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Autore: Abytheirs    13/01/2015    2 recensioni
La Quarta Grande Guerra Ninja e` finita e Sasuke e` partito per il suo viaggio di redenzione. Naruto invece rimane a Konoha ad allenarsi, insistendo nel diventare il più grande degli Hokage. Ma il suo allenamento ha anche un altro obbiettivo: Naruto e` certo che al suo ritorno, Sasuke lo sfidera` nuovamente, anche se stavolta da compagno.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Kurama, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto: Del Tempo della Pace'
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-Vieni.

-Chi sei? Fatti vedere!

-Vieni.

Una luce. E` accecante e fa male, ma non posso fare a meno di seguirla.

-Vieni.

-Eccomi.

Il dolore aumenta, ma contemporaneamente mi sento più vivo.

All'apice del vitale dolore, apro gli occhi.

~~~~

Shikamaru era steso sul fianco, in una stanza illuminata solo da una candela. Non sapeva come ci era giunto. L'ultima cosa che ricordava era una donna, ma non ricordava cosa aveva detto.

Poi come fosse stato colpito da un fulmine o travolto da una valanga, ricordo` la missione, il tempio e le storie raccontate dalla donna. Solo non ricordava ancora il suo nome...

Provo` ad alzarsi, ma un fortissimo mal di testa lo costrinse a rimanere almeno seduto. Trascorse cosi` alcuni minuti, per poi decidere di ritentare. A fatica riusci` a reggersi in piedi. Lentamente, si guardo` intorno per cercare di capire dove era finito, ma soprattutto dove fossero gli altri.

Riconobbe la stanza dai quadri che la decoravano. Solo dopo noto` che la candela era accesa sulla scrivania. Vide Sakura e Hinata sdraiate in un lato della stanza, Naruto dall'altro. Andò dalle ragazze, per controllare le loro condizioni, e magari svegliarle. Le scosse un po', ma alla fine si arrendette. Si avvicino` a Naruto, trovandolo alquanto malconcio.

Deve aver combattuto per il libro. Idiota. Ma almeno e` vivo penso` sorridendo beh, mi tocca aspettare... che seccatura.

Volto` le spalle a Naruto e fece per risedersi dove si era svegliato, ma la sua attenzione fu attirata fuori dalla stanza. La porta era semichiusa, lasciando intravedere l'esterno. Una candela era appoggiata fuori la porta, e lasciava intravedere un corridoio secondario che non avevano notato all'andata. Lì un altro puntino luminoso rischiarava le tenebre che da anni avvolgevano ogni cosa. La curiosità sopita di Shikamaru si risveglio` improvvisamente.

Potrebbe essere una trappola... Ma se non siamo stati attaccati mentre dormivamo, non lo faranno proprio adesso. Vabbè, scriverò un biglietto.

Sulla scrivania trovo` una penna, strappo` un piccolo pezzo di pergamena e scrisse dove si era diretto. Quindi usci` dalla stanza.

Segui` a lungo la luce delle candele poste lungo il tragitto, in un dedalo di stanze e corridoi. Se avesse dovuto tornare indietro senza la guida della luce, si sarebbe perso in poco tempo.

Attraverso` stanze di ogni tipo: in alcune c'erano grandi e soffici poltrone, singole o a coppie, vicino a dei camini ormai distrutti. In altre c'erano invece palestre, piscine, bersagli e ogni altro ambiente o strumento necessario al proprio allenamento.

Questi Uzumaki non si facevano proprio mancare nulla...

Dopo aver camminato per oltre venti minuti, arrivo` ad una saletta, particolarmente spoglia, con solo un camino, una poltroncina e un tavolo. In questa sala terminavano le luci, segno che la caccia al tesoro era finita. Ma del premio non c'era traccia.

Shikamaru si getto` sulla poltrona, per riprendere fiato, maledicendo la propria curiosità per averlo fatto camminare tanto a lungo per nulla.

Stette seduto sulla poltroncina per qualche minuto, per poi alzarsi e cominciare il percorso a rovescio. Solo per caso si accorse di una zona più scura sul tavolo, che prima non aveva notato. Si avvicino` e vide un libro. Lo prese e cerco` il titolo sulla copertina e sul dorso. Non c'era scritto niente. Allora apri` la prima pagina e lesse le prime parole.

Ciao, Naruto.

Riconoscendo la scrittura, chiuse il libro e lo mise in tasca, immaginando la reazione dell'amico a questo inaspettato regalo. Sorridendo, usci` dalla stanza seguendo nuovamente le candele.

 

