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Autore: 20maggio2013    11/01/2015    1 recensioni
Sono passati due anni da quel ‘Ti amo’ sussurrato sotto il balcone della casa di Giulietta.
Molte cose cono cambiate.
Alcune in positivo, altre in negativo.
Nuovi e vecchi amori.
Delusioni e speranze.
Passioni nascoste venute allo scoperto cambiando la vita dei protagonisti.
***
Kiss me like the first time
Leave your lips on mine
I can't remember why
We ever said goodbye
(Kiss me, Lucy Hale)
***
Continuazione ‘Innamorarmi? No, grazie.’ vi consiglio di leggerla prima di iniziare questa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Afraid of love'
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CHAPTER 27.

 
 ZAYN
 
Erano diversi giorni che il mio pensiero fisso era Elisabeth. Ormai non potevo più negarlo, mi stavo innamorando di nuovo di lei. 
Ormai dovevo ammetterlo, non riuscivo a smettere di pensarla. 
Avevo deciso di provare ad uscire con qualcuno con la speranza di togliermela dalla testa una volta per tutte. 
Ci avevo provato, ma non ci ero riuscito. 
Erano già cinque giorni che uscivo sempre di casa con la speranza di conoscere qualcuno ma ogni volta rimanevo al bancone del locale a bere qualcosa. 
"Parti?"
Mi domandò Liam quando mi vide scendere con un borsone sulla spalla. 
Annuii. 
"Vado qualche giorno a mare.. Ho bisogno di cambiare aria." Spiegai senza aggiungere altro. 
Salii in moto e andai alla stazione. Salii sul treno e in una quarantina di minuti arrivai a destinazione.  
Camminai per una decina di minuti prima di arrivare al campeggio. 
C'era ancora un po’ di luce. Montai la tenda che mi ero portato appresso prima di entrarci e riposare. 
In poco tempo mi addormentai. Stanco per il breve viaggio. Stanco per le ore di sonno accumulate durante la settimana appena passata. 
Andavo a letto in tarda nottata e mi svegliavo sempre molto presto. 
Quando la mattina mi svegliai, non feci colazione. Mi sistemai e feci una passeggiata per il bosco. 
Ormai lo conoscevo abbastanza bene. Era la terza volta che andavo in quel campeggio. 
Mentre passeggiavo intravidi una linea azzurra. 
Mi venne nostalgia quando riconobbi il posto. 
Spostai i rami dell'albero che mi impedivano di proseguire e mi avviai alla spiaggetta. 
Non mi sarei mai aspettato di trovare qualcuno, soprattutto non mi sarei mai aspettato di trovare lei.
 
HARRY 
 
Quella sera ero uscito prima da lavoro ed ero tornato subito a casa. Cher mi aveva chiamato poco prima avvisandomi che avrebbe tardato. Meglio così. Avrei avuto più tempo per preparare tutto. Quella sera erano ben cinque anni che stavamo insieme. Volevo fare qualcosa di speciale e stavo organizzando quella serata già da due settimane. 
"Sono a casa." Sentii urlare da Cher e poi sentii il rumore della porta chiudersi. 
"Cos'è questo odorino?"
Domandò comparendo sulla soglia della porta della cucina dove stavo finiamo di cucinare. 
"Cosa cucini?"
Domandò avvicinandosi. 
Mi lasciò un semplice sulle guance prima di cercare di sbirciare qualcosa. 
"Ferma signorina." La bloccai per le spalle sorridente. 
"Lascia lo chef all'opera."
Cher in uno sbuffò uscì fuori dalla cucina salendo al piano superiore. 
 
La serata passò velocemente. Il tempo insieme a lei passava sempre velocemente. 
Sistemata la cucina la presi per mano e la portai in camera. 
La luce era spenta e c'erano delle piccole stelle, che avevo attaccato prima sul soffitto, che illuminavano leggermente la stanza. 
Cher si bloccò quando vide la scritta creata dalle stelle. 
Si voltò verso di me spaesata. 
Io mi avvicinai a lei e, dopo aver preso una scatoletta dalla tasca posteriore del jeans, mi inginocchiai. 
Era da tempo che avevo intenzione di chiederle la mano e quella situazione mi era sembrata adatta. 
"Mi vuoi sposare?" Le chiesi guardandola dritta negli occhi con il cuore che batteva a mille. 
 
