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Autore: Iamsparks    19/01/2015    1 recensioni
Cecilia Mill è una sedicenne inglese, ha una migliore amica e un potere soprannaturale: riesce a vedere il futuro tramite i sogni che fa di notte.
La sua vita prende una svolta quando in una mite sera d'autunno si sveglia all'improvviso nel sonno, cosa che non le capita quasi mai. Il motivo, ai suoi occhi, è terrificante: non ha sognato. Ma presto capirà che la ragione di questo anomalo avvenimento è la vicinanza di due ragazzi, Brad e Tristan che, seppure in modi differenti, la inviteranno a lasciare il mondo astratto dei sogni.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My routine has changed

Sono una persona semplice, mi piace divertirmi con un nulla, un sorriso mi riscalda il cuore.
Abito con la mia famiglia, mamma "imprenditrice" Alice, papà "avvocato" David. Amo i miei genitori ed essendo figlia unica non mi hanno mai fatto mancare nulla, mi hanno sempre coccolata e sommersa di tantissimi giocattoli, quand'ero bambina.
Grazie ai loro due lavori propiziatori, mi posso ritenere benestante. Abito al terzo piano di una casetta vicino al centro di Rushwick, il che mi permette di alzarmi tardi per andare a scuola. Per fortuna, perchè sono la tipica ragazza che è costantemente in ritardo.
La stanza che più mi piace della mia casa è la mia camera: l'ho arredata io recentemente per il mio sedicesimo compleanno e l'ho voluta ritinteggiare dei due miei colori preferiti: un rosso scarlatto e un bianco panna.
Il pavimento è di un legno chiaro, che con in riflesso del sole, dona luminosità alla stanza.
Il letto, aperta la porta, si trova sulla destra dell'osservatore. Di fianco alla testata, un comodino bianco dove si trova una lampada vintage, una sveglia vintage e uno stereo vintage.
Diciamo che mi piace questo stile.
Opposta al letto si trova la mia scrivania, anch'essa bianca, sopra la quale è posizionato il mio portatile nero. Vicino al portatile mi piace tenere un grande vaso trasparente dove metto un finto mazzo di rose rosse: non è colpa mia se ogni volta che tento di posizionare dei fiori veri, appassiscono!
Di fianco alla scrivania si trova il mio armadio..indovinate il colore? Ovviamente bianco.
Dall'altra parte della mia stanza, dove finisce il letto, si trova una libreria poco più alta di me, piena zeppa di libri, che ho suddiviso per genere nei vari scaffali.
Lo so, posso sembrare una perfezionista, ma mi piace tenere tutto ciò che mi circonda sotto controllo.
Tra il comodino e la scrivania si trova una gigantesca porta-finestra che è contornata da lunghe tende bianche e rosse e che immette sul mio balcone, dove si trovano due sedie di legno, occupate perennemente da me e da Daisy nelle sere estive. Dal mio balcone si ha una vista su uno dei parchi più amati dagli appassionati di jogging, parco che ospita per l'appunto una percorso per chi si vuole allenare, delle altalene, uno scivolo e un recinto di sabbia. Il lato est del parco è delimitato dal fiume che scorre anche nel mezzo di Rushwick.
Mi sento una persona molto fortunata per avere una casa simile e una famiglia così affettuosa.
Avendo sedici anni, frequento il terzo anno di liceo e sono in classe con Daisy. A scuola me la cavo, non sono tra le migliori, più che altro perchè nel mio tempo libero preferisco leggere che studiare.
Quanto ad amici, come avrete capito, non ne ho molti: ritengo che tutti i miei compagni di classe siano ok e alcuni sono anche simpatici, è solo che non me la sento di stringere amicizia con nessuno. Non ne sento proprio il bisogno: sto bene così.
Sono una ragazza introversa, tuttavia mi piace andare alle feste. È un altro tra i mille modi di divertirsi. La mia filosofia di vita è YOLO. Superficiale? Ma neanche tanto: quando ci penso riesco a fare di tutto, perchè mi ricorda che si vive una volta sola.
La mia vita si divide tra la scuola, la famiglia, Daisy e i miei sogni premonitori.
E questa routine ha caratterizzato la mia vita da tantissimo tempo; fino a quando è arrivata quella sera di ottobre.
