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Autore: willow11    16/01/2015    7 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.4-ottocentoeuno, ottooocentoedue…-
-stai scherzando spero… Ottocento flessioni ma sei impazzito?-

Dave girò il viso grondante di sudore e vide Santana, che col suo solito ghigno alla serpeverde se ne stava in piedi di fianco a lui.

Erano sul prato a poche centinaia di metri dalla Tana e Santana, era letteralmente scappata.
Il giorno del matrimonio di uno dei fratelli di Ron era arrivato, e la signora Weasley era così tanto in fibrillazione che era impossibile da sopportare, in più in quella casa cominciavano ad essere davvero tanti.
-Hai visto Quinn o Puck?-
-Puck era qui fino a dieci minuti fa, Quinn non so…- rispose lui col fiatone.

Santana sbuffò, ormai erano li da una settimana e tutte le volte che cercava di parlare con Quinn era sfuggente e davvero non riusciva a capire il perché.
Sarebbero partite subito dopo il matrimonio, aveva bisogno di parlarle, di studiare una strategia.
Ma niente.


-Dai Daveuccio quante ancora ne devi fare?- Chiese poi l'ispanica.
-Cosa ti serve?- Chiese con fatica il ragazzo continuando a flettersi su e giù.
-Potrei ritenermi offesa per questa tua illazione- replicò altezzosa.
A quel punto Dave scosse la testa e si lasciò cadere sull'erba distrutto -illazione Sannie? Certo che quella saputella ti sta proprio addomesticando per bene!- La beffeggiò con un lieve sorriso.
-Non c'entra Hermione, è colpa dell'insegnamento, dovevo darmi un tono- rispose Santana mentre agitava la bacchetta facendo apparire un asciugamano.
Dave prese l'asciugamano, se lo passò sul viso e si alzò da terra.
-Grazie…-

-Sei molto più grosso…- disse l'ispanica notando che le braccia e i pettorali di Dave fasciati solo da una canottiera erano molto più gonfi.
-Finita questa guerra potresti sempre pensare di unirti a noi…- disse il ragazzo con un grosso sorriso sornione.
-Mi ci vedi con quei bicipiti?- Ironizzò la latina.
Dave aggrottò le sopracciglia.
-non credo proprio, ma magari la tua bella apprezzerebbe…- disse il ragazzo indicando Hermione che scherzava con Ron dall'altra parte del giardino.
-Apprezza ben altro, fidati- rispose sicura Santana perdendosi un attimo in quell'incanto della sua fidanzata -però è proprio bella…-
-Meravigliosa e… Grifondoro!- la canzonò ancora lui.
-Ma da dove l'hai tirata fuori tutta questa ironia…E poi non eri tu che uscivi con un grifondoro fino a qualche tempo fa?-
Il ragazzo s'incupì appena.
Santana sentì quanto quella storia l'avesse segnato.
Lo sentivo nascosta dentro di lui, in profondità. Ma lo sentiva.
-Un po' mi manca… da quanto ne so ha trovato un nuovo ragazzo… Un certo Blaine, è tipo il prefetto di Corvonero…-
-Potrebbe conoscerlo Quinn… Vuoi che chiedo informazioni per distruggerlo?-
Dave scosse la testa -no davvero San, sto bene, va bene così, prima o poi troverò qualcuno… E poi Kurt era troppo piccolo...- disse Dave mimando la statura d Kurt con le mani.

-Cioè adesso ti piacciono gli orsi?- Chiese le sarcastica.
-No… Forse, ma stando tanto a contatto con questi atleti cominci ad apprezzare di più certe cose…- spiegò leggermente imbarazzato.
Santana lo fissò con attenzione e vide quello che il ragazzo stava pensando.
-Sei un depravato Kurofsky! Quelli sono degli spogliatoi non dei bordelli!!!- lo intimò lei con sguardo schifato.
-Mi hai letto la mente non è valido!- replicò giocoso lui.

Santana stava per rispondere a tono ma l'improvvisa apparizione di un ospite inaspettato la bloccò sul più bello.
-Primo ministro-


--


Harry, Ron, Hermione ed ovviamente Santana, stavano seduti sul divano del soggiorno. Ron stava seduto in mezzo, Harry sulla destra ed Hermione sulla sinistra, mentre sul bracciolo sinistro, proprio accanto alla grifondoro, c'era, ovviamente, Santana.

