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Autore: ToscaSam    07/01/2015    3 recensioni
"Slices of life" è una raccolta di momenti di vita quotidiana che hanno come protagonisti le famiglie di questa meravigliosa saga. Tutte ambientate nel gioioso domani che Harry e i suoi amici sono riusciti a donare a sé stessi e al mondo magico. Tutte popolate anche dai giovani maghi della nuova generazione.
L'ordine in cui appaiono è il seguente:
- Harry e Ginny Potter
- George e Angelina Weasley
- Ron e Hermione Weasley
- Draco e Astoria Malfoy
- Percy e Audrey Wealsey
- Bill e Fleur Weasley
- Rolf e Luna Scamander
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Audrey/Percy, Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non avevo mai conosciuto Draco malfoy, che sarei io'
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--Slices of life è una raccolta di momenti di vita quotidiana che hanno come protagonisti le famiglie di questa meravigliosa saga. Tutte ambientate nel gioioso domani che Harry e i suoi amici sono riusciti a donare a sé stessi e al mondo magico.
 

- Harry e Ginny Potter
- George e Angelina Weasley
- Ron e Hermione Weasley
- Draco e Astoria Malfoy
- Percy e Audrey Wealsey
- Bill e Fleur Weasley
- Rolf e Luna Scamander
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Draco e Astoria Malfoy
Il Sangue non è acqua
------ nota dell’autrice ---------------
Già, questo capitolo necessita di un mio intervento >_>” scusate!!
Avevo scritto questo capitolo come l’inizio per un sequel di “Non avevo mai conosciuto Draco Malfoy, che sarei io”.
Attualmente però mi trovo impossibilitata a continuarlo e l’idea che mi era balenata in testa, purtroppo, m’è sfuggita.
Perdonate quindi lo stile un po’ “descrittivo”, che lascia trapelare un “di più”.
In ogni caso l’ispirazione per questo brano nasce da una dichiarazione della Rowling su Pottermore, per la precisione riguardo alla biografia di Draco. La nostra autrice dice che in futuro, Astoria si rifiuterà di insegnare a Scorpius che i Babbani sono esseri inferiori e questo provocherà dei tesi pranzi di famiglia.
Sono proprio contenta che la Astoria descritta dalla Rowling assomigli molto alla mia *commossa*. (eh già che ci sono mi tocca fare autospam: se volete conoscere la mia Astoria, vi tocca leggervi la storia che ho appena citato. Non è lunghissima … sono 20 capitoletti ^_^” ok, ho già perso la vostra stima. Addio. D:).
Grazie per essere arrivati fin qui!
Nerina <3