Nel frattempo Hinata e Sakura si erano svegliate. In un primo momento si erano preoccupate nel non vedere Shikamaru, ma fortunatamente Sakura aveva notato il foglietto di pergamena sulla scrivania. Solo che nessuna delle due aveva visto alcuna luce fuori dalla porta.

Magari si sono spente pensarono, tranquillizzandosi.

Passarono il tempo nella stanza chiacchierando del più e del meno, aspettando che Naruto si svegliasse e Shikamaru ricomparisse. Non erano troppo preoccupate per il ragazzo steso accanto a loro, si era trovato in situazioni ben peggiori e se l'era sempre cavata.

Non seppero quanto passo` prima che Naruto si svegliasse, ma quando accadde la quiete che regnava nell'ambiente fu definitivamente rotta.

Per prima cosa verifico` che le due stessero bene, chiese di Shikamaru e solo allora si ricordo` di essere stato battuto.

“Bene, io torno sotto e vado a prendere il diario!” disse risolutamente.

Ricordandosi della serratura nascosta, tiro` via uno ad uno tutti i libri dalla biblioteca, senza pero` riuscire a trovare quello giusto. Infine tento` di abbattere con ogni mezzo la porta, ora indistinguibile dalla parete, del tempio. Solo allora Sakura decise di intervenire, facendolo calmare a suon di pugni. Dopo qualche minuti di amorevole pestaggio, Sakura si ritenne soddisfatta, e lascio` Naruto in un angolino a far sbollentare il bruciore della sconfitta.

Avevano fatto talmente tanto rumore che Shikamaru si accorse di loro ancora prima di poter vedere il puntino luminoso della prima candela fuori la stanza.

Sospirando per la loro imprudenza, si diresse a passo svelto verso gli altri.

Arrivo` poco dopo, con la solita espressione annoiata.

“Beh, direi che sia il caso di andare, visto che non si riesce a rientrare...” disse dopo che gli ebbero raccontato i vari tentativi di Naruto.

Mentre cercavano l'uscita dalla biblioteca, Naruto descrisse gesticolando lo scontro con Mito, aiutato da Kurama, che nel frattempo aveva riaperto il canale che collegava i loro chakra.

Poi fu il turno di Shikamaru, che racconto` del perché era uscito, omettendo pero` il ritrovamento del libro. Terminati i racconti, erano tornati all'esterno.

Era l'alba, e le nuvole in lontananza tinte di molte sfumature rosse. L'aria era frizzante e mossa da un leggero venticello, che scompigliava i capelli delle ragazze.

Tornarono nella casa che avevano usato come rifugio all'andata e mangiarono gli ultimi avanzi stantii, che pero` furono divorati in pochi bocconi.

“Naruto, faresti meglio a da avvertire il maestro Yamato che stiamo tornando...” disse Sakura.

“Giusto, hai ragione, cosi` almeno ci fanno trovare qualcosa da mangiare! Kuchiyose no Jutsu!”

E da una nuvoletta di fumo apparve un piccolo rospo. Non era molto più grande di una mela, ma sprizzava energia da ogni poro e la mostrava saltando in continuazione da una parte all'altra. Sulle guance aveva delle piccole chiazze gialle, che risaltavano sulla pelle marrone. La coda aveva due biforcazioni, che si muovevano ogni volta che il rospo cambiava direzione in salto. Ma la cosa più strana erano le zampe. Su di esse erano infatti incisi degli strani simboli, che emettevano un lieve bagliore ogni volta che compiva un salto. Ma era talmente lieve da sembrare solo un riflesso del sole alle loro spalle.

“Hey piccoletto, calmati! -gli disse Naruto, divertito da tanta euforia- Non ti ho mai visto sul Monte Myoboku, chi sei?”

Smettendo per un attimo si saltare disse: “Io sono Masaki, uno dei Tenshi di Ogama Sennin. Sono un rospo messaggero. Piacere di fare la tua conoscenza, Naruto-Sempai!”

“Eh-eh, non chiamarmi Sempai, mi fai sentire vecchio! Comunque, ecco la tua missione. Va dal Capitano Yamato e riferiscigli che stiamo tornando affamati, e sottolinea affamati!”

Ma fu costretto ad urlare le ultime parole, visto che il rospetto, a meta` discorso, aveva fatto il saluto militare ed era saltato lontano ad una incredibile velocità.

'Wow, un Naruto Due” disse Sakura tra le risate.

“Bene, ora possiamo incamminarci anche noi.” disse Hinata, cercando di trattenersi, diversamente dell'amica.

“Si!” le fecero eco gli altri.

 

Corsero per tutta la giornata nella foresta, giungendo a sera sulla costa.

