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Autore: listenyourheart    11/01/2015    0 recensioni
"Cosa accadrebbe se Louis Tomlinson, ragazzo diciannovenne, chiedesse ad Harry Styles, non che suo miglior amico, di fingere di essere una coppia per acquisire popolarità?"
ATTENTION LARRY ROMANCE
PREMESSE:
La storia è VOLONTARIAMENTE copiata dalla serie televisiva che da poco è stata trasmessa su MTVItalia; ovvero 'FAKING IT – PIU' CHE AMICHE' ; quindi ci terrei a precisare che questo non è affatto PLAGIO, ho consciamente preso spunto dalla storia e dagli accadimenti successi durante tutta la serie, cambiando i nomi e alcuni fatti successi dentro la serie stessa, quindi non sarò del tutto fedele alla storia di base. Tengo a ribadire che quanto narrato in questo testo è opera di fantasia. Ogni riferimento a cose, persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale (purtroppo). ATTENZIONE, la storia contiene scene in cui vengono narratescene di rapporti sessuali!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Cross-over, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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SECONDO CAPITOLO.

Un finto coming-out”

A Virginia, l'unica su cui posso contare sempre.

 

 

Eleanor era accuratamente distesa sopra il corpo di Louis, i due stavano continuando un bacio appassionato iniziato pochi minuti prima. Il liscio si tolse sensualmente la maglietta, mentre la ragazza si stava già liberando del proprio reggiseno color carne, quasi in astinenza, i due ragazzi ripresero a baciarsi cercando, entrambi di slacciarsi i pantaloni. La mora riuscì a sfilarsi i propri leggins e gettandoli bruscamente sul pavimento; per Louis, avendo un altro corpo sopra il suo, risultò più difficile liberarsi dei jeans attillati, ma ci pensò Eleanor che prontamente gettò anche questo paio di pantaloni per terra.

I due ragazzi si guardarono negli occhi, per poi riprendere il bacio lasciato in sospeso di prima.

- Ma il tuo ragazzo, Harry? - Riuscì a chiedere Eleanor.

- Non è il mio ragazzo. - Rispose Louis, riprendendo a baciare l'altra.

 

Poi il rumore di una sveglia.

 

Louis si girò alla sua sinistra per prendere il cellulare facendo cessare quell'orribile rumore; dopodiché si posizionò, di fianco, girato verso destra e vide che non era solo, infatti nello stesso letto, accanto a lui si era appena svegliato il suo migliore amico/fidanzato, Harry Styles.

 

- Sono così orribile di prima mattina? Mh? - Chiese il più piccolo, notando l'espressione di stupore del liscio.

 

Louis si avvicinò al riccio, eliminando le distanze fra loro, iniziando un bacio pieno d'Amore, naturalmente Harry concesse al più grande di far incontrare la propria lingua con la sua; quando d'un tratto lo spinse delicatamente, facendo cessare il bacio e riacquistando le distanze tra i loro corpi.

 

- Possiamo anche fermarci se vuoi. - Chiese il più grande.

- No. - Rispose il riccio, riprendendo il volto di Louis per continuare il bacio di poco prima.

Il suono assordante della sveglia svegliò, finalmente, Harry che ricordando il sogno che aveva fatto quella notte non poté che far finta di niente; spense la sveglia e si posizionò sulla spalliera del letto quando vide Zayn con un metro in mano.

 

- Che cazzo ci fai nella mia stanza? - Chiese sgarbatamente Harry.

- La misuro; vedo che è 30 metri quadri più grande della mia, quindi la voglio. Non te lo sto chiedendo. - Rispose Zayn.

- Respirare tutta quella lacca per capelli ti fa male. - Disse, ironico, il più piccolo.

- Mi è piaciuta molto la vostra mossa all'assemblea, quel bacio è riuscito a convincere tutti quegli idioti della Hester High che tu e Louis siate una felice coppietta omosessuale, ma tu spari cazzate e così ho buon pretesto per romperti le palle; oppure dico tutto a tua madre, o dovrei dire NOSTRA madre? - Concluse il moro, uscendo dalla stanza.

 

 

I due fratellastri si diressero in cucina, dove i loro genitori stavano facendo colazione.

 

- Amore, andrai benissimo oggi. So già che ti prenderanno per fare quel notiziario. - Disse il futuro marito di Anne, nonché padre di Zayn.

