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Autore: xaki    18/01/2015    0 recensioni
Queste sono tutte storie partorite dalla mia mente guardando le funart. All'inizio di ogni capitolo ci sarà una funart e poi la storia!
Dal capitolo 1:
Una lacrima gli scivolò sul viso, seguita da un'altra e da un'altra ancora e le sue lascime erano diventate l'ombra della pioggia che aveva iniziato a picchiettare sul vetro del loro angolino che oramai chiamavano casa.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La consolazione Eccoci qua con la seconda storia Johnlock...strappalacrime e soprattuto vi spezzerà un po' il cuoricino...sempre che riesca a scriverla nel modo che ho stampato in mente... Ancora due cosine e poi vi lascio andare!!!! 1) tutto ciò che c'è tra parentesi è OOC semplicemente perchè è il mio pensiero riguardo a Mary-la-faccio-saltare-in-aria-prima-o-poi, ma volevo metterlo..quindi.
2) Ringrazio la mia betaaaaaa!!! Heicly!!!!! Che mi ha betato questo capitolo a mezzanotte!!!! Oddio poveraaaaaa!!!! Va bene, la pianto.
Buona lettura

La consolazione



Gli venne un sorriso sulle labbra mentre aveva in testa quei dolci pensieri. Pensieri su John che gli sorrideva e gli diceva di amarlo, su John che lo abbracciava da dietro alla sprovvista e lo faceva sussultare, John che gli preparava la colazione la mattina e che gli dava un veloce bacio che sapeva di dentrificio , lui e John a fare la spesa, lui e John nel letto a fare sesso, John che si insinuava dentro di lui e gli dandogli un piacere mai provato, perchè non solo è fisico, ma quello è universalmente riconosciuto come  vero amore.
 Si...Quei pensieri erano davvero felici, se non fosse che erano semplici pensieri. Nulla di reale:  illusioni  relegate in una stanza del suo minde palace, dietro una porta che avrebbe voluto sbarrare ma che si ritrovava sempre constantemente spalancata. Esse costituivano l'ultimo barlume di immaginazione di un consulente detective che vedeva sempre gli altri felici,sempre sorridenti, sempre con qualcuno, mentre lui rimaneva deluso da qualsiasi rapporto affettivo...o meglio da un rapporto affettivo, l'unico che gli interessasse: quello con John Watson.
John Wotson che tra due secondi sarebbe diventato il marito di Mary.
"
tu John Hamish Watson vuoi  prendere Mary Morstand
come tua leggittima sposa ed esserle fedele sempre nella


 gioia e nel dolore,nella salute

e nella malattia ed amarla ed onorarla finche' morte nn vi

separi?? "



"Sì,lo voglio"


A quelle parole nel minde-palace di Sherlock, un enorme vuoto prese il posto del suo piccolo e fragile cuore, polverizzato da quel :"sì lo voglio." Ovviamente lui era Sherlock Holmes, sociopatico altamente funzionale e come si sa i sociopatici non provano sentimenti o meglio vorrebbero non averne, quindi ripensando al discorso che avrebbe dovuto fare a minuti, si disse che non avrebbe fatto trasparire assolutamente nessun sentimento per John Watson. Però come si sa, la realtà è sempre ben lontana dalle nostre aspettative e per quanto Sherlock ci avesse provato, di sentimenti ne aveva messi più d'uno in quelle parole pronunciate. Certo, poi aveva fatto intendere al suo dottorino che stava solo cercando di  non far andare tutti in panico dato che c'era un assasino tra gli invitati(o meglio due, se contiamo anche la mogliettina spaccacoglioni a cui Sherlock avrebbe volentieri dato due calci nel culo), ma in realtà  ciò che aveva fatto intendere era ben chiaro : non solo quando aveva fatto piangere tutti durante il discorso, non solo quando aveva suonato quella melodia bellissima durante il ballo, ma lo aveva fatto sempre, aveva sempre fatto capire a chiunque che cosa realmente provava per John, attraverso i gesti, attraverso gli sguardi,attraverso le azioni, attraverso mille altre cose, che apparentemente solo a John sfuggivano.
Ora era lì in piedi davanti a tutti, con il violino in mano, il cuore polverizzato e la mente che collegava tutti i pezzi e...trattenne a stento un invisibile moto di disgusto capendo che Mary era incinta. Per un attimo rimase così sconvolto, che riuscì a dire "per tutti e tre" al posto di "per tutti e due"* , già se li immaginava: "la famiglia omicidi" ecco a voi i protagonisti: Mary-bugiarda-ex-cecchina, John-drogato-di-violenza-e-forse-sono-un-po'-gay e figlia-ho-due-genitori-psicopatici-e-lo-sarò-anche-io.
Odiava riuscire a immaginarseli a Natale sotto l'albero a scartare i regali(e magari donare alla figlia di due mesi una bella pistola automatica e un'iscrizione al primo anno di accademia militare) o a pascqua con le uova di cioccolato(magari imbottite di tritolo)...Sherlock decisamente odiava tutto ciò. Ma la cosa che più lo infastidiva era che tutti trovavano sempre la loro consolazione quando qualcun'altro era felice: Janine aveva trovato qualche sfigato da portarsi a letto quella sera, Molly era fidanzata con quel mezzo-frocio che però a lei piaceva, Lestrade era coinvolto in un matrimonio difficile ma almeno quando tornava a casa aveva qualcuno con cui fingere di essere felice, la signora Hudson aveva Sherlock e si accontentava , Mycroft aveva le sue torte da mangiare e lui? Mai una volta che potesse avere la sua piccola parte di felicità...anche solo da condividere.
Guardò le persone che ballavano e poi guardò se stesso: solo, come sempre, come era sempre stato prima di John...ma ora il dottore, giunto per curare le sue ferite d'amore, se n'era andato e perciò lui era rimasto da solo di nuovo.
Osservò meglio la gente che si divertiva e per un momento credette di avere una chance di non dover andarsene subito perchè c'era qualcuno con cui chiaccherare, con cui ballare, con cui stare...ma non era così.
Uscì fuori al buio e una folata di vento lo colpì, faceva freddo, ma la cosa non gli importava, pensò solo che voleva andarsene via da lì il prima possibile. Aveva compiuto qualche passo quando si sentì toccare un braccio.
Era John...perchè era John? Cosa ci faceva lì...
"John..cosa?"
Ma non giunse risposta dall'ex-militare, ma semplicemente si avvicinò e un bacio a stampo si appoggiò sulle labbra del consulente. Poi John gli sorrise e senza dire una parola gli porse il cappotto. Infine si voltò e se ne andò.
Sherlock era ancora sbalordito di ciò che era appena successo...tutto troppo infretta...Fece un velocissimo remake, si sfiorò le labbra con una mano e cominciò a chiedersi il perchè di quel gesto. Perchè John avrebbe dovuto baciarlo? Senza digli nulla? Era forse per ringraziarlo? Era forse per fargli capire che in realtà sapeva che Mary era incinta e quindi la stava sposando solo per quello? Era perchè si scusava di averlo lasciato solo? No...nessuna di queste era la risposta corretta.
Il bacio era  la sua piccola consolazione.
Il suo attimo di felicità eterna.



  
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