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Autore: piumetta8    07/01/2015    2 recensioni
I rapporti tra padre e figlio sono spesso burrascosi. Un evento improvviso riuscirà a farli riappacificare?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ephram Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando, finalmente, gli diedero l'ok per entrare nella stanza dove era stato curato suo padre, Ephram dimenticò tutto il bel discorso al quale aveva lavorato, mentalmente, in quelle ore di attesa.

Incassò il sorriso di esortazione di Nina, si alzò dalla poltroncina della sala d'attesa forse con un po' d'impeto dato dal nervosismo e seguì l'infermiera che gli mostrava la strada.


Andy Brown, un piede ingessato e un viso stanco che mascherava un po' del suo proverbiale ego, era steso sulle candide lenzuola in quella veste occasionale di paziente.

"Ci sono visite pe lei, dottor Brown!"

Annunciò l'infermiera con un sorriso cortese per poi lasciare da soli padre e figlio. Ephram se ne restò impalato in mezzo alla stanza, quasi timoroso di avvicinarsi.

"Ephram!"

Andy posò la rivista che aveva sfogliato più per inerzia che con vero interesse.

Il ragazzo si avvicinò sfiorando il gesso che immobilizzava la gamba del padre.

"Ti fa molto male?"

"Sopravviverò!"

Finalmente quel fare impacciato di Ephram si sciolse in un atteggiamento più disinvolto e lui ritrovò la parlantina.

"Edna si è offerta di provvedere lei stessa alle medicazioni più semplici in questi tuoi giorni di assenza e degli altri si occuperà il dottor Abbott!"

"Gentile da parte del dottor Brontolone!"

Quel fare scherzoso di Andy, quella battuta pronta e quel sembrare di aver dimenticato tutti i loro dissapori facevano sentire Ephram un verme.

Alla fine esplose.

"Papà odiami pure se vuoi. Avevi discusso con me prima di metterti alla guida e di avere l'incidente..."

Di getto gli si era gettato tra le braccia perché quel contatto lenisse i sensi di colpa, lenisse il dolore del ricordo di quell'evento così simile che gli aveva strappato per sempre la madre.

Andy accolse il suo fragile ragazzo in un saldo abbraccio.

"Io non ti odio Ephram, come potrei mai fare una cosa simile? Ho sempre pensato che fosse il contrario, che fossi sempre io dalla parte del torto, che tu mi odiassi!"

Staccandosi dal petto del padre, Ephram lo fissò con gli occhi arrossati e con un sorriso che, dopo tanto, gli rischiarava il volto.

"Io ti voglio bene papà. Perdonami se non ho saputo dimostrartelo fino ad ora!"

Andy sospirò, poi con due dita sollevò il mento del ragazzo perché, finalmente, specchiandosi uno nelle paure e nei pensieri dell'altro avessero la forza di essere sinceri

"Non abbiamo saputo volerci bene, nel modo giusto, entrambi Ephram. Ma stiamo imparando: io ad essere padre e tu ad essere figlio. Abbiamo sbagliato tante volte ma stiamo migliorando, non sei d'accordo?"

Ephram sorrise. Un sorriso bello, pieno d'amore.

"Ad esempio non hai ancora fatto battute sarcastiche sulla mia condizione di malato!"

Quel sorriso si trasformò in una risata.

"Beh anche i ricchi piangono e anche il dottor Brown può finire in ospedale...In pigiama anziché in camice!"

Seguì un silenzio piacevole.

"Quando torneremo a casa mi prenderò cura di te e di Delia, finché la tua gamba non si sarà rimessa completamente in sesto!"

"Ma..."

"Sì e farò tutti i compiti, penserò al pranzo, alla cena, e a tutto ciò che vuoi!"

Andy si poggiò contro i cuscini e quello che Ephram lesse nella sua espressione lo inorgoglì.

"Allora ne approfitterò finché sarai tu a fare l'uomo di casa!"


Grazie a chi ha seguito questa storia e, soprattutto, a Jenny80_big e Harryet per le loro recensioni.

A presto

   
 
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