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Autore: Zomi    07/01/2015    3 recensioni
Ci provò.
Ci provò con tutta se stessa.
Ci provò per lui, che amava la neve, il suo freddo e la composizione cristallina e complessa della neve.
Ci provò per Law.
Ci provò per lui.
Ma non ci riuscì.
Perché Margaret non amava la neve come la amava Law.
Non amava toccarla, rotolarsi in lei, o giocarci.
Lei era una Kuja, e come tutte le Kuja aveva il sangue di un serpente...
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Margaret, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NEVE
 



Fissò il nevischio accumularsi sul ponte del sottomarino, spingendosi nelle spalle e accoccolandosi allo stipite d'acciaio del boccaporto aperto.
La neve, fredda e bianca, scendeva con lenta eleganza, danzando dal cielo grigio fin sull'imbarcazione gialla dei pirati Heart, ricoprendola di un fine e morbido velo ghiacciato. Margaret si stinse nello scialle maculato e leggero, cercandovi il tipico tepore di Amazon Lilly, perdendo pensieri e sguardo nella coltre bianca che si apriva dinanzi a lei.
Non era la prima volta che vedeva la neve, anzi era a dirittura la seconda.
La prima era stata sull’isola delle cinquanta stagioni, quando aveva riabbracciato Rufy dopo i due anni di allenamento, circondata dagli animali feroci di quell’isola selvaggia e pericolosa.
E quella era la seconda volta che la pioggia gelida e nivea si mostrava a lei, facendola rabbrividire e tremare in piedi sul boccaporto aperto.
La bionda sospirò, fissando ancora la neve, provando a sorridere nel vedere Bepo rotolarsi senza canotta nei cumuli freddi, mugugnando felice. Provò ad apprezzare il pupazzo di neve che Satch e Penguin avevano costruito, dandogli una forma alquanto disagiata, provò a compiacersi della sensazione morbida e cristallina della neve sotto i piedi.
Ci provò.
Ci provò con tutta se stessa.
Ci provò per lui, che amava la neve, il suo freddo e la composizione cristallina e complessa della neve.
Ci provò per Law.
Ci provò per lui.
Ma non ci riuscì.
Perché Margaret non amava la neve come la amava Law.
Non amava toccarla, rotolarsi in lei, o giocarci.
Lei era una Kuja, e come tutte le Kuja aveva il sangue di un serpente.
Aveva bisogno di caldo, di afa e siccità. Amava il sole, l’umidità al 100% che si appiccicava alla pelle, il sudore, i raggi del sole che bruciavano e l'asfissiante afa della giungla equatoriale.
Margaret era un serpente a sangue caldo, e odiava la neve.
La neve era fredda, bagnata e ancora fredda, e la costringeva a ricoprirsi di abiti lunghi e di lana pizzicante, abiti che lei non possedeva e che mai avrebbe pensato di dover indossare.
Sapeva, certo, che accettando di seguire Law nel suo viaggio lungo la Rotta Maggiore,  per seguirlo nella vita e amarlo completamente, avrebbe dovuto superare ogni suo limite, affiancando i pirati nei combattimenti e in mille avventure… ma la neve era davvero troppo!!!!
-Aye aye Margaret san:vieni!!! La neve è bellissima!!!-
La biondina sorrise tirata, indietreggiando di un passo, per niente incline a raggiungere l'orso polare nei suoi giochi. Lei con quella dannata neve non voleva averci niente a che fare.
Cercò di immergersi nel buio del corridoio interno del sottomarino, scappando dal freddo gelido e polare che abitava il ponte dell’imbarcazione pirata.
Mosse pochi esili nudi passi sul corridoio di ferro dietro di lei, scivolando nell’ombra, ma urtò ma contro un caldo e impassibile petto.
-Margaret ya?- la squadrò da capo a piedi il capitano Heart, fissando la Kuja arrossire nel voltarsi verso di lui, stringendosi nel piccolo scialle e portandosi una ciocca dorata dietro l'orecchio.
-Law- borbottò guardandolo apprensiva.
