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Autore: Terabithia    11/01/2015    0 recensioni
"Mi ricorderò di te per tutta la vita, e tu ti ricorderai di me. Proprio come ci ricorderemo dei crepuscoli, delle finestre bagnate di pioggia, delle cose che porteremo sempre con noi perché non possiamo possederle."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9
                                                                               Fuochi d'artificio.

" Vi è mai capitato di vedere i fuochi d'artificio?
Scommetto di si, sono così vivaci,
vivi, pieni di colore e di gioia.
Risplendono nel cielo blu e sembra che donino speranza..."


Pov's Lily

« Mi dispiace, davvero, sono troppo geloso » disse il biondo davanti a me. Sospirai leggermente abbassando lo sguardo e riportandolo su di lui
« Non ti sei fidato di me! » affermai guardandolo
« Scusami, ti prego, non riesco a stare senza di te » confessò abbassando lo sguardo. I suoi occhi erano così sinceri non riuscivo a non perdonarlo, portai il suo viso tra le mie mani accarezzandolo dolcemente. Sospirai
« Ti perdonerei sempre, anche quando non posso o non vorrei farlo » dissi sorridendo, vedendolo sorridere
« Tornerei sempre da te, a supplicarti perdono, ad abbracciarti, a stringerti a me, tornerei sempre »  disse appoggiando la sua fronte contro la mia
«  A me basta che tu non te ne vai » Sospirai guardando i suoi occhi azzurri
« Sta sera ci sono i fuochi d'artificio e giostre, ti va di andarci? » mi chiese, sorrisi di nuovo abbassando lo sguardo
« Saremo da soli? » chiesi continuando a giocare con le chiavi tra le mie mani. Eravamo di fronte alla fontana della città piena di traffico.
« Si, se vuoi »
« Per me fa lo stesso, è uguale »
« Allora saremo da soli » Sorrise avvolgendo le sue braccia in torno al mio bacino, sorrisi anch'io sentendo il suo profumo dolce invadermi le narici, mentre le sue iridi azzurre si nascondevano dietro le palpebre chiuse.
***
Scendemmo dalla macchina in un parcheggio pieno zeppo di auto, era buio tranne per alcuni lampioni che tendevano ad illuminare la strada. Una signora era in mezzo del parcheggio sembrava sussurrare qualcosa, forse parlava per i fatti propri, strinsi forte la mano di Niall cominciando a camminare con lui verso l'entrata del grande parco illuminato da lanterne e vari lampioni.
L'erba era comunque buia ma si intravedeva il viale, c'erano moltissime persone, erano ovunque, alcuni sul prato, altri in piedi con una bottiglietta di birra in mano o comunque una bevanda. C'erano dei bambini che continuavano a gridare impazienti. Qualcuno mi spinse e mi strinsi più forte a Niall che continuava a sorridere guardando il cielo, alzai lo sguardo fissandolo anch'io, c'erano miliardi di stelle nel cielo completamente blu, la luna era un po' più lontano era piena.
Ad un tratto cominciò ad illuminarsi, erano i fuochi d'artificio, li avevo amati fin da piccola, mi ricordavano l'estate in qualche modo, infatti era estate. Erano di tutti i colori : rossi, gialli, blu, verdi e tanti altri. Formavano varie forme, mentre tutti stavamo con la testa alzata per guardare il cielo impazienti di sapere quale altro colore o forma si sarebbe rivelato nel cielo. Erano così belli, sembrava volessero distruggere il cielo per quanto erano potenti, lo stupore sulla faccia degli adulti e dei piccole era qualcosa di magnifico pensai che forse era quello il bello della vita vedere la gente felice, ed essere felici. Le persone avevano tutti qualcosa per riprendere quei fuochi, telefoni, tablet e altre cose varie .Finirono dopo quasi mezz'ora mentre le persone cominciavano a camminare verso l'entrata delle giostre trascinai Niall per entrare anche noi.
