Compleanno
Guadava la data sul calendario, triste. Odiava quel giorno, il quindici gennaio, il giorno della sua nascita. Avrebbe dato qualunque cosa per non essere nata. Per non essere sulla terra. Per non vivere. In fondo a chi importava di lei? Lei era solo un fantasma. Un peso per gli altri, anche per i suoi compagni. Chi avrebbe pianto la sua morte? Nessuno. Si allontanò dal muro con sguardo cupo e tetro. La sua mente vagava verso oscuri pensieri. Christa, ignara di essere seguita con lo sguardo, lasciò la sala mensa mentre i suoi compagni continuavano la loro cena. Non voleva passare un minuto di più in quel luogo, con quelle persone che non si meritavano la sua compagnia e che non sapevano o che avevano dimenticato il giorno del suo compleanno. Era nata sola. Avrebbe vissuto sola. Sarebbe morta sola. Raggiunse la camerata. Si spogliò degli abiti piegandoli sul letto. Si raccolse sotto le lenzuola. Non aveva lacrime da versare. Un peso affondò il materasso. Ymir, scostò i capelli biondi di Chrsta, le baciò le labbra rosse come il sangue.
«Buon compleanno Christa».
Lenz chiuse gli occhi.
«Io non merito questo. Io non merito nulla. Il peccato della mia nascita...» Ymir impresse il dito indice sulla bocca.
«Tutti gli uomini nascono nel peccato. Non crederti speciale o diversa» ribatté il soldato dalla pelle scura. Christa non rispose e lasciò che le mani dell'altra si intrufolassero sotto la sua gonna.
«Grazie, Ymir».
Angolo Autrice:
Che fatica scrivere in questo periodo, tutta colpa degli esami! Spero che questa breve storia vi sia piaciuta. Forse perché a me non convince troppo mi farebbe davvero piacere ricevere una vostra opinione. Un abraccio, Mai.
«Buon compleanno Christa».
Lenz chiuse gli occhi.
«Io non merito questo. Io non merito nulla. Il peccato della mia nascita...» Ymir impresse il dito indice sulla bocca.
«Tutti gli uomini nascono nel peccato. Non crederti speciale o diversa» ribatté il soldato dalla pelle scura. Christa non rispose e lasciò che le mani dell'altra si intrufolassero sotto la sua gonna.
«Grazie, Ymir».
Angolo Autrice:
Che fatica scrivere in questo periodo, tutta colpa degli esami! Spero che questa breve storia vi sia piaciuta. Forse perché a me non convince troppo mi farebbe davvero piacere ricevere una vostra opinione. Un abraccio, Mai.