Il lunedì
era
stato ancora più apatico del giorno prima per Lily e Gea, si
erano messe a
studiare trasfigurazione per tutto il giorno ma quando era stato il
momento di
andare a cena si erano già scordate tutto.
-Lily vieni un
secondo?- Scorpius prese Lily per mano e le sorrise. La rossa
annuì e seguì il
suo fantastico ragazzo nella sua stanza…
Stava girovagando
da dieci minuti per la scuola senza meta quando decise di entrare in
un’aula.
La stanza era buia e perfetta per pensare così ci si
infilò dentro e si mise
sopra un banco.
Sentì un
rumore
provenire da un angolo e spaventata prese la bacchetta e
pronunciò “lumos”. Fu
allora che lo vide.
James stava
seduto in terra, una scena simile a quella della sera precedente ma non
del
tutto uguale. Lo sguardo del ragazzo sembrava perso nel vuoto come a
cercare un
qualcosa di inesistente o comunque lontano e la bottiglia che la sera
prima era
rimasta chiusa era aperta ed appoggiata distrattamente alla gamba del
ragazzo
che ne beveva meccanico alcuni sorsi.
- James…-
le parole
di Gea, poco più di un sussurro, non arrivarono a James che
continuava a
muovere il braccio con cui teneva la bottiglia meccanicamente.
Gea allora gli si
avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.
- James-
Alzò il
capo e la
guardò stupito- Gea-
- Cos’hai?- vide James guardarla
interrogativo come
intento in una faticosa lotta interiore e capì per la prima
volta che le
persone non sono mai come sembrano. Conosceva quel ragazzo da prima che
iniziasse la scuola e mai avrebbe pensato di vedere una scena simile
- Tutto. La mia
vita fa schifo, io non sono niente….-
Lo fermò
prima
che potesse continuare – Non fare così James,
tutti abbiamo dei momenti oscuri,
ma poi passano…-
-Quando?- la voce
di James conteneva una preghiera, sembrava che volesse che lei gli
dicesse che
sarebbe tutto andato bene
- Prima o poi
James, prima o poi tutto si aggiusterà…- e mentre
parlava sapeva che quella
frase era anche per lei perché anche se in quel momento
andava tutto bene,
sapeva che prima o poi le cose precipitavano.
- Posso?- senza
aspettare una risposta prese la bottiglia e ne bevve un sorso molto
lungo.
Tossì. Le bruciava la gola, ma quel bruciore la stuzzicava a
bere di più. Prese
la bottiglia che James le aveva prontamente tolto di mano e ne bevve
ancora un
po’.
- Calma bimba!-
James stava sorridendo- non pensi di essere troppo piccola per bere
così?-
- E tu non sei
troppo giovane per avere già una crisi di mezza
età in cui non sai cosa farai
della tua vita?- Gea lo guardò dritto negli occhi. Poteva
avere due anni in
meno, ma lei non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
- Colpito e
affondato!- James alzò le mani in segno di sconfitta prima
di prendere la
bottiglia dalle mani della ragazza- ma almeno lasciamene un sorso-
Lily stava
abbracciata a Scorpius nella sua camera. Anche se non si vedevano da
domenica
mattina ed era solo lunedì sera c’era qualcosa di
diverso tra di loro…
- Tutto bene?-
- Si, sono solo
stanco…sai questa cosa degli esami anticipati mi ha
sconvolto…-
- Già ha
sconvolto tutti- Lily lo guardò titubante ma alla fine
decise di fidarsi di
lui, forse erano veramente solo gli esami... chiuse gli occhi si strinse forte a lui.
- Sai Gea, non ti
avevo mai capita davvero…- gli occhi di James adesso erano
grossi e lucidi, ma
era la prima volta in quei due giorni che si sentiva sereno
- A si?- Gea lo
guardava curiosa con quei suoi occhi che sono capaci di perforare ogni
cosa…
- Si. Sembri una
ragazza simpatica, allegra e un pò strana ma in
realtà hai capito il mondo
molto meglio di altre persone. Credo che la tua sia solo una maschera.
Se te la
togli diventi una ragazza profonda, dolce e bellissima- James
guardò Gea negli
occhi, e le accarezzò una guancia con due dita…
- Jam – non
riuscì a dire altro. Si ritrovò con il viso a
pochi centimetri della lebbra
perfette del ragazzo e le baciò. All’inizio fu un
bacio timido. Si staccarono
subito, si guardarono appannati dal whiskey e si ribaciarono. Questa
volta il
bacio fu più consapevole e più travolgente. In un
secondo Gea era in terra e
James sopra di lei. Continuarono a baciarsi per un po’, baci
innocenti
alternati a baci disperati, ma mai consapevoli. Poi si addormentarono.
Abbracciati l’uno all’altra come in cerca di un
ancora.
Quando si
svegliò
era ancora l’alba. Cercò di mettersi a sedere
senza sveglirlo ma lo sentì
muoversi nel letto e seppe che nel giro di cinque minuti si sarebbe
alzato,
ormai aveva vissuto quella scena molte volte e la conosceva molte
volte. Lily
però non sapeva che quello sarebbe stato l’inizio
della fine.
