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Autore: lalluby    20/01/2015    6 recensioni
-'' Io non capisco Addison. Come abbiamo fatto a finire così?'' - Si girò su un fianco verso di me, le sue mani erano tra i capelli - '' Eravamo felici '' -
-'' Sono stata felice fino a quando non me ne sono andata. So che non lo può sembrare, ma è così Luke ''- Ammisi guardando le mie mani. (...)
- ''Allora spiegati, Addison. Sono tornato a casa e tu eri appena andata via dalla mia vita - (...)
- '' Siamo stati insieme quasi due anni, cazzo. Sei andata via senza alcuna spiegazione, come cazzo pensi che sia che giusto, eh? ''- Alzò la voce, facendomi trasalire.
- '' Sono una codarda, Luke! Ti amo troppo, cazzo. Ma non riuscivo più andare avanti dopo quello che avevo scoperto. ''- Gridai di nuovo, mentre le lacrime scorrevano senza sosta.
- '' Anch'io ti amo, ma io meritavo una spiegazione! Ero lì per te. Pronto per fare di tutto e poi vengo a sapere che te ne eri andata. Senza scrivermi un cazzo di messaggio in questi cinque fottutissimi anni ''- (...)
Sequel di Six Degrees Of Separation
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Broken, Addison. He Is Just Broken.

 

 

 

 

'' No, non era possibile '' Pensai, mentre le mie mani incominciarono a tremare.

Il ragazzo mi guardò sorpreso, mentre boccheggiava con la bocca.

<< Addison?! >> Chiese incredulo.

In quel momento il mio intero mondo mi cadde addosso. Più lo guardavo e più non ci volevo credere.

Il ragazzo mi scrutò in credulo con quei suoi occhi scuri, mentre il mio respiro era diventato irregolare e il mio petto si alzava e abbassava velocemente.

<< Addison, chi è? >> Mi chiese Michael, affacciandosi dalla cucina.

Io mi aggrappai alla maniglia, come se l'incontro con quel ragazzo mi avesse esaurito tutte le mie energie.

<< Addison, sei tu? >> Mi chiese nuovamente il ragazzo che avevo di fronte.

Cercai di parlare ma dalla mia bocca non uscì alcun suono.

<< Oh porca puttana >>

Sentii mormorare Michael preoccupato, e incominciandosi a incamminare verso la porta dietro di me.

Poi sentii delle braccia avvolgermi la vita e che con uno scatto mi fecero voltare verso il petto del mio migliore amico.

Quando Michael vide il mio aspetto, mi prese il volto tra le mani accarezzando con i suoi pollici le mie guance cercando di tranquillizzarmi.

<< Tesoro è tutto, okay. Ci sono io con te, tranquilla >> Mi sussurrò Michael, lasciandomi poi un bacio rassicurante sulla fronte.

Io annuii.

<< Cal, entra >> Disse Michael, mentre mi teneva stretta a se.

Vidi Calum annuire indeciso, per poi entrare e chiudersi la porta alle spalle. Mentre io e Michael ci dirigevamo verso la cucina. Quando entrammo mi misi a sedere su uno degli sgabelli dell'isola della cucina, mentre Michael sospirò appoggiandosi al piano della cucina. Calum entrò anche lui in cucina.

Lo guardai.

Non era più lo stesso Calum, quel ragazzino sfrontato di cinque anni fa. I suoi lineamenti erano diventati i lineamenti di un uomo, mentre sul suo viso c'era qualche accenno di barba però i suoi occhi erano rimasti gli stessi. Lo stesso scuro che cinque anni fa mi aveva intimorito.

Calum mi guardò incredulo.

<< Dimmi che non ho le visioni e che quella lì davanti a noi è la nostra Addison >> Supplicò Calum a Michael mentre teneva il contatto visivo con me.

Sentendo quella frase sorrisi scuotendo la testa.

