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Autore: Monique94    06/01/2015    3 recensioni
La mia storia inizia con un grande sogno che diventa realtà,andare al concerto dei miei idoli.
Il concerto di quei cinque ragazzi che con le loro voci mi rendono più spensierata la vita e mi fanno sorridere davanti al computer anche quando mi sento triste.
Dal Quinto capitolo- "Li guardai e non potevo crederci..nella mia testa mille pensieri prendevano vita, loro erano davanti a me e cantavano. Troppo reali...troppo loro. Mi venne da piangere, ma non lo feci perché sapevo che quando piangevo nel mio viso usciva una smorfia che aveva dell'incredibile.Risi tra me e me.. e poi mi resi conto che lui era davanti a me!cantava,prendeva la rincorsa e saltava..guardai l'ora nel cellulare, aspettavo questo momento da sempre e sarebbe finito tutto tra 35 minuti,scossi la testa, guardai in alto e vidi le stelle, brillavano sulle nostre teste, in una notte che noi Directioners ricorderemo per sempre come Midnight Memories".
Questa storia si basa sulle nostre reali vite, sulle nostre reali esperienze e su i nostri sogni...ma una semplice Directioner potrà vivere più in là di un sogno?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero sconvolta.
Bastava così poco per cambiare idea su di me? Capisco che non sono uno schianto di ragazza ma cazzo non sono neanche così nulla!
Ero..arrabbiata?
Giravo per la sala con il bicchiere in mano facendo  finta di nulla e facendo cenni di saluto qua e là tra i visi più famosi, ma dire che volevo spaccare la faccia a quella biondina è dir poco, sapevo che quella vipera avrebbe fatto qualcosa per allontanarci e per mettersi in mezzo, ma non fa altro che aumentare la mia voglia di averlo mio….e MIO soltanto. Mi incantai a guardare quell’enorme scheletro di dinosauro, certo che erano proprio dei bestioni enormi…vorrei che ce ne fosse ancora uno vivo per farle ingoiare quella stronza.
“Mmmmh…cazzo di puttan…”
Mi girai e trovai di fronte James May,conduttore imbranato di Top Gear UK, mi trovai a parlare con lui e a congratularmi per il programma come se fossimo grandi amiconi, bisogna saperli prendere questi Inglesi! Hanno un umorismo particolare…ha due caratteristiche: sarcastico e ironico. Dunque se ti dicono una battuta e sono seri…per me che sono italiuana è un po’ difficilotto capire quando ridere, dunque pur facendo la figura quella rincoglionita, ridevo sempre!
Prevenire è meglio che curare.




