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Autore: AlexisRose    12/01/2015    1 recensioni
Questa é una storia sui Nightwish e sulla nuova cantante Floor Jansen. Premetto che la storia non conterrá fatti veritieri, il tutto per romazare la storia.
" Da quando tre anni prima Floor aveva rotto la sua amicizia con Tuomas la sua vita non era stata più la stessa. Serate brave e notti alcoliche avevano contornato gli ultimi anni. D'altronde il primo amore non si scorda mai. Lui però aveva la sua musica, mentre lei... non si bastava. Ora però stava ricostruendo pezzo per pezzo la sua vita, cercando di recuperare l'amicizia con il tastierista e facendosi strada nel mondo della musica. Certo, mai si sarebbe aspettata di trovare il lupacchiotto fuori dalla sua porta quella mattina..."
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jukka Nevalainen, Marko Hietala, Nuovo personaggio, Tuomas Holopainen
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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NdA: mille grazie ancora ad   AmalaClaudia   che ha recensito l'ultimo capitolo!! le tue parole sono sempre incoraggianti e mi spronano a fare sempre meglio. Grazie di cuore!
Inutile dire che mi piacerebbe ricevere altri pareri e anche critiche... (fatemi capire cosa c'è che non va!)
Capitolo di transizione, molto corto... ma.... fidatevi quando vi dico che mi farò perdonare nel prossimo capitolo!
detto questo, vilascio alla storia e smetto di rompere le balle.
Hope you enjoy ;-)



 

9/10/2013 ~ Alppimaja Röskö, Finland.  Ore 6:40

Erano almeno due ore che mi rigiravo nel letto. Fianco destro, fianco sinistro, pancia sotto, pancia sopra... NIENTE! Non riuscivo più a riaddormentarmi. Guardai il cellulare e decisi di alzarmi, tanto non avrei concluso nulla rimanendo a letto. Andai in bagno a prepararmi e scesi alla ricerca di una buona dose di caffeina.

La casa era silenziosa, ne dedussi quindi che i vichinghi stavano ancora dormendo.

Preparai il caffé ed iniziai ad impastare dei biscotti al cioccolato, preparando poi il tavolo per la colazione. Intanto che i biscotti cuocevano presi in mano la cartellina delle bozze delle canzoni, leggendone la musica e immaginandone la melodia nella mia testa, cercando possibili vocalizzi. Tuomas non aveva ancora dato dei titoli alle bozze delle canzoni, pertanto immaginai che i testi fossero ancora da arrangiare. Dopo un'oretta mi versai altro caffé mentre mettevo i biscotti a raffreddare fuori dalla finestra.

Il primo a scendere fu ovviamente Tuomas.

 

