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Autore: isina4everyoung    22/11/2008    2 recensioni
Una Potter e un Malfoy. Un amore impossibile come quello di Romeo e Giulietta. Lily e Scorpius due anime gemelle pronte ad affrontare le difficoltà pur di far crescere la loro storia d'amore. Un'anno ad Hogwarts. Il più bello e il più intenso, ma anche il più doloroso. DAL 13ESIMO CAPITOLO: Si fissarono in silenzio e poi si baciarono. Quel bacio le fece ricordare quando si erano baciati la prima volta. Allora quel gesto le era sembrato così strano e inappropriato, mentre adesso il pensiero di rinunciarci per una settimana la atterriva.- ci vediamo tra una settimana-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il lunedì era stato ancora più apatico del giorno prima per Lily e Gea, si erano messe a studiare trasfigurazione per tutto il giorno ma quando era stato il momento di andare a cena si erano già scordate tutto.

-Lily vieni un secondo?- Scorpius prese Lily per mano e le sorrise. La rossa annuì e seguì il suo fantastico ragazzo nella sua stanza…

 

Stava girovagando da dieci minuti per la scuola senza meta quando decise di entrare in un’aula. La stanza era buia e perfetta per pensare così ci si infilò dentro e si mise sopra un banco.

Sentì un rumore provenire da un angolo e spaventata prese la bacchetta e pronunciò “lumos”. Fu allora che lo vide.

James stava seduto in terra, una scena simile a quella della sera precedente ma non del tutto uguale. Lo sguardo del ragazzo sembrava perso nel vuoto come a cercare un qualcosa di inesistente o comunque lontano e la bottiglia che la sera prima era rimasta chiusa era aperta ed appoggiata distrattamente alla gamba del ragazzo che ne beveva meccanico alcuni sorsi.

- James…- le parole di Gea, poco più di un sussurro, non arrivarono a James che continuava a muovere il braccio con cui teneva la bottiglia meccanicamente.

Gea allora gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.

- James-

Alzò il capo e la guardò stupito- Gea-

- Cos’hai?-  vide James guardarla interrogativo come intento in una faticosa lotta interiore e capì per la prima volta che le persone non sono mai come sembrano. Conosceva quel ragazzo da prima che iniziasse la scuola e mai avrebbe pensato di vedere una scena simile

- Tutto. La mia vita fa schifo, io non sono niente….-

Lo fermò prima che potesse continuare – Non fare così James, tutti abbiamo dei momenti oscuri, ma poi passano…-

-Quando?- la voce di James conteneva una preghiera, sembrava che volesse che lei gli dicesse che sarebbe tutto andato bene

- Prima o poi James, prima o poi tutto si aggiusterà…- e mentre parlava sapeva che quella frase era anche per lei perché anche se in quel momento andava tutto bene, sapeva che prima o poi le cose precipitavano.

- Posso?- senza aspettare una risposta prese la bottiglia e ne bevve un sorso molto lungo. Tossì. Le bruciava la gola, ma quel bruciore la stuzzicava a bere di più. Prese la bottiglia che James le aveva prontamente tolto di mano e ne bevve ancora un po’.

- Calma bimba!- James stava sorridendo- non pensi di essere troppo piccola per bere così?-

- E tu non sei troppo giovane per avere già una crisi di mezza età in cui non sai cosa farai della tua vita?- Gea lo guardò dritto negli occhi. Poteva avere due anni in meno, ma lei non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.

- Colpito e affondato!- James alzò le mani in segno di sconfitta prima di prendere la bottiglia dalle mani della ragazza- ma almeno lasciamene un sorso-

 

 

 

Lily stava abbracciata a Scorpius nella sua camera. Anche se non si vedevano da domenica mattina ed era solo lunedì sera c’era qualcosa di diverso tra di loro…

- Tutto bene?-

- Si, sono solo stanco…sai questa cosa degli esami anticipati mi ha sconvolto…-

- Già ha sconvolto tutti- Lily lo guardò titubante ma alla fine decise di fidarsi di lui, forse erano veramente solo gli esami... chiuse gli occhi  si strinse forte a lui.

 

 

 

- Sai Gea, non ti avevo mai capita davvero…- gli occhi di James adesso erano grossi e lucidi, ma era la prima volta in quei due giorni che si sentiva sereno

- A si?- Gea lo guardava curiosa con quei suoi occhi che sono capaci di perforare ogni cosa…

- Si. Sembri una ragazza simpatica, allegra e un pò strana ma in realtà hai capito il mondo molto meglio di altre persone. Credo che la tua sia solo una maschera. Se te la togli diventi una ragazza profonda, dolce e bellissima- James guardò Gea negli occhi, e le accarezzò una guancia con due dita…

- Jam – non riuscì a dire altro. Si ritrovò con il viso a pochi centimetri della lebbra perfette del ragazzo e le baciò. All’inizio fu un bacio timido. Si staccarono subito, si guardarono appannati dal whiskey e si ribaciarono. Questa volta il bacio fu più consapevole e più travolgente. In un secondo Gea era in terra e James sopra di lei. Continuarono a baciarsi per un po’, baci innocenti alternati a baci disperati, ma mai consapevoli. Poi si addormentarono. Abbracciati l’uno all’altra come in cerca di un ancora.

 

 

Quando si svegliò era ancora l’alba. Cercò di mettersi a sedere senza sveglirlo ma lo sentì muoversi nel letto e seppe che nel giro di cinque minuti si sarebbe alzato, ormai aveva vissuto quella scena molte volte e la conosceva molte volte. Lily però non sapeva che quello sarebbe stato l’inizio della fine.

