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Autore: Tonks98    17/01/2015    2 recensioni
Salve lettori, questa storia è particolare e molto diversa dalle altre. Innanzi tutto ogni capitolo potrebbe essere l'ultimo, e la aggiornerò ogni volta che avrò qualche idea per continuarla. Il titolo dice molto. Pensate se il Paradiso non fosse posto per voi... e...poteste tornare indietro.
Tonks98
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hey, I just met you, and this is crazy, but I hate you Potter!

Erano passati alcuni anni da quella conversazione notturna. Ormai tutti gli studenti si erano abituati alla presenza di Piton sotto forma di fantasma. Per quanto ci si possa abituare a trovarselo davanti quando meno ce lo si aspetta, magari con in mano qualcosa di pericoloso... tipo un pugnale insanguinato e un un ghigno folle dipinto sul volto diafano. O di notte mentre si gira fuori orario, infrangendo le regole. Se lui era di buon umore, e soprattutto se tu eri Serpeverde, ti compariva alle spalle facendoti prendere un mezzo colpo e tornare dritto di filato nel tuo dormitorio. Se era di cattivo umore...bhe una volta si dice che abbiano trovato un ragazzino del terzo anno di Grifondoro appeso per l'elastico delle mutande alla statua di un cavagliere con lancia al quarto piano, traumatizzato. Insomma, se già da vivo era l'incubo notturno degli studenti, adesso che in aggiunta aveva dei 'poteri da spettro' era ancora più terrificante. A volte però si divertiva a fare scherzi per il puro gusto di farli: i suoi bersagli preferiti erano Gazza e Mrs Purr, non si contavano più le volte che si era vista la gatta del custode volare giù da una scalinata. E poi la sua opera d'arte, la macchia di sangue sul tappeto della sala professori. Gazza ha provato a lavarla via con qualsiasi prodotto, pozione, filtro di cui fosse a conoscenza, provò perfino a bruciare il tappeto e metterne uno nuovo. Niente, la macchia di sangue continuava a ricomparire. Ogni tanto qualche professore, soprattutto quelli di Difesa contro le Arti Oscure, si ritrovavano nel piatto della cena qualche parte anatomica lacerata. C'è chi diceva appartenessero a qualche studente che Piton aveva rapito e ucciso in vita. Lui si divertiva ad alimentare queste dicerie, in realtà si serviva di qualche effetto speciale. Il sangue non era altro che vernice magica e le interiora pezzi di spezzatino trasfigurati. Aveva scoperto che se si concentrava poteva far cambiare forma alla materia. Non cambiava la materia nella realtà, ma semplicemente la faceva apparire diversa agli occhi di chi guardava, confondendo la mente. Era il suo scherzo preferito. Alcune volte invece vagava solo per i corridoi, sovrappensiero. Spesso incontrava ragazzini del primo anno sperduti nel castello, sbucava da dentro ai muri o dietro agli angoli facendoli sussultare per lo spavento, però poi li aiutava a ritrovare la strada giusta, senza chiedere in cambio nulla. Per poi bloccare dall'interno la porta della classe in cui erano diretti, giusto per farli arrivare in ritardo. Le lezioni di Pozioni e di Difesa però diventarono le più amate dagli studenti, la cosa più comune che poteva capitare era vedere la bacchetta del professore di Difesa ribellarsi al padrone e volare fuori dalla finestra, oppure direttamente il professore. Durante le lezioni di Pozioni, ad ogni affermazione che lui reputava (a ragione) poco corretta, sulla lavagna comparivano scritte tipo: "SBAGLIATO!" e "Testa di legno!" oppure "A? Io gli avrei messo T!" e "Paciock saprebbe fare di meglio." o la più bella "Sai, l'ultima volta che ho sentito un'idiozia del genere tolsi talmente tanti punti a Grifondoro che vinsero la coppa delle case solo sette anni dopo." Come detto, alla fine gli studenti, soprattutto quelli di Serpeverde, si abituarono alla sua presenza, trovandolo in fin dei conti simpatico. Certo, con un senso dello humor un po' particolare, ma divertente. Quando Teddy Lupin giunse al castello, e come ci si aspettava venne smistato in Grifondoro, nessuno si scorderà mai la volta in cui arrivò in ritardo alla lezione di Trasfigurazione della professoressa Rectra. Senza compiti  e con la divisa tutta sgualcita addusse come scusa: "Sono arrivato in ritardo perchè ho dovuto inseguire i miei compiti fino al bagno del secondo piano... ho provato a recuperarli, ma il water in cui erano finiti ha cercato di mangiarmi! Ho pensato non fosse carino consegnarli nello stato in cui si trovavano dopo recuperati...." la professoressa non gli credette e tolse 10 punti a Grifondoro. Sotto gli sguardi esterrefatti dell'intera classe sulla lavagna comparve un disegno molto realistico di un Teddy Lupin alle prese con una canna da pesca e un water indemoniato. Tutti scoppiarono a ridere quando magicamente il disegno prese vita e il water ingurgitò tutti gli schemi di trasfigurazione che la professoressa aveva scritto diligentemente sulla lavagna, terminando il pasto con un teatrale "BUUUURP!". Questa era solo una delle indimenticabili imprese compiute dall'ectoplasma di Severus Piton. 
