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Autore: Sara_Malika    12/01/2015    1 recensioni
"Louise White?". Alzai la mano per far vedere che ero presente. Si, il mio nome è Louise White, ma i miei amici preferiscono chiamarmi Lou. Oggi? Il solito noioso giorno di scuola. Frequento il terzo anno della 'Pretty High School'. Lo so, già dal nome vorresti andartene. Per fortuna ho due fantastiche migliori amiche: Alice e Alessia. La mia vita? Semplice, senza alcun tipo di casino. Ma che vita sarebbe senza problemi? Un messaggio. Da un unico messaggio ricevuto, la mia vita cambia letteralmente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7



Me ne sto sdraiata sul mio amatissimo letto, sotto il calore delle coperte. Sono sdraiata, ma sono sveglia. Dopotutto sono ancora le nove di sera, decisamente presto per andare a dormire. Ho appena chiuso una telefonata con Alice e Alessia: le due ragazze erano curiose di sapere cos’era successo a casa di Harry. Perché sì, avevo parlato loro di quella sera. Harry Styles è un ragazzo meraviglioso e uno dei pochi che riesce a capire il misterioso Zayn Malik, nonché il mio ragazzo. E di questo ne sono assolutamente sicura. Quella sera a casa di Harry non era successo nulla di sconvolgente. Io e i ragazzi avevamo passato la serata a parlare del più e del meno e avevo scoperto nuove cose del moro di quando era più piccolo. Ad una certa ora siamo andati tutti a dormire ed Harry aveva preparato una splendida camera per me e Zayn.

*flashback*

“Harry, ma è meravigliosa!” esclamo fissando la camera in cui sono appena entrata. Il riccio mi sorride appena, appoggiando una mano sulla spalla del suo migliore amico. “È la stanza più grande che ho in casa e anche la più lontana dalla mia, vorrei fare sonni tranquilli stanotte senza sentire strani versi” dice Harry ridendo e guardando il moro, mentre pronuncia le ultime parole. Senza volerlo arrossisco. Sento le guance prendermi fuoco. “Grazie Haz, ora sei sicuro di non essere disturbato. Me l’hai spaventata” risponde Zayn sorridendo e incrociando le braccia al petto. Harry fa spallucce e poi se ne va, sussurrandoci un “buonanotte”. Zayn scuote la testa divertito ed entra in camera, chiudendosi la porta alle spalle. Comincia a spogliarsi sotto il mio sguardo accusatorio. “Io dormo in boxer e lo sai, tu vuoi dormire con quelli?” mi chiede indicandomi i jeans. “Non mi spoglierò qui Zayn, scordatelo” dico sicura. Lo vedo annuire, per poi prendere una maglietta da un cassetto e avvicinarsi a me. “Okay piccola, io allora vado un attimo in bagno. Tu intanto mettiti questa” mi dice, lasciandomi un bacio sulla guancia ed uscendo dalla stanza. Sorrido mentre lui esce dalla camera e chiude la porta. Subito mi tolgo jeans e maglietta e mi infilo la maglietta, abbastanza lunga da arrivarmi sotto il sedere. Mi sento addosso il suo profumo, quella maglietta non è sicuramente di Harry, ma sua. Potrei scommetterci. Lo vedo ritornare dopo qualche minuto. Io sono già sotto le coperte, ovviamente, e come lui mi vede lì non ci mette un secondo a raggiungermi. Si avvicina a me e mi abbraccia, stringendomi a lui e mi bacia. “Mmh, sei maledettamente invitante. Lo sai?” mi chiede facendo scendere la sua mano lungo le mie gambe. Io non parlo. Penso di aver perso la voce. Respira Louise, respira. Cosa mai potrebbe accadere? “Lou?” mi chiama, accarezzandomi una guancia. Mi riprendo un attimo e gli sorrido. “S-senti i-i-o…” comincio a dire, ma lui mi interrompe con un altro bacio. “Lo so, non ti sto chiedendo nulla. Solamente di dormire qui con me” mi dice lui sdraiandosi e facendo sdraiare anche me. Mi accoccolo a lui, appoggiando la testa sul suo petto. La sua pelle è morbida e calda. Esiste un modo migliore per addormentarsi? Io non credo.

*fine flashback*

Niente. Non era successo niente. Lui non mi aveva chiesto niente e di questo le sono grata. Non credo di essere pronta per qualsiasi cosa voglia fare lui. Almeno, non lo ero quella sera.