 

 
LIZ
 
Come ero solita fare negli ultimi cinque giorni, anche quella notte mi appostai vicino alla finestra di camera mia. Anche quella sera Zayn era uscito e anche quella sera io aspettavo il suo ritorno. 
Le ore passavano, ma di lui non c'era traccia. 
Si fecero le cinque. Zayn ancora non tornava. 
Sentivo le palpebre pesanti. Gli occhi bruciavano per la stanchezza. Li chiusi un po’ per farli riposare. 
Quando li riaprii c'era una forte luce che veniva da fuori. 
Presi il telefono e guardai l'ora. Le 10:00 AM. 
Mi ero addormentata alla finestra. 
Guardai fuori la finestra. La moto di Zayn ancora non c'era. Forse era rientrato quando mi ero addormentata ed era uscito presto come faceva ultimamente. 
Mi alzai, mi vestii ed uscii di casa. 
"Dove vai?"
Mi domandò mio fratello spuntando dal salotto. 
"A fare un giro." Risposi prendendo le chiavi della macchina.  
Chiusi la porta alle mie spalle e chiusi il giubbotto quando sentii il vento colpirmi la pelle. 
Entrai in macchina, misi in moto e partii senza una destinazione in mente. 
Mi accorsi di essere uscita fuori Londra quando riconobbi il campeggio dove qualche anno prima ero stata insieme ai ragazzi. 
Parcheggiai l'auto e scesi. Mi incamminai lentamente e cinque minuti dopo mi ritrovai in quel posto dove tutto era iniziato. 
 
 
“Dove vai?”
“Vieni, mi è sembrato di vedere il mare.”
“Ma sei fuori? È pieno inverno e tu vuoi andare a mare?”
“Muoviti.”

Disse tirandomi per un braccio. Arrivammo in una spiaggietta piccolissima.
“Bello no?”
“Si, che ne dici se avvisiamo i ragazzi e facciamo un falò qui stasera?”

“Ma non eri tu che non volevi andare in spiaggia?-alzai le spalle- comunque no.”
“E perché no?”
“Perché questo sarà il nostro posto.”

 
 
“Hai freddo?”
“No guarda, muoio di caldo.”

Improvvisamente mi venne in mente un modo per vendicarmi di Zayn, mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
“Ora si che va meglio.” dissi bagnandolo tutto.
“Sei una stronza.”
“Lo so caro.”

Gli feci la linguaccia e iniziai a ridere così tanto da non accorgermi che lui aveva accorciato la distanza tra noi e aveva poggiato le sue labbra sulle mie.
 
 
“Lizzie, io tu…”
“Cosa?”
“Lizzie si tu mi piaci, nessuna ragazza mi aveva mai fatto sentire così. Ti va di essere più di amici?”
“Zayn io… anche tu mi piaci o almeno credo. Non lo so, sei un bel ragazzo mi trovo bene con te, ma non sono pronta ad avere una nuova relazione. Ho appena rotto con Tomas e non mi va di impegnarmi seriamente con nessuno. Almeno non ora.”
“Nessuno ha detto che deve essere una cosa seria. Proviamoci, vediamo come va e poi se non funziona torniamo ad essere amici.”
“Io non so che dire Zayn.”
“Dimmi di si.” 
“Ok, va bene. Possiamo provarci, ma non ti assicuro niente.”

 
 
“Dove vai?”
Mi domandò mio fratello.
“A fare un giro qui vicino.”
“Ok non fare tardi così poi ci mangiamo qualcosa tutti insieme.”