La scuola era iniziata da poco e già sentivo la mancanza della libertà dell'estate: com'era comodo alzarsi solamente alle dieci di mattina, spassarsela tutto il giorno e poi sognare cosa mi sarebbe successo il giorno dopo! Era così bello che mi ero fatta l'abitudine. Ora invece mi sembrava uno sforzo sovraumano svegliarmi prima delle sette e un quarto; mi trascinavo fuori dal letto e come uno zombie mi dirigevo in bagno. Dopo essermi lavata e vestita, andavo a fare colazione e poi tornavo in bagno per lavarmi i denti.
Solamente una volta uscita di casa mi svegliavo completamente, tutta colpa del ventaccio che tira da queste parti.
Dopo aver superato la pasticcieria, il negozio sportivo, il ponte e un'altra casa mi trovavo sempre con Daisy, con la quale finivo il resto del traggitto che ci separava da scuola. Quel giorno sembrava uno come tanti altri: a scuola i professori non smettevano di spiegare le loro materie, io prendevo appunti e annuivo con fare convincente quando invece sapevo di non aver capito molto della spiegazione. Ma l'essere convincenti fa parte del lavoro degli studenti.
Finite le lezioni e dopo aver salutato tutti i compagni, me ne tornavo diligentemente a casa.
E fin qui, niente di straordinario.
Quel giorno, però, arrivata a casa la prima notizia strana che ricevetti fu da mia madre:" Sai, Cecilia, che proprio di fianco al nostro appartamento si è trasferito un ragazzo?".
Strano, pensai. Dovete sapere che la casa in cui abito è divisa in sei appartamenti. Il mio, come detto prima, si trova al terzo piano ed è quello di sinistra. Il nuovo vicino doveva aver occupato quello di destra.
"Ah, Cecilia! Penso che quel ragazzo sia un musicista..Ho visto che ha fatto portare su un pianoforte!".
Perfetto, pensai. Bene. Da adesso non potrò più leggermi un libro in santa pace, con uno che si mette a suonare il pianoforte!
Per sbollire l'indignazione, mangiai una doppia porzione del mio pranzo. Mia mamma mi guardava con un sorrisetto malizioso. Ma che cosa voleva?
Sembrò proprio che mi lesse nel pensiero.
"Forse ti comporti così sgarbatamente perchè non l'hai ancora visto, il nostro nuovo vicino." disse lei, questa volta ridendo.
Le rimandai un'occhiataccia, che però fu seguita da una sua linguaggia.
Sospirai. A volte mia madre si comportava in modo strano, come se volesse atteggiarsi ancora come un'adolescente. Bah, la cosa mi faceva solo divertire.
Decisi di non prestare attenzione al consiglio di mia madre, non andai a suonare al campanello del vicino. Me ne andai in camera, telefonai a Daisy, a due altre mie compagne di classe e poi mi misi a fare i compiti. Verso le sei di sera, con la testa fumante per colpa di matematica e fisica, decisi che era il momento adatto per prendere una boccata d'aria.
Uscii sul mio balcone, inspirai profondamente e mi stiracchiai un pò le braccia. Avvertii uno strano presentimento: mi sembrava di essere osservata. Curiosa, mi girai verso destra, scrutando le finestre dell'appartamento di fianco al mio e notai un leggero movimento di una delle finestre.
Avvampai. Ma che cavolo..? Corsi in camera, chiusi la porta e tirai le tende.
Avevo visto bene? QUALCUNO mi stava guardando!
Nella confusione più totale mi diressi in cucina dopo l'urlo di mia madre " È pronto in tavola!".
Trovandomi di fronte ai miei genitori, finsi che l'ansia sul mio volto era dovuta alla generale preoccupazione della scuola.. potevano capire, no? Non era colpa mia se mi stavano a cuore i voti scolastici...A tavola finimmo per parlare del più e del meno.
Giunta l'ora di andare a dormire, mi infilai il pigiama, mi sciolsi i capelli e mi tirai sotto le lenzuola. E dopo essermi addormentata, non sognai più nulla.
Mi svegliai di colpo. Stavo tremendo e il sudore mi aveva appiccicato i capelli sulla fronte.
Perchè non avevo visto niente? Perchè avevo visto solo nero?!
Dentro di me mi sentivo vuota. Come se nella pancia avessi un enorme buco.
In una frazione di secondo pensai: "Domani muoio... è per questo che non riesco a vedere il mio futuro".
Mi assalì il panico. E per quella notte non chiusi più occhio.





Buona sera a tutti/e! :)
Ecco il secondo capitolo! Spero che con questa aggiunta la storia possa diventare più intrigante. 
Se la storia mi piace, vi invito come sempre a recensire, aggiungere tra le storie da seguire/preferite..tutto ciò che volete! :) Mi impegno molto a scrivere e spero che non ci siano errori. Se ne cogliete qualcuno, basta che me lo facciate notare tramite recensione ;)
Grazie a tutti per la lettura, un abbraccio xx A

 
  
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