Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: kanejvibes    10/01/2015    5 recensioni
Non disse niente, nemmeno una parola, e non perse tempo: mi spinse contro gli armadietti e mi baciò, con passione, con forza, con sentimento.
[...]
Il mondo si era spento nell'istante in cui mi aveva guardato e avrei continuato a baciarlo per sempre.
Ne avevo bisogno. Avevo bisogno di lui e del suo contatto.
Dopo minuti, che mi sembrarono millesimi di secondo, si allontanò, per riprendere fiato, ma di poco, rimase comunque vicinissimo a me.
"Il tuo amichetto potrà anche conoscere tutto di te, ma sa che era questo il tipo di bacio che hai sempre sognato e non uno dolce e smielato da film? Sa che saresti così pazza da abbandonare tutto e andartene, se solo lo volessi? Sa che tieni più ai tuoi stupidi amici che a te stessa, mmh? Lo sa? ", mormorò, con il fiato corto, fissandomi intensamente negli occhi, mentre mi teneva stretto il viso tra le mani.
"Sa che mi hai quasi visto nudo?", fece poi, rompendo quell'atmosfera fin troppo seria che si era creata.
Risi di gusto, portandomi una mano alla bocca, e lui sorrise, lasciandomi andare il viso.
"Sa che mi fai impazzire?", sussurrò, più piano, sfiorandomi dolcemente la guancia.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Un patto con il diavolo