Annuendo m’incamminai verso quel posto.
Quando arrivai fui del tutto stupita di trovare proprio lui lì. Non credevo che si ricordasse di questo posto.
“Ciao.”
Lo salutai sedendomi accanto a lui.
“Che ci fai qui?”
Alzai le spalle spegnendo l’ipod.
“Perché non sei con Luke?”
Disse freddo.
“È partito.”
“Che peccato.” continuò a dire duramente.
“Che c’è Malik? Lei non te l’ha data?” dissi sarcasticamente, lui si girò a guardarmi stupito per quello che avevo appena detto.
“Oh casomai è il contrario. Non vedevo l’ora che se ne andasse.”
“Che succede? Da quando rifiuti del sesso facile?”
“Oh, io non sono mai stato così.”
“Ah davvero? Perché mi è sembrato che in questi mesi ti facevi chiunque ti passasse davanti.”
“Non ero in me in quei mesi.”
“Ci hai messo di tempo a capire eh.”
“Ma si può sapere che vuoi? Luke si è già stancato di te e sei venuta da me a rompere?”

Abbassai lo sguardo. Gli occhi divennero lucidi. Quelle parole mi ferirono, era vero tutti i miei ragazzi si erano stancati di me e mi avevano lasciato. Ma mai avrei immaginato che anche lui si sarebbe stancato di me. Gli unici che mi erano stati sempre accanto erano mio fratello e i ragazzi.
“Allora se non sono ben accettata vado via.”
Dissi alzandomi e incamminandomi verso la tenda.
“Aspetta.”
Mi disse prendendomi per un polso.
“Scusa, non volevo.”
Non mi voltai. Non volevo mostrarmi debole davanti a lui, non di nuovo.
“Scusa, non volevo dire questo. Non mi dai fastidio, non tu. Solo che questo posto mi fa stare male diciamo.”
“In che senso?”

Dissi alzando un sopracciglio sempre dandogli le spalle.
“In questo posto mi ero promesso di farti innamorare di me, ma non ci sono riuscito. Ti ho semplicemente allontanato”.
Fidati che non hai fallito in questo, sei riuscito nella impresa. Solo che non lo saprai mai, non lo saprai perché non voglio rovinare la nostra amicizia.
“Quando mi hai lasciato mi è crollato il mondo sopra, non capivo cosa avessi sbagliato. Solo ora ho capito, se tu avessi voluto stare veramente con me non avresti rifiutato all’inizio. Io non avrei dovuto insistere e costringerti a mettermi con me.”
Scossi la testa.
“Tu non hai costretto nessuno Zayn.”
Dissi finalmente voltandomi verso di lui. Anche i suoi occhi erano lucidi. Non l’avevo mai visto in quelle condizioni, non avevo mai visto Zayn Malik sul punto di piangere.
“Invece si, se io non avessi insistito tu non ti saresti messa con me. Saremmo rimasti amici e niente di tutto questo sarebbe successo. Questo posto non avrebbe avuto alcuna importanza.”
“Stai dicendo che ti sei pentito di stare insieme a me?”

Risposi con un filo di voce. Tutti i miei ragazzi se n’erano pentiti, se anche lui fosse pentito io non avrei retto. Avrei pianto, non davanti a lui, ma appena sarei rimasta da sola sicuramente. Perché era solo colpa mia se ci fossimo lasciati, perché io mi ero innamorata di lui nonostante tutto.
“No Lizzie, non mi pentirei mai di quello che c’è stato tra noi due. Anzi se tornassi indietro rifarei tutto. Sto solo dicendo che non mi sarei dovuto illudere tanto da cambiare il mio atteggiamento.”
“Sai una cosa Zayn? Io ti ho mentito. Non ti ho lasciato perché tra di noi non funzionava, anzi andava tutto benissimo. Però avevo paura, una fottuta paura di scottarmi. Tutti i ragazzi che ho avuto mi hanno sempre lasciato senza un motivo preciso, io ci sono rimasta sempre male. Poi sei arrivato tu, mi riempivi di attenzioni e quando ti ho visto con Ashley ho capito che non cercavamo la stessa cosa. Tu volevi una storia seria invece io no, io non volevo impegnarmi con nessuno perché avevo paura di essere abbandonata di nuovo. Invece ho allontanato l’unica persona che aveva dimostrato di tenerci veramente a me. Però sono felice che dopo tutto, ora siamo amici.”