L'amicizia con Calum era nata dall'odio. E ancora adesso a distanza di cinque anni mi stupii che lui provava ancora affetto con me dato che avevo lasciato tutti senza una spiegazione. Calum era quello insieme a Micheal che quando io e Luke stavamo attraversando l'ennesima tempesta che si era abbattuta sulla nostra relazione faceva di tutto per sostenerci ad andare avanti anche se tutto stava crollando.

 

 

-Inizio Flashback -

 

<< Addison >> Mi chiamò Calum.

Non gli risposi continua a fissare dritto davanti a me. Sentii Calum sospirare e il suo sguardo addosso, si staccò dallo stipite e si girò per andarsene.

<< Hai detto che io e Luke non ce l'avremmo fatta. >> Dissi facendolo fermare.

<< Io sono stato un coglione per averlo detto >> Affermò Calum voltandosi verso di me

Non mi voltai a guardarlo, continuai a fissare dritto davanti a me
<< Avevi ragione Cal >> Sospirai con la voce spezzata.

Calum aggrottò le sopracciglia, era confuso. Non sapeva dove volessi arrivare.

<< Tu avevi ragione, Ashton aveva ragione. Tutti avevano ragione.

La gente non vive per sempre felice e contenta, la gente malapena riesce a vivere... e allora perché dovrebbe essere diverso per Luke e me? >> Chiesi con gli occhi velati dalle lacrime e la voce spezzata.

Calum vedendomi in quello stato sul suo viso si dipinse un espressione dispiaciuto, come se il suo cuore si fosse stretto in una presa e li avesse lasciato solo il dolore.

Non sapevo il perchè stavo dicendo quelle cose, ma in questo momento avevo bisogno di qualcuno che mi desse la possibilità di sperare in un ritorno di Luke.

<< Perché ti importa di quello che penso io? >> Chiese Calum timoroso.

<< Perché tu sei l'unica persone che era dura nei miei confronti dopo Ashton.

E se farò questo con lui, e se divento una ragazza sana, tenera e sdolcinata ... Ho bisogno di un amico... ho bisogno di te Cal. Devo sapere che ci sei, ho bisogno che mi aiuti, perché sei l'unico che in tutto questo schifo hai sempre incoraggiato Luke a lottare per la nostra relazione. Ho bisogno di qualcuno che faccia finta che c'è la farò anche se non ci crede. Perché se vengo abbandonata adesso, sul serio non ce la farò. E non avrò mai il lieto fine, questa sarà solo >>
<< La vita >> concluse Calum per me.

Ed era proprio così Calum anche se era sempre stato contrario con me, aveva sempre appoggiato Luke.

Per quanto riguarda me ne ero più che certa, aveva bisogno di qualcuno perchè se tutto sarebbe andato a rotoli non ce l'avrei fatta.

Avevo affrontato tante tempeste negli ultimi periodi, ma tutti sanno che alla fine anche i più forti cadono.

Ed io stavo cadendo in quel silenzio.

In quel silenzio in cui avevo sperato tanto che mettesse apposto le cose.

Ma invece ero sempre nello stesso punto.

L'unica cosa che mi rimaneva da fare era avere un appoggio, che mi sarebbe servito per farmi forza e Calum mi poteva aiutare. Doveva solo imparare a fidarmi.

Perchè non c'è l'avrei fatta. Non da sola.

<< Guarda che ti sto pregando >> Affermai tirando su col naso.
<< Io credo che tu e Luke c'è la farete, farete funzionare la cosa.. Andrà tutto bene Addison, ne sono sicuro >> Affermò certo il moro.
<< Lo dici solo per farmi felice ?'>> Chiesi girandomi verso Calum.
<< Sono tuo amico. Sono dalla tua parte, Addison. >>

 

 

- Fine Flashback -

 

 

Michael ridacchiò sentendo il moro.

