Nel silenzio vaga
questa stanca veste
mossa
da una meta
che più non rammenta.
Qualcosa, nelle viscere,
risuona di note scordate.
Crolla il silenzio,
come un muro centenario,
e il boato travolge
tutto
– trema questo velo
e le sue fiamme con lui –
ma il mondo non ne ha
sentore.
Il frastuono s'avvinghia allo stomaco,
non sa lasciare
la stanca veste:
brucia in se stesso,
pacata devastazione.
Ma, fuori, la dolorosa melodia
si finge intatta.