Un raggio di sole
colpì James negli occhi e lo fece svegliare. Inizialmente
non si rese conto di
essere steso nel pavimento di un’aula abbracciato a Gea, ma
dopo qualche minuto
gli eventi confusi della sera prima presero il sopravvento. Non poteva
credere
di aver baciato quella ragazzina. La conosceva da uqndo aveva due anni,
era la
migliore amica di sua sorella, aveva la stessa età di sua
sorella ed era
fidanzata, ma non avrebbe cambiato niente della sera precedente. Ma
sapeva che
era sbagliato, per tutti e due. La sera prima non erano veramente loro,
avevano
bevuto e la disperazione si era impossessata di loro come una droga che
ti
porta alla pazzia…ma quanto era dolce e invitante quella
particolare pazzia…
Si alzò e
uscì
dalla stanza. Non era giusto per lei e neanche per Tobias. non era
colpa di
nessuno dei due se era pazzo…era lui quello che doveva
pagare le conseguenze
delle sue azioni…
Il treno correva
sui binari. Tobias guardava fuori dal finestrino in cerca del profilo
di
Hogwarts. Dopo la conversazione con sua sorella Meggie aveva le idee
più
chiare. Doveva parlare con Gea e dirle che teneva a lei più
di quanto desse a
vedere e che non voleva assolutamente spaventarla ma solo farle capire
quanto
l’amava…già lui l’amava e
glielo avrebbe detto…in fondo sapeva che anche lei
l’amava…poi un fischio lacerò
l’aria. Avrebbe voluto farlo smettere. Cercava di
tapparsi le orecchie ma non ci riusciva, le sue mani non rispondevano
ai
comandi. Poi come era iniziato tutto finì e Tobias chiuse
gli occhi velice che
quel suono atroce fosse finito. Poi vide una luce bianca, un tunnel dal
quale
uscì gea che sorridente allungò le braccia verso
di lui e lo baciò. Poi,
tenendolo ancora stretto a se, lo portò verso la fine del
tunnel.
Gea stava
studiando in giardino con Lily quando vide James dirigersi verso di
loro.
All’inizio fu presa dal panico, non era pronta per parlargli
quando si ricordò
che Lily era sua sorella e che magari voleva parlare con lei. Era a
qualche
metro da loro. Prese un respiro profondo.
- Ciao ragazze-
la voce di James era tornata serena
come
sempre, o almeno così voleva che sembrasse
- Ciao Jam, come
stai fratellone?-
- Tutto bene,
posso rubarti Gea per un secondo?- James sorrise ma straboccava
tensione da
tutti i pori. Gea era diventata tutta rossa e Lily guardava
interrogativa il
fratello e l’amica. Dopo un minuto di silenzio fu costretta
ad assentire e così
si mise a sedere mentre Gea e James si allontanavano.
Scorpius guardava
Lily dalla finestra. Era
incredibile
quanto fosse diventata più bella dalla prima volta che
l’aveva vista con i
capelli rossi che le erano cresciuti, il fisico magro e asciutto al
punto
giusto e quella labbra fantastiche. Avrebbe voluto saltare
giù dalla finestra,
prenderla e portarla in camera, ma una malsana parte di lui lo faceva
rimanere
lì a guardarla. Sospirò. Aveva preso una
decisione per il bene di Lily ed era
deciso a rispettarla, anche se sembrava così
difficile…
- James
io…-
- No Gea ti prego
fammi parlare. Mi dispiace tanto per ieri sera. Ero ubriaco e non mi
sono comportato
bene con te. Non avrei dovuto lasciarti bere in quel modo e soprattutto
non
avrei dovuto baciarti ma vedi…-
- James smetti!
Lo stai rifacendo: ti addossi tutte le colpe. Eravamo in due dentro
quella
stanza, sono stata io che ti ho preso la bottiglia, è colpa
mia quanto tua..-
- Non è
vero. Per
le mutande di merlino, io ho due anni più di te, sei ancora
una bambina avrei
dovuto proteggerti…-
- Proteggermi? E
da cosa? Non ho tre anni, ne ho quasi sedici. Non sono una bambina!-
- Si che lo sei!
Sei fantastica e bellissima, ma sei sempre una bambina e io sono il
fratello
maggiore della tua migliore amica…io!-
- Basta James,
smettila! Non è successo niente di grave. Non abbiamo fatto
niente di
sbagliato. Sono fidanzata non succederà più. Fine
della questione, tu non
hai colpe chiaro?- Gea guardò James fisso
negli occhi.
- Scusate se vi
interrompo, Signorina Paciok deve venire subito con
me…-L’infermiera, la
signora Campell guardò Gea con una faccia preoccupata
- Cosa è
successo?- Gea non riusciva a muoversi, era terrorizzata dalla paura
- Mi creda
è
meglio se viene con me, io non sono la persona adatta per
spegare…- prese la
mano di Gea che la strattonò via
- IO NON MI MUOVO
DA QUI SE NON MI DICE SUBITO COSA E’ SUCCESSO!- Gea era
scoppiata in lacrime.
L’infermiera la guardò per un secondo poi decise
che era meglio dirle tutto
- Si tratta del
signor Weeb, Tobias.- guardò Gea come per chiederle scusa
per quello che stava
per dirle- il treno su cui viaggiava è uscito dai binari.
Non ci sono
superstiti.-
Gea
sentì il
mondo crollarle addosso. Scoppiò in lacrime e
scappò via. Non sentì i richiami
di James e dell’infermiera. L’unica cosa che voleva
era andare via da quel
posto dove tutto, persino James, gli ricordava lui.
Allora
prima
di ringraziarvi una piccola precisazione. Anche il il capitolo
precedente si
chiama prologo non è l’inizio di una nuova parte
della storia, siamo quasi alla
fine. Manca poco ma il capitolo precedente ha dato il via a tutta una
serie di
fattori determinanti in questo e nei successivi capitoli. Non sono
ancora
completamente sicura ma credo che dopo la storia ci saranno uno o due
capitoli
per farvi capire come sarà la vita futura dei personaggi.
Spero che questo
capitoli vi sia piaciuto. Un bacio.