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Autore: JonyLo    11/01/2015    0 recensioni
Sony è una ragazza di quasi 17 anni. Il suo problema non sono i capelli castani, gli occhi marron-verdi oppure i suoi 165centimetri ma il suo peso. Sony è una bella ragazza però a scuola viene criticata per il suo peso fuori norma. I compagni della scuola la prendono in giro rendendo la sua vita un inferno. Una promessa ad un di loro. "Sarò io a sfotterti Styles, te lo prometto"
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Non-con, Triangolo, Violenza
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Capitolo 4 Appena varchiamo la soglia di casa sua noto il bel arredamento, è molto carina all'interno, non che dall'esterno sia da meno. "Come si chiama tua madre?" Zayn senza rispondermi va verso una porta. Ma che cavolo prende ai ragazzi? Tu sei gentile con loro e se ne fregano, li odi e ci provano, spudoratamente, con te. Lo seguo e vedo due teste castano scure sedute su un divano. Riconosco la massa di ricci di mia madre. "Mamma?” Le due donne si alzano girandosi verso noi due. "Oh, salve ragazzi, tu devi essere Sony la figlia di Ally, piacere Trisha, la mamma di Zayn" si presenta da buona padrona di casa. "Piacere mio signora, mamma andiamo?" mi rivolgo poi alla donna riccia. Non voglio stare neanche un minuto di più in questo posto. "Andate a pranzare in cucina, sarete affamati. Zayn accompagnala" Le donne si risiedono e continuano la loro conversazione a bassa voce. "Andiamo, la cucina è da questa parte" dice con tono piatto. Lo seguo, non pensavo mia madre e quella di Zayn fossero amiche. Arrivati in cucina troviamo mio fratello seduto a tavola che gioca con una macchinina rossa. "Sony" Urla di gioia venendomi in contro. Lo abbraccio forte. Tra me e mio fratello c'è sempre stato un forte legame, l'ho sempre voluto proteggere e crescere nel migliore dei modi visto che passa più tempo con me che con i nostri genitori. " Ciao marmocchio?" chiede Zayn sorridente, è la prima volta in tutto in giorno che lo vedo sorridere. "Ciao Zayn" dice sciogliendo le braccia dalla mia vita, gli fa una smorfia e poi abbraccia il ragazzo. " Io vado da mamma, buon appetito" conclude uscendo dalla cucina. Ci sediamo a tavola dove c'è un piatto con molto cibo e a vederlo rimango accigliata. Zayn prende un piatto vuoto, divide il suo pranzo in due parti e me lo porge vicino. "Stai scherzando vero?" mi rifiuto di mangiare talmente tanto, per lui può essere normale ingozzarsi ma non per me, non più. "Che hai adesso? E’ stata una lunga giornata ed in più noi abbiamo fatto ginnastica" di lamenta. "OK che sei affamato ma io non mangiavo 12chili fa così tanto a pranzo, scordatelo ora" allontano il piato da me. Zayn sembra stupito, e la cosa mi imbizzarrisce, dovrebbe essere abituato a vedere le ragazze che mangiano poco, in fondo è un bel ragazzo e sempre con una nuova compagnia ogni settimana. "Non ho capito la cosa dei 12 chili" mi guarda accigliato. Sbuffo perché non mi va di ripensarci a cosa ero prima. Non che odiassi il mio fisico ma le critiche, ok, lo ammetto, non mi piacevo per niente. "Sony, la grassa. Quella che voi cinque dementi avete preso in giro per due interi anni facendomi piangere ogni volta." Il ragazzo è stupito nel vedermi. Il suo sguardo passa immediatamente a sua madre che è sulla porta della cucina. Non mi ero accorta di lei, dovrei fare più caso quando parlo, finirei per insultarlo pesantemente e la colpa la dovremmo dividere in due poi. "ZAYN” urla la donna indicandolo “tu la prendevi in giro?" chiede sconcertata. "Ormai è passato signora" cerco di alleggerire la tensione, in fondo è colpa mia se Zayn si sta subendo una ramanzina dalla madre. Mi giro a vedere Zayn, ha degli occhi da cucciolo, sembra così indifeso e vulnerabile. No,lui è come Stylese gli altri, se non peggio; non lo devi difendere. Ricordi come ti chiamava? “Hey ciccia.” "No tesoro. Tu Zayn“ lo squadra furibonda “chiedile scusa anche se non basterà e appena finito di mangiare sali su, non esci oggi." Impone la donna con tono severo ed alto. "Devo uscire con i ragazzi" sbotta il ragazzo con tono calmo. "Con quelli che ti hanno ridotto in questo modo da prendere in giro una ragazza? No, ho detto che non esci e non cambio idea." Trisha se ne va lasciandoci soli. Dovrei essere felice e invece non ho neanche il coraggio di guardarlo in viso ed immaginiamoci negli occhi. Mi riempio un bicchiere d'acqua e, prima di sollevarlo, la mano di Zayn afferra il mio polso. Alzo leggermente lo sguardo per incontrare i suoi occhi furibondi. "È tutta colpa tua, ora non potrò uscire. Per colpa tua mia madre mi odia ora. Era questo ciò che volevi? Ora puoi benissimo andare trionfante" A sentire quelle parole il mio cuore si frantuma in mille pezzi che non hanno neanche la forza di riunirsi. Vorrei dirgli che sono mortificata dell’accaduto ma il ricordo delle loro risa, delle loro battutine ritorna in mente facendomi sentire di nuovo affogata nel dolore, da sola. Mi alzo di scatto dalla sedia strattonando la mano dalla sua presa. I suoi occhi seguono i miei movimenti non comprendendo bene le mie azioni. "No Zayn, è colpa tua, è colpa tua se piangevo quasi tutti i giorni, è colpa tua se non esci con i tuoi amici ed è colpa tua se ti fai odiare da tua madre. Sai perché? Perché sei un bugiardo egoista e senza scrupoli, pensi di essere l'unico con dei sentimenti. Sai che ti dico? Spero tu perda i tuoi amici così capirai come mi sono sentita io in questi due anni presa in giro anche da altri compagni perché voi davate l'esempio. Spero tu provi per un solo giorno ciò che mi avete fatto passare voi, così capirai quanto male fanno le parole." Prendo fiato, so di essere stata dura, so di aver esagerato ma ne avevo bisogno. Mi incammino verso il salotto però prima di varcare la porta mi sento girare e sbattere la schiena contro il muro. Le mani di Zayn sono chiuse in dei pugni che stringono il tessuto della mia maglia sotto il colletto. Le sue nocche sono bianche per la forte presa e il suo viso fa venire i brividi, sembra un vulcano di rabbia. I suoi occhi sono più scuri di quanto pensassi, il suo ringhiare mi terrorizza. Ritorna di nuovo il terrore di essere presa a pugni, di essere picchiata. So che non avrei possibilità con un come lui. Lui è forte, è un uomo mentre io sono una ragazzina debole solo per apparire graziosa agl’occhi delle persone.
  
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