Il lunedì mattina è sempre un trauma svegliarsi presto per andare a scuola, ma per fortuna le ragazze mi aiutano a sopravvivere a quelle cinque ore chiusa in quel maledettissimo edificio. Poso i libri nell’armadietto, prendendo solo quello di matematica, e lo chiudo, incamminandomi poi verso l’aula. Qualcuno però mi ferma per un polso qualche secondo prima di entrare in classe. Mi volto e davanti a me c’è Brad. È da un po’ che non lo vedevo in effetti. Dall’ultima volta che Zayn lo aveva quasi minacciato erano passate poco più di due settimane e qualche giorno dopo il ragazzo era venuto a chiedermi scusa. Io avevo accettato le sue scuse, ma non volevo avere comunque niente a che fare con lui. E poi sapevo che a Zayn non piaceva il fatto che lo incontrassi a scuola, figuriamoci passarci il tempo insieme. “Allora, come va con quel ragazzo?” mi chiede Brad come se fossimo grandi amici. Ma noi non lo siamo affatto e lui lo sa bene. “Non sono affari tuoi, Brad. Ora scusami, ma devo entrare in classe” gli rispondo e entro subito dopo nella mia classe. Okay, non sono stata affatto carina con lui. Ma non vorrei si mettesse strane idee in testa, dopotutto non abbiamo sempre le stesse ore, quindi devo vederlo solo in alcune. Come suona la campanella entra il professore. Come suo solito, fa l’appello e comincia a spiegare senza perdere tempo definito da lui prezioso. Non lo ascolto nemmeno per un secondo e mi metto a scarabocchiare il quaderno. Strano, ma vero, l’ora di matematica passa in fretta. Una cosa assolutamente pazzesca, dato che quelle ore sono sempre un’agonia. Non passano mai. Sei sempre lì a contare i secondi che, invece di diminuire, sembra che aumentino. Raccolgo tutte le mie cose e vado a lasciare il libro nell’armadietto, per poi raggiungere Alice e Alessia in biblioteca. Beh, alla seconda ora avevamo tutte e tre una materia terribile per noi, inoltre i professori avrebbero interrogato. Così il giorno precedente abbiamo deciso che oggi avremmo saltato la seconda ora e ci saremmo viste tutte e tre in biblioteca. Ma come faccio per incamminarmi verso la mia meta ecco che qualcuno mi blocca per il polso. Un’altra volta. Ma insomma! Tutti me cercano oggi? Evidentemente no, perché come mi volto mi ritrovo davanti ancora una volta Brad. Quel ragazzo è peggio di una cozza. Per la miseria! “Che vuoi?” gli chiedo scocciata. “Certo che potresti anche essere più gentile” mi dice lui, con fare offeso. “Senti Brad, devi dirmi qualcosa?” “Vuoi uscire con me sta sera?” mi chiede di getto. “No” gli rispondo semplicemente. Non voglio uscire con lui e poi io sono fidanzata. “Andiamo! È per lui? Per il tipo dell’altra volta? Non lo verrà mai a sapere” tenta ancora di convincermi Brad. Non lo verrà mai a sapere. Certo! E io sono una cantante famosa in tutto il mondo! Zayn, in un modo che ancora devo spiegarmi, riesce sempre a sapere dove e con chi sono. Inizialmente questa cosa mi faceva un po’ paura; ma ora so che se avessi bisogno di lui, lui ci sarebbe sempre. Lui verrebbe sempre ad aiutarmi. Nel frattempo però Brad continua a guardarmi e il suo sguardo diventa più duro. Come se non vuole accettare il mio no. Mi afferra il polso, trascinandomi in una classe vuota e sbattendomi contro un muro. “Non puoi rifiutarmi” mi sussurra in un orecchio. Il suo corpo è attaccato al mio, quasi da farmi mancare il respiro. E la sua presa stringe forte il mio polso, al punto da farmi male. Sa benissimo che qui, nessuno può interromperlo, tantomeno Zayn che non può entrare a scuola. “B-brad, ti pr-prego lasciami. M-mi sta facendo male” mi lamento, ma lui non intende lasciarmi. “Piccola Louise. Vedi cosa succede a non fare la brava bambina?” mi dice schiacciandomi ancora di più contro il muro. E poi fa combaciare poco delicatamente le sue labbra sulle mie. Mi dimeno, cerco di allontanarlo da me, ma è impossibile. Lui è mille volte più forte di me e io non ho alcuna forza e nessuna possibilità di riuscire nel mio intento. Lui stringe forte i miei polsi in un’unica presa dietro la mia schiena, mentre l’altra mano stringe forte il mio fianco. Non posso fare niente. Sono indifesa e non posso fare niente, se non aspettare che sia lui a lasciarmi stare. E così succede dopo un po’. Mi morde forte il labbro per fare un ghigno e poi andarsene dopo aver detto “Riuscirò a farti mia, White.”