Era ora.
Le lezioni erano appena terminate e i corridoi erano pieni di ragazzi che si preparavano per andare a casa.
Continuavo a guardarmi intorno, chiedendomi se qualcuno di quelli che vedevo sarebbe stato la prossima vittima di Malik, e mi tormentavo.
Aumentai il passo, decisa ad affrontarlo. Non mi importava delle conseguenze, avrei perfino litigato con Amanda per impedire che Malik facesse del male a qualcuno per colpa mia.
"Greer! Greer, aspetta!", esclamò una voce.
Per un attimo, tra tutta la confusione che c'era non riconobbi la voce di Harry.
Mi voltai e lo vidi arrivare, con un'espressione evidentemente preoccupata.
Oddio, Amanda gli aveva detto di Zayn?
Deglutii, mentre mi raggiungeva.
"Ehi, Greer, senti io...volevo scusarmi per...insomma...per prima. Ti avevo detto che sarei venuto da te e...invece...".
Tirai un respiro di sollievo e scossi la testa.
"Non importa, Harry, davvero, so quanto tu ami i cavalli".
"Sì, va bene...ma...che ne diresti se dopo essere stato da Layla passassi da te per quel film? Insomma...se ti va", disse, abbozzando un sorriso.
"Lo dici solo per non farmi dispiacere", mormorai, abbassando lo sguardo.
"Scherzi, vero? Io amo guardare un film con te e ingozzarmi di quintali di pop corn!", esclamò.
Risi.
Aveva appena detto di amare guardare un film...con me?
I miei occhi si illuminarono.
"Se...l'offerta è ancora valida", aggiunse, vedendo che non rispondevo.
"Oh, sì, sì, ovvio!", esclamai, felicissima, toccandomi i capelli.
"Perfetto. Oh, e vuoi un passaggio per andare a casa?", continuò, sorridendomi.
"Certo! Fammi...ehm...prendere alcune cose dall'armadietto e arrivo, tu aspettami fuori", mentii, mordendomi l'interno guancia, ricordandomi improvvisamente e dolorosamente di Malik.
"Ok, ti aspetto al parcheggio", disse, prima di andarsene, fischiettando.
Sorrisi, poi sospirai, combattuta dalle mie emozioni.
Ero felice, perché Harry voleva passare la serata con me, ma ero anche terrorizzata di dover affrontare Malik. Sì, ero terrorizzata, va bene?
Presi un lunghissimo respiro e uscii in giardino.
Vi era rimasto ancora qualcuno, ma la maggior parte degli studenti se n'era già andata.
Vidi subito Zayn, ad un angolo del cortile, e due ragazzi, che venivano tenuti fermi dai suoi amici, o forse, erano soltanto tenuti in piedi, dato che le loro gambe sembravano pappa, da quanto tremavano.
Mi avvicinai velocemente, facendomi coraggio.
"Mi sento misericordioso, oggi, vi lascerò decidere quale osso volete che vi spezzi", ghignò, facendo ridacchiare i suoi amici.
"T-ti prego, Z-Zayn...", balbettò uno dei due poveri ragazzi, tremando.
L'altro sembrava anche troppo sconvolto per riuscire a parlare.
"Lasciali andare subito!", mi intromisi, facendo voltare il moro e tutti gli altri verso di me.
Zayn roteò gli occhi, prima di tornare verso i due, ignorandomi.
"Se proprio non avete preferenze, deciderò io per voi", disse, ridacchiando.
Ma prima che potesse fare qualcosa mi frapposi fra lui e le sue povere vittime.
"Spostati, Smith", ringhiò Malik, infastidito.
Lessi nei suoi occhi una certa rabbia.
Forse credeva di avermi spaventata abbastanza da far sì che non mi intromettessi più nei suoi "affari".
"Oppure che fai? Mi colpisci? Avanti, fallo, su, ti sfido", lo provocai, lanciandogli uno sguardo altrettanto arrabbiato.
Il ragazzo si rilassò e sorrise, anzi, scoppiò a ridere.
"Credi che non lo farei?".
"Oh, no, so per certo che lo faresti perché sei un codardo. Solo un codardo se la prende con i più deboli", ringhiai, avvicinandomi di più a lui.
Malik alzò le sopracciglia piacevolmente sorpreso.
"Wow, la ragazza ha le palle, mmh?", sussurrò, non so se rivolto a me o ai suoi amici.
"Te lo riconosco, sei coraggiosa, ma adesso spostati prima che tu ti faccia male", mi avvertì, assottigliando gli occhi, duro.
Sinceramente, non sapevo se mi avrebbe colpita o meno, ma ero certa che non avrei mosso un muscolo.
"Che sta succedendo qui?". La voce di Harry mi fece gelare. Ma non doveva aspettarmi nel parcheggio?
"Oh, ma guarda chi si vede, l'eroe della scuola. Ciao, Styles", mormorò Zayn con tono sprezzante.
"Harry, no, per favore, vattene", esclamai, preoccupata che potesse succedergli qualcosa.
"Oh, sì, è vero, voi due siete amici, no? Sai, Styles, sei arrivato proprio al momento giusto", commentò Malik, tirandogli un pugno in pieno volto a tradimento.
"No!", gridai, provando a fermarlo, ma venni bloccata subito dagli amici di Zayn.
"No, lasciatemi! Non fargli del male, no, fermo!", continuai, mentre Zayn gli riservava un altro pugno, questa volta nello stomaco, che lo fece cadere a terra, giusto in tempo per ricevere anche un calcio.
Harry gemette, ma cercò di alzarsi e Zayn gli tirò un altro calcio e un altro ancora.
"Fermati, no, ti prego, ti prego!", lo supplicai, con le lacrime agli occhi, sapendo che tutta quella situazione era successa solo e soltanto per colpa mia.
Inaspettatamente Malik si fermò e si voltò a guardarmi.
"Oh, adesso mi preghi, eh?", commentò, per niente divertito, avvicinandosi a me.
"Dopotutto, non mi è servito colpire te per ferirti, no?", aggiunse, facendo un segno ai suoi amici.
"E non dire che non ti avevo avvisata", concluse, andandosene, insieme agli altri.
Appena mi lasciarono andare caddi in ginocchio, strisciando poi verso di Harry, lo raggiunsi.
"Har...", sussurrai, prima di singhiozzare.
"Sto bene", mormorò, mettendosi con un po' di difficoltà a sedere.
"M-mi dispiace, è colpa mia, io...".
"Ma che hai fatto per metterti contro di lui?", mi chiese, interrompendomi.
Lasciai che una lacrima mi solcasse il viso e scossi la testa.
"Mi dispiace", ripetei, senza rispondergli.
"Tranquilla, sto bene. Ti ricordo che gioco a football, sono abituato a farmi male", disse, gemendo appena, mentre si alzava e mi porgeva una mano per aiutarmi.
La rifiutai e mi tirai in piedi da sola.
Non volevo che facesse un altro sforzo per me.
"Sicuro di star bene?".
"Mi prometti che starai il più possibile lontana da Zayn Malik?", chiese, fissandomi con quegli smeraldi che aveva per occhi.
Annuii, certa che questa volta avrei onorato la mia promessa.
"Allora sto benissimo. Dai, andiamo", concluse, sorridendo, e circondandomi caldamente le spalle con un braccio.

