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Autore: VioletP_    18/01/2015    1 recensioni
Sei oggetti incantati. Persone in pericolo. Durante una giornata qualunque, le principesse ricevono dei doni. Questi doni presentano però strane incisioni o hanno comunque un comportamento assai strano. In particolare, Belle e Ariel ricevono un messaggio preciso: andare in Virginia e chiedere di Pocahontas.
Le due vengono a scoprire grazie a Nonna Salice che il mondo è in grave pericolo e che una ragazzina che possiede "doti particolari" è stata rapita. Per avere dei chiarimenti, Nonna Salice consiglia loro di andare nel Paese delle Meraviglie e di parlare con Bianconiglio.
Nel Paese delle Meraviglie incontreranno le altre ragazze ed insieme arriveranno in un castello diroccato dove è tenuta prigioniera la bambina.
Le ragazze metteranno a rischio la loro vita e alcune anche il loro rapporto.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                     Capitolo 2: Alice.

Biancaneve uscì dalla piccola casa dei nani, lo specchio stretto nella mano destra e il capo chinato verso terra. Studiò più e più volte il disegno sul retro dello specchio, ma non riusciva a capirne il significato. Insomma, che senso avevano tre persone sedute su un fungo?! Assolutamente nessuno. I suoi pensieri furono distratti da un urlo  di un animale sofferente, che Biancaneve identificò come un orso. La ragazza abbandonò le sue riflessioni e corse nella direzione dell’urlo, fermandosi ogni tanto a staccare il suo mantello che si attaccava ai rami della foresta. Arrivò alla fonte dell’urlo: un povero orso sofferente che aveva la zampa bloccata da una tagliola, due uomini gli puntavano il fucile contro. Cosa doveva fare? La sua indole non era violenta, ma non poteva restare a guardare l’animale che soffriva. Avrebbe potuto chiedere aiuto ai nani, ma probabilmente i cacciatori avrebbero già ucciso l’orso al suo ritorno.
<< Fermatevi subito! >> disse, all’improvviso. Gli uomini  si voltarono e si avvicinarono a lei, i fucili puntati sulla sua testa.
<< E tu chi saresti? >> disse uno di loro, un uomo basso e corpulento con dei lunghi baffi rossi.
<< N-non sono affari tuoi!  Libera quell’animale, o g-giuro che vi faccio neri! >>
I due scoppiarono a ridere, e Biancaneve si sentì a disagio. Gli uomini smisero di ridere e le puntarono di nuovo il fucile contro, poi spararono. La ragazza si mise lo specchio in volto, come se potesse proteggerla. Molto probabilmente sarebbe morta da un momento all’altro. Lo sparo c’era stato, ma non aveva avvertito niente. Riaprì gli occhi e si spostò lo specchio dal volto. I due uomini erano terrorizzati e non avevano più il fucile in mano.
<< Cosa diavolo? >> fu tutto ciò che riuscì a dire.
<<  STREGONERIA! >> gridarono terrorizzati i due uomini. Biancaneve sgranò gli occhi. “Stregoneria”?!  cosa andavano farfugliando quei due.
<< Cosa è successo? >> disse infine, guardando i due uomini che aveva appena spaventato. I cacciatori iniziarono a supplicarla di non farli sparire nello specchio.
<< Ma insomma, mi dite cosa diavolo ho fatto da spaventarvi?! >> I due la guardarono, gli occhi sgranati. Si rialzarono e si ripulirono gli abiti dalla terra.
<< Ti sei riparata il volto con lo specchio, ad un certo punto i nostri fucili sono spariti, li ha risucchiati lo specchio! Non fingere di non saperlo! >> disse uno di loro. Biancaneve rigirò lo specchio più volte tra le mani, poi lo puntò sulla trappola dell’orso, che sparì all’interno dello specchio. La ragazza sgranò gli occhi, guardò dentro lo specchio e vide una ragazzina con un fucile in mano, lo stava puntando contro delle sbarre. Che significato avevano quelle visioni?