- Ohw, lo spero tanto tesoro. - Disse lei.

- Insomma, novità a scuola? - Chiese il padre di Zayn.

- Ci credereste? Hanno vinto due gay alle elezioni. - Rispose il ragazzo di origini pakistane.

- Figliolo, non chiamarli in quel modo solamente perché non ti vanno a genio; ti ho cresciuto meglio di così. - Protestò l'uomo, credendo che il figlio avesse usato la parola 'gay' come un'offesa.

- Papà sono serio, erano due ragazzi. Te l'ho detto che qui hanno tutti un'idea distorta del sistema. - Concluse Zayn, girandosi verso il fratellastro.

- Non ci posso credere, addirittura re del ballo? - Chiese disgustata la madre di Harry, in direzione del figlio.

- Ma cambiando argomento, Harry vi ha detto della novità? Ci scambiamo le camere. - Disse il moro.

 

 

Harry si girò verso il fratellastro e sfoggiò uno di quei sorrisi che si nota da lontano un miglio che sono finti, poi liquidò i familiari e uscì di casa, dirigendosi verso l'abitazione del migliore amico.

 

 

 

 

- Quello stronzo minaccia di dire tutto a mia madre, dobbiamo rompere e finirla qui. - Disse il riccio al migliore amico, appena entrato in camera del secondo.

- Abbiamo detto solo ieri che stiamo insieme, lasciamo che la voce si sparga! -

- E per quanto ancora andremo avanti? - Chiese il più piccolo.

- Solo finché non raggiungeremo un giusto grado di fama. -

- Ma se siamo la coppia gay della scuola, siamo leggende. - Spiegò il moro.

- E' vero ma se sbagliamo una mossa finiremo nel dimenticatoio! -

- Ma io non so se riuscirò a reggere, si nota palesemente che non sono gay. E..e metti che a scuola scoprono che fingiamo? Potrebbero anche cambiare idea sulla pena di morte, te lo dico io.- Ironizzò il più piccolo.

- Ma noi non faremo capire a tutta la scuola che fingiamo; la nostra rottura avverrà perché entrambi capiamo che non siamo più fatti l'uno per l'altro! - Sorrise di rimando il più grande.

- Non ti fa strano fare i fidanzati? - Chiese imbarazzato il riccio.

- Cavolo; ma bacio così male? - Chiese ridendo, Louis.

 

'No baci da Dio, è questo il problema' Pensò Harry.

 

- E' stato come baciare mio fratello. - Mentì il più piccolo.

- Già! - Concordò il liscio.

 

D'un tratto la porta della camera di Louis si aprì ed entrarono i rispettivi genitori.

 

- Toc Toc? Non abbiamo interrotto niente vero? - Chiese la madre di Louis entrando definitivamente nella stanza del figlio, accompagnata dal marito.- Andiamo via subito; volevamo solo festeggiare con queste due tazze di caffè. -

- Salute! - Disse Mark, porgendo le due tazzine ai ragazzi.

Johannah si slanciò su Harry, abbracciandolo forte. - Ohw Harry, Ti sento sempre più come un figlio, sono così pervasa dalla gioia! -

- Non pensavo l'avessi detto ai tuoi. - Disse il più piccolo, rivolto a Louis.

- E tua madre come ha preso la notizia Harry? Potrebbe essere un pochino intollerante? - Chiese apprensiva Johannah.

- Lei... lei ancora non lo sa. - Rispose il riccio abbassando lo sguardo.

- Beh, sappi che qui avrai sempre un posto sicuro, se ne sentissi la necessità! Ora vi lasciamo soli, a dopo ragazzi! - Concluse uscendo dalla stanza con il marito.

- Stai scherzando vero? Quando pensavi di dirmelo eh? - Chiese arrabbiato il più piccolo.

- Lo so, lo so, scusami. Non dovevo dirglielo, ma sapevo di farli contenti! Lo sai come sono i miei, si sono già iscritti al 'partner e familiari di lesbiche e gay'. -

- Lou non posso farlo!-

- Ti starò affianco io! Allora sei con me vero? -

- Si. - Rispose Harry, facendo comparire un sorriso smagliante sul volto del migliore amico. - Dai andiamo a scuola! - disse poi.

 

I due adolescenti arrivarono a scuola, girandosi attorno notarono entrambi che tutti gli occhi degli altri studenti erano puntati su di loro.