Dopo averlo salutato e ringraziato per avermi intrattenuta per circa venti minuti,mi accorsi che tutto il nervosismo che aveva addosso era improvvisamente svanito. A quel punto avrei potuto benissimo far ritorno da Sophia e le altre, ma in mezzo alla folla in linea d’aria di fronte a me vidi Niall.
Non so dirvi quanto fosse bello, mi fissava intensamente..quel ragazzo mi faceva sentir nuda anche solo con uno sguardo…si portò il bicchiere alla bocca per assaporare quel poco di alchool rimasto dentro, si agganciò con la mano destra la giacca e mi fece un cenno per seguirlo.
Gli mimai un “NO” seccato, ma lui insistette,al secondo rifiuto si girò di scatto e incominciò a camminare veloce. Lo seguivo con lo sguardo, feci qualche passetto in avanti in punta di piedi per vederlo meglio  in mezzo alla folla. Poi lo vidi, saliva le scalinate in marmo che facevano accedere alla parte più antica del museo. Che faccio lo seguo?
Prima di sparire dietro un muro scolpito con grandi frasi storiche mi guardò e mi fece l’occhiolino.
OK ARRIVO.
Nessun dubbio, dovevo raggiungerlo…avevo bisogno di lui.
Mi tenni il vestito e iniziai a camminare veloce, attirai sicuramente l’attenzione di qualcuno, ma non ci feci caso, sicuramente avevano visto anche Niall salire, non dovevo farmi bloccare dalla ragione questa volta, dovevo lasciarmi trasportare dalle emozioni. Girai l’angolo e quasi mi spaventai nel vederlo proprio li di fronte.
“oh cazzo” dissi spalancando gli occhi e portandomi la mano sulla bocca. Ridemmo un attimo insieme, forse eccitati per quello che stavamo facendo…sembrava così sbagliato ma così dannatamente giusto, noi ci apparteniamo. Rimanemmo zitti a guardarci.
“ti prego non prendertela per quello che hai visto prima”
Sbuffai e fissai la ricostruzione 3D di un Velociraptor che si trovava alla mia distra.
“mmmh non lo so..dovrai farti perdonare”
Mi sorrise come non lo vedevo fare da tanto tempo.
Mi prese la mano e piano mi guidò nei corrioi di quel posto immensamente incantevole,le luci erano spende..ad indicare probabilmente che non dovevamo essere li… alla fine ci trovammo nella sala dei cristalli e delle gemme, era un qualcosa di meraviglioso e indescrivibile. Mi misi a fissare qualche teca, erano bellissimi e tutti illuminati, le variazioni di colore erano affascinanti e ogni pietra aveva una sua particolarità unica.
“sono bellissimi..” dissi.
Lui rimase in silenzio e mi guardava mentre i miei occhi vagavano velocemente da una costruzione minerale all’altra. Certo che la natura riesce a disegnare forme geometriche perfette.
Mi girai a guardarlo.
“perché mi hai portata qui”
Fece qualche passo in avanti e mi guardò dal riflesso di una teca che si trovava di fronte a lui.
“volevo stare solo con te”
“e Barbara? Varrà a cercarti”
Cazzo no è che gli chiedi perché? Cosa provi per me? No cazzo…gne gne e Barbara verrà a cercarti gne gne. Frivola…
“ci pensano i ragazzi..” mi disse toccandomi le dita della mano destra.
Sorrisi leggermente e mi avvicinai piano a lui, lo guardai dritto negli occhi:
“Niall…io…”
Mi poggiò un dto sulle labbra.
“vieni con me…non abbiamo tempo per parlare.”
Mi prese per mano e questa volta con passo deciso mi portò in una salata buia che era adiacente  alla sala dei minerali.
Rimasi a bocca a perta per quello che vidi, dal soffitto scendevano finissimi fili con innumerevoli cristalli attaccati ad esso. Dal basso partiva una piccolissima luce che colpiva un solo cristallo, ed esso ripeteva l’azione su tutti quelli vicni. Creavano forme di luce indescrivibili.
“è un’istallazione artistica momentanea…ho pensato che la volessi vedere”
Mi limitavo sorridere. Camminai da sola all’interno di questa meraviglia, alzai il braccio leggermente sopra la testa e spostai i fili con la punta delle dita.
Mi sentii cingerei i fianchi da dietro, con un po’ più di forza mi girò dentro le due braccia, mi alzò delicatamente il mento per poi poggiare le sue labbra sulle mie. Assaporavo quello labbra morbide e finalmente ottenevo risposta a tutte le mie domande. Tra un bacio e l’altro mi sussurrava le frasi che avrei sempre voluto sentire.
“voglio solo te.”
“sei mia”
“nn potresti essere più bella”
Durante quel bacio che sembrava durasse per sempre aprivo gli occhi e lo sorprendevo a guardarmi, sorridevo sulle sue labbra e lui faceva lo stesso. Gli acchiappai i capelli da dietro e rimasi di stucco nel sentire che erano decisamente morbidi nonostante la decolorazione.
Roteai la testa e guardai verso l’alto mentre lui mi baciava il collo, le sue mani si muovevano lente sul mio abito, so cosa voleva, voleva scoprire qualcosa di più…voleva me e il mio corpo.
Guardavo ancora in alto , quei cristalli mi riportarono un po’ alla realtà. Presi le mani di Nì, bloccandole.