Guardando il romantico tramontare del sole sul mare, in un primo momento non si accorsero della piccola macchia di inchiostro ai loro piedi, che cercava di attirare la loro attenzione. La videro solo quando Naruto emise un urlo, morso ad una caviglia. Era un topo d'inchiostro, uno di quelli usati da Sai per le esplorazioni su larga scala. Soddisfatto di essersi fatto notare, si diresse verso nord, guidandoli alla nave.

La avvistarono dopo una decina di minuti, ormeggiata vicino una piccola spiaggia, dove Yamato aveva costruito una piccola casetta rigorosamente in legno. Arrivati sull'uscio, bussarono. Ma non venne nessuno ad aprire. Riprovarono dopo qualche minuto, ma anche questa volta nessuno li accolse. Decisero quindi di controllare nella nave, sensi all'erta. Corsero sulla limpida acqua marina e con un salto giunsero sul ponte.

Li trovarono sdraiati a terra, profondamente addormentati, con affianco due canne da pesca con l'amo in mare. Sollevati, li svegliarono.

“Eh-eh, scusateci... -inizio` Sai- Abbiamo ricevuto il tuo messaggio, Naruto, e avevamo pensato di pescare qualcosa...”

“Ma alla fine ci siamo addormentati!” concluse ridendo Yamato.

Scesero quindi a terra e prepararono i pesci che avevano pescato.

Dopo poco un piacevole aroma si sparse per l'ambiente, facendogli dimenticare del tutto lo spavento preso. Durante la cena, che era consumata in una stanza addobbata solo con un tavolo e sei sedie, Sai chiese: “Come e` andata la missione?”

“Un fiasco... -rispose Shikamaru- Che seccatura...”

“Se e` possibile chiedere... -incomincio` Yamato- Quale era l'obbiettivo?”

“Credo di non potervelo dire... Mi dispiace” intervenne Sakura, notando che Naruto stava per rivelarglielo.

“Oh, andiamo... Io e Sai siamo cresciuti a pane e segretezza nella Radice...”

“Credo che possiamo dirglielo, Sakura. Basta che non ne facciate parola con nessuno” disse Hinata, assecondando Naruto. Con un sospiro, acconsenti` e insieme raccontarono quello che Mito aveva detto loro.

“Ah, capisco. Ecco il perché di tutta questa segretezza. Ma in fin dei conti, data la protezione che dispone, non vedo il motivo di questo recupero...” disse Yamato alla fine.

Cominciarono quindi a fare le più svariate ipotesi, ma dopo solo un'ora erano tutti entrati nel mondo dei sogni. La mattina seguente si svegliarono di buon ora. Dopo una rapida colazione, radunarono le loro cose, e salparono verso la Terra del Fuoco.

 

Arrivarono a Konoha nel pomeriggio del terzo giorno di viaggio. Avevano percorso al contrario il tragitto fatto all'andata. Mancavano da poco più di una settimana, ma già cominciavano a sentire nostalgia del loro villaggio.

“Finalmente a casa! -esclamo` Naruto, contento- Non vedo l'ora di farmi una bella ciotola di ramen!”

“Hey Naruto, devi fare rapporto all'Hokage, non dimenticartene. -gli ricordo` Shikamaru- Beh, io vado. Ci si vede.” Cosi` dicendo spari` in una nuvoletta di fumo bianco.

“Vado anche io -aggiunse poi Hinata- Ci vediamo dopo, Naruto?”

A queste parole arrossirono entrambi fino alle orecchie. Dopo qualche secondo di imbarazzo le rispose “C-certo! P-passo s-stasera alle otto?”

Annui` e saluto` con un gesto della mano, incamminandosi verso il quartiere Hyuuga.

“Aww che carini che siete!!!” esclamo` Sakura spupazzandosi Naruto come un bambolotto quando Hinata fu fuori dal campo visivo.

“Dai Sakura-chan lasciami!” disse il ragazzo cercando di liberarsi dalla presa dell'amica.

“E da quand'è che balbetti in sua presenza? -chiese con una vena di malizia- Prima era il contrario!”

Camminando erano giunti davanti all'ospedale del villaggio. Qui Sakura si separo` da Naruto, con la scusa di controllare la situazione di alcuni pazienti che seguiva regolarmente. In realta` voleva informarsi sugli ultimi avvenimenti del villaggio, e non c'era informatore migliore delle vecchiette che venivano a fare dei controlli.

Cosi` Naruto si diresse da solo verso il palazzo dell'Hokage, pensando a cosa dire al maestro sul fallimento della missione. Appena annuncio` la sua presenza fu subito fatto entrare nell'ufficio.

“Allora, Naruto, come e` andata la missione?” gli chiese come saluto Kakashi, impegnato a ordinare i fogli sparsi sul tavolo.

“Fallita. Non siamo riusciti a recuperare il libro” ammise Naruto.

“Raccontami tutto.” gli rispose. Per la seconda volta racconto` tutto quello che era successo sin dall'ingresso della biblioteca. Terminato il racconto, ci fu un attimo di silenzio, mentre l'Hokage assimilava tutte le nuove scoperte.