Mi stavo accorgendo che in quei cinque anni ero mancata un po' a tutti, ma non credo a Luke. Perchè sapevo come avrebbe reagito, se avesse scoperto il mio ritorno mi avrebbe odiata ancora di più. E io volevo che mi odiasse per averlo abbandonato, così non avrebbe subito un'altra ferita causata dal ritorno. Perchè anche se i ritorni possono sembrare qualcosa di eccezionale, in amore sono qualcosa che ti buttano giù facendoti crollare come quando si tolgono le fondamenta di una casa e tutto ti cade addosso. E ogni pezzo che cadeva faceva male.

<< Ciao Calum >> Gli dissi sorridendoli.

Calum allargò gli angoli della bocca per poi formare quel suo sorriso che mi era mancato in questi anni. Michael sorrise guardandomi.

<< Dio Addison, fatti abbracciare >> Sospirò Calum allargando le braccia e venendo verso di me.

Non mi accorsi come, ma un attimo dopo mi ritrovai stretta tra le sue braccia. Dopo alcuni attimi si staccò e si sedette accanto a me, appoggiandosi con il braccio al bancone e tenendosi la testa con una mano mentre mi guardava sorridendo e incredulo di avermi ancora lì, dopo tutta quella assenza.

Michael si schiarì la gola e parlò.

<< Calum, come mai sei qui? >>

Calum alzò la testa, posando il braccio al bancone e incominciando a tracciare con il dito dei cerchi immaginari sul bancone.

<< Beh >> Iniziò Calum << Stella mi ha cacciato di casa >>

Aggrottai la fronte non capendo.

<< Chi è Stella? >> Chiesi curiosa guardandolo.

Calum si fermò.

<< La mia ragazza >> Mi rispose timorosamente.

Sgranai gli occhi sorpresa. In cinque anni mi ero persa tante cose, è una di queste erano le relazioni di Calum.

<< Hai una ragazza? Oddio! Non ci posso credere. - Esclami sorpresa – Stiamo parlando del Calum Hood che al liceo faceva il macio e faceva pendere dalle sue labbra le ragazze? No, non è possibile >> Finii sconvolta.

<< Beh, avevo >> Confessò il moro

<< Ti ha lasciato? >> Chiesi preoccupata, e mettendo la mia mano sopra il suo braccio come per poterlo rassicurare.

Calum non rispose.

<< Aspetta Addison, adesso arriva il bello >> Proferì parola il mio migliore amico.

Immediatamente guardai Micheal non capendo. Calum alzò lo sguardo verso il mio amico, sorridendo.

<< Non è che potrei stare per un po' da te, Micheal? >> Chiese Calum.

Micheal sbatté le mani, ridendo.

<< Lo sapevo, cazzo. Lo sapevo >> Osservò Michael scoppiando a ridere per poi unirsi alla sua risata Calum.

Io guardai immediatamente Micheal, quando vide la mia espressione capì al volo e divenne serio.

<< Cal, in teoria ci sarebbero dei problemi >> Disse Micheal portandosi la mano dietro al collo per poi grattarselo.

<< Non capisco di quale problema tu stai parlando. Insomma, andrei a dormire nell'altra stanza degli ospiti. Quindi non vedo dove sia il problema. >> Affermò Calum non capendo

Ma quando Micheal aprì bocca per parlare, una vocina che conoscevo fin troppo bene, parlò.

<< Mamma >> Disse Nathan stropicciandosi con la manina i suoi occhi azzurri, mentre nel suo viso si potevano leggere ancora i segni del sonno.

Potei giurare che quando Calum vide la piccola figura di mio figlio, spalancare gli occhi. Ecco arrivare l'ennesimo colpo dei ritorni. Quando si ritorna con sorprese del genere e sopratutto quando si ritorna con un figlio che nessuno si aspetterebbe da te, il colpo da incassare è più pesante.

Mi alzai immediatamente e mi diressi verso mio figlio.

<< Hey, amore mio >> Gli dissi sorridendoli amorevolmente, e prendendolo in braccio mentre lui appoggiò la sua testa sulla mia spalla.