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« Desideri che ti cerchi un tutore adeguato per il bambino, Astoria?»
Lucius Malfoy, con aria altera, evitava lo sguardo diretto della nuora, concentrandosi sul servito d’argento riccamente decorato.
Si trovavano in un’elegante sala dall’aspetto immacolato: le pareti erano ricoperte di alti scaffali colmi di libri dalle sontuose copertine in pelle, senza lasciare neanche un buco vuoto; il pavimento era tappezzato da mattonelle di marmo verde chiaro e una brillante luce si propagava dalla superba vetrata della finestra che occupava tutto un lato della stanza. Il tavolo attorno al quale era riunita l’esigua compagnia era stato coperto da una tovaglia bianca rifinita in trine di pizzo. Sembrava quasi  la sala di lettura di una prestigiosa biblioteca, allestita inaspettatamente per un banchetto.
« Non ce ne sarà bisogno, Lucius ma ti ringrazio».
Una giovane donna molto bella, eppure particolare, dai tratti molto fini e con lunghi capelli neri, rispondeva al portamento fiero e statuario del suocero.
Astoria Greengrass, proveniente da una nobile stirpe di maghi purosangue, era da un anno la moglie di Draco Malfoy.
« Ne avete già trovato uno?»
Il tono quasi gentile, ma lieve, come spaventato, con cui era stata rivolta questa domanda, fece alzare gli occhi di Astoria verso la fonte di tale suono: Narcissa curvò le sue esili labbra in un sorriso pacato. La signora con biondi capelli accuratamente acconciati e l’aria di essere costantemente soffocata, non riuscì tuttavia a ricambiare lo sguardo di Astoria, pur avendo le migliori intenzioni per instaurare un rapporto pacifico.
« No. In effetti andrà all’asilo babbano» rivelò Astoria con calma piatta
 Draco strizzò gli occhi e trattenne per un secondo il respiro. Astoria aveva appena acceso la miccia della prima bomba di quella che si sarebbe rivelata una estenuante guerra.
Cercò di non badare al rumore sordo delle posate che lui stesso appoggiava con cautela dinnanzi agli ospiti. Per una buona manciata di minuti fu l’unico rumore che ritmò il freddo e teso silenzio nella sala da pranzo.
 Astoria mantenne un’aria fredda e distaccata, come se non sapesse che quanto aveva appena detto equivaleva ad una dichiarazione di guerra molto esplicita. Ovviamente lo sapeva eccome, ma si sentiva abbastanza in potere di decidere quello che voleva per il futuro della piccola creatura che in quel momento ospitava nel suo ventre.
Draco, da parte sua, sapeva che sua moglie era tanto testarda quanto orgogliosa e quindi non avrebbe potuto né farle cambiare alcuna  idea, né tantomeno darle manforte in un momento come quello. Sentiva come se dovesse sparire e lasciare che i vessilli di belligeranza venissero tirati fuori e da sua moglie e da suo padre.
Sistemò con estrema cura il coltello al posto di sua madre, curandosi di posizionarlo perfettamente in asse con la forchetta, posponendo il più possibile il dover avvicinarsi al padre. Percepiva nella madre una sorta di tacita alleanza o di silenzioso desiderio di pace, mentre vibrava forte e chiaro, dalle parti di Lucius, un tremendo sentore di discordia e tensione.
Draco pensò quasi di volgersi indietro, ma così facendo si sarebbe ritrovato dritto dritto nella zona di influenza di Astoria e per quel che la riguardava, il suo caratterino stava emanando scintille invisibili ma ben percepibili.
Uno dei suoi neri e fini sopraccigli si inarcò e la giovane donna assunse una fiera e incondizionata espressione di fastidio. Si guardava le unghie di una mano, flessuosa e pallida, mentre l’altra faceva da scudo assieme a tutto il braccio al pancione rigonfio dentro il quale si cullava il piccolo Scorpius.
 
« Spero tu non voglia permettere a tua moglie di prendere certe decisioni, Draco. E spero che entrambi riflettiate bene sulle vostre scelte»
Fu Lucius a rompere il silenzio. Prima che Draco potesse ribattere (aveva in mente di chiudere con un “si certo” molto evasivo, per troncare lì l’argomento), Astoria si infiammò:
« E io spero bene che Draco sia adeguatamente maturo da prendere le sue decisioni» disse, asciutta ma con una spinta eccessiva di tonalità.
Lucius non si aspettava certo tanto apertamente una ribellione ai suoi standard. Stava anche lui per rispondere, quando Narcissa intervenne:
« Lucius, perché non ne riparliamo un’altra volta? Astoria aspetta un bambino, non deve essere così emotivamente turbata. Siamo qui perché siamo una famiglia, dopotutto».
Draco ebbe due veloci pensieri che gli fecero quasi spuntare l’ombra di un sorriso: il primo fu che evidentemente le mogli esistevano per intercettare i discorsi dei mariti e parlare per prime; il secondo fu semplicemente un: “Brava mammina! Cento punti a Narcissa Malfoy”. La adorava quando placava lo spirito inquieto di suo padre.
Questi rispose tossicchiando: « Lo spero bene. Ma non dimentichiamoci di essere della stirpe di purosangue …». Bofonchiò ancora qualche mezza parola, poi si ritrasse e afferrò il coltello che suo figlio gli porgeva con delicatezza.
Draco fu più che felice di aver terminato quell’onere e di potersi ritirare, anche se per poco, in cucina per prelevare la prima portata per quel pranzo di famiglia.
Astoria aveva la dignità di una pantera offesa che concede la vittoria alla sua preda, meglio aspettare che le fosse sbollita  la rabbia, molto lontano da lei.

   
  
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