”Il piccolo…grande Silente”


Dopo pochi minuti che continuava a riflettere sulle mosse da fare, si dovette ritrarre alla vista di un ragazzetto che stava giungendo proprio sotto la finestrella.
Era biondo, i capelli un po’ lunghi gli cadevano sulle spalle, lisci. Portava una tunica forse un po’ troppo grande per lui, ma non lo faceva apparire goffo. Camminava veloce e silenzioso come un ombra. Era un po’ magro, e questo faceva risaltare di più sul suo viso degli straordinari occhi azzurri. Non era possibile non rimanere colpiti da quegli occhi. C’era una scintilla di intelligenza geniale e un’allegria balzana che conquistavano. Nessuno poteva credere, fin dalla prima occhiata, di aver di fronte un ragazzino qualsiasi.
“Minerva! Ho esaurito la provvista di scuse…se non tornavi non mi lasciavi altra scelta che fare una pozione polisucco con uno dei dentini da latte della tua preziosissima collezione!” Escamò con voce divertita verso la finestrella.
Nertis concluse che non poteva che essere Silente e con balzo agile saltò giù dalla finestra, atterrando perfettamente davanti al ragazzo.
Silente lo guardò senza scoporsi dopo averlo osservato per qualche istante e con voce preoccupata disse: “Nertis. Ero connesso magicamente alla passaporta….credevo fosse lei….è bloccata in forma di gatto, è così?”
Nertis sentendo questa risposta si rincuorò…forse era veramente la persona giusta, almeno a giudicare dal suo acume!
“Silente, vero? Sì…ma c’è una possibilità di salvarla anche se…difficile”
“Difficile non è impossibile! Saliamo sul tetto, così possiamo parlare senza che nessuno ci disturbi…ormai il pranzo è alla fine”
Dopo poco Nertis e Silente se ne stavano in silenzio seduti sulle tegole, finchè il nostro amico, sospirando, mise al corrente il piccolo grande mago della situazione.
Silente iniziò allora un lungo monologo, pensando ad alta voce: “E’ una vicenda piuttosto ingarbugliata! Dunque…entrare nella scuola non sarà un problema, in quanto le mie intenzioni sono tutt’altro che malvagie. Ma un estraneo si nota! E non c’è camuffamento che tenga di fronte all’olfatto di bestie intelligenti! A meno che…invisibilità e astuzia.” Si volta verso Nertis: “Avresti niente in contrario a…fare un salto in un tombino, prima di entrare nella scuola?”
“Che cosa??” “Devo camuffare il mio odore con qualcosa di potente, ma capisci…anche un improvviso tanfo proveniente da un punto vuoto nello spazio…bè…è quanto meno strano! Se invece tu mi coprissi con il tuo personale miasma!”
Nertis guardò con stupore il ragazzino…certo, sarà senz’altro bravissimo, ma è assolutamente pazzoide! Tuttavia annuì, chiedendosi cos’altro avesse in mente.
“Molto bene! Adesso il libro, difeso giorno e notte…immagino ci saranno dei turni, bisognerebbe individuare l’elemento meno in gamba…”
“Ci sarebbe Tod…il tutore di Fid, ancora non si è ripreso dalla batosta di quando è stato accalappiato dai babbani…anche se è triste dover infierire!”
“Oh! Non ti preoccupare! Non si accorgerà di nulla! Abbiamo solo bisogno di tempo per trovare l’incantesimo e leggerlo!”
“Silente…come pensi di poter aprire quel libro! E’ il Libro dei Morti!”
Il ragazzino sorrise replicando: “E’ curioso come la soluzione più semplice sia sempre l’ultima a venire in mente!”
Poi, vedendo la faccia stranita di Nertis, continuò: “Non c’è tempo da perdere Nertis…non sappiamo se per l’incantesimo necessario a Minerva c’è un limite di tempo!” Terminata la spiegazione battè le mani a mò di conclusione. “Quando monta la guardia Blat?”
Nertis sorrise dicendo: “La mattina, quando c’è più gente in giro…..Minerva aveva ragione..diventerai il più grande mago di tutti i tempi!” Ma Silente, invece di inorgoglirsi o fare il finto modesto, guardò Nertis con il suo sguardo limpido e risponde: “Non mi dispiacerebbe affatto….Il più grande mago mai vissuto era alto due metri e mezzo. Oh per Merlino! Diventerei il più grande campione di pallacanestro che il mondo babbano abbia mai visto!”
Quest’ultima risposta non fu che una conferma per l’aspirante animago, che in quel ragazzino si riuniva una brillante intelligenza, un potere magico inimmaginabile ed una saggezza ironica, che va ben oltre le convenzioni del mondo.
“Perfetto Nertis! Stanotte dormi qui…e domattina andiamo!”
Con un gesto elegante tirò fuori la bacchetta dalla tunica e con un colpetto deciso trasfigurò una tegola in un morbidissimo sacco a pelo a pallini rossi.
Poi i due continuarono a parlare organizzando la…missione impossibile.


sigh..sob...ho provato ad allungarlo, ma senza risultato, rimango lì a fissare la pagina senza idee...vebbè, tenete conto che è la prima ff che scrivo e che non sono un granchè...spero vi divertiate comunque!