Ammisi con sincerità e tutto il coraggio che avevo.
“Tu non mi hai mai allontanato Lizzie, ogni giorno speravo che tu venissi a svegliarmi, che tutto questo fosse solo un brutto sogno e tu eri ancora la mia ragazza. Non ho mai smesso di pensarti. Ho sempre cercato di dimenticarti ma non ci sono riuscito, però questa volta mi farò bastare la tua amicizia.”
Cosa? Lui non mi ha dimenticato? Prova ancora qualcosa per me? D’impulso lo baciai. Quando mi resi conto del mio gesto mi staccai svogliatamente. Mi staccai da quelle labbra morbide, proprio come ricordavo. Ma quella distanza tra di noi non durò molto perché fu proprio lui ad annullarla.
“Scusa Lizzie, non avrei dovuto baciarti.”
Disse abbassando la testa.
“Ti vorrei ricordare che sono stata io a farlo per prima Zayn.”
“Si però tu ti sei staccata subito, ti prego non voglio che questo mio gesto rovini ancora la nostra amicizia. Non ti voglio perdere di nuovo.”
“Zayn non mi perderai. Però..”
“Però cosa? Dovrò dimenticarmi di te lo so, ci sto provando Lizzie ti giuro. Non ti farò pesare questa mia cotta giuro.”
“No Zayn, non intendevo questo. Volevo dire, se ci piacciamo entrambi perché rimanere amici?”

E dopo tutti quei mesi rividi quel sorriso, quel sorriso che aveva dedicato solo a me. Un sorriso che questa volta l’avrei custodito per bene. Questa volta non avrei rovinato tutto quanto. Questa volta avrei rischiato di scottarmi se questo significava stare con lui.
“Forse è meglio che andiamo. Ci staranno aspettando.”
Dissi notando che ormai si era fatto buio.
“Aspetta.”
Disse avvicinandomi a se e dandomi un bacio. Un bacio diverso dal precedente. Un bacio più sicuro. Un bacio che mi fece scoppiare il cuore in petto e fece risvegliare i rinoceronti nel mio stomaco. 
 
Un rumore di un bastoncino rotto mi fece risvegliare dai miei ricordi. 
Mi voltai spaventata trovando l'ultima persona che avrei immaginato di trovare. 
 
Deglutii prima di sussurrare un flebile “Zayn?”
“Elisabeth?” disse nello stesso istante.
“Cosa ci fai qui?” il suo tono era freddo e duro.
Cosa ci facevo lì? Non lo sapevo neanche io. Ero uscita di casa ed ero arrivata automaticamente lì.
“Io..io.. perché sei qui?” furono le uniche parole che riuscii a pronunciare.
“Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda.”
“Si può sapere cosa ti ho fatto per meritarmi tutto quest’odio?”
cambiai argomento. Era diverso tempo che mi ponevo quella domanda e volevo una risposta.
“Cosa hai fatto? Hai anche il coraggio di chiederlo?” urlò avvicinandosi a me.
“No Zayn, non capisco cosa ho fatto per essere odiata in questo modo.”
“Dopo tutto quello che avevo fatto per te, tu hai comunque rifiutato la mia proposta.”
per un momento il suo tono mi sembrò ferito, ma i suoi occhi esprimevano solo rabbia.
“Quindi è colpa mia? Sei stato tu a lasciarmi Zayn! Con uno stupido biglietto. Non hai avuto neanche il coraggio di dirmelo guardandomi negli occhi. Dovrei essere io ad odiarti.”
“Come credi mi sia sentito quando mi hai detto di no? Non mi hai mai amato abbastanza.”
“Casomai è il contrario. Se mi avessi amato tanto quanto ti amavo io avresti capito il motivo di quella mia risposta. Se ti ho detto di no, era solo perché ero spaventata. Cazzo dovevo fare 19 anni. Se me ne sono andata quando mi hai chiesto di restare è stato per paura, perché mi viene da scappare. E' la mia insicurezza che mi fa perdere ogni cosa ti giuro eri importante. Ti amavo più di ogni altra cosa al mondo Zayn ma stavamo correndo troppo.”