Il respiro leggero provocato da Nathan mi solleticava il collo, sorrisi a quella sensazione.

Poi mi risedetti nuovamente sullo sgabello, mettendo Nathan sulle mie gambe assicurandomi che non cadessimo entrambi per terra.

<< Dormito bene, tesoro? >> Gli chiesi dolcemente, mentre con una mano accarezzavo la sua schiena.

Sentii Nathan annuire nel mio collo, per poi alzare la sua testolina e scrutare con quei suo occhi azzurri la figura di Calum.

Calum guardava sia me e Nathan con espressione basita, e lo vidi sbattere velocemente le palpebre un paio di volte per accertarsi che tutto quello che stesse vedendo non fosse una visione.

Vedendo quella scena sorrisi, voltandomi verso Michael e lui abbozzò un sorriso.

<< Mamma – Mi chiamò Nathan, facendomi voltare nuovamente verso di lui – Chi è questo? >> Chiese mio figlio indicandolo con il dito.

Calum lo guardò sorridendo.

<< Perchè non le lo chiedi tu? >> Gli dissi dolcemente, lasciandoli un bacio tra quei capelli biondi che mi ricordavano una persona che aveva segnato la mia vita.

Nathan si strinse di più a me.

<< Chi sei? >> Squittì mio figlio, facendomi sorridere nuovamente.

Una cosa che aveva preso forse da me Nathan, era essere sfrontati come lo ero io cinque anni prima.

Calum mi guardò e poi guardò nuovamente Nathan sorridendo.

<< Io sono Calum. E tu piccoletto? >> Gli chiese dolcemente il moro.

<< Brutta mossa, amico >> Ridacchiò Michael, mentre Calum lo guardò non capendolo.

<< Hey, non sono piccoletto io sono grande. >> Si difese mio figlio, sentendo la risposta soffocai la risata così come Micheal.

Calum sorrise divertito.

<< Scusami bello – Si scusò Calum – Come ti chiami? >>

<< Nathan >> Affermò sicuro mio figlio.

<< Piacere Nathan >> Disse Calum porgendoli la mano.

Quando Nathan vide allungare la mano di Calum, tolse le braccia che aveva avvolte nel mio collo e parlò.

<< Non si fa così >> Disse Nathan guardandolo, io e Calum lo guardammo non capendo.

<< Io e zio Mikey facciamo così >> Continuò Nathan stringendo la sua manina in un pugno.

Sentii Micheal ridere, mentre io alzai gli occhi al cielo divertita.

Calum ridacchiò e strinse la mano per poi battere il pugno con mio figlio.

<< Campione – Proferì parola Micheal – che ne dici se ti porto a fare colazione fuori visto che Mamma e Calum devono parlare di una cosa? >>

Sapevo che Micheal mi stava lasciando quello spazio, per spiegare la situazione a Calum. E lo ringraziai per questo.

<< Ma io voglio stare con la mamma >> Si lamentò Nathan.

<< Amore ti prometto che quando ritorni io e lo zio Mikey ti portiamo al parco >> Gli promisi per convincerlo.

Nathan annuì cosi mi fece segno di voler scendere, lo presi e lui scese attentamente per poi dirigersi verso la porta per essere seguito da Micheal.

Portai il mio sguardo sulle mie mani, ero nervosa.

<< E' fantastico >> Mi confessò Calum voltandosi verso di me.

Io sorrisi tenendo il mio sguardo ancora sulle mie mani.

<< Chi lo avrebbe detto. La piccola Addison Evans mamma – Osservò Calum – Scommetto che prima o poi conoscerò il tuo nuovo ragazzo >>

Sentendo quella frase, mi mancò il fiato.

E ora come facevo a confessarli tutto? Come trovavo il coraggio di dirli che Nathan era figlio mio e della mia vecchia relazione con Luke che avevo avuto cinque anni fa?