- buongiorno Fló! Mmmh... Che profumino! - disse ripescando i biscotti e addentandone uno.
- buongiorno Tuom, tieni - dissi porgendogli la sua tazza di caffè.
- potrei benissimo abituarmi a tutto questo! Sono buonissimi! - esclamò lui mentre con una mano si portava la tazza alla bocca e con l'altra acciuffava un altro biscotto.
- non ci pensare nemmeno! Non riuscivo più a dormire e non c'era nessuno sveglio. Non sapevo cosa fare e ho fatto i biscotti, non prenderci l'abitudine! - dissi io
- a quanto vedo hai dato anche un'occhiata alle bozze. Che te ne pare? - disse lui pensieroso.
- per quello che la mia mente ha formulato, sembrano buone idee. Come mai nessun testo Tuom? - chiesi curiosa
- beh, è ovvio! Ci lavoreremo su insieme io e te mentre con gli altri arrangiamo i pezzi - disse lui come se la cosa fosse scontata
- ma di solito li hai sempre scritti tu i testi Tuomas. Cosa c'é di diverso questa volta? -  dissi 
- vorrei un disco diverso. Temi diversi. Forse mi sono stufato dei testi deprimenti. Ho bisogno di una botta di vita e per questo conto su di te! - disse strizzandomi l'occhio
- io una botta di vita? Ma hai presente con chi stai parlando? Io non sono una botta di vita. Né tanto meno allegra. Non vorrai mica iniziare a fare musica pop! - chiesi allibita
- non voglio allegria Floor. Non ti avrei mai chiesto di mettere giù i testi insieme sennò. Voglio la spensieratezza, l'adrenalina, il non sapere cosa c'é sotto e saltare comunque, voglio il dolore, il rimpianto e poi il lieto fine. Floor, insomma: voglio il viaggio. Il suo inizio con la gioia dell'inaspettato, il percorso con tutti i suoi dolori e finalmente un finale felice ritrovando la serenitá. Tu hai queste cose. L'ho visto mentre ti guardavo comporre a Kitee e ieri me l'hai solo confermato. Ho alcune idee di testi in mente, ma vorrei condividerli ed arrangiarli prima con te. Questo cd parlerá del tuo e del nostro viaggio come band. Ti andrebbe di aiutarmi? - chiese porgendomi una mano
- sarebbe fantastico Tuom, gli altri cosa ne pensano però? - chiesi titubante
- sono curiosi. Vogliono sentire cos'hai da dire e questa è l'occasione perfetta - disse noncurante
- speriamo che ne esca qualcosa di buono! - dissi sinceramente preoccupata e detto questo gli strinsi la mano.
- ehi! Non dimenticare che ci sono io a supervisionare e scrivere insieme a te! Se qualcosa non va lo elimino subito. Stiamo parlando del nuovo cd, non di un saggio di musica! - rispose acido
- certo sommo compositore! - dissi lasciando cadere l'argomento mentre preparavo altro caffé.
In quel momento scesero i ragazzi.
- mamma mia Kukka! Che profumino! - disse Marco sedendosi a tavola seguito da Emppu e Jukka.

Versai loro del caffé e mi sedetti con loro a fare colazione.

- allora oggi si comincia! L'inizio giornata non poteva essere migliore! Grazie Fiorellino, sei fantastica! - disse Emppu mentre si infilava quattro biscotti in bocca.
- agitata? - Chiese Jukka sorridendomi
- no, per nulla. sono solo curiosa...- risposi sinceramente


 

Mezz'ora più tardi eravamo nello studio in taverna ed io rimasi a bocca aperta. Drappeggi rossi pendevano dal soffitto e tappeti persiani erano appesi alle pareti per migliorare l'acustica. L'impianto era giá montato, con una batteria isolata ,amplificatori, tastiere e cabina per le registrazioni.Per non parlare del divano stile impero dello stesso colore dei drappeggi posto ad un lato della stanza, volto ad accogliere coloro che avessero assistito alle prove. Mi fiondai sul divano mentre i ragazzi prendevano posto. Marco si sedette di fianco a me per ascoltare Emppu e Tuom che iniziavano ad intonare i primi accordi.

Iniziammo dalla bozza numero uno, con Tuomas che dirigeva il chitarrista e Jukka che abbozzava un tempo provvisorio. Poco dopo Mr Korg prese posto alle tastiere ed io mi lasciai cullare dalle sue dolci note, finendo per sdraiarmi sulle gambe del bassista e chiudendo gli occhi. Nella mia testa iniziava a prendere forma il testo, accompagnato da vocalizzi immaginari. Il lieve tocco di Marco che mi coccolava i capelli mi fece da ninna nanna e mi ritrovai persa nel mio mondo fatto di musica, sensazioni e sentimenti.

La magia stava prendendo vita. Mi alzai dalle gambe di Marco e feci cenno a Tuomas, che immediatamente capí e lasciò il suo posto. Marco attaccò il basso ed iniziò a seguire Jukka e Emppu. 

Presi in mano il microfono e feci della magia musica, mentre Tuom scriveva le parole di ciò che cantavo.

 

Ore dopo ci ritrovammo incastrati nel divano, esausti dopo la prima sessione. Il tempo era volato e l'atmosfera era talmente carica di ispirazione che come pranzo ci eravamo concessi due pacchetti di patatine a testa e basta. Avevamo arrangiato tre pezzi in 12 ore e nessuno riusciva ancora a crederci.

- fatemi riascoltare l'ultima volta la terza bozza - borbottò Tuomas

- scordatelo! Non sento più le mani! - disse Emppu riemergendo dallo stato catatonico

- almeno la voce... Per favore! - disse Il tastierista supplicandomi

- se vuoi, te la canto mentre cuciniamo qualcosa. Sto morendo di fame! - risposi io cercando di andargli incontro.