Lessi nel suo sguardo delusione.
“sai che dobbiamo parlare..”
Si passò una mano tra i capelli e mi diede le spalle.
“Asy,so che potresti non credermi, ma è stata lei ad escogitare tutto…”
Mi raccontò per fil e per segno tutti i precedenti con lei, del fatto che lei non lo lasciava in pace e che purtroppo un giorno che Haz era ubriaco gli disse di noi due e del giorno all’aeroporto.
Mi misi le mani sui fianchi.
“cazzo e nin potevi parlarmene? Hai fatto passare tutto questo tempo per nulla?”
“Avevo paura che tu non capissi la situazione e che pensassi che io volevo ancora lei”
Risi.
“è quello che mi hai lasciato pensare non parlandomene!”
Si poggiò al muro e tirò in dietro la testa. Tenava gli occhi chiusi ma vedevo dall’espressione che aveva preso coscienza di aver combinato un bel casino.
Mi avvicinai piano, il silenzio era tale da far rimbombare il suono dei miei tacchi nella sala, mi fermai solo quando il mio petto venne a contatto con il suo, d’istinto lui mi prese e fece aderire completamente i nostri corpi.
“Niall…non deludermi”
“non lo farò piccola”
Gli presi il viso tra le mani e ricominciai a baciarlo.
Rimanemmo li a studiarci, a sentirci fino a quando il bacio da innocente che fù si trasformò in un vero e proprio fuoco d’amore.
Mi spinse verso una nicchia con un ripiano in legno, mi baciò tutto il collo con le sue labbra ardenti fino a sfiorarmi i seni, le mani scendevano per accarezzarmi tutte le gambe, la mano destra cercava di salire verso i fianchi spostandomi leggermente il vestito nero ma di riflesso gli acchiappai la mano e lo guardai dritto negli occhi, erano lucidi e pieni di ardore. Il suo petto andava su e giù violentemente a causa del respiro affannato.
Gli lessi la domanda stampata nel viso e risposi.
“non qua amore”
Avevo trasformato un momento carino di passione in uno sospeso tra spazio e tempo.
Abbassai lo sguardo pensando si fosse offeso del mio rifiuto,  non era un rifiuto  verso di lui..semplicemente sognavo di farlo in un bel letto, amandoci mattina e sera.
“ehi ehi…come mi hai chiamato?”
Divenni rossa in viso,anzi ero proprio paonazza! Non avevo letteralmente pensato a quello che dicevo.
“scusa…io no..”
Lo vidi sorridere e non capii.
Mi sistemò bene il vestito e disegnava forme incomprensibili su di esso. Mi poggiò un mano sulla schiena avvicinandomi di più a lui, poggiò la sua fronte alla mia e mi disse.
“…giusto…non qui, tu meriti di più, amore mio”
Si soffermò sulle ultime parole.
Lo abbracciai forte, quasi per paura di poterlo perdere da un momento all’altro…era davvero la nostra notte.
Sentii vibrare il petto e mi allontanai da lui.
“oh cazzo” lo vidi prendere frettolosamente il cellulare dal suo taschino all’interno della giacca e lesse il messaggio. La luce del telefono gli illuminava il viso…e pensai che fosse davvero il ragazzo più bello che potessi mai  incontrare.
“merda merda merda”
“cosa c’è?” dissi un po’ preoccupata.
“è ora della cena, tutti si stanno sedendo ai tavoli…lei si accorgerà che non ci sono”
Si girò per incamminarsi ma gli bloccai il polso.
“che sia l’ultima volta che mi devo nascondere”
“per me ci sei solo tu”
Mi bastava questo per capire il nostro legamo.
Solo questa sera.
Poi eravamo liberi di poterci amare, di poter star bene agli occhi di tutti ed essere felici.
Di poterci amare sotto questo grigio cielo.
Mi prese per mano e frettolosamente abbandonammo quelle sale che sapevano ancora del nostro segreto amore, più ci avvicinavamo alla nostra metà più la musica della sala tornava alle nostre orecchie.
Arrivammo all’enorme muro inciso prima di svoltare l’angolo per le scalinate e si girò verso me prendendomi il viso tra le mani.
“ti prego mia dolce Asia, resisti a questa notte e tutto cambierà.”
Mi baciò lievemente le labbra e scese le scale senza me.
Qualcosa dentro il mio petto si faceva largo, dovevo tornare alla reltà…avevo paura di scendere quelle scale. Mi scesero un paio di lacrime ma mi ripresi subito…
…Aspettai e scesi le scale nella speranza e con la convinzione di poterlo amare con tutta me stessa.

PROV NIALL

 Scesi le scale senza lei,  mi sentivo un verme…ma dovevamo resistere solo questa notte.
Solo una. E sarei stato me stesso.
Sentivo ancora le sue labbra sulle mie e il profumo della sua pelle candida.
 Mi sentivo un altro con lei,
vorrei fosse più facile.

Cambiare pelle…
                               sfuggire alla sua presa
                                                                     spoglio della mia anima
                                                                                                             fa male essere me.
  
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