 

 

Un raggio di sole colpì James negli occhi e lo fece svegliare. Inizialmente non si rese conto di essere steso nel pavimento di un’aula abbracciato a Gea, ma dopo qualche minuto gli eventi confusi della sera prima presero il sopravvento. Non poteva credere di aver baciato quella ragazzina. La conosceva da uqndo aveva due anni, era la migliore amica di sua sorella, aveva la stessa età di sua sorella ed era fidanzata, ma non avrebbe cambiato niente della sera precedente. Ma sapeva che era sbagliato, per tutti e due. La sera prima non erano veramente loro, avevano bevuto e la disperazione si era impossessata di loro come una droga che ti porta alla pazzia…ma quanto era dolce e invitante quella particolare pazzia…

Si alzò e uscì dalla stanza. Non era giusto per lei e neanche per Tobias. non era colpa di nessuno dei due se era pazzo…era lui quello che doveva pagare le conseguenze delle sue azioni…

 

 

 

Il treno correva sui binari. Tobias guardava fuori dal finestrino in cerca del profilo di Hogwarts. Dopo la conversazione con sua sorella Meggie aveva le idee più chiare. Doveva parlare con Gea e dirle che teneva a lei più di quanto desse a vedere e che non voleva assolutamente spaventarla ma solo farle capire quanto l’amava…già lui l’amava e glielo avrebbe detto…in fondo sapeva che anche lei l’amava…poi un fischio lacerò l’aria. Avrebbe voluto farlo smettere. Cercava di tapparsi le orecchie ma non ci riusciva, le sue mani non rispondevano ai comandi. Poi come era iniziato tutto finì e Tobias chiuse gli occhi velice che quel suono atroce fosse finito. Poi vide una luce bianca, un tunnel dal quale uscì gea che sorridente allungò le braccia verso di lui e lo baciò. Poi, tenendolo ancora stretto a se, lo portò verso la fine del tunnel.

 

 

 

Gea stava studiando in giardino con Lily quando vide James dirigersi verso di loro. All’inizio fu presa dal panico, non era pronta per parlargli quando si ricordò che Lily era sua sorella e che magari voleva parlare con lei. Era a qualche metro da loro. Prese un respiro profondo.

- Ciao ragazze- la voce di James era tornata serena  come sempre, o almeno così voleva che sembrasse

- Ciao Jam, come stai fratellone?-

- Tutto bene, posso rubarti Gea per un secondo?- James sorrise ma straboccava tensione da tutti i pori. Gea era diventata tutta rossa e Lily guardava interrogativa il fratello e l’amica. Dopo un minuto di silenzio fu costretta ad assentire e così si mise a sedere mentre Gea e James si allontanavano.

 

 

Scorpius guardava Lily dalla finestra.  Era incredibile quanto fosse diventata più bella dalla prima volta che l’aveva vista con i capelli rossi che le erano cresciuti, il fisico magro e asciutto al punto giusto e quella labbra fantastiche. Avrebbe voluto saltare giù dalla finestra, prenderla e portarla in camera, ma una malsana parte di lui lo faceva rimanere lì a guardarla. Sospirò. Aveva preso una decisione per il bene di Lily ed era deciso a rispettarla, anche se sembrava così difficile…

 

 

- James io…-

- No Gea ti prego fammi parlare. Mi dispiace tanto per ieri sera. Ero ubriaco e non mi sono comportato bene con te. Non avrei dovuto lasciarti bere in quel modo e soprattutto non avrei dovuto baciarti ma vedi…-

- James smetti! Lo stai rifacendo: ti addossi tutte le colpe. Eravamo in due dentro quella stanza, sono stata io che ti ho preso la bottiglia, è colpa mia quanto tua..-

- Non è vero. Per le mutande di merlino, io ho due anni più di te, sei ancora una bambina avrei dovuto proteggerti…-

- Proteggermi? E da cosa? Non ho tre anni, ne ho quasi sedici. Non sono una bambina!-

- Si che lo sei! Sei fantastica e bellissima, ma sei sempre una bambina e io sono il fratello maggiore della tua migliore amica…io!-

- Basta James, smettila! Non è successo niente di grave. Non abbiamo fatto niente di sbagliato. Sono fidanzata non succederà più. Fine della questione, tu  non hai colpe chiaro?- Gea guardò James fisso negli occhi.

- Scusate se vi interrompo, Signorina Paciok deve venire subito con me…-L’infermiera, la signora Campell guardò Gea con una faccia preoccupata

- Cosa è successo?- Gea non riusciva a muoversi, era terrorizzata dalla paura

- Mi creda è meglio se viene con me, io non sono la persona adatta per spegare…- prese la mano di Gea che la strattonò via

- IO NON MI MUOVO DA QUI SE NON MI DICE SUBITO COSA E’ SUCCESSO!- Gea era scoppiata in lacrime. L’infermiera la guardò per un secondo poi decise che era meglio dirle tutto

- Si tratta del signor Weeb, Tobias.- guardò Gea come per chiederle scusa per quello che stava per dirle- il treno su cui viaggiava è uscito dai binari. Non ci sono superstiti.-

Gea sentì il mondo crollarle addosso. Scoppiò in lacrime e scappò via. Non sentì i richiami di James e dell’infermiera. L’unica cosa che voleva era andare via da quel posto dove tutto, persino James, gli ricordava lui.

 

 

Allora prima di ringraziarvi una piccola precisazione. Anche il il capitolo precedente si chiama prologo non è l’inizio di una nuova parte della storia, siamo quasi alla fine. Manca poco ma il capitolo precedente ha dato il via a tutta una serie di fattori determinanti in questo e nei successivi capitoli. Non sono ancora completamente sicura ma credo che dopo la storia ci saranno uno o due capitoli per farvi capire come sarà la vita futura dei personaggi. Spero che questo capitoli vi sia piaciuto. Un bacio.

  
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