Davanti a loro il primo ministro, Rufus Grimgeour aveva appena aperto un foglio.
-Qui sono espresse le ultime volontà testamentarie di Albus, Percival Wulfric Brian Silente…
 Primo… a Ronald Bilius Weasley lascio il mio deluminatore, un congegno di mia invenzione nella speranza, che quando le cose sembrano più tenebrose, possa mostrarti la luce-
Santana ascoltava con attenzione le parole dell'uomo, cercando di capire cosa celassero davvero.  Sfortunatamente era troppo concentrato sulle reazioni dei ragazzi per pensare ad altro.

Ron afferrò il piccolo oggetto della stessa forma di un manico di qualcosa e chiese spiegazioni a riguardo.

Santana allora guardò l'oggetto e, notando un piccolo cappuccio pieghevole sull'estremità, allungò il braccio.

-Permetti?- Chiese scoperchiano l'oggetto.
Ron strabuzzò gli occhi e davanti a lui apparve una piccola luce che si spostò come una saetta sulle lampade illuminando ancora di più la stanza.
Poco dopo, le stesse e piccole fiammelle di luce tornarono sul deluminatore.

-Penso che funzioni così…- rispose Santana guadagnandosi un sorriso fiero da parte di Hermione.
Il primo ministro aspetto che i ragazzi si concentrarono nuovamente sul testamento e tornò a leggere.
-Ad Hermione Jane Granger lascio la mia copia di fiabe di Beda il Bardo, nella speranza che le trovi appassionanti e istruttive-
Hermione afferrò il vecchio libro e guardò prima i suoi amici e poi Santana che sembrava sempre meno convinta.
Ma a che gioco stava giocando Silente?

-A Harry James Potter lascio il boccino catturato alla sua prima partita di quidditch ad Hogwarts, in memoria delle ricompense della perseveranza e abilità-
L'uomo prese dalla borsa un pezzo di stoffa scura, in un cui dentro avvolto, c'era il boccino d'oro.
L'ispanica sentì nitidi i suoi pensieri.
I boccini d'oro hanno una memoria tattile, l'uomo sperava che al tocco d Harry l'oggetto si aprisse.
Per un attimo fu tentata di intervenire e di dire ad Harry di non toccarlo, non ancora.
Ma poi si fermò. Sarebbe stato troppo semplice.

Ed infatti, appena Harry lo prese, il boccino non si aprì.

Anche Hermione e Ron erano visibilmente delusi, solo Harry sembrava non aver capito assolutamente niente.

Santana decise di non approfondire, non in quel momento, ci sarebbe stato tempo.

-E' tutto?- Chiese serio Harry.
-Non esattamente, Albus Silente ha lasciato qualcosa anche a lei signorina Lopez- disse l'uomo girandosi contrariato verso Santana.

-A Santana Marie Lopez lascio, la spada di Godric Grifondoro-
Ron scoppiò a ridere per l'idiozia di quel connubio.
Hermione allora gli diede una veloce gomitata per zittirlo.

-Nella speranza- continuò Grimgeour - che il coraggio e la lealtà, nobilitino le anime di chi si metterà sulla sua strada…- lesse l'uomo -Purtroppo Albus Silente non aveva la facoltà di donare quell'arma…  Senza contare che la signorina Lopez è stata una serpeverde…-

-Non significa niente, Silente l'ha lasciata a lei…- s'intromise con fermezza Hermione.
-Non ha comunque importanza, l'attuale collocazione della spada è ignota-
-Come scusi?- Chiese Harry sorpreso, quella spada, da che si ricordava lui era sempre stata nell'ufficio di Silente.
-La spada è scomparsa- spiegò l'uomo.
Santana si girò verso Harry perplessa.
-Non so cosa lei stia tramando signor Potter, ma non puoi combattere questa guerra da solo, lui è troppo forte…-


--


Santana era seduta sul letto della piccola camera che ormai ospitava lei e la grifondoro da più di una settimana. Si era da poco messa in tiro per l'imminente matrimonio.
Un lungo abito da sera rosso smanicato le fasciava perfettamente il corpo.
I capelli corvini erano sciolti e i leggeri boccoli le cadevano disordinati sulle spalle scoperte.
Mentre aspettava che anche Hermione finisse di vestirsi, sfogliava con interesse il libro di favole che Silente aveva lasciato alla ragazza.
Quel libro lo conosceva bene, lei e Quinn avevano imparato a leggere proprio grazie a quelle storie quando avevano solo quattro anni.
Doveva esserci un segno, doveva per forza esserci qualcosa, perché nulla di quei doni sembrava avere un senso logico.