“Capisco... Bene, ottimo lavoro. E in più avete portato tutta questa conoscenza perduta! Davvero non potevo sperare di meglio!” disse Kakashi, visibilmente più sollevato.

“Ma come, non capisco... Non abbiamo compiuto la missione, come può essere un ottimo lavoro?” gli rispose Naruto confuso.

“Vedi, non vi ho detto tutto prima della partenza. L'obbiettivo primario della missione non consisteva nel recuperare il libro, ma nel verificare che la sua protezione non fosse calata. -disse, per poi aggiungere con un tono di voce più serio- vedi, ultimamente mi sono giunte delle voci riguardo un gruppo di rivoluzionari guerrafondai nel Villaggio della Roccia. Anche lo Tsuchikage sospetta qualcosa e ci ha assicurato che condurrà tutte le indagini nella massima segretezza.”

“Ma perché?! Dannazione, dopo tutto quello che abbiamo passato durante la guerra vogliono ancora morti e violenze!?” urlo` Naruto.

“Datti una calmata. Ancora non sappiamo le loro intenzioni, ma come sai alcuni abitanti della Roccia faticano ancora a dimenticare la Terza Guerra. Ce l'hanno ancora con noi per averli sconfitti al Ponte Kannabi... -disse fermandosi un attimo, perdendosi nei ricordi di quella terribile missione- … e sarebbero felici di farcela pagare. Or...”

“Che sciocchezza.”

“Eppure le cose stanno cosi`. Dicevo. Data la presenza di questa frangia contraria alla politica dello Tsuchikage, avevamo bisogno di controllare la nostra arma più potente. Il libro, appunto. Se lo avessi saputo prima, ti saresti battuto con tutte le tue forze per recuperarlo o ti saresti fiondato da solo ad Iwagakure?” Vedendo l'aria decisa sul volto di Naruto aggiunse poi “Lo immaginavo. Inoltre la missione serviva a verificare se la conoscenza contenuta nella biblioteca fosse accessibile o no, e soprattutto se doveva essere presidiata da un nostro ninja o meno.”

“Ma come mai tutta questa attenzione sulla biblioteca? Se era al sicuro prima, perché ora non dovrebbe esserlo?”

“Sospettiamo, che tra i rivoltosi ci sia un ex ninja membro della squadra Anbu, un alleato di Danzo, molto probabilmente... In quel dipartimento sono molte frequenti le morti in missione, quindi e` facile mascherare una fuga. Inoltre doveva essere un membro di alto rango, se era davvero alleato e non sottoposto a quell'uomo, ma stiamo indagando. Ora dovresti capire la complessità della situazione: non possiamo scatenare una guerra muovendo accuse cosi` pesanti ad un gruppo di ignoti, anche se lo Tsuchikage e` d'accordo con noi, riaccenderemmo solamente vecchie rivalità sopite. Devono essere loro a fare la prima mossa. Devono essere loro a mostrasi, ma noi ci faremo trovare pronti. Ho contattato una nostra cara conoscenza, che ora sta indagando da quelle parti.”

“Sasuke, vero?”

“Giusto. Mi tiene costantemente informato sulle sue mosse, quindi ne ho approfittato per chiedergli questo favore. Appena il quadro sarà più delineato, agiremo.

Passando invece ad argomenti più leggeri... Stiamo organizzando un nuovo Esame Chunin con la Mizukage, che temo sia fin troppo interessata a me, e col Kazekage.”

“Davvero?! Voglio partecipare! -disse gasato Naruto- Sento che questa e` la volta buona!”

“Mi dispiace, ma non puoi partecipare. Insieme agli altri Kage abbiamo deciso che sei troppo grande ed hai troppa esperienza per sostenere l'esame con dei ragazzini. Quindi...”

“COSA! Ma... Ma... Come posso diventare Hokage se non posso...”

“Quindi Naruto... Per il tuo preziosissimo aiuto nella Guerra e nella costruzione della grande alleanza che ora lega le Cinque Nazioni Ninja, ti dichiaro ufficialmente Chunin di Konoha!”

Cadde il silenzio, mentre su Naruto si dipingeva un'espressione mista di incredulità e sorpresa.

“Cosa c'è, non dici niente? Pensavo saresti stato contento!”

“ÈÈÈÈÈ????”

 

 

Bar 4 Parole

Ciao a tutti!

Scusate per l'immenso ritardo, ma tra il rientro a scuola e il PC rotto sono riuscito a finire il capitolo solo oggi. Ho dovuto scriverlo a mano e poi batterlo su OpenOffice, una rottura che non vi potete immaginare.

Che dire, spero vi sia piaciuto, anche se a me non convince piu` di tanto... Ah e che lasciate una recensione anche piccola, sembra niente ma fa tantissimo per un autore.

Ciao!!

  
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