Il mio tono di voce era alto e spezzato da qualche singhiozzo. Gli occhi erano lucidi e pieni di lacrime
“Se mi avessi amato davvero, non ti sarebbe importato dell’età. Avresti detto di sì.”
“Sai cosa? Hai ragione, forse l’età è stata soltanto una scusa. Ma non ti permettere a dire che non ti ho amato. Tu eri e sei tutto per me, perché non riesci a capirlo?”

Zayn aprì la bocca per ribattere ma il lo bloccai.
“Perché non capisci che non avevo che te, mi facevi diventare la cosa più importante. Non avevo che te, a sorridermi per mano tra la gente. Non avevo che te, che sapevi decifrare tutti i miei silenzi, contrattempi del mio cuore senza bisogno di spiegare. Non avevo che te, anche se lo sapevo, non ti dimostravo niente. Perché non riesci a capire che più di ieri sento che necessito di averti come complice.”
Ormai non mi importava più delle lacrime che avevo trattenuto fino poco prima. Non mi importava di apparire debole ai suoi occhi.
“Se avessi la possibilità, correrei da te e ti stringerei senza scappare mai più.- non sapevo dove stavo prendendo tutto quel coraggio Le parole mi uscivano di bocca automaticamente. Avevo trattenuto per troppo tempo quei pensieri.-Mi dispiace.”
“Cosa ti dispiace?”
sentivo il mio cuore battere velocemente. Questa volta il tono del ragazzo non era più duro come prima.
“Mi dispiace che io mi sia innamorata una sola volta nella vita, mi sono innamorata di te come non avrei mai immaginato di amare qualcuno e come non amerò mai nessuno. Invece te ti sei innamorato due volte. Mi dispiace perché tu sei riuscito ad andare avanti mentre io ancora non riesco a fare altro che pensare a te. Mi dispiace perché..”questa volta fu lui ad interrompermi.
“Su una cosa hai ragione. Io mi sono innamorato due volte, ma sbagli a dire che io sono riuscito ad uscirne. O almeno in parte hai ragione. Ti avevo dimenticato, non ti amavo più. Eppure ci sono ricaduto. Hai ragione, io mi sono innamorato due volte. Entrambe le volte di te. Ed io ti odio per questo. Odio il fatto di essere così dipendente da te. Odio il fatto di essermi riinnamorato dell’unica ragazza che mi ha spezzato il cuore.”
Non mi ero accorta che mentre parlava si era avvicinato a me. Troppo presa ad ascoltare le sue parole, troppo presa a fissare il suo sorriso che mi aveva fatto innamorare.
“Mi dispiace se a volte sembro una bambina, se mi faccio mille problemi per questioni inesistenti. Mi dispiace se quando sono arrabbiata parlo con le lacrime, se quando sono felice sorrido troppo, se ho paura di perderti, se ho paura di quello che provo per te. Mi dispiace se mi scuso troppe volte ma per favore, amami anche così.”
Il mio tono di voce ora era basso ma sicuro. Tremavo, ma non per il freddo. Tremavo per quello che mi aveva appena detto. Lui si era innamorato due volte di me. Tremavo per la sua mano fredda a contatto con la mia calda, ma non mi importava più di tanto. Avevo aspettato un minimo contatto con lui da tanto tempo. 
Il mio cuore batteva velocemente man mano che la distanza tra di noi diminuiva. Feci un passo avvicinandomi di più a lui. Dopo più di un anno, finalmente mi sentii di nuovo a casa quando le sue braccia circondarono la mia vita. Mi aggrappai a lui come se fosse la mia ancora di salvezza. E in un certo senso lo era. 
"Ti prego Zayn, non lasciarmi più."
Sussurrai debolmente sul suo collo. Lo sentii rabbrividire e sorrisi. Sorrisi perché la causa di quei brividi ero io. 