 

- Haz, prendimi la mano. - Ordinò quasi, Louis.

- Louis mi sembra leggermente eccessivo, ma se.. - Il più piccolo non riuscì nemmeno a finire la frase, poiché il liscio gli aveva già afferrato saldamente la mano.

Il più grande girò lo sguardo un attimo vedendo che la bellissima Eleanor lo stava mangiando con gli occhi; non ci poteva credere.

 

Passate le prime due ore di lezione, avendo quindici minuti di pausa, Louis si recò nell'aula di arte; era convinto che Eleanor fosse li, poiché sapeva che la ragazza appena poteva si dedicava al disegno, infatti la mora era seduta su uno sgabello presa nel disegnare.

 

- Salve! - Disse il liscio appena entrato nell'aula.

Eleanor distolse lo sguardo dal disegno e si girò in direzione della voce che aveva appena sentito.

- Oh, lunga vita al re. - Ironizzò poi.

- Smettila! - Disse Louis, ridendo.

- Sono felice che siate tornati insieme! Voi due siete i Neil patrick harris e david burtka * della scuola. - Continuò la ragazza.

- Ti prego dimmi che sono io Neil. -

- Credimi, lo sei eccome! - Ironizzò, facendosi però sempre più seria. - E questa è una ragione in più per smettere di vederci. Non voglio essere colei che separa la coppia più bella dell'anno. - Concluse la ragazza.

- Il fatto è che io ed Harry abbiamo una relazione aperta. – Mentì sul momento l'altro.

- Ah, davvero? - Chiese incredula Eleanor.

- Già, certo con dei limiti; ma comunque molto aperta! Del tipo che ciò che potrebbe succedere nell'aula di arte rimarrebbe nell'aula di arte. – Provocò infine il moro, avvicinandosi sempre di più alla ragazza, mettendo le proprie mani attorno al suo bacino.

 

- Bé, Louis Tomlinson, sei uno di quei gay molto affascinanti a dir la verità. - Disse la ragazza diminuendo sempre di più le distanze fra lei e il liscio.

Louis le aveva alzato il mento, usando l'indice e il medio, così da poterla guardare negli occhi, ormai i loro petti si scontravano.

- Lo prendo come un complimento Calder, ora però sei arrivata tu a scombinare ogni mia mossa. - Concluse in modo molto sensuale Louis, mentre si avvicinava sempre di più al volto della ragazza.

 

Il più grande inclinò leggermente la testa verso destra e posò le proprie labbra su quelle della ragazza, le quali non esitarono a far diventare quel bacio il più casto possibile. Le loro lingue stavano diventando quasi una cosa sola, quando ci fu il suono della campanella che segnava la fine della pausa. Il liscio mise fine a quel bacio e poggiò la propria fronte su quella di Eleanor.

 

- Fine primo tempo. - Disse poi.

 

La ragazza si limitò a sorridere, mordendosi il labbro in modo sensuale mentre Louis stava uscendo lentamente da quell'aula per dirigersi al corso di matematica.

 

 

 

 

 

Erano le otto di sera ed Harry stava mettendo le proprie cose dentro gli scatoloni per poi portarle nella sua futura camera, si voltò lentamente e prese fra le mani una foto che raffigurava lui e Louis pochi anni prima; erano vestiti il primo da Capitan Uncino e naturalmente l'altro da Peter Pan. Quel giorno erano stati ad una festa in maschera organizzata da un loro caro amico, Stan, che purtroppo pochi mesi dopo si era dovuto trasferire in Canada. Harry ricordò che quella foto gliel'aveva scattata proprio Stan, erano un trio bellissimo; Stan era colui che integrava il riccio e Louis, infatti era proprio grazie a lui se Harry e Louis avevano degli amici al di fuori di loro due, quando però Stan era partito i due migliori amici si erano ritrovati soli; tutte quelle persone con cui parlavano a scuola o durante le feste sembravano essere sparite. Il rapporto con Stan si sgretolava giorno dopo giorno, infatti pian piano i due ragazzi smisero di sentire l'altro, che ad Harry mancava terribilmente. A quel ricordo al riccio scese una lacrima, che prontamente si tolse con il pollice, tornando a bearsi della foto, sorrise involontariamente pensando a quel giorno.

