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Autore: rocchi68    16/01/2015    1 recensioni
In questa storia l'ispettore Shikamaru Nara dovrà risolvere un caso complicato riguardante un killer che ha ucciso molte persone, tra le quali anche due amici del protagonista.
Sono alla prima fanfiction per questo vi chiedo di non andarci pesanti con le critiche.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Aprii lentamente gli occhi e girai la testa verso la finestra. Quel posto non era la mia stanza e non era nemmeno la centrale di polizia.
 
Dove sono? In un ospedale? E cosa ci faccio con una garza sul petto.
 
“Dottore il paziente si è svegliato.”
“Magnifico.”
 
“Buongiorno ispettore Nara, ci ha fatti preoccupare, siamo in ospedale e come può ben vedere Orochimaru per un pelo non l’ha uccisa.”
“Dove si trova?”
“Orochimaru è stato ucciso. È riuscito a salvare la nostra città siamo in debito nei suoi confronti. Qui fuori ci sono delle persone che la vorrebbero salutare.”
“Davvero? Beh cosa aspetta le faccia entrare”
“Agli ordini. Ragazzi potete entrare.”
 
Da lì a pochi minuti la mia stanza fu invasa da una marea di persone. Il sindaco mi consegnò un riconoscimento per il lavoro svolto che venne appoggiato sul comodino.
“Ciao Shikamaru, te la passi bene.”
“Ehilà Naruto, stranamente sono felice di vederti e scusa se lo faccio in ritardo, ma congratulazioni per il tuo fidanzamento con Hinata. Rendila felice e vedi di non farla soffrire, altrimenti anche da moribondo ti bastono.”
Kiba e Naruto mi avevano portato una scatola di cioccolatini da mangiucchiare durante la convalescenza in ospedale, mentre le ragazze mi avevano regalato un magnifico mazzo di fiori.
Ino sapeva perfettamente quali fiori preferivo e con quel mazzo mi avrebbero reso meno amara la convalescenza di 2 settimane in quel posto.
 
Scherzare con quei ragazzi mi mancava da un pezzo. Era da qualche mese che non mi divertivo così tanto e ora il peggio era ormai alle spalle.
“Ehi ragazzi avete paura ad abbracciare un vecchio moribondo?”
“Non scherzare, non vorremmo farti male.”
“Sciocchezze vecchio mio.”
Uno alla volta si avvicinarono e mi salutarono augurandomi una pronta guarigione.
 
Quando si avvicinò Tsunade la feci sbiancare
“Signorina 2 settimane di convalescenza più 2 settimane di ferie per il caso Orochimaru fanno un mese di riposo meritato sia per me che per Temari.”
“Chissà perché quando si tratta di riposo non sbagli mai.”
La signorina Tsunade era burbera, ma aveva anche un cuore d’oro, quando voleva.
 
“Scusate ragazzi, ma il paziente è ancora debole, deve riposare.”
“Kevin aspetta, vieni qui vicino un attimo.”
“Ok ispettore vedrò di fare come desidera. Il signor Nara ha chiesto di poter parlare con una persona, in privato. Sapete dove si trova la signorina Temari?”
“Eccomi sono qui.”
“L’ispettore ha chiesto di parlare con lei. Tutti gli altri fuori dalla stanza e vedete di non origliare, se si accorge che qualcuno lo sta spiando vi scarica contro il caricatore.”
 
Mi stava guardando e non sapeva cosa volessi. Ha dei bellissimi occhi, mi ci potrei perdere per ore, ma cosa vai pensando Shikamaru? Non farneticare. Gli effetti di queste schifose medicine hanno effetti strani e sembravo un drogato a farmi queste seghe mentali.
 
“Temari avvicinati su, non avrai paura di me?”
 Prese la sedia che era vicina alla finestra e si sedette al mio capezzale, quando mi accorsi che tra le mani aveva un biglietto. Impossibile, non può essere il biglietto che ho lasciato in macchina prima di entrare nel magazzino.
 
“Sai Shikamaru, sapevo che eri andata da Orochimaru, non sono una stupida. Giunta in centrale ho richiamato l’attenzione di Kiba, Naruto e Ino che mi hanno accompagnato dove eri tu. Prima di andarmene la signorina Tsunade mi consegnò il secondo mazzo di chiavi della tua auto e durante il tuo viaggio in ospedale trovai questo bigliettino. Perché non mi hai mai detto nulla?”
“Paura di troppe cose.”
“Certo come no.”
“Suvvia Temari, avevo paura che ti succedesse qualcosa, avevo paura di perderti, avevo paura di non rivederti più e temevo di sbagliare di nuovo. Probabilmente se da un lato ti ho protetto, dall’altro ti ho deluso e mi dispiace. Non sono degno di esserti amico e quindi se vorrai cambiare partner lo capirò e me ne farò una ragione.”
 
Ormai stavo per piangere, nonostante avessi protetto la persona a cui tenevo di più, ora dovevo rinunciarvi per colpa mia e dei miei troppi errori. Sapevo che dovevo restare con Choji e Asuma, magari mi sarei divertito di più, piuttosto di stare qui a soffrire come un cane.
 