*

"Come mai i tuoi non ci sono?", chiese Harry, sistemandosi comodamente sul divano con la ciotola piena di pop corn, mentre io armeggiavo con il lettore dvd.
"Oh, beh, weekend romantico. Mi hanno chiesto di andare con loro, ma sarei solo stata d'intralcio e sono rimasta a casa", risposi, portandomi sul divano, mentre il film iniziava.
Harry annuì, sgranocchiando qualche pop corn.
Dopo avermi adottata all'età di quattro anni, mi avevano sempre messa al primo posto, si meritavano un po' di tempo per loro.
"Andrai avanti a pop corn?", scherzò, ridacchiando.
Lo guardai male.
"Che vorresti dire? Che non so cucinare?", sbottai, assottigliando gli occhi.
"Ehi, l'hai detto tu", mi fece notare, continuando  a ridere.
"Molto divertente", commentai, scuotendo la testa.
"E dai, ti sei offesa?".
"Zitto e guarda il film!", esclamai, mettendo il broncio.
Il riccio rise, ancora, e portò un braccio sullo schienale del divano dietro di me.
Spalancai gli occhi quando la sua mano mi sfiorò.
L'aveva fatto per starmi più vicino oppure stava solo più comodo così?
Feci una smorfia.
Mi stava uccidendo.
Mi schiarii la voce e mi voltai verso di lui, che, ancora masticando i pop corn, stava facendo attenzione alle prime scene del film.
"Che c'è?", fece, improvvisamente, facendomi sussultare.
"Oh, n-niente", balbettai, voltandomi verso lo schermo.
Harry sospirò e afferrò il telecomando, spegnendo la tv.
"Sei ancora preoccupata per quello che è successo? Te l'ho detto, sto benissimo, ho solo qualche livido quasi invisibile", disse, alzando le spalle.
Improvvisamente mi sentii in colpa per essermi completamente dimenticata di quel pomeriggio orribile e abbassai la testa.
"Harry, non...non so se te rendi conto, ma sei importantissimo per me...ti voglio così tanto bene".
Il riccio sorrise, spostandomi una ciocca di capelli sul viso e sfiorandomi, forse involontariamente, un lembo di pelle.
Arrossii.
"Greer, saresti una stupida se pensassi che io non ne  voglia a te".
"Non ho detto questo...è solo che...", mi bloccai, mordendomi l'interno guancia.
Perché era così difficile dirgli quello che provavo realmente?
"Insomma tu sei...difficilissimo da decifrare, ma...".
Harry sospirò e io mi interruppi.
"Oh, te ne sei accorta, vero?", disse, un po' in imbarazzo.
Corrugai la fronte e rimasi un attimo in silenzio.
"Te l'avrei detto, ma non sapevo come".
Deglutii e il mio cuore iniziò a battermi all'impazzata e sorrisi inconsciamente.
Oddio stava per dirmi che...
"Penso di provare qualcosa per Layla".
Il mio sorriso sparì così velocemente che non fui nemmeno sicura di aver sorriso e mi cadde il mondo addosso.
Per fortuna, lui non stava guardando.
"Anche oggi, a casa sua...io continuavo a fissarla e...è così bella. Cioè...non sapevo come dirtelo, non andate molto d'accordo ultimamente e tu sei la mia migliore amica, sei come una sorella per me e...".
Doppia, tripla coltellata al cuore.
Mi guardò e la mia espressione cambiò improvvisamente, e cercai di esprimere tutto il contrario di quello che provavo realmente.
Gli sorrisi, di nuovo, solo che questo sorriso fu finto.
"Insomma...se tu mi dici che non vuoi io...me ne dimenticherò, forse ci vorrà un po', ma per te lo farei".
Tutto mi diceva che avrei dovuto rispondere di sì, che avrei dovuto essere egoista, ma come avrei potuto? Come avrei potuto guardarlo negli occhi dopo? Come avrei potuto fargli una cosa del genere?
"No", sussurrai, torturandomi le mani.
"No, ma figurati, io sono felice per te. Spero che lei ricambi", dissi, tutto d'un fiato, con una difficoltà inimmaginabile.
Ovvio che lei ricambiava, non gli toglieva gli occhi di dosso nemmeno per un istante.
Harry sorrise e mi abbracciò.