 

- Sei davvero patetico Styles. - Disse Zayn, appoggiato allo stipite della porta.

- Cosa vuoi adesso, un rene? - Ironizzò l'altro mettendo accuratamente la propria foto nella scatola di cartone.

- No, cinquanta dollari. Considerali gli interessi per il tempo che ci stai mettendo nel fare i bagagli. - Rispose serio il fratellastro, per poi imboccare la porta del bagno che, successivamente, lo avrebbe portato nella propria camera.

Dopo pochi minuti, dalla porta principale, entrò Louis di corsa.

 

- Indovina chi ha una relazione segreta con Eleanor Calder? Ti do un indizio; io. - Disse tutto d'un fiato il più grande.

- Dici sul serio? - Chiese incredulo Harry.

- Pazzesco, vero? E' così presa dal lato gay che se mi gioco bene questa carta potrei anche portarmela a letto. -

- Credevo lo stessimo facendo per essere popolari. - Disse il riccio, quasi dispiaciuto.

- Infatti; le persone popolari scopano con le persone poplari. - Spiegò Louis, dirigendosi sul letto, di fianco al migliore amico.

Il più grande si distese nella parte destra del letto, e battendo due volte la sua mano sinistra sul materasso, invitò il riccio a distendersi con lui.

 

- Sei davvero il fidanzato perfetto Haz. - Disse ironico il liscio.

 

'no, le farfalle nello stomaco no.' Pensò Harry.

 

- Io non ti credevo così stronzo da usare le ragazze per una botta e via. - Sussurrò il più piccolo.

- E dai, lo sai che ho una cotta per lei dalle scuole medie! -

- Ma come fai ad esserne innamorato se neanche la conosci? - Chiese il riccio.

- Oh Harry, finiscila! - Si giustificò così Louis.

- Bé, speriamo non scoprano che mi stai tradendo, penserebbero che sei una persona orribile. - Disse, trisemente, Harry.

- Sei arrabbiato. - Constatò il più grande.

- Cosa.? No, no figurati. -

 

Il riccio poggiò la propria testa sull'addome del migliore amico, il quale batté due volte le mani facendo spegnere la luce nella camera. Sul soffitto si illuminarono delle luci a forma di stella, erano tutte di diverse dimensioni e riflettevano una luce fioca, ma abbastanza potente da permettere ai due ragazzi di guardarsi a vicenda.

 

- Ricordi quando le misi sul soffitto perché avevi paura del buio? - Chiese, ridendo, il liscio.

- Non era paura, era solo ansia. - Disse Harry, posizionandosi difronte a Louis.

 

 

La luce si riaccese accompagnata dal rumore della porta, i due ragazzi si alzarono, riacquistando le distanze, vedendo che era appena entrata Anne, la madre del più piccolo.

 

- Harry, che state facendo? - Chiese, con un tono irritante, la madre.

- Ehi, mamma, stavamo parlando delle ragazze che porteremo al ballo. - Mentì il figlio.

- Oh, grazie al cielo. Quanto sono emozionata! Un attimo; devi far venire questa ragazza a casa da noi, voglio che passiate a fare la foto anche qui; e non ribattere, è un diritto di ogni madre! - Concluse la donna uscendo dalla stanza.

 

- Cazzo, cazzo, cazzo! E come faccio adesso? - Chiese Harry, più a se stesso che al suo migliore amico.

- E dai Haz, calmati, troverai una soluzione. Sennò potrei sempre travestirmi io da ragazza. - Ironizzò il più grande, riprendendo la posizione di prima e iniziando a tracciare col polpastrello dei cerchi immaginari sulla pancia del riccio.

- Si certo. - Rispose 'Ancora questo dolore allo stomaco? Sarà la fame, sicuramente. ' Pensò.

 

 

Taylor era seduta al tavolo della mensa, stava aspettando la sua fedele amica Eleanor che, puntualmente, era in ritardo; così prese il cellulare per passare il tempo.

- Ei, procede tutto bene per il gran ballo? Indosserai un'altra tuta? - Ironizzò la bionda.

Harry afferrò la sedia da sotto un tavolo vuoto, era così ansioso che nemmeno colse la provocazione fatta dalla ragazza.

- Ehm, Taylor, senti avrei bisogno di un favore enorme. - Chiese poi il riccio.