“Non dire cavolate, mi secca soltanto di essere stata all’oscuro per tutto questo tempo e per colpa del mio ritardo avrei potuto perderti.”
“Allora ci tieni a me?”
“Un pochino.”
“Così poco? Pensavo che contassi di più di un semplice pochino, in fondo mi sono sacrificato per salvarti.”
“E va bene, conti un po’ di più di un pochino.”
 
Scese un silenzio imbarazzante che fu interrotto dopo pochi istanti. Avevo deciso, ero stanco di aspettare, dovevo confidarmi a quella ragazza. Del resto cosa mi avevano detto Choji e Asuma?
Shikamaru qualche volta se vuoi ottenere qualcosa devi pur rischiare, mal che vada ti ritroverai con il cuore spezzato consapevole di averci provato, piuttosto che vivere su mille indecisioni e su mille illusioni.
 
“Temari io ti voglio molto più bene di un pochino. Farei di tutto per proteggerti e per starti accanto. Lo so che ti conosco da poco tempo, ma è come se ti conoscessi da una vita intera. Non è che…”
“Cosa?”
“Insomma, tranne che per qualche piccolo battibecco, noi due ci intendiamo alla grande. Siamo molto più che due semplici amici.”
“Su questo non ci piove.”
“Insomma volevo chiederti, Temari cosa ne dici se provassimo…”
“Se provassimo?”
“A metterci insieme. So che è una follia e forse non sono degno di una ragazza come te, ma lo spero.”
“Sciocchino, quanto tempo ancora avevi intenzione di farmi aspettare. Sapevo che eri cotto di me, come io lo sono di te, ma aspettavo che facessi tu la prima mossa.”
“Che imbecille…” non ebbi tempo di terminare la frase che Temari mi baciò.
“Quindi è un sì?”
“Shikamaru, ma ti sei rincoglionito? Certo che è un sì.”
 
Per una volta nella mia intera vita avevo fatto qualcosa di giusto, nessun errore, nessuna conseguenza negativa in futuro, tutto perfetto finalmente.
 
“Scusami Temari se non ho nessuno anello da darti, non avevo ancora pensato a un regalo.”
“Non importa vorrà dire che prenderai l’anello più costoso.”
“Ho un regalo migliore da proporti. Ascolta ho chiesto a Tsunade che ci concedesse 1 mese di ferie pagate e lei ha accettato.”
“Un’ottima notizia.”
“Aspetta non ho finito, resterò purtroppo ancora 2 settimane qui in città a fare la riabilitazione e poi negli ultimi 14 giorni cosa ne pensi di tornare in quel bel hotel per farci una bella sciata tutta in tranquillità?”
“Mi piacerebbe, ma ci costerà una fortuna.”
“Non preoccuparti il sindaco mi ha assicurato che per un mese si farà carico di tutte le mie spese personali se…”
“Se cosa?”
“Se accetterò l’incarico di Capitano della centrale di polizia. Tsunade e Jiraya sono prossimi alla pensione e quindi penso di accettare di buon grado questa possibilità, ma…”
“Con tutti questi se e ma mi stai facendo innervosire.”
“Calmati, ho bisogno di un buon Vice cosa ne pensi di diventare il mio braccio destro?”
“Non so cosa dire.”
“Semplice, devi accettare.”
“Va bene, però voglio un aumento di stipendio.”
“Ne riparleremo quando torneremo in ufficio. Scusami Temari ma ora sono un po’ stanco, queste medicine sono tremende.”
“Dormi pure caro. Io resterò qui a farti compagnia.”
 
Finalmente tutto andava per il verso giusto, avevo un mese di riposo, Temari aveva accettato di diventare prima la mia ragazza e poi il mio Vice capitano.
Non finirò mai di ringraziarti amico mio. Sono terribilmente in debito con te, un giorno vedrò di ricambiare in qualche modo.
Ho trovato, proporrò al sindaco Kakashi di costruire in piazza una piccola statua con una dedica a caratteri cubitali per la tua memoria e di tutte le persone che sono state uccise da Orochimaru.
 
Erano già passati 15 giorni ed ero pronto a divertirmi e a dimenticare finalmente i miei incubi e problemi. Stare con Temari mi faceva star bene, pensavo di essere Paradiso e con cambierai questa situazione con tutto l’oro del mondo.
 
“Allora Shika sei pronto a sciare?”
“Ho qualche altra scelta?”
“No, ma prima dovremmo affittare una stanza in qualche hotel se non vogliamo dormire al freddo.”
 
“Scusi signore, ci servirebbe una stanza. Avete una matrimoniale per me e la mia ragazza?”
“Certo giovanotto. Ragazzo l’avevo avvertita che me ne intendo di coppiette innamorate.”
“Lei è un veggente. Grazie signore e buona giornata.”
 
Ora sì tutto era perfetto, nessuno ci avrebbe mai separato. Pensare che il fiore del nostro amore fosse cresciuto in una tempesta rendeva il nostro legame veramente speciale.
 
 
Ho deciso di aggiungere altri 2-3 capitoli a questa storia per renderla veramente completa. I capitoli successivi sono il sequel che avevo in mente da un po', ma ho deciso di riunire il tutto sotto un unico titolo.
   
 
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