Lo studiò con attenzione, seguendo la linea dura e marcata della mascella, risalendo fin sulle occhiaie dei grigi occhi stanchi, tornando in fine ad esaminare il colorito pallido e tirato della pelle del chirurgo.
Infossò le iridi caramello, fulminandolo con lo sguardo severa.
-Dovresti essere a letto a riposare!!!- lo sgridò dura, dimenticandosi del freddo che la faceva rabbrividire, e della neve che le rendeva bluastre le punte dei piedi.
Il moro inclinò il capo su in lato, piegando l'arto ferito da Doflamingo dietro la schiena, muovendo la manica nera del cappotto in una frusciante ombra.
-Sto bene- parlò secco, mantenendo lo sguardo grigio sulla donna, leggendovi la grande inadeguatezza che provava in quel momento.
-Tu invece...?-
Margaret scrollò le spalle, minimizzando il suo disagio, stringendosi però lo scialle al petto con entrambe le mani tremanti.
Non voleva ammettere con il suo uomo che non sopportava quella neve che invece a lui piaceva tanto. Le sembrava un tradimento, un capriccio da bambina, insensibile verso chi la ospitava.
Ma che ci poteva fare se per lei la neve era così odiosamente fredda e bagnata?
Due dita tatuate le accarezzarono una guancia gelida, costringendola a posare il viso sul palmo del chirurgo. Sospirò lasciandosi scaldare dalla olivastra pelle del pirata, socchiudendo gli occhi e respirando piano, emettendo delle chiare e vaporose nuvole dalle labbra semi aperte.
-Mi spiace- sussurrò -Ma la neve…-
Si zitti facendo inarcare le sopracciglia al capitano.
-Cosa?- domandò confuso.
Non era da Margaret lasciare frasi in sospeso.
Lei diceva sempre tutto ciò che le passava per la mente con assoluta innocenza e sincerità, e se si tratteneva allora doveva essere per forza un qualcosa di importante, per li, e di preoccupante per lui.
-Margaret, cosa ha la neve?- le accarezzò ancora il volto.
La bionda si morse il labbro inferiore, storcendo il bel sorriso in una triste smorfia dispiaciuta.
-La neve… è… è… oh Law, è fredda e io... io la odio!!!!- urlò con forza, spalancando le grande iridi calde, annebbiate da un velo di colpa.
Law ghignò socchiudendo gli occhi sul visino dispiaciuto e affranto della compagna, infossando poi lo sguardo sotto la visiera del cappello maculato che indossava.
Alzò il braccio sano, circondandola per la vita e portandosela al petto, dove la sentì aggrapparsi a lui, immergendo il volto nel suo cappotto scuro in cerca di calore.
-E allora?- le baciò il capo.
-A te piace- strofinò il capo su di lui, scusandosi.
Il ghigno del chirurgo si allargò maggiormente, costringendolo ad immergerlo tra i capelli profumati della Kuja, inebriandosi del suo profumo e nascondendovi il suo compiacimento.
-Si la neve è fredda- sussurrò, accarezzandole il fianco a fior di dita, maliziosamente -Ed è proprio questo il bello della neve... e sai perchè?–
Margaret negò col capo, sollevandolo ad incrociare gli occhi con quelli del pirata.
-Perché così si può stare tutto il giorno al caldo...- ghignò sadico, abbassandosi su di lei.
-A letto...- le morse un labbro
-Nudi...- le leccò l'Arco di Cupido, immergendo poi la lingua nel palato della bionda.
-A scaldarsi... a...-
Margaret lo baciò con passione, aggrappandosi al suo collo, facendo rabbrividire piacevolmente il moro, che la strinse con maggior intensità, beandosi del contatto dei loro corpi schiacciati.
-… a fare l'amore...- ansimò la bionda,  prendendo per mano il compagno e correndo per il corridoio, immergendosi nel buio del sottomarino.
Là  dove c'era una cabina calda e accogliente, e dove la neve fredda era ben accolta da una Kuja stretta tra le braccia calde del Chirurgo della Morte.
   
 
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