Resterà per sempre nella leggenda l'anno in cui arrivò a scuola James Sirius Potter, Grifondoro pure lui, spaccone, viziatello e smargiasso. Ribelle a ogni regola, ma geniale in Difesa e Trasfigurazione. Per chi l'avesse conosciuto, come la professoressa McGranitt, Hagrid e il professor Vitious, che sembravano immuni all'usura del tempo, il giovane Potter era in tutto e per tutto la copia di suo nonno. Anzi sembrava che i geni Weasley e quelli Potter si fossero fusi per dare vita a un individuo capace di creare putiferio solo mettendo la testa in un'aula. Ovviamente era il nipotino preferito dello zio George, il quale gli forniva una riserva annua di scherzi marca Weasley, con sommo gaudio dei suoi genitori, e soprattutto di suo fratello Al. 
Spesso professava il suo estremo schifo per la casa verde-argento e non perdeva mai occasione per fare uno scherzo e umiliare qualche indifeso Serpeverde. Per Piton fu odio a prima vista, gli sembrò di essere tornato indietro nel tempo a quando aveva conosciuto il suo "adorabile" nonno. In un primo tempo pensò di ignorarlo, dopo tutto lui ormai era un adulto e per di più deceduto, trovava fin troppo stupido mettersi contro un moccioso di undici anni. Ma quando osò scrivere sulla porta della sua dispensa personale ( sì, nel caso ve lo stiate chiedendo il fantasma di Severus Piton ha una sua dispensa personale, che in realtà è la sua vecchia dispensa. Chiese il permesso nel 2004 di tornarne in possesso, e concessogli, non senza qualche lieve scaramuccia, dalla Preside. Da allora quando non è in giro a fluttuare, sta lì a preparare intrugli spettrali.) la scritta: Da Mocciosus: distillatore di intrugli, pozioni e qualsivoglia altra schifezza che non sia shampoo, dal 1971.
"Potter!" l'urlo si sentì per tutto il castello. "Me la pagherai...una volta...per...tutte." tutto il suo buon senso andò a farsi benedire. Severus non poteva fargliela passare liscia, così distillò una pozione di sua invenzione. La mise in una bottiglia di shampoo per capelli che andò a sostituire a quella del giovane Grifondoro durante la notte. La mattina il ragazzo si lavò, si fece doccia, shampoo e balsamo poi scese in Sala Grande. Vi lascio immaginare la sorpresa di tutti quando lo videro con i capelli verde-argento, e le risate, soprattutto dei Serpeverde, quando si rese conto del motivo di tutti quelli sguardi. Cominciò a correre per tutta la sala in preda all'isteria gridando: "UNO SPECCHIO! PRESTO DATEMI UNO SPECCHIO!"  e quando lo ebbe finalmente tra le mani e si fu visto, svenne. Quando riprese conoscenza si ritrovò in infermieria, con il fantasma di Piton che gli galleggiava intorno, un orrendo ghigno stampato in faccia. "E' stato lei!" 
"La perspicacia è sempre stata una dote della famiglia Potter...L'unica temo." disse questo mellifluamente. 
"Mi dia l'antidoto vecchio pipistrellaccio trasparente!" 
Piton ghignava calmo e beato: "Non leggi le istruzioni sulle bottigliette di shampoo vero? Bhe dovresti. Questa ad esempio dice:" e tirò fuori il flacone in cui aveva messo la pozione "Effetto permanente e a lunga durata. Garantita lucidità, resistenza e brillantezza imperituri." disse calcando sull'ultima parola. 
"Ma..." 
"I flaconi di shampoo non mentono Potter. Temo che resterai così per sempre." il ghigno diventò un vero e proprio sorriso sadico alla vista della disperazione del giovane. "Mio padre lo verrà a sapere!" 
"Ah! Già sentita questa solfa, non ti servirà a niente nasconderti tra le sottane del babbo, se non vuole incorrere anche lui nella stessa sorte." fece per andarsene lasciando il bambino ammutolito. 
"Ah, e tanto per la cronaca. Non. Osare. MAI PIU'. Chiamarmi. MOCCIOSUS!" urlò lo spettro tirando sù un vento così forte da rovesciare il letto del giovane Grifoncino. Poi scomparve. Da quel giorno James porta i capelli molto più corti e se li tinge quotidianamente. Pochi sono a conoscenza di questo segreto, una di questi è la sua adorabile mamma. La signora Potter, una volta venuta a sapere del fatto, minacciò il povero ectoplasma di trasformarlo in poltiglia spettrale se non avesse preparato almeno la tintura per capelli al figlio. Piton, in quel frangente, ricordò per la prima volta con orrore la fine di Bellatrix Lestrange, che lui si era beatamente goduto dall'alto con tanto di bandierina "Lolly Molly Rocks" e Pop-Corn. Non potè che obbedire, ben sapendo di cosa è in grado di fare una mamma Weasley per un figlio...e desideroso di rimanere sulla Terra ancora per un po'. Ma il suo modo di vedere i Potter cambiò un anno dopo, per poi mutare definitivamente.










Angoletto dell'autrice: Rieccoci con un nuovo capitolo! Severus si toglie finalmente qualche sassolino dalle scarpe. Alla prossima! e mi raccomando le recensioni fanno sempre piacere. Colgo l'occasione per ringraziare chi recensisce sempre e che dà sempre ottimi consigli e idee a dir poco geniali! Grazie.
Tonks98
   
 
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