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Autore: rocchi68    14/01/2015    1 recensioni
In questa storia l'ispettore Shikamaru Nara dovrà risolvere un caso complicato riguardante un killer che ha ucciso molte persone, tra le quali anche due amici del protagonista.
Sono alla prima fanfiction per questo vi chiedo di non andarci pesanti con le critiche.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ero appena tornato in caserma quando la vecchietta mi chiamò nel suo ufficio per discutere di quanto successo. Temari essendo una recluta non aveva alcuna colpa e quindi la responsabilità gravava tutta sulle mie spalle.
La signorina Tsunade convinta anche dal vice Jiraya decise, dato che ero il migliore in quel posto, di non sanzionarmi e di punirmi al massimo con qualche ora straordinaria non retribuita che tanto non avrei mai svolto. Anche questa volta avevo portato in salvo lo scalpo, ma dato che le scartoffie nella scrivania stavano via via aumentando, decisi di svolgere qualche pratica in arretrato.
Dopo 3 ore nelle quali ero rimasto l’unico nell’ufficio avevo completato alla perfezione una buona parte del lavoro e decisi dopo essermi preso un altro caffè di dirigermi a casa dove ebbi un’amara sorpresa.
Qualcuno aveva fatto irruzione in casa mia, ma fortunatamente gli oggetti a cui tenevo di più e i gioielli erano ancora al loro posto. Quel vigliacco mi aveva distrutto solamente il televisore, il computer, il letto, la lavatrice e il frigorifero.
Ero stanco morto e decisi che quella notte l’avrei passata in bianco a riordinare e ad accumulare gli oggetti da buttare.
Quando mi avvicinai all’armadio della camera per prendere una coperta mi accorsi di un biglietto.
Orochimaru era passato in casa mia e l’aveva annientata, strappai il biglietto con rabbia e andai a dormire sul divano.
Erano le 3 di mattina e non ero ancora riuscito a chiudere gli occhi, non appena ci provavo venivo svegliato dagli incubi.
I miei amici e Temari erano in un lago di sangue ed era stato Orochimaru a farlo, si divertiva a vedermi soffrire. Il sogno si faceva sempre più ricorrente e per questo nonostante fosse ancora presto decisi di farmi una passeggiata.
Era inutile che restassi in quello stato di dormiveglia, mi sarei innervosito ancora di più e avrei fatto un macello in tutta la casa. Decisi di recarmi nel parco dove ero solito dormire e parlare con Choji, ma neanche qui ebbi la fortuna di essere accolto da Morfeo nel mondo dei sogni.
Erano le 7 di mattina quando decisi di fermarmi al bar e di proseguire poi al lavoro, dove stranamente fui il primo ad arrivare.
Mancava ancora mezzora all’apertura degli uffici e tutti, tranne Kiba e Naruto, avevano le chiavi e questa era la prima volta che venivano utilizzate. Iniziai a pensare che tutti mi avrebbero visto in uno stato comatoso e di certo non potevo informarli che qualcuno aveva fatto irruzione nella mia abitazione.
Non potevo nemmeno denunciare il fatto e quindi decisi di lasciar perdere e iniziai a formulare una scusa convincente. Trovato, potrei dire che i bambini della casa vicina facevano troppo baccano e piangevano in continuazione e così nessuno avrebbe notato il mio aspetto trasandato.
I primi ad entrare furono Tsunade e Jiraya che non si accorsero nemmeno della mia presenza, ma cosa sono un fantasma?
Poi arrivarono Neij, Lee, TenTen, Hinata, Ino, Temari, Sakura e ovviamente per ultimi Kiba e Naruto.
“Siete puntuali una buona volta” feci imitando Tsunade
“Shikamaru, cosa ci fai qui a quest’ora, sembri uno zombie” mi chiese Ino
“Sai Ino i miei vicini hanno dei bambini che piangono con un volume di decibel troppo alto e non ho dormito a causa dei loro piagnistei. Quindi ho deciso di fare una passeggiata in giro per poi venire qui, ma sono arrivato troppo presto.”
“Capito”
 
La mia scusa era efficace in quanto nessuno mi pose ulteriori domande anche se all’improvviso la mia attenzione fu colta dall’arrivo di Naruto che appena arrivato baciò Hinata.
Ma cos era successo mentre ero via?
Vuoi vedere che Naruto si è fidanzato con Hinata, spero solo che metta la testa apposto, il resto non mi interessa.
Sono stato fuori 3-4 giorni al massimo e ci sono stati tutti questi cambiamenti? La prossima volta vedrò di andarmene per qualche anno, chissà che la città non si sposti solo per farmi un dispetto.
 