-Allora, come sto?-
Santana alzò gli occhi e per poco non svenne.
Il rosso acceso del piccolo abito con un generoso decolté e le mezze maniche, scendeva aderente appena sopra le ginocchia. I capelli sciolti e chiari le incorniciavano il viso leggermente truccato.

-E' un vero peccato che tu non possa leggermi la mente…- disse seria Santana afferrandola per i fianchi.

Hermione arrossì ancora di più.

-Quindi, dovresti uscire vestita così…-
Hermione sbuffò sonoramente mentre Santana l'attirava a se.
-San il vestito…-
L'ispanica si staccò a malincuore nonostante sentisse che anche Hermione la desiderava da morire.
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.

Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.

Hermione la guardò confusa.

-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme…Ma ti prego, permettimi di farti l'incanto obscuro…-
-Santana non…- cercò di bloccarla Hermione, ma l'ispanica le mise l'indice sulla bocca.
Hermione capì quanto quelle parole fossero difficili da pronunciare per la sua compagna e annuì facendole intendere di continuare.

-So che quella che ci perderà sarò io… adesso faccio tanto la straordinaria perché ti leggo letteralmente nella testa…- riprese Santana facendo un leggero sorriso che contagiò l'altra.

-Ma non voglio più farlo- aggiunse poi tornando subito seria -non riesco a controllarlo sempre, non riesco a proteggermi sempre… E io ne ho bisogno, ho bisogno di non sapere quello che pensi perché lo sento… io lo voglio sapere e basta…-

Hermione fece fatica a non sciogliersi davanti quella dichiarazione.

-L'hai provato tante volte questo discorso?- Disse la più piccola facendo combaciare la sua fronte con quella di Santana
-Giusto un paio- rispose con un sorriso.
-Sei testarda…-
-Sono una serpeverde…-

Hermione chiuse gli occhi.

-Facciamolo!-
-Davvero?- Chiese sorpresa Santana che quasi non ci sperava più.

-Non l'hai ancora detto ad alta voce, ma questa è una dimostrazione d'amore con i fiocchi Santana… E sì, un po' mi manca rimanere sola con i miei pensieri, anche se sto pensando a te…-
L'ispanica arrossì violentemente.

-E poi è sempre più raro vederti arrossire così tanto per qualcosa che ti dico…-

-Quindi dovrei oscurarti per alimentare il tuo ego?- Chiese beffarda l'ispanica una volta tornata di un colorito normale.
Hermione annuì felice.

-Lo facciamo adesso?- Chiese seria Santana.
La più piccola annuì ancora -se per te va bene…-

Santana sospirò, di certo non si aspettava di farlo subito. Ma forse era meglio, Hermione avrebbe potuto cambiare idea.
Così prese la bacchetta e guardò la fidanzata.

-Ok…- disse fra sé e sé.

-Devo fare qualcosa?- Chiese Hermione titubante.
Santana scosse la testa.

-Ok… Allora sono pronta-
-Tranquilla non ti farà male…- La rassicurò la più grande.
-E a te?- Domandò preoccupata la grifondoro.
-Neanche-

Santana fece un paio di passi allontanandosi da Hermione, poi si girò verso di lei e le puntò la bacchetta contro.

-Bene… allora… uno, due… Obscuro!-





---
---



Svelato il testamento di Silente...
Che ne pensate?

Okok... So che vi stavate aspettando anche qualcosa per Quinn, ma la ragazza è sparita da un pò di giorni,
quindi niente regalino per lei...

Su Santana e la spada non mi esprimo,
ma questa cosa che le venga detto spesso che è una grifondoro mancata mi fa ridere parecchio...

E infine l'incanto Obscuro... Qualcuno ha già qualche idea di cosa questa cosa comporterà???

Intanto vi lascio aspettando i vostri commenti
grazie a chi segue, legge e recensisce la storia
a prestissimo
Chiara
  
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