

Rimanevamo solo io, Scorpius e Zabini, che praticamente stava con la testa nel piatto.

-E va bene, io e Malfoy faremo il prossimo turno, ma sappiate che tra quattro ore verremo a svegliarvi.- concessi guardando attentamente Lysa e Gabriel.

-Mi bastano due ore.- supplicò Lysa riconoscente, quindi li spedii di sopra a dormire e buttai tutta quella spazzatura con un colpo di bacchetta.

Nel giro di mezz' ora quasi tutti erano sprofondati in un sonno profondo.

La casa era silenziosa quando mi avvicinai alla finestra del salotto per scrutare i movimenti di Riddle. Quasi non sentii Scorpius sedersi a un metro da me.

Per qualche strana ragione saperlo lì vicino a me impediva ogni movimento. A disagio muovevo una gamba per la posizione divenuta scomoda e già me ne pentivo.

-Nervosa, Weasley?- chiese Scorpius voltandosi verso di me. Lui invece pareva sempre a suo agio, con la sua posa rilassata e l' espressione disinvolta. Come dice sempre Lysa, io invece sono un libro aperto.

-Non per causa tua.- replicai in fretta.

-Io veramente mi riferivo al caso di Riddle. Coda di paglia?- si accigliò divertito.

-Ti piacerebbe.- borbottai senza distogliere lo sguardo dalla finestra.

Nessun movimento proveniva dall' abitazione di fronte a noi; nessuna luce era mai stata accesa dall' ingresso di Riddle in casa, nessun rumore era minimamente giunto. Come se la casa fosse...

-Perchè sei sempre così scontrosa?- riprese Scorpius interrompendo il filo dei miei pensieri.

-Cosa?-

-Se chiedessi a una persona qualsiasi della scuola come sei, quella persona mi risponderebbe che sei la persona più altruista, buona e intelligente che conosca. Io invece posso concordare solo su una delle tre affermazioni.- disse, e questa volta fu lui a distogliere lo sguardo.

-Ma ti senti?- feci incredula.

-Certo, e ancora non capisco perchè mi odi tanto.- ammise fingendosi incredibilmente interessato alla finestra del piano superiore di casa Riddle.

-Vuoi forse dire che tu non mi odi?-.

Cercai il suo sguardo chiaro, di un azzurro troppo intenso e alla quale era difficile resistere....per tutte le altre ragazze della scuola, ovviamente.

-Non ho detto questo! Io ti odio con tutto me stesso, perchè sei così... così... hai sempre quell' aria di superiorità e...-

-Senti chi parla.- lo interruppi.

-Ecco, lo vedi? Quando parlo io hai sempre la parola pronta per replicare.- fece un gesto infastidito. -Avrei proprio voglia di metterti al tappeto con una bella maledizione in questo momento.- suggerì.

-A chi lo dici! Per me vale la stessa cosa, diciamo però che mi succede ogni volta che ronzi attorno.- ammisi tenendo pronta la mano dalle parti della bacchetta.

-Sai che ti dico, rossa?-.

-Spara.-

-Un duello, io e te. Adesso. Tanto in quella casa di merda non succede nulla.- mi sfidò.

-Non sarò certo io a tirarmi indietro.- mi levai in un istante, ma lui in qualche modo era già in piedi di fronte a me.

Con un incantesimo scostò ogni mobile e gingillo ai lati della stanza per lasciare lo spazio ideale per un duello.

Le telecamere godevano di una visuale perfetta. E che vedessero! A scuola io e lui eravamo i migliori duellanti, ma raramente gli insegnanti ci lasciavano sfidare. Le uniche volte che avevamo duellato avevamo quasi distrutto mezzo salone. Per non parlare dei danni che ci costringevano in infermeria per, come minimo, una settimana ciascuno. Questa volta però ci saremmo andati più cautamente visto che non avevamo un' infermeria a disposizione.

Ci posizionammo al centro del salotto e sfoderammo le bacchette, per poi protenderci in un inchino poco profondo da ambe le parti.

Nel medesimo istante ci voltammo e contammo i passi, quindi insieme ci ritrovammo faccia a faccia, le bacchette sfoderate e Scorpius attaccò per primo.

-Stupeficium!- disse, e io schivai di pochissimo il colpo, per poter rispondere con un agile Expelliarmus.

-Locomotor Mortis!- replicò lui evitando il mio attacco e devo ammettere che ci mancò davvero poco! L' incantesimo delle pastoie mi avrebbe messo fuori gioco per il tempo necessario a disarmarmi e mettere fino al duello.

-Mimble Wimble!- tentai invece, e questa volta, con un abile movimento del polso, non mancai il bersaglio. Mentre dalle scale scendevano Zabini, Lysa e Al a gran velocità, Scorpius tentava di prendere tempo per puntare la baccheta su di se e pronunciare il "finite" che lo avrebbe liberato dalla maledizione.