Tantissimi giochi si aprirono alla mia vista, erano meravigliosi, tutti. Sorrisi notando bambini che urlavano su un aggeggio che girava, non ho mai capito il nome vero e proprio di quella cosa, ma non m'importava più di tanto, non l'avrei mai fatto comunque, non ci sarei riuscita. C'era anche la ruota panoramica più in la era tutta intorno illuminata da pallini di luce, si vedevano le persone che urlavano felice, non mi ero mai accorta il modo lento in cui girava, da piccola pensavo fosse più veloce. Sorrisi vedendo Niall fermarsi ad un carretto dei dolci per comprare uno zucchero filato, alcune lucciole volavano intorno a noi distraendoci per alcuni secondi facendoci ridere quando una si posò sul mio braccio.
Prendemmo lo zucchero filato, strappandone un pezzettino e portandolo alla bocca per sentirlo sciogliere, continuavamo a ridere mentre in fondo al parco s'intravedeva un piccolo fiume, un ruscello più che altro. Alcuni bambini buttavano dei sassi per vedere i cerchi che si formavano nell'acqua. Era tutto così bello, l'aria era così felice, tranquilla, pulita. Le piccole urla dei bambini e le chiacchiere delle persone erano tante, anzi tantissime. Lo trascinai ancora una volta, questa volta però sulla ruota panoramica, allacciamo le cinture quando finalmente cominciò a girare, eravamo in alto, si vedeva tutta la città, le case, gli edifici, i negozi strapieni di gente. Tenevo la sua mano forte ridendo, mentre gli indicavo alcune cose. Salutavamo ridendo le persone sotto di noi che nemmeno ci sentivano a causa della nostra altezza. Non mi ero mai divertita così tanto ad un luna park, la cosa più bella di quella giornata però erano stati i fuochi d'artificio, i fuochi d'artificio che però avevo dentro, la sensazione bellissima che provavo ad avere quel ragazzo biondo accanto, a tenerlo stretto a me, a poter dire ch'era  "mio", quando poteva durare? Non m'interessava volevo solo godermi quei bellissimi momenti con lui, con nessun altro, solo, ed esclusivamente lui.
***
Uscii in balcone tenendo stretto a me il mio cardigan azzurro mentre i capelli ondeggiavano per il forte vento. Mi sedetti nella sedia accanto a Zayn che fumava- come d'altronde faceva sempre- Lo salutai sorridendo mentre ricambiava il mio gesto.
« Fa freddo oggi, non credi? » chiesi guardando gli alberi che continuavano a muoversi lentamente
«  Umm.. si, abbastanza per essere Giugno! » affermò sorridendo, abbassai lo sguardo imbarazzato, non capivo il perché ma con Zayn c'erano sempre quei minuti di silenzio, nessuno dei due parlava così mi schiarii la voce.
« Quando hai cominciato?- trasalii - Insomma, a fumare » continuai vedendo i suoi occhi spostarsi sulla sigaretta accesa che teneva fra le mani. Esitò leggermente prima di iniziare a parlare
« Avevo 12 anni » disse poi rilassandosi. Spalancai gli occhi
« 12 anni? » chiesi ancora
« Già!- affermò tranquillo come se fosse la cosa più naturale al mondo- Ero finito nel giro dei  "Cattivi ragazzi", ero sempre solo prima così mi sono dovuto adeguare »  mise tra virgolette "cattivi ragazzi" muovendo le dita su e giù
« Capisco!- Annuii con un cenno della testa - Cosa ti facevano fare? » chiesi poi guardandolo mentre rifletteva sulla mia domanda
« Qualsiasi cosa! Ho iniziato a fumare, bere... » disse abbassando lo sguardo
«  Eri l'unico di quell'età?- chiesi per poi accorgermi di quante domande gli stavo facendo - Scusa, voglio solo conoscerti meglio, se vuoi non rispondere »
« Non preoccuparti lo avevo capito- Disse sospirando - ero l'unico di 12 anni, poi ce n'erano alcuni di 14,15,16,18 eravamo in tanti » Annuii di nuovo, non ero pronta a fargli quella domanda ma dovevo farlo. Sospirai profondamente prima di cominciare a parla0re senza riuscire a guardarlo in viso per paura della sua reazione.
