"Boruto-chan, alzati o farai tardi!"
Hinata chiamò suo figlio per l'ennesima volta, mentre cercava di cullare la piccola Himawari tentando di calmarne il pianto forsennato.
Il bimbo dai capelli biondi mise il broncio e si tirò la coperta fino al naso.
Naruto indossò il mantello da Hokage, scoccò un bacio sulla guancia di Hinata ed un altro sulla tempia della figlia. Prima di uscire si fermò un istante sulla soglia della camera di Boruto: un quarto d'ora di ritardo non avrebbe fatto nessuna differenza.
Si addentrò silenziosamente nella stanza ancora buia, piegò le ginocchia e si accucciò accanto al letto del bimbo. Lui percepì la presenza del padre e voltò appena il capo.
"Non voglio andare all'Accademia, papà." biascicò, a mò di cantilena.
Non era molto bravo a raccontare bugie, perciò si guardò bene dal mantenere il lenzuolo alto a coprirgli le guance.
"Ho mal di pancia."
Naruto sospirò e gli passò affettuosamente una mano nei capelli.
"Non puoi saltare le lezioni Boruto, altrimenti non diventerai mai un bravo ninja. Senza le basi non andrai da nessuna parte."
Lui sbuffò rumorosamente e tirò un calcio da sotto le coperte.
"Io non mi muovo da qui!"
Aveva la testa talmente dura da poter spaccare muri di cemento. Naruto fece leva sulle braccia e si alzò.
"D'accordo - disse, con noncuranza - vorrà dire che insegnerò la tecnica formidabile che avevo in mente per te a qualche altro giovane ninja che possieda i fondamenti per impararla."
Ed ecco che nel giro di mezzo secondo il viso di Boruto aveva ripreso colore e i suoi occhi azzurri sembravano sprizzare scintille da ogni poro.
"Una tecnica formidabile?! Quale papà? Dimmelo! Intendi formidabile come il Chidori di Sasuke-sensei?"
Inutile dire che sul biondo calò una coltre buia che gli oscurò lo sguardo fino a farlo sembrare minaccioso.
Ci mancò poco che le orecchie non gli iniziassero a fumare.
"No, non come quella stramaledetta tecnica" sussurrò a denti stretti, provocando lo spavento del povero Boruto.
Hinata, dall'altra stanza, gli lanciò un'occhiata di rimprovero.
Ma poi cos'era questa storia di Sasuke- sensei? Cosa stavano facendo suo figlio e quel traditore del suo migliore amico alle sue spalle? Doveva assolutamente riprendere in mano la situazione.
"Molto, molto più formidabile, Boruto."
Il bimbo riprese a sorridere e schizzò via come un fulmine, con lo zaino in una mano e i vestiti nell'altra.
"Adesso devo andare a lezione papà, ma più tardi mi insegnerai quella tecnica, promesso eh?!"
Osservò Hinata corrergli dietro per cercare di infilargli i pantaloni, mentre il piccolo rideva e saltellava per tutta la cucina rischiando di mandare all'aria la colazione.
Sorrise.
"Promesso"









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Una flash senza troppe pretese, ancora una volta dedicata a questa splendida famiglia.
Se sono riuscita a trasmettervi qualcosa mi farebbe davvero piacere ricevere un vostro commento.
In ogni caso vi ringrazio di cuore per essere passati di qua,

Vavi