- Tutto per il mio re. -

- Okay, bene. Allora; vieni a casa mia e fingi di essere la mia accompagnatrice. - Disse tutto d'un fiato il più piccolo.

- Aspetta un secondo; quando dicevo 'tutto', intendevo tutto tranne quello. -

- Devi solo conoscere mia madre e farti delle foto, sono pronto a scommettere che ti piacerà! - Continuò, sempre più titubante Harry.

- Senti Haz, dopo il mio coming-out ho stra-giurato, sebbene ami travestirmi, che non mi sarei mai più finta qualcuna che non sono. - Disse, sempre più seria lei.

- Pronto bionda? E' anche colpa tua se sono in questa situazione, ricordi? Quindi come minimo devi evitare che una moralista, ex reginetta del ballo come mia madre, lo scopra. -

- Bene – Disse sorridendo, Taylor. - Solo perché mi sento in colpa, non perché il rischio mi ecciti! A che ora? -

- Alle sette. - Sorrise di rimando il moro. - Eh, beh come dire... Dovresti vestirti più femminile, così sei poco credibile. - Disse Harry, facendo riferimento a look della ragazza, per poi alzarsi dalla sedia e dirigersi in classe.

 

 

Nel frattempo le cose per Louis andavano totalmente in modo diverso. Si era ritrovato a posizionare la bellissima Eleanor sopra il tavolo da disegno nell'aula di educazione artistica; si stavano scambiando un bacio casto, entrambi cercavano disperatamente le labbra dell'altro, come se non potessero farne a meno. Louis provò a sfiorare la cintura della ragazza, per farle capire quanto la desiderasse in quel momento.

- Ei, ei piano Louis. - Disse lei, cercando di regolarizzare il respiro.

- Scusa, troppo presto. Hai ragione. - Si scusò il liscio.

- Ma questo non ci impedisce di continuare, Tomlinson. - Concluse lei, agganciando le proprie mani attorno al collo di Louis, baciandolo con sempre più foga; il ragazzo si stava abbassando, iniziando a lasciare una leggera scia di baci lungo il collo di Eleanor, quando sentirono la porta della stanza aprirsi. Louis si maledisse mentalmente, almeno mille volte, per non aver pensato prima di chiudere a chiave la porta. I due cercarono di riacquistare le distanze, e di rimettersi.

- Al posto tuo Louis, farei controllare quel neo che hai sulla spalla. - Dichiarò Eleanor, dicendo ciò che le era appena passato per la testa.

- Certo, bene, lo farò. - Continuò a stare al gioco lui. - Ci si vede al ballo? - Chiese infine.

- Si, a stasera! - Disse la mora, uscendo frettolosamente dalla stanza.

 

Louis ancora non poteva credere di aver baciato sul serio Eleanor Calder, aveva sognato quel momento per anni; però a essere sinceri con se stessi, il ragazzo pensava che appena l'avrebbe baciata, avrebbe provato delle sensazioni indescrivibili. Quando, invece, si erano scambiati il loro primo bacio, il liscio era rimasto impassibile, tralasciando naturalmente l'eccitazione del momento.

 

 

 

Il campanello di casa Styles suonò alle sette precise, così Harry si affrettò ad andare ad aprire, sapendo già che chi aveva suonato fosse la sua finta accompagnatrice, Taylor Swift.

Il riccio aprì la porta salutando la bionda e notando l'insolito look della ragazza; infatti indossava un vestito alquanto succinto che lasciava scoperta quasi tutta la schiena e buona parte della scollatura, che lasciava intravedere i seni abbondanti della bionda.

Il più piccolo invitò la ragazza ad entrare, la quale non si fece ripetere due volte l'offerta ed entrò velocemente in casa.

 

- Ciao Harry! - Disse poi, lasciandogli due baci leggeri sulle guance.

- Con 'femminile' non intendevo come Miley Cyrus in We Can't Stop. - Sussurrò lui.

- Testosterone a palla per quel video, vero? - Chiese, restando al gioco, Taylor.

 

- E' arrivata? Oh cavolo, sei già qui! - Disse Anne, scendendo le scale. - Tu devi essere Taylor, io sono Anne, la mamma di Harry. - Concluse, stringendole la mano.