« è-è lì che hai conosciuto Mike? » chiesi balbettando solo all'inizio. Lo senti respirare, un respiro più pesante. Avevo esagerato, lo comprendevo, ero andata oltre. Vidi il suo sguardo fermarsi su di me era sincero si vedeva eppure temevo quello sguardo, mi faceva paura.
« Non proprio- cominciò a dire - Lo conosco da quando avevo 14 anni poi mi sono dovuto trasferire in Inghilterra, da lì in poi l'ho rivisto solamente quando venivo in vacanza, era un ragazzo tranquillo che cercava sempre di divertirsi » ragazzo tranquillo? Ma diceva sul serio? come faceva ad essere un ragazzo tranquillo e ad incendiare una casa con un bambino dentro
« Scusami un attimo » dissi prendendo il cellulare che squillava dalla tasca, su di esso c'era il nome di Louis, mi spostai da Zayn accettando la chiamata e portando il cellulare all'orecchio.
"Louis?!" risposi al cellulare stando attenta che Zayn non mi sentisse
"Ho scoperto tutto su quel Mike!" disse con un tono felice ma allo stesso tempo preoccupato
"E chi è?" chiesi ancora
" Non si può definire una brava persona, ha fatto parecchi reati ed è stato dentro un po' di volte" ecco confermato il 'era un ragazzo tranquillo'
"Ok, grazie Louis, ti va di andare da Ben qualche giorno?"
"Emm.. si sarebbe bellissimo"
Sorrisi salutandolo e tornando accanto a Zayn che intanto aveva fumato la sua sigaretta.
« Credi di riuscire a smettere di fumare? » chiesi sospirando
« Non penso » affermò tranquillo
Annuii anche questa volta appoggiando la testa sulla spalliera della sedia
« So che mi intrometto troppo » dissi, di solito non ero così, mi facevo sempre i fatti miei, troppo timida per parlare, troppo insicura eppure la storia di Ben mi aveva colpita molto
«  Vuoi solo conoscermi un po' di più, un giorno mi permetterai di farti delle domande? » chiese ridendo. risi anch'io
« Un giorno »
« Credo di essere già riuscito a capirti » disse poi guardandomi malizioso
« Oh, e come sono? » chiesi dopo guardandolo
«  Sei... come l'inizio della primavera »
« Cioè? »
«  All'inizio della primavera fa ancora freddo, i fiori si nascondono, il mare è ancora forte ma sta cominciando a calmarsi, l'aria è pulita sta dando spazio alle rondini. » era anche poetico, chi se lo aspettava. Secondo me aveva copiato quelle frase da alcuni aforismi sul computer
« Cosa c'entra con me? »  chiesi cercando di riflettere alle sue parole
« Tu tendi ad abbassare il viso, diventi rossa facilmente, come adesso -disse ridendo guardandomi, era vero, le mie guance andarono a fuoco abbassai lo sguardo non accorgendomi del mio gesto - Cerchi di risolvere tutto, sempre. Sei il contrario di me, i disastri come me non li ama nessuno » disse abbassando lo sguardo.
« Non è vero,  alcune persone amano i disastri » dissi, il suo sguardo, si spostò guardando il mio viso. I disastri, sono l'alternativa alla perfezione, sono la tempesta in un giorno tranquillo, sono delle immagini sbiadite, sono la musica. Io per esempio, avevo sempre amato i disastri forse perché in fondo anch'io ero un disastro. Mi sentivo così anch'io, un disastro in un mondo di persone giuste.
« e se quelli sbagliati fossero gli altri? » chiese come se avesse letto nei miei pensieri e avesse risposto. Abbassai lo sguardo pensandoci
« La colpa non sarebbe nostra! » dissi scrollando le spalle cominciando a guardare l'orizzonte

  
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