“Congratulazioni Hinata ho sentito che ti sei fidanzata con Naruto” urlò Ino.
“Ino non urlare ho mal di testa” bisbigliai
“Non sei felice che due nostri amici si siano messi insieme?” mi chiese Sakura
“No”
“Quanto sei acido, vedi di non restare single per tutta la vita” rise Kiba
“Non mi importa”
“ Ragazzi non sono gli unici che si sono messi insieme anche io e Neij ci siamo fidanzati proprio ieri” urlò TenTen.
“Congratulazioni cugino”
 
Basta sono stufo, spero che nessun altro si sia fidanzato. Non sopporterei altri urli e festeggiamenti, ma in quel frangente il destino aveva deciso che era giunta la mia fine.
Lee si era fidanzato la scorsa settimana con una sua ex compagna delle elementari e aveva deciso di tenere tutto nascosto per farci una sorpresa. Ino e Sakura erano fidanzate ormai da anni rispettivamente con Sai e Sasuke. Restavamo solo io e Kiba sulla piazza o almeno lo credevo fino a quando lui non disse che si era fidanzato con Hanabi la veterinaria in fondo all’isolato.
 
“A quanto pare sei rimasto l’unico Shikamaru senza la ragazza” mi dissero in tono canzonatorio.
“Sopravvivrò lo stesso”
“Non è vero morirai di solitudine” riprese Ino
“Meglio di solitudine che di infarto”
“Perché pensi che noi ragazze siamo pericolose?” chiese Sakura
 
Attento Shikamaru questa è una trappola, se rispondi di sì potresti aver il posto assicurato nel cimitero. L’onestà però è la migliore delle virtù.
 
“Sai Sakura direi proprio di sì.”
 
Perfetto sono morto
“Vi siete mai chiesti perché gli uomini vivono meno delle donne? Ve lo dirò io. Le donne ci massacrano, ci sfiancano e poi piangono sulla nostra morte. Sapete cosa proviamo noi uomini quando moriamo? Un profondo sollievo è come se ci fossimo tolti un grosso peso di mezzo. Personalmente non sono così folle nell’uccidermi con le mie mani, preferisco che sia il destino ad uccidermi. Potrei paragonare i ragazzi e le ragazze ai topi e al formaggio.
I ragazzi (topi) attratti dalle ragazze (formaggio) si avvicinano al loro oggetto di interesse, ma non si accorgono che sono caduti in una trappola mortale. Questa è la fine per i topi e per noi uomini.” 
 
“Dove pensi di andare?” mi chiese Naruto
“Molto molto lontano, da voi”
“Ecco vedi come sei Shikamaru, allontani tutte le persone che ti vogliono bene. Tutti siamo stanchi di questo tuo atteggiamento disfattista. Anche Choji…”
“Ino non parlare di Choji, lui era l’unico qui dentro che avrebbe meritato di vivere a lungo e di avere una famiglia. Io invece… lasciamo perdere.” ringhiai
 
Mi diressi verso l’ufficio di Tsunade, ma avendo lasciato Temari da sola con quegli avvoltoi sapevo che le avrebbero fatto il terzo grado.
 
“Temari tu che conosci Shikamaru sai cosa voleva dire con quella frase lasciata a metà” chiese Neij.
“Si sente responsabile e mi ha confidato che Choji non meritava una tale fine e che anzi per quello che gli importa avrebbe preferito essere lui quello ucciso e non il contrario. Mi ha raccontato che ha infranto i suoi sogni per colpa di un errore e questi errori non si dovranno più ripetere. Per questo motivo si autoesclude dalle vostre conversazioni, dai vostri dibattiti e dai vostri litigi, non vuole essere un peso per voi e non vuole avervi sulla coscienza. Vi prego solamente che questa conversazione resti tra noi e che non diventi di dominio pubblico
 
Tutti sbiancarono, nessuno si aspettava che Shikamaru avesse un tale peso sulla coscienza e che dovesse portarne la gravità sulle spalle da solo.
 
“Ascoltami Shikamaru mi hanno riferito che il complice di Orochimaru, un tale Kabuto è stato rinvenuto morto in un magazzino abbandonato. Come nella missione precedente la tua partner sarà Temari, vedete di fare in fretta e di risolvere presto questo caso. Shikamaru ti prego di fare attenzione ho un brutto presentimento.”
 
“Sarà fatto signorina. Arrivederci Tsunade e signor Jiraya” e uscii dall’ufficio.
 
Arrivato nei presi della mia scrivania, presi il fascicolo che conteneva i dettagli del caso, il distintivo e la pistola di Choji, che erano diventati i miei portafortuna. Naruto mi corse incontro abbracciandomi e sussurandomi:
“Mi dispiace non immaginavo cosa provassi”
 
Chiamai Temari e uscii dalla centrale, ripensando alle parole di Naruto. Vuoi vedere che Temari ha spifferato agli altri ciò che mi porto dentro,  tutta la mia tristezza e la mia amarezza per aver fallito.
Ecco trovata la scappatoia per evitare a Temari l’incontro con Orochimaru, l’accuserò di essere una ficcanaso e di aver riferito agli altri il mio segreto più profondo
La lascerò in centrale e proseguirò per la mia strada, sperando che non sia l’ultima volta che la riveda.
   
 
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