- Non ci credo, dai la smetta! - Disse la bionda, stringendo a sua volta la mano di Anne. - Voi due siete chiaramente fratello e sorella! -

- Oh, smettila! Tu sei davvero troppo carina! - Disse la madre, fingendosi imbarazzata. - Okay, voi due, avvicinatevi! Voglio fare un paio di scatti! Oh, che serata stupenda ragazzi! Mio figlio indossa un vestito ed io ho ottenuto il mio primo incarico! -

- Mamma perché non me l'hai detto? - Protestò felicemente il figlio.

- Be; ho parlato con il mio capo dei vostri Re Gay, e indovinate chi ha scelto per fare il pezzo? Me! - Continuò Anne, sempre più felice. - Okay, adesso dite 'cheese'! - Concluse scattando la foto. - Ci vediamo dopo, allora! Ciao ragazzi! - Disse risalendo le scale.

 

Harry si diresse nella sala da prazo per chiamare Louis, doveva assolutamente avvertirlo e trovare una soluzione

 

- Indovina? Ci intervista anche il tg locale! - Disse entusiasta Louis.

- Indovina? Il tg locale è mia madre! - Rispose ansioso il riccio.

- Oh merda, no! Che facciamo adesso? - Chiese il più grande.

- Non lo so tu guadagna tempo! -

- Capito, ci provo. Eh.. tu datti una mossa! - Chiuse così la telefonata il liscio che pochi secondi dopo si ritrovò davanti a se la preside della scuola.

 

- Ehi Louis! Dov'è Harry? - Chiese la donna.

 

- Emh.. Sta arrivando! E' rimasto bloccato nel traffico! - Mentì sorridendo il ragazzo.

- Oh, senti non sono riuscita ad ordinare in tempo un'altra corona, quindi uno di voi due avrà la tiara; immagino non tu ma non voglio sapere i dettagli. - Concluse la preside, mentre Louis stava prendendo la corona posandosela sulla propria testa.

- Già, la tiara è molto più da Harry. - Disse poi il liscio, sentendo il cellulare vibrare. - Mi scusi, adesso devo andare. - Concluse allontanandosi e prendendo in mano il telefono.

 

Eleanor:

Bella corona :)

 

Quel messaggio inaspettato lo fece sorridere, anche perché il ragazzo era convinto che la notifica derivasse da una presunta chiamata o un presunto messaggio del proprio migliore amico.

Louis girò lo sguardo per trovare Eleanor, quando si accorse che questa era a pochi metri da lui; la guardò negli occhi, sorrise per la millesima volta in venti secondi, e ritornò con lo sguardo al proprio cellulare.

 

Louis:

Bel vestito xx.

 

Inviò il messaggio aspettando la reazione della ragazza.

 

Eleanor:

Alla mia macchina, fra 5 minuti.

 

Fu questa la risposta della ragazza che, in men che non si dica, si era già volatilizzata. Louis era visibilmente arrossato, provò a concentrarsi sul da fare e chiamò Harry.

 

 

 

 

 

 

*******

 

 

 

 

 

Il riccio stava correndo più veloce che poteva, ed era arrivato in tempo al parcheggio del lavoro di sua madre; dietro di lui, cercando di stargli al passo, c'era Taylor.

 

- Se avessi saputo di dover correre non avrei messo il tacco quindici! Mi fanno male i piedi, Harry.- Si lamentò la ragazza.

- Shh! Fai il palo adesso! - Gli ordinò il più piccolo; dopodichè estrasse dalla tasca posteriore dei propri pantaloni un cacciavite.

- Allora qual'è il piano? - Chiese eccitata la bionda.

- Buchiamo le ruote di questo furgone. Niente ruote, niente furgone e niente coming-out in diretta tv. -

- Okay, ma non ti sembra un tantino eccessivo? Dopo il mio coming-out ero convinta che mio padre mi avrebbe ammazzato, invece mi ha accettato senza dispiaceri! - Disse la più grande.

 

Harry la guardò male, ma non potette risponderle perché il suo cellulare iniziò a vibrare; lo estrasse dalla tasca e rispose alla chiamata del proprio migliore amico, portandosi il telefono all'orecchio.

 

- Stiamo arrivando, Lou! - Disse subito il più piccolo.

- Se non riesci a trovarmi è perché sto limonando con Eleanor Calder. - Rispose, cambiando totalmente argomento, Louis.

- Al ballo scolastico? - Chiese irritato il riccio.