"Non lo farò. Ti amo Lizzie." Mormorò staccandosi leggermente guardandomi negli occhi. 
"Amo quando mi chiami così.. Amo te."
Portai una mia mano sul suo viso spostandogli i capelli che si era fatto crescere. Avevo sempre pensato che Zayn con i capelli lunghi non sarebbe stato bene, ma dovevo rimangiarmi tutto. 
Con i capelli così lunghi assomigliava vagamente ad Aladin, un personaggio della Disney. Con i capelli così, non aveva più la solita aria da duro, ma riusciva comunque ad essere perfetto e misterioso. 
“Lo sai che litigheremo, ci vorremmo scannare, ci insulteremo, rimarremo nelle nostre posizioni perché siamo entrambi orgogliosi per ammettere di avere torto. E succederà tante volte, lo sai.” pronunciò lui sulle mie labbra.
“Tu promettimi che ci ritroveremo in un abbraccio e in un "Scusami se sono una testa di cazzo, ma mi conosci.". Promettimi che faremo sempre pace, che tornerai a farmi il solletico e a baciarmi per farmi stare zitta. Promettimi che riusciremo a capirci, sempre.” non staccai mai il mio sguardo dal suo mentre pronunciavo quelle parole.
“Lo prometto.”
Chiusi gli occhi avvicinandomi alle sue labbra quando mi squillò il telefono. Mi allontanai spaventa facendo ridacchiare il ragazzo. 
Decisi di ignorare il telefono avvicinandomi di nuovo al ragazzo. 
"Forse dovresti rispondere." Mormorò senza interrompere il nostro scambio di sguardi quando il mio cellulare squillò di nuovo. 
Sbuffando mi allontanai dalla presa di Zayn prendendo il telefono dalla tasca del giubbotto. 
"Pronto?"
Risposi senza guardare il nome sullo schermo. 
"Liz? Finalmente. Che fine hai fatto? Liam mi ha detto che sei uscita tre ore fa di casa e noi ci dovevamo vedere un'ora fa."
Il tono preoccupato del mio migliore amico mi riportò alla realtà. 
Per un momento pensai di essermi immaginata tutto. Solo quando, voltandomi, vidi Zayn a qualche metro di distanza riscaldarsi le mani mentre mi fissava sorridente ebbi la certezza che tutto quello fosse la realtà. 
"Dio, scusami Haz.. Mi è completamente passato per la testa il nostro appuntamento. Comunque non preoccuparti.. Sto bene." Cercai di tranquillizzarlo. E per la prima volta negli ultimi mesi, stavo davvero bene. 
"Sei sicura?"
Annuii.
"Si.. Sto bene.." Sorrisi. 
"Comunque volevo dirtelo di persona ma.. Io e Cher ci sposiamo."
Quasi mi strozzai con la saliva a quell'esclamazione. 
"Cosa??" Domandai incredula. 
"Mio dio Harry.. É una notizia stupenda. Appena ci vediamo voglio tutti i dettagli. Ho anche io qualcosa da raccontarti poi.."
"Cosa?"

Chiese curioso il riccio. 
"Non ti dirò niente.. Ora devo andare ciao Hazza." E senza dargli il tempo di rispondere chiusi il telefono. 
"Che voleva?"
Domandò Zayn una volta che tornai da lui. 
"Dovevo vedermi con lui più o meno un'ora fa.."
"Oh.. Quindi devi, devi andare?"

Scossi la testa facendomi stringere dalle sue braccia. Ne avevo un grande bisogno. 
"Ho aspettato più di un anno per questo momento. Harry aspetterà."
Scherzai e, dopo tutto quel tempo, finalmente le mie labbra incontrarono di nuovo le sue. 
"Se avessi saputo che per ritornare insieme dovevamo tornare qui, allora mi sarei organizzata prima." 
Scherzai anche se in parte era la verità. Ogni volta che ci eravamo messi insieme, eravamo in questo posto. Nel nostro posto. 
Zayn rise concordando con me. 
Finalmente dopo quasi un anno e mezzo, stavo bene con me stessa. 
  
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