 
<< Sapevo che sarebbe accaduto, prima o poi. >> disse la fata madrina, ascoltando il racconto di Cenerentola.
<< Cosa vuol dire? >> disse la ragazza, appoggiando la bacchetta su un tavolo su cui erano poggiate delle tazze da tè.
<< Vuol dire che l’equilibrio del mondo è in grave pericolo. Lo sapevo già, secondo te perché ti ho dato la bacchetta? >> disse la fata, bevendo una tazza di tè.
<< L’equilibrio del mondo? Non è che tu e Charming* vi siete messi d’accordo per farmi uno scherzo, eh? >> rispose Cenerentola, prendendo un biscotto.
<< E’ una cosa seria, Cindy! >> disse la fata, irritata dal comportamento noncurante di Cenerentola.
<< Ho solo ventitré* anni, cosa pretendi? Non so nemmeno di cosa parlate! >>
<< Nel Paese delle Meraviglie vive una strabiliante bambina dotata di poteri psichici, essa regola l’equilibrio del mondo e protegge il luogo incantato in cui vive. Ora una pericolosa donna l’ha rapita, e ogni giorno conduce esperimenti magici su di lei per rubarle  fino all’ultima briciola di potere magico. A noi dell’Ordine delle Fate* è stato detto che un uomo è stato mandato a salvarla, ma senza i dovuti risultati, dato che non si hanno più notizie di lui. >>
<< E io cosa c’entro? Perché ho io la bacchetta e non tu?! >> disse Cenerentola, alzando la voce.
<< Perché tu e altre sei ragazze possedete gli oggetti incantati. >> rispose calma la fata.
<< E chi sono queste sei ragazze? >>
<< Non posso dirtelo con certezza, ma posso dirti dove si trovano. La prima di loro, la più giovane, diciassette anni, vive nella Foresta Nera, in Germania. La terza vive in un villaggio dell’Inghilterra, ha ventiquattro anni ed è una principessa. La quarta viveva nelle profondità marine, ora risiede in Danimarca con il suo amato. La quinta risiede invece in Francia, in un villaggio qui vicino. Mentre la sesta risiede nel Nuovo Mondo. >> disse la fata, tenendo lo stesso tono tranquillo.
<< Quindi io sono la seconda, giusto? >> disse Cenerentola, prendendo in mano la bacchetta.  La fata annuì, prendendo un altro po’ di tè.
<< E la bambina che  è apparsa prima è…>>
<< Si chiama Alice. >> rispose la fata, prendendole la mano.
<< E’ una grande responsabilità, ma tu e le altre avete le giuste capacità per farcela. Ecco perché ti ho affidato la bacchetta! >>
<< Mi metterò in viaggio e cercherò le mie compagne. Voglio farlo da sola. Partirò stasera per andare a cercare la ragazza che vive qui vicino. Lo dirò a Charming, ma se prova a seguirmi, bloccalo in qualche modo. E’ una prova che devo affrontare da sola.  >> disse sottolineando la parola “sola” . Salutò la fata con un bacio sulla guancia, riprese la bacchetta ed uscì dalla  baita dove viveva la fata.

 
Aurora era seduta su una sedia, lo sguardo perso nel vuoto e la mano destra appoggiata al mento. Le fate entrarono nella sala da pranzo, interrompendo le sue riflessioni. Poggiarono la spada sul tavolo e guardarono Aurora.
<< Ci siamo dimenticate di andare alla riunione dell’Ordine delle Fate. >> dissero tutte e tre. Aurora sembrò non capire.
<< Devi sapere che la sicurezza del mondo è in grave, gravissimo pericolo. C’è una ragazzina di nome Alice che possiede poteri strabilianti. Ora, qualcuno l’ha rapita e sta cercando di rubarle i poteri per dominare il mondo. Abbiamo scoperto da un messaggero dell’Ordine che Filippo era stato mandato a salvare la bambina, ma senza successo. Abbiamo scoperto che la ragazzina ha incantato alcuni oggetti che dovrebbero aiutarvi a trovare la strada per arrivare da questa Alice. >> disse Flora, preoccupata.
<< Dovrebbero? >> disse Aurora, lo sguardo fisso sull’elsa della spada.
<< Sì, tu e altre sei ragazze siete state incaricate di salvare questa bambina perché siete le uniche ad avere le capacità. >>
<< E chi sono le altre? >>
<< In realtà non ne abbiamo idea. Non siamo andate alla riunione e il messaggero non ha detto niente riguardo a questo. Chiederemo ad una nostra collega e ti faremo sapere. >>
Aurora si mise la mano in faccia: perché le tre fate erano così sbadate?!
<< Non importa, devo partire. Dopotutto, se la cosa è così grave come dite voi, non ho tempo. Andrò da sola. >>
<< Ma sei matta?! Non sai nemmeno dove devi andare! >> dissero le tre.
<< La spada mi guiderà. >> disse Aurora, sicura.
<< Te lo impediremo. >> rispose Serena.
<< Va bene, resterò qui. Almeno lasciatemi tenere la spada come ricordo del mio amato. >>disse Aurora, asciugandosi una lacrima in modo abbastanza teatrale. Le tre accettarono.