- Bé, no, nella sua auto. Ma potrei anche riuscire a farmela, se gioco la carta giusta! Non ti sento molto entusiasta-

- Figurati! Lo sono invece – Mentì Harry – E' solo che, lo sai che non mi vanno a genio quei tipi che usano le ragazze solo per il loro corpo, e adesso che lo stai facendo tu... -

- Devo andare Harry, a dopo. - Concluse, troncando l'argomenoto, il più grande.

 

Harry si girò tornando accanto al furgone, si abbassò riestrando il proprio cacciavite per poi usarlo per perforare la gomma del mezzo, la quale iniziò a sgonfiarsi mentre il riccio appariva sempre più fiero di se stesso. D'un tratto sentirono il rumore di un motore, così entrambi i ragazzi si sporsero per vedere chi stesse partendo, notando, a malincuore, che proprio su quel furgone, nel sedile del passeggero, vi era Anne.

 

- Merda, c'è un altro furgone! - Imprecò Harry. - Fanculo, fanculo, fanculo, fanculo e fanculo! - Continuò.

 

 

******

 

Nel frattempo, nei sedili posteriori della bellissima auto elettrica di Eleanor, vi erano la prima e Louis Tomlinson intenti a continuare un bacio molto appassionante.

 

- Era da tanto che volevo farlo! - Disse la ragazza.

- Anch'io. - Rispose il più grande, notando che la mora stava già iniziando a spogliarsi.

- Aspetta, da quanto? - Chiese il liscio, pensando, allora, che la ragazza lo aveva notato da prima che diventasse popolare.

- Cosa? Sesso con un gay? Da quando sono diventata adolescente, credo. So che è una cosa alquanto perversa... - Concluse lei.

 

In quel momento Louis riuscì a frenare i suoi ormoni e pensare a ciò che Eleanor gli aveva appena detto. Lei non provava niente per lui, era solo una sua stupida fantasia. D'un tratto il più grande si allontanò, quando poteva, dalla ragazza aprendo lo sportello.

 

- Eleanor scusa devo andare, Harry sarà arrivato. - Disse di fretta, uscendo dall'auto.

 

 

Nel frattempo la festa era già iniziata e vi erano una miriade di ragazzi che ballava a ritmo di musica, appena arrivato, Louis era stato sommerso dai suoi compagni, che gli chiedevano disperati dove fosse finito il proprio ragazzo.

Harry entrò nella palestra dove avevano organizzato il ballo, per sua sfortuna, intravide una donna sulla quarantina con alle sue spalle un uomo con un'enorme telecamera. Capì subito che si trattava di sua madre, così le corse dietro con Taylor e notò che la madre stava tranquillamente parlando con Zayn e la sua ragazza.

 

- Mamma, mamma! - Urlò quasi Harry, posizionandosi di fronte a lei.

- Tua madre cercava i due adorabili gay, re del ballo. - Rispose Zayn, accentuando la parola 'adorabili'.

- Oh, di là vedo una corona! - Disse Anne, dirigendosi in quella direnzione.

- Mamma, aspetta! -

 

Anne arrivò dietro il ragazzo con la corona che era intento a parlare con un gruppetto di ragazze, delicatamente lo fece voltare verso di se notando che il giovane in questione era il migliore amico del proprio figlio, il quale era appena arrivato mettendosi accanto al primo.

 

- Louis. - Esclamò stranita.

- Signora Styles, che cosa ci fa qui? - Chiese il liscio, cercando di far finta di niente.

- Trenta secondi! - Annunciò l'uomo che teneva la videocamera.

- Harry vieni un attimo qui. - Disse la donna al figlio, facendolo posizionare di fronte a lei, a pochi metri di distanza da Louis. - Tu lo sapevi? - Chiese tranquilla infine.

- Mamma volevo dirtelo, ma temevo non avresti approvato. - Rispose ansioso il figlio.

- Oh, tesoro non dire sciocchezze! Ha dei genitori così permissivi che non c'è da meravigliarsi, però a me sta bene; non è mica mio figlio. - Concluse.

Harry, se prima voleva evitare a tutti i costi di dire a sua madre la verità, adesso, più arrabbiato che mai, glielo voleva urlare in faccia. L'uomo che riprendeva annunciò che dieci secondi dopo sarebbero andati in diretta, così Anne si affrettò a spostarsi posizionandosi davanti a Louis, ignara delle volontà del figlio.

