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Autore: Afrodyte    19/01/2015    2 recensioni
Elisabeth è la sorella maggiore di Maria Antonietta.
Arrivata in Francia per una permanenza dalla sorella incontrerà il giovane conte di Fersen del quale si infatuerà e per questo motivo entrerà in un conflitto con la sorella
Tuttavia le loro vite si intrecceranno con quelle di Andrè , l'innamorato di madamigella Oscar, e Oscar la quale proverà un sincero affetto per il conte svedese.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Hans Axel von Fersen, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Mi svegliai di soprassalto, impaurita.
Le voci di quegli uomini continuavano a rimbombarmi nella testa e, nonostante io facessi di tutto per distrarmi, continuavo a vedere attorno a me le loro faccie rabbiose e a sentire le loro voci che gridavano vendetta contro la nobiltà e contro la famiglia reale.
Forse l'accaduto di ieri sera mi aveva spaventato più del previsto e restare quì da sola non mi avrebbe, di certo, aiutato.
Mi vestii velocemente e raggiunsi il prima possibile gli appartamenti di mia sorella: avevo bisogno di parlare.
Quando entrai nella sua stanza la trovai in compagnia della contessa di Polignac che, come al suo solito, riuscì a farmi sentire un intrusa.
"Sapete, è nostra consuetudine trascorrere la mattinata insieme, talvolta chiacchieriamo, talvolta giochiamo a carte.."
Non faceva altro che ripetermi queste parole non appena ne aveva l'opportunità, non badando tanto al fatto di riferirsi alla sorella della regina di Francia.
Fortunatamente, la contessa non mi afflisse a lungo poichè si congedò da noi a metà mattinata.
"Avete bisogno di parlarmi, non è vero?"
Mi domandò mia sorella non appena rimanemmo sole nella stanza
Come avrà fatto a capirlo?
"Ecco vedete, ieri sera è accaduto un fatto increscioso a Saint Antoine"
"Oh vi riferite per caso all'aggressione della gente del popolo alla carrozza di madamigella Oscar? L'ho saputo questa mattina dal conte di Fersen, pare che sia stato lui a salvarla"
"Lo so, ero presente quando è successo, l'ho riaccompagnata io al suo palazzo, ma non era di questo che vi volevo parlare.. vi siete domandata perchè mai il popolo abbia aggredito senza alcun motivo una carrozza di nobili?"
"Suvvia Elisabeth, non vi preoccupate, è solo una cosa di poco conto"
"Oh, sorella cara, non sapete quando vorrei che lo fosse! Ieri sera quegli uomini urlavano rabbiosi vendetta contro il conte di Fersen, desideravano ucciderlo, e la stessa cosa hanno fatto anche con madamigella Oscar, e tutto questo solo perchè si trattava di nobili! Il popolo è sempre più adirato con la famiglia reale a causa delle condizioni di vita che conduce, dovete agire al più presto o temo che possa accadervi qualcosa di molto spiacevole"
Forse non avrei dovuto essere così diretta con lei, ma in queste circostanze non potevo più restare a tacere.
"Vedete, so molto bene che situazione sta attraversando la Francia attualmente, e so bene che il popolo potrebbe ribellarsi da un giorno all'altro, ed è per questo che tra pochi giorni arriveranno in Francia dei reggimenti di vari paesi per reprimere la rivolta e difendere la famiglia reale"
Impallidii.
"Spero che non stiate parlando sul serio, in questo modo il popolo si sentirà minacciato e questo potrebbe portarli a ribellarsi, se voi diminuiste il numero delle imposte che sono costretti a pagare non si arriverebbe a tutto ciò"
"Elisabeth, vi prego di non intromettervi in affari che non vi riguardano, io, ormai, ho già preso la mia decisione"
Affari che non mi riguardano?
Oh sorella mia, tutto ciò che riguarda voi riguarda anche me, se vi accadesse qualcosa ne soffrirei immensamente, possibile che non riusciate a capirlo?