<< Non c'è >> Mentii.

Calum sgranò gli occhi guardandomi.

<< Come?! - Mi chiese quasi urlando – Non sai chi è il padre? >>

Sospirai, mentre i miei occhi si facevano lucidi.

<< Preferirei non parlare di questo argomento, Calum >>

Calum sospirò.

<< Cazzo, Addison. Mi sei mancata. Mi sono mancate le tue sfuriate con me e i le nostre conversazioni >> Mi confessò Calum ricordando i vecchi tempi.

 

 

- Inizio Flashback -

 

<< Evans, Evans, Evans lo sai che le brave ragazze a quest'ora sono a casa nel proprio letto a dormire? >>

Appena sentii quella voce mi fermai di colpo.

<< Evans non ti giri. Sai è scortese da parte tua dare le spalle alle persone >> Continuò di nuovo quella voce.

Non capivo di chi fosse la voce e avevo paura, una paura fottuta di trovarmi davanti qualche maniaco o qualche pazzo.

Presi coraggio e mi voltai.

E non ci potevo credere davanti a me avevo Hood, Calum Hood con le braccia conserte e che mi guardava con uno sguardo divertito.

<< Che vuoi Hood? >> Gli risposi duramente.

Avevo sempre odiato Calum, ma non riuscivo neanche io stessa a capire il perchè.

Calum Hood , dicciasetenne, capelli neri come la pece e i suoi tratti del viso sembravano quelli di una asiatico.

<< Sapere perchè giri da sola a quest'ora senza quel rompicoglioni di James? >> Mii disse il moro fissandomi intensamente.

<< Non sono cazzi tuoi Hood di quello che faccio, cosa faccio e con chi lo faccio. Ci siamo intesi ? E vedi di sparire, non ho tempo da perdere con te >> Gli dissi stanca della presenza sua presenza.

<< Calum si può sapere che cazzo stai facendo ? >> Disse un ragazzo arrivando da dietro.

<< Oh Luke, niente. Stavo avendo una conversazione interessante con Evans >> Disse Calum con un ghigno guardando prima Luke e poi me.

 

- Fine Flashback -

 

 

 

Sorrisi.

<< Anche tu, Cal mi sei mancato >> Ammisi.

Poi ad un tratto allo stipite della porta apparirono pronti Micheal e Nathan, mentre questo mi salutò a quella visione sorrisi. Per poi andarsene e lasciarci soli.

In quella cucina cadde il silenzio, e in quel momento mi incomincia a preoccupare. In quei cinque anni avevo imparato che il silenzio con loro non era mai una cosa tranquilla.

<< Gli manchi, Addison >> Sussurrò Calum.

Nel mio petto si aprì una voragine, che mi tolse il fiato per via del dolore che provai. E i miei occhi si fecero limpidi.

<< Da quando lo hai abbandonato è cambiato Addison. E' un'altra persona >> Mi confessò Calum.

Chiusi gli occhi cercando di fermare le lacrime. Tutte le ferite si erano riaperte.

<< Ti giuro, Addison. Io e Ash stiamo provando ad aiutarlo ma non ci riusciamo. Io... io... sto' cercando in tutti modi di aiutarlo. Ma non ci riesco, non da quando te ne sei andata >>

La voce di Calum era spezzata dal dolore, con la mia partenza improvvisa avevo seminato solo dolore che Luke aveva propagato a tutti.

Calum prese un respiro e gettò la testa in dietro, cercando di cacciare quelle lacrime.

<< Da quando lo hai lasciato, l'ho visto distruggere la sua stessa vita. >> Si fermò prendendo un respiro.

Quel peso che avevo all'altezza del cuore era diventato un macigno.