Era mezzanotte, oramai le tre erano a letto. Aurora si alzò e prese la spada, scrisse di fretta e furia un bigliettino e lo lasciò sul tavolo della sala da pranzo, prese il suo mantello, un cestino da picnic che riempì con del cibo e dell’acqua e uscì dal cottage, decisa più che mai a salvare Filippo.
 

Ariel e Belle osservavano Nonna Salice, il grande albero osservava loro.
<< Cosa vi porta qui, stranieri? >> disse con il tono gentile che da sempre la contraddistingueva. Le due si guardarono, poi Belle iniziò a parlare, raccontando ciò che aveva visto e ciò che era successo. Fu il turno di Ariel. Nonna Salice ascoltò tutte le storie, interessata. Pocahontas era stesa su un ramo e ascoltava anche lei qualche parola, ma in quel momento era presa da tutt’altro.
<< Mh, capisco. >> disse infine l’albero, avvicinando i rami penzolanti agli oggetti delle due.
<< Cosa significa tutto ciò? >> disse Ariel.
<< Il mio spirito era stato avvertito, ho deciso di rifiutare. *>>
Il gruppo di stranieri si guardò in faccia, gli occhi sgranati.
<< Non fate quelle facce. >> disse Nonna Salice, fingendosi offesa.
<< Allora, avete detto che avete visto una bambina. Questa bambina si chiama Alice e vive in Inghilterra, in un paesino chiamato “Paese delle Meraviglie”, che si trova sotto il terreno di Londra. >>
Sentendo il nome della città, Pocahontas ascoltò, interessata: ricordava che quella era la città dove John Smith abitava.  Ariel e Belle si guardarono di nuovo, convinti che l’albero, o meglio, lo spirito stesse dicendo solo delle cavolate.
<< Questa bambina ha poteri molto forti per l’età che ha, ma va bene così. Una nemica in nero l’ha rapita, convinta che assorbendo tutti i suoi poteri avrebbe dominato il mondo. Purtroppo non sa che privando la ragazzina dei suoi poteri porterà il mondo sull’orlo della distruzione, e a quel punto non ci sarà più niente da fare. >> disse Nonna Salice. I quattro sembravano più convinti di prima, ma comunque la storia sembrava uscita da un libro di fantasia.
<< Siete liberi di non credermi, ma quando il mondo verrà distrutto, il mio spirito abbandonerà l’albero, e a quel punto sarete voi in pericolo. >>
<< Bene, ti crediamo. >> disse Belle con sicurezza.
<< Allora andate nella città chiamata Londra e chiedete del Bianconiglio, lui vi aiuterà. >>
<< Nonna Salice, vado con loro, avverti mio padre. >>
<< Tu devi andare, bambina mia. Anche tu possiedi un oggetto incantato, che presto rivelerà la sua vera natura. Tuo padre è già stato avvertito. >>
<< Vado a fare le provviste. >> disse, saltando giù dal ramo su cui era appollaiata.
<< Oh no, abbiamo delle grandi navi, mangerai con noi. >> disse Belle.
 << Siete molto gentili. Vi ringrazio. Meeko, Filt, Perlin, voi resterete qui. Guai a voi se provate a seguirmi. >> disse in tono di rimprovero ai tre animaletti, che avevano ascoltato la conversazione nascosti dietro ad un cespuglio.
I cinque si misero in viaggio, pronti ad affrontare questa nuova avventura.

 
Angolo autrice:
ecco il secondo capitolo ^-^ dunque, ho messo degli asterischi per aiutarvi a capire alcune cose.
Charming: nome del principe di Cindy.
Ordine delle Fate: una specie di ordine segreto in cui sono presenti tutti i personaggi magici e fatati della Disney. Essi hanno il compito di proteggere Alice e di incantare gli oggetti.
<< Il mio spirito era stato avvertito, ho deciso di rifiutare. *>> : anche lo spirito che vive in Nonna Salice appartiene a questo Ordine, ma ha deciso di rifiutare perché sapeva che a breve sarebbero arrivati degli stranieri che desideravano delle risposte.
   
 
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