Mi alzai di scatto e, cercando di trattenere le lacrime, mi diressi verso la porta
"Allora vi prego di perdonarmi"
Le dissi prima di uscire dalla stanza, e solo quando mi trovai sola nel corridoio scoppiai a piangere.
"Elisabeth"
Guardai avanti a me e notai Dorian, in piedi in un angolo, a fissarmi sconcertato
Mi portai le mani al viso per non farmi vedere da lui in quelle condizioni
"Oh scusatemi, non vi avevo visto"
Dissi prima di correre via per evitare di essere vista in quello stato, ma lui mi afferrò per un polso e mi trascinò dentro una delle tante stanze del palazzo
"Che cosa vi è successo?"
Mi chiese non appena richiuse la porta dietro di noi.
Rimasi in silenzio, decisa a tenere per me il mio dolore.
"Coraggio, sapete benissimo che di me vi potete fidare, vorrei cercare di aiutarvi se mi è possibile"
A quelle parole non riuscii più a trattenermi, gli corsi incontro e piansi ancor più di prima
"Oh Dorian, temo che molto presto capiti qualcosa di spiacevole a mia sorella, il popolo francese è furioso contro la nobiltà e la famiglia reale, potrebbe ribellarsi ai sovrani da un momento all'altro e nessuno può impedire che questo accada "
"Non dovete temere, Elisabeth, forse siete rimasta sconvolta più del dovuto da ciò che è accaduto ieri sera"
Cercò di tranquillizzarmi, il conte, ma non ci riuscì
Già, cosa avrebbe potuto dirmi?
Anche se avesse negato l'evidenza io non mi sarei tranquillizzata lo stesso perchè sapevo bene che, purtroppo, le mie paure non erano insensate.
"Vedete Elisabeth, purtroppo piangere non serve a nulla, non è piangendo che impedirete che tutto ciò accada"
Già, piangere non cambia la situazione della Francia.
Cercai di farmi forza, così riuscii ad impedire alle lacrime di rigare ancora una volta  le mie guance e poi.. stare abbracciata a Dorian riuscì a tranquillizzarmi.
Tra le sue braccia mi sentivo protetta e mi sembrava che nulla di brutto mi sarebbe potuto accadere se fossi rimasta abbracciata a lui.
Chiusi gli occhi e rimasi abbracciata a lui per lungo tempo, in silenzio.
"Vi sentite meglio?"
"Si, vi ringrazio Dorian"
Gli sorrisi, adesso ero più sollevata
"Ne ero sicuro, siete molto più bella quando sorridete"
"Vi ringrazio, ancora"
"Guardate che bella giornata, vi andrebbe di andare a fare una passeggiata in giardino? Stare in mezzo alla natura mi piace molto"
"Ma certo, adoro passeggiare all'aria aperta e sentire il profumo dei fiori circondarmi"
Così, ci recammo in giardino e passeggiammo a lungo sotto i caldi raggi del sole.
"Dorian, perdonate la mia domanda indiscreta, ma voi avete fratelli o sorelle? In tutto questo tempo non mi avete mai parlato della vostra famiglia"
"Ma certo, ho un fratello di un anno più piccolo di me, ma non lo vedo da molti anni"
"Oh, perchè mai?"
"Ecco vedete.. quando ero molto piccolo sono stato costretto ad allontanarmi dalla mia famiglia e da allora non ho più rivisto nessuno di loro..  magari un giorno vi racconterò la mia storia"
Non gli feci più domande, in questo modo mi aveva chiaramente fatto capire che quello non era il momento opportuno per parlarmene, anche se avrei tanto voluto sapere perchè fu costretto ad abbandonare la famiglia e perchè mai da allora non li aveva più rivisti.
Chissà.. quale segreto tiene nascosto nel profondo del suo cuore?
Quando me lo avrebbe svelato?
   
 
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