<< Cambia ragazza ogni sera, cercando di trovare te tra quelle ragazze. E poi alla mattina quando vede che non sei al suo fianco ma vede una estranea le caccia senza alcun ritegno e poi scoppia a piangere stringendo tra le mani quel pupazzetto di pinguino che era la vostra promessa di un per sempre sgretolatosi nel vento >>

In quel momento non ce la feci a trattenere le lacrime e piansi. In questi cinque anni ero riuscita a distruggere Luke Hemmings senza accorgermene perchè ero troppo impegnata a scappare dai problemi.

<< Addison, ogni sera è buttato al bancone di quello squallido bar, che cazzo mi fa schifo dirlo. Ubriacandosi e circondandosi di puttane >> Finì Calum.

Dalle mie labbra scappò un piccolo gridolino, che soffocai con la manica della felpa di Michael che stavo indossando, mentre le lacrime rotolavano in silenzio dalle mie guance e cadevano sul pavimento.

<< Addison la tua assenza e la sua dipendenza dall'alcool lo hanno portato a diventare un alcolizzato. E mi sento uno schifo quando lo vedo crollare in pezzi la mattina dopo la sbornia >>

Sapere che avevo portato quella dipendenza a Luke, mi fece sprofondare in una voragine dove non avevo più una via di fuga.

Ma sapevo anche che la colpa non era solo mia, dopo tutto quello che avevo scoperto come potevo ritornare sapendo che avrei avuto paura di tutte quelle conseguenze che si sarebbero presentate al mio ritorno?

Calum buttò fuori un sospiro come per volersi scaricare, poi mi guardò nuovamente e afferrò una delle mie mani, che non avevano smesso di torturarsi a vicenda durante tutto quel discorso, stringendola. Come per volermi assicurare di qualcosa che nemmeno lui sapeva.

Lo guardai e cercai di sorridere, dietro a quelli occhi rossi e le guance umide del mio pianto.

<< Sono conteno che tu sia ritornata, Addison, Ti ho voluto bene e te ne vorrò per sempre, ricordatelo >>

Per poi stringermi in una abbraccio, cercando di ricomporre i mie pezzi che erano caduti con quella conversazione.









SPACE AUTHOR

Hi, my beautiful people!!!
Im here, again. YAAY
No, okay belezze eccomi nuovamente qui a postare il nuovo capitlo alle 1.15 di notte solo perchè non avevo nulla da fare.
Nah, non è vero mi è dispiaciuto leggere dalle recensioni che vi ho lasciato con l'ansia. Cosi mi sono detta: POSTIAMO IL NUOVO CAPITOLO.
E SBAAM eccolo. Cosa ne pensate?
Però so' di avervi lasciato con l'ansia per il prossimo capitolo, perchè forse potrebbe succedere qualcosa che sconvolgerebbe tutto.
Okay, sto spoilerando fin troppo, quindi stop. HAHAHAH
Allora ricapitolando Addison apre la porta e sapevo che molti di avrebbero pensato che fosse Luke, ma mi dispiace dirvelo ma il biondino arriverà fra un paio di capitoli, poi capirete il perchè. Ma tutto sommato ritorna in scena, quel casinista di Calum YEEEEE. Anzi,diciamo pure che è contento di vedere come la chiama lui  << La nostra vecchia Addison >>.
Poi Calum e Addison hanno una conversazione che si imbatte nell'argomento '' Luke'' e sono tanto curiosa di sapere come l'avete presa la rivelazione di Calum. Perchè, insomma è davvero forte come rivelazione.
Ma cosa più importante di tutte emerge, anche se poco, il carattere del piccolo Nathan. E vi assicuro che il picoletto insieme a Micheal e Calum ne combinerà delle belle. HAHAHAHA 
Anyway cosa ne pensate di Nathan?

Invece Micheal lo troviamo molto premuroso nei confronti di Addison.
No, okay adesso basta che se non mi diventa un capitolo anzi che uno spazio autrice. HAHAHAHA
Vi ringrazio come sempre per le recensioni , che leggo sempre, sempre e per coloro che stanno seguendo questo sequel.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
See ya soon.
Baci Lalluby

 

 

  
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