Ultima ora. E sui polsi e un fianco ho dei segni violacei e un piccolo graffio sul labbro. Quando qualche ora prima Brad se n’era andato ho aspetto qualche minuto prima di chiamare Alice, che non perse tempo a raggiungermi. Lei mi aveva aiutata a darmi una sistemata e poi eravamo rimaste in quell’aula fino alla fine dell’ora. Lì Alice mi aveva detto che Alessia non era venuta oggi a scuola e che quindi non dovevo preoccuparmi della reazione della nostra amica. Ed ora alla fine di quest’ultima ho dolori un po’ ovunque, ma senza che nessuno se ne possa accorgere. “Ei Lou, vuoi che ti accompagno a casa?” mi chiede Ali, una volta fuori da scuola. “Ali, sei un tesoro. Ma devi farmi un favore, devi andare da Zayn e dirgli che oggi non ci possiamo vedere perché…” ma non riesco a finire la frase che la voce del moro mi riprende. “Vorrei saperlo dalla mia ragazza il motivo per cui non posso vederla oggi” dice Zayn. E quando cavolo è arrivato lui qui? Mi volto verso di lui, senza alzare però lo sguardo. Non voglio sapere il modo in cui lui mi sta guardando e penso di non avere nemmeno il coraggio di incrociare il suo sguardo. Se scopre quello che è successo oggi potrebbe finire davvero male. Ma non per me. Lui però non si arrende. Mi alza il volto, prendendomi dal mento e fa incastrare i nostri occhi. “Allora?” mi chiede per poi far finire il suo sguardo sulle mie labbra. “E quello?” mi chiede poi confuso. Mi tocco istintivamente il taglio che Brad mi ha lasciato qualche ora prima sul labbro. “Oh… ehm… mi sono tagliata, sai che sono sempre sbadata!” gli dico sorridendogli. Lui non sembra molto convinto di ciò che gli ho appena detto, ma mi sorride ugualmente. Mi attira poi a lui, prendendomi dai fianchi. A quel punto non posso evitare la smorfia di dolore sul mio viso. E così lui mi guarda sospettoso. “Che c’è?” mi chiede cercando di alzarmi un po’ la maglietta sul fianco, per capirci qualcosa. Ma io l’abbasso immediatamente. “Devo studiare. Non possiamo vederci per quello” gli dico poi, riprendendo il discorso di poco prima. Ma Zayn non è stupido. Neanche un po’. Appoggio una mano dietro il suo collo per dargli un bacio e poi andarmene con Alice, ma lui è più veloce nel bloccarmi per il polso e a quel punto l’espressione di dolore che si forma sul mio viso è inevitabile, così come è inevitabile il modo in cui inizia a guardarmi dopo aver visto il mio polso viola. “Che cazzo è successo?” urla di colpo. Faccio un passo indietro senza pensarci. Ho davvero paura di quello che può farmi? “Louise mi sto incazzando. Dimmi cosa cazzo è successo o non rispondo di me” mi dice, senza togliermi gli occhi di dosso. È incazzato. E anche tanto. “A casa, non qui. T-ti prego” gli dico con gli occhi lucidi. Zayn cambia improvvisamente espressione, addolcendosi. Si avvicina a me e mi accarezza una guancia, per poi passare ad accarezzarmi il labbro ferito. A quel contatto chiudo gli occhi, beandomi del suo tocco che riesce sempre e comunque a rassicurarmi. “Okay” mi dice e dopo aver salutato Alice, ci avviamo verso la sua macchina. Lui mi porta a casa sua, sorprendendomi. Non ero mai stata a casa di Zayn. Non avevo mai pensato a come potesse. Una volta entrati, mi fa accomodare sul divano per poi sparire e ricomparire dopo mezzo minuto con un tubetto di crema in mano. “Devo prendermi cura della mia bambina. Ti metto giusto un po’ di pomata per far passare i segni e alleviare il dolore” mi dice come per giustificarsi di quell’azione. Sorrido involontariamente. Devo prendermi cura della mia bambina. L’ha detto in un modo così semplice e disinvolto. Io sono la sua bambina e lui vuole prendersi cura di me. Così si siede accanto a me sul divano e comincia a