Mi pare scontato dire che non gliene lasciai il tempo.

-Stupeficium!- gridai avanzando al fine di metterlo alle strette. Lo schivò di un millimetro, se non meno. -Stupeficium. Stupeficium. Stupeficium!- non gli avrei dato l' occasione nemmeno di respirare. Ed era così liberatorio!

Con la coda dell' occhio vidi Zabini estrarre la sua di bacchetta per intervenire, e mi voltai appena in tempo per parare la sua maledizione.

-Feemo, Gabie!- ordinò Scorpius, la voce impastata dalla maledizione mollelingua.

-Ma Scorpius ti sta...-

-Sitto! 'Ei è mia!- si impuntò minaccioso

-Ti si addice quella voce.- lo presi in giro.

-Anhe a 'e si aiiiscelà la 'ua 'uova fascia!- biascicò pronunciando il suo incantesimo nella mente.

Mi accorsi che mi stava lanciando uno stupeficium con un attimo di ritardo e per un pelo evitai che mi colpisse in piena faccia. Il mio braccio scattò in protezione ma volai lo stesso contro il muro.

-Ragazzi basta!- gridò Lysa mentre mi tiravo su e ignoravo il quadro che avevo appena fatto cadere. Il quadro in questione ritraeva un enorme porcellino d' india che mi guardava storto. Ma che diamine aveva da guardare?!

Fingendo di non averla sentita scattai su con un Expelliarmus già pronto e questa volta lo parò con un incantesimo che non riconobbi all' istante ma che sospettai fosse un semplice incantesimo delle pastoie. Al contatto della magia delle nostre due bacchette il salotto si illuminò di una luce incandescente, tanto che Al fu costretto a proteggersi gli occhi verde acqua con le braccia per vederci ancora qualcosa che non fosse la semplice luce chiarissima.

-Aiienditi 'iossa!- urlò Scorpius, concentrato a mantenere il contatto.

-Aspetto solo te, Malfoy.- ringhiai senza mollare.

Solo quando udii Lysa, figlia di un mago e di una babbana, rispondere al cellulare della madre, la guardai di sottecchi, tuttavia ancora concentrata.

-Rose, ti vuole tua madre.-mi riferì seria.

-Dille che sono impegnata, dannazione!- le dissi allora scontrosa.

-Dice che è urgente.- insistette, quindi con uno sguardo di intesa con Scorpius entrambi rinunciammo al nostro duello. Stranamente mi ero immaginata che lui attaccasse all' ultimo, quando ormai avevo abbassato la guardia; non lo fece.

-Pronto 'ma?- feci prendendo il cellulare al volo.

-ROSE! Ma che ti salta per la mente? No, Ron, sto parlando io, Ron! EHI!- sentii mia madre lottare per mantenere il possesso del cellulare a cofanetto che i nonni le avevano regalato l' anno scorso. Fu evidente che non ci riuscì quando mio padre rispose arzillo dall' altra parte del telefono.

-Ehi Rose, ma che combini?- domandò serio.

-Io non volevo fare il duello... mi sono lasciata andare e...-

-Macchè, non intendevo quello! Intendevo dire: perchè non lo hai steso subito?-

-RONALD!-

-Avresti dovuto metterlo giù al primo incantesimo!-.

-Non è facile, papà!- protestai sentendo la delusione nella sua voce. -Insieme a me è il migliore studente della scuola!-.

-Ron non la incitare! Sono in missione, non devono duellare quei due!- udii mia madre poco distante dal ricevitore. -Passamela! Accio telefono.- la immaginai agitare la bacchetta.

-Tesoro, mi hai sentita? Non dare ascolto a tuo padre, è un incosciente e DOPO FACCIAMO I CONTI!- lo minacciò.

-Passami mia figlia.-

-No che non te la passo, voglio salutarla, e tu le metti in testa strane idee!-.

-Può stenderlo in qualsiasi momento.-

-Non mi importa, si deve attenere alle regole.-

-Tu e le tue regole! Sei proprio tu che per prima hai dato un pugno a Malfoy!-.

-Io...-

Tu. tu. tu. tu. tu.

-Pronto?- feci ancora intontita. -Pronto?-.

-Tua madre ha steso mio padre?-.

Ma prima che potessi anche solo aprire la porta udii un familiare odore di bruciato.

All' istante corsi alla finestra.

 

Buonasera popolo di EFP! Spero che non vi abbia dato fastidio il ritmo veloce e incalzante, ma volevo rendere un rapido susseguirsi di battute, quindi questo è quanto.

Vi sta piacendo la fanfic fino ad adesso? Se sì, lasciate una recensione, altrimenti MAAGNEMA (ogni riferimento a Daniele Doesn' t Matter è puramente casuale xD)

vostra e sclerata Sarapia <3

   
 
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