*

Il weekend che avrei dovuto trascorrere in felicità, libera per una volta dai miei, si tramutò in qualcosa tipo del tempo interminabile passato in pigiama, a letto o in giro per la casa, senza una vera meta precisa.
Avevo reso Harry felice, certo, ma alla mia felicità chi ci pensava?
Finalmente arrivò il lunedì e mi costrinsi a vestirmi e ad andare a scuola, almeno sarei uscita un po' di casa.
"Ma buongiorno, Smith", sibilò la voce di Malik al mio orecchio, dopo che lui mi ebbe preso a braccetto, poco fuori dalla scuola.
Ero talmente di malumore, che me ne fregai altamente.
"Non sono in vena, Malik", ribattei, con tutto il fiato che avevo.
"Oh, ti sei offesa perché ho picchiato il tuo ragazzo? Adesso non mi parli più?", mormorò, facendo il labbruccio.
Lo guardai male.
"Lui non è il mio ragazzo", borbottai, divincolandomi dalla sua presa e aumentando il passo.
"Ma ti piacerebbe, vero?", fece, alle mie spalle, certo che mi avrebbe provocata.
Mi fermai e poi mi voltai per ucciderlo con lo sguardo.
"Ho visto come lo guardi, piccola. Non ti disturbare a mentirmi", disse, prima che io potessi anche solo aprire la bocca.
"Lasciami in pace, Malik".
"Oh, sai, mi annoio, dato che non posso più divertirmi con gli sfigati senza che tu provi a fare la paladina della giustizia", ridacchiò, mettendo le mani in tasca.
"Fai quello che ti pare, non mi importa più", sbottai, voltandomi per andarmene.
"Oh, no, sul serio? Sai stava cominciando a piacermi questo tuo fare da eroina. Ma ho esagerato con Styles, eh? Ho toccato un tasto dolente, mmh?", mi provocò, facendomi stringere i pugni.
Lo spinsi contro gli armadietti e probabilmente mi lasciò fare dato che non penso che fossi così forte da poterlo battere.
"Smettila, non sei nemmeno degno di pronunciare il suo nome", sibilai, tagliente come una lama, ma lui non sembrò prendersela molto, anzi, si aprì in un sorrisetto, alzando le mani.
"Prima l'ho visto insieme ad una ragazza, sembravano molto intimi. E' questo che ti dà fastidio?",  continuò, colpendomi dove sapeva mi avrebbe ferita.
"Sei solo uno stronzo", sbottai, facendo una smorfia, voltandomi prima che le lacrime mi scendessero davanti ai suoi occhi.
Harry e Layla stavano già insieme? Wow, non avevano proprio perso tempo.
Tirai su col naso e iniziai a camminare, asciugandomi le lacrime.
"Ti va di fare un patto col diavolo?". Di nuovo, Malik al mio orecchio.
"Lasciami in pace! Ti ho detto che non mi intrometterò più nelle tue cose, cos'altro vuoi?", eslamai, al limite della pazienza.
"Sai, sei divertente. Sei come un piccolo giocattolino rotto che solo io posso aggiustare".
Corrugai la fronte e poi scossi la testa, facendo per andarmene.
"Aspetta, non vuoi sentire la mia proposta?", disse, divertito.
Mi fermai e lo guardai.
"Se tu mi fai un piccolo favorino, ti servirò quel tuo amichetto su un piatto d'argento", disse, sorridendo a trentadue denti.
Risi ironicamente e scossi la testa.
"Lascia in pace Harry".
"Ma che hai capito? Non gli torcerò un capello, ma ti prometto che prima del ballo di Natale sarà ai tuoi piedi", continuò, incuriosendomi.
Corrugai ancora di più la fronte e mi avvicinai.
"E io che cosa dovrei fare in cambio?".
"Wow, non ci credo, lo stai seriamente prendendo in considerazione", commentò, piacevolmente sorpreso.
"Faresti di tutto per lui, vero?".
"Cos'è che vuoi?", ringhiai, assottigliando gli occhi.
"Faresti proprio di tutto", ripetè, passandosi la lingua sulle labbra, pensieroso.



 
Ehilà
Eccomi di nuovo! Dopo quasi una settimana ahha
Beh, non è niente da dirvi, ringrazio le meravigliose persone che hanno recensito.
Baci,
Vale. :)




 
 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: kanejvibes