 

- Allora; il tuo splendido fidanzato dov'è finito? - Chiese la madre di Harry al migliore amico di quest'ultimo.

Il ragazzo non aveva la più pallida idea di cosa rispondere, così si limitò a farfugliare qualcosa, ma per pochi secondi perché fu il più piccolo a prendere in mano la situazione avvicinandosi al migliore amico e strappandogli la tiara dalle mani, posizionandosela sui propri riccioli e mise un braccio dietro le spalle del migliore amico, facendosi più alto.

 

- E' proprio qui mamma!- Annunciò il riccio.

Intanto il cameraman stava già facendo il conto alla rovescia da cinque, mentre la madre di Harry era sul punto di una crisi di nervi. Il suo sguardo era un mix di stupore ma anche disgusto, nessuno sarebbe stato capace di interpretarlo.

 

3......2.....1......

 

- Eh, ah... Buonasera a tutti i telespettatori, siamo qui in diretta dal ballo scolastico della Hester High School e qui abbiamo i due re del ballo di quest'anno: Louis Tomlinson e Har...Harr...Harr... A te la linea Steve! - Concluse prima di sussurare un 'non ce la potevo fare' al cameraman ed andandosene via.

 

Nel frattempo a guardare la scena erano rimasti Taylor, Zayn e la sua fidanzata. Harry sentiva che niente ormai l'avrebbe ostacolato, cos' si fece abbracciare dal migliore amico, lasciandogli poi un bacio sulla guancia.

 

- Stai bene? - Chiese incredulo Louis.

- Si, benissimo! - Rispose sorridendo. - Vuoi ballare? -

- Ovviamente Styles. - Rispose il liscio, facendosi guidare dal più piccolo che lo stava portando al centro della pista.

 

- La stanza piccola resta a te. - Disse poi Harry, mentre passarono davanti a Zayn.

 

 

 

Harry e Louis stavano ballando un lento messo apposta per loro. Harry aveva poggiato la propria testa sul petto di Louis e le proprie bracci a intorno al collo del secondo, il più grande, invece, aveva cinto le proprie braccia intorno al busto del riccio.

- Sono orgoglioso di te piccolo Styles. - Disse Louis.

- Per il finto coming-out? -

- No, perché hai lottato per te stesso. - Rispose il liscio, mentre Harry aveva alzato la testa per guardarlo dritto negli occhi. - Tua madre ti riempie sempre di pessimi complimenti, la prenderei a bottigliate in testa a volte. -

- Ohw, grazie! E io sono felice che tu ti sia riuscito a fare finalmente Eleanor Calder, dimmi com'è stato? - Chiese con un finto interesse, in realtà avrebbe preferito sorvolare ma sapeva quanto l'amico ci tenesse.

- Non l'abbiamo fatto. Mi sono reso conto che lei mi vede solo come una sua bellissima fantasia, io voglio farlo con qualcuno di speciale, qualcuno che mi ami. - Disse Louis facendo accucciare sempre di più il più piccolo al proprio petto, il quale aveva appena fatto un sorriso con tanto di fossette dopo l'affermazione dell'amico. Louis guardò, in lontananza, Eleanor. - Ed è per questo che io la farò innamorare di me. - Concluse il più grande.

 

Il sorriso di Harry svanì in un secondo, e, se avesse potuto, sarebbe persino uscito e tornato a casa. Aveva sperato che, con la prima frase, Louis intendesse provarci con lui, e si era sentito morire non appena il più grande aveva concluso la frase; non tanto per la frase stessa, ma perché aveva capito che i suoi sentimenti verso il liscio, ormai, non erano più gli stessi.



 

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SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutte! Prima di tutto, scusate per il ritardo.

Non mi voglio dilungare, vi dico solo che questa fanfiction non sarà una long, quindi prevedo massimo 10-13 capitoli, ma non ne sono sicura. Dopodiché vorrei ringraziare le persone che hanno recensito i vecchi capitoli e che hanno messo tra i preferiti/seguiti la storia, davvero grazie mille.

Mi farebbe molto piacere avere una vostra opinione sulla mia storia, quindi non esitate a scrivere, sopratutto elencandomi gli sbagli o le sviste che ho avuto durante la scrittura della storia.

 

Con questo concludo,

Buona domenica a tutti.

Adele xx.

  
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