massaggiarmi prima un polso e poi l’altro. Una volta finito lì, passa al fianco. Mi alza leggermente la maglietta, il giusto per lasciare scoperta la parte dolorante e prende a massaggiarmi anche lì con la crema. Cercò di non far vedere che fa male, ma una smorfia di dolore compare sul mio viso inevitabilmente. Fa davvero tanto male. “Lo so, piccola. Ho quasi finito” mi dice, capendo quello che sto provando in questo momento. Una volta finito mi abbassa la maglietta e si va a lavare le mani. Poi mi raggiunge sul divano, sedendosi un’altra volta accanto a me. “Louise. Chi è stato?” mi chiede subito, senza perdere tempo. Io non rispondo, ma resto zitta con lo sguardo rivolto verso terra. Non credo di riuscire a sopportare il suo sguardo in questo momento. “Sai che lo scoprirei in ogni caso, vero?” Annuisco. Ha ragione. In un modo o nell’altro riuscirà a scoprire come sono andate veramente le cose, quindi tanto vale dirgli adesso la verità. “È stato…” mi blocco. Non riesco a pronunciare quel nome. È più forte di me. Non voglio ripensare a quello che mi ha fatto oggi. Zayn capisce quanto mi costi parlare, così si avvicina a me, mi alza il viso facendo incastrare i suoi occhi nei miei e mi accarezza una guancia. “È stato?” mi incita a continuare lui. “Brad” dico alla fine. Zayn si irrigidisce di colpo, stringendo i pugni. “Quel fottuto ragazzino” dice a denti stretti. Poi il suo sguardo torna su di me. “Perché non me l’hai detto prima? Cazzo Louise!” mi dice lui, arrabbiato. “Sapevo quale sarebbe stata la tua reazione. Non voglio che finisci nei casini” gli rispondo. Ed è così. Lui avrebbe reagito male, sarebbe andato da lui e chissà cosa gli avrebbe fatto. Non potevo lasciare che accadesse. Zayn sarebbe finito nel torto, a causa mia. “E quindi lasci che lui faccia tutto ciò che vuole con te? Non se ne parla! Io lo ammazzo quel coglione!” urla lui di rimando, alzandosi dal divano. Vuole davvero andare a cercarlo? “Dove stai andando?” gli chiedo preoccupata, alzandomi anche io dal divano. “Lo sai” mi risponde mentre prende la giacca di pelle dall’attaccapanni. Ma io lo fermo per un braccio. “No, Zayn! Non ci pensare nemmeno. Tu resti qui” gli dico io, puntando i miei occhi nei suoi. Lui però mi afferra il polso, staccandolo dal suo braccio. Solo dopo aver visto la mia espressione si accorge di quello che ha appena fatto. “Cielo, Lou! Scusami, piccola. Non volevo… io…” ma non gli lascio finire la frase che lo abbraccio, allacciandogli le braccia al collo. Lui mi stringe a sé. “Resta qui con me, ti prego. Lascia perdere” gli sussurro. “Va bene” mi dice lui, accarezzandomi i capelli e stringendomi sempre di più al suo corpo. Ma so che non va bene per niente. So che appena potrà, andrà a cercarlo. Lo so, ma in questo momento non mi interessa. In questo momento ho bisogno di lui.





Spazietto mio :D

Hola chicas! Non ci credo, ho aggiornato e non è passato un anno. Incredibile, eh? 
Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Fa schifo vero?
Boh a me non convince molto, però spero che a voi piaccia. 
Non è molto lungo però ci può stare, dai haha

Passando invece a quello che succede nel capitolo.
Allora, Brad è passato all'azione. 
Zayn è incazzato nero. Ma finchè Louise è con lui, non può fare motlo.
Cosa succederà? Il nostro moretto lascerà perdere o andrà a cercare Brad?
Dai dite un po' voi. Quali sono le vostre idee a riguardo.
Consigli e suggerimenti sono sempre ben accetti. Non mi offendo, so che non sono un granchè a scrivere e voglio migliorare.
Quindi qualsiasi cosa vogliate dirmi, sono qui! :)

Ora scappo, ciao bellissime! 
Tanti kisses per voi!

Sara :) x
 
  
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