- aggiudicato! - disse lui riprendendo vita e balzando in piedi.

Io e i ragazzi lo imitammo dopo qualche minuto.

Invidiavo l'inarrestabile energia di quel ragazzo, mentre io mi sentivo a pezzi. Mi facevano male tutti i muscoli e non avrei voluto essere nei panni di Jukka, che ora stava camminando come se avesse due bacchette infilate nel culo. Marco stava dormendo in piedi e penso che Emppu non sarebbe arrivato in cima alle scale se non ci fosse stato il corrimano alla quale potersi aggrappare.

Andammo in cucina e mentre i ragazzi si accasciavano sulle sedie, vidi che Tuomas stava giá tirando fuori cibarie di ogni genere e senza senso.

- uova, riso, broccoli e formaggio? - chiesi alzando un sopracciglio

- beh inventiamo qualcosa, no? - disse lui sorridente

- facciamo che qua ci penso io Tuom, che ne dici? - risposi ricambiando il sorriso

- forse è meglio Kukka...- ammise lui

Una mezz'ora più tardi avevo preparato un semplice risotto allo zafferano e una frittata. Non avevo voglia di scervellarmi ed ero esausta! Sicuramente questa notte sarei riuscita a dormire pensai.

Mengiammo in silenzio divorando ogni cosa.

Jukka tiró fuori i biscotti avanzati e Marco preparó il caffè mentre io e Tuom lavavamo i piatti. Emppu... Beh, Emppu ora stava dormendo su due sedie. Presi una coperta e gliela misi sulle spalle, scompigliandogli i capelli e dandogli un bacio sulla testa. Sembrava proprio un putto!

Riprendemmo posto ed io mi sedetti sulle gambe di Marco, che mi circondò la vita con le braccia e appoggiò la testa sulla mia schiena.

- allora Floor, la canzone? - chiese Tuom mentre annegava la faccia nel caffè

- te la canto dopo, Emppu sta dormendo. Scendiamo in sala prima di andare a letto, così non rompiamo a nessuno - proposi

Lui annuí e tirò fuori la cartellina.

- domani conto di arrangiare altre 3 canzoni, idem dopodomani e dopodopodomani. Poi risentiamo tutto e perfezioniamo le bozze, scegliendo anche i titoli. Che ne dite? - disse Tuomas

- io dico che son stanco e ho voglia di dormire. Ripeti tutto domani mattina dopo il caffé, magari qualcuno riuscirá a capire qualcosa di piú. Buonanotte ragazzi...- Disse Marko facendomi alzare e schioccandomi un bacio sulla guancia - buonanotte Piccola -  mi sussuró all'orecchio.

Jukka sveglió Emppu e i tre musicisti si ritirarono per la notte lasciando me e Tuomas da soli.

 - vuoi sentire la canzone? - dissi reprimendo uno sbadiglio

- facciamo domani, sei stanca, lo vedo. Ehi...una cosa...- disse Tuom titubante

- dimmi - lo incalzai

- adesso ti sembreró idiota o monotono a farti la stessa domanda di oggi, ma non é che tra te e Marco c'é qualcosa? - chiese guardandomi negli occhi

- Tuom, cosa sono queste domande? - chiesi irritata

- ti voglio bene e voglio bene a Marco. Ma ne voglio anche a sua moglie e ai gemelli...- disse lui serio

- Tuom... Marco è un amico. Siamo sempre stati abbastanza appiccicosi anche quando suonavamo insieme io e lui, ti ricordi? Diciamo é come se fosse me al maschile in versione migliore... Ma non è solo per questo, vero? Cos'altro c'é? - gli chiesi prendendogli una mano

- diciamo solo che mi darebbe fastidio...-

Detto questo sciolse la presa dalla mia mano e se ne andò.


 

Diciamo solo che mi darebbe fastidio...

Diciamo solo che mi darebbe fastidio...

Diciamo solo che mi darebbe fastidio...


 

ODDIO ORA IMPAZZISCO DAVVERO!

  
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