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Autore: airolgrraw    21/01/2015    3 recensioni
Pochi mesi sono passati dalla fine della Guerra Magica e dalla scomparsa di Voldemort. Hermione si trova da sola a Hogwarts per finire i suoi studi. Harry e Ron non ci sono, hanno preso decisioni diverse, soprattutto Ron, dal quale la giovane strega è rimasta parecchio delusa.
Nonostante la loro assenza per Hermione sarà un anno pieno di sorprese, nuovi segreti verranno a galla e nuove relazioni si verranno a creare, relazioni che all'occhio possono sembrare improbabili.
Ma i fremiti dell'animo non si possono controllare, cosa succederà?
Dal testo :
"Beveva con calma quel distillato dal sapore intenso che aveva pervaso l'aria del suo profumo pungente, quasi volesse assaporare ogni singola goccia. Poi si leccò le labbra come dulcis in fundo. Erano rosse fuoco a causa dell'effetto dell'alcool su quella pelle così delicata e risaltavano ancora di più sul suo colorito diafano.
Lei aveva disteso il volto e guardava ammaliata la creatura che aveva di fronte, un brividino le percorse la spina dorsale."
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ecco,dopo qualche giorno di attesa ,il secondo capitolo.
Grazie a chi ha recensito a chi sta seguendo la storia e anche a chi legge silenziosamente. Spero vi piacerà.
Vi lascio al seguito.
Buona lettura. :)
Gufo

Dopo avere salutato Madama Rosmerta e averla ringraziata per l'ennesima volta, Hermione sì trovo in mezzo alla stradina buia di Hogsmeade illuminata da qualche raro lampioncino e dalla luce fioca che si espandeva nell'oscurità dalle finestre delle case circostanti.

La ragazza si strinse nelle spalle, di lì a poco tutto sarebbe calato nelle tenebre e lei non voleva assolutamente trovarsi in mezzo all'oscurità da sola.
Il buio non le era mai piaciuto, soprattutto negli ultimi mesi, durante i quali spesso si risvegliava da incubi riguardanti la Guerra Magica, imperlata di sudore e con il fiato corto.

-Lumos- e dalla punta della bacchetta uscì un'aura di luce che rischiarò il tragitto.

La Grifondoro cominciò a camminare spedita verso la staccionata poco lontana da lì, dove avrebbe potuto prendere il Nottetempo per raggiungere Londra e finalmente rintanarsi al sicuro.
L'atmosfera intorno a lei era irreale, la lieve brezza autunnale di qualche ora prima si era dileguata lasciando posto a un venticello tagliente che le pizzicava il viso e le faceva lacrimare gli occhi.
Arrivata quasi correndo e con le guance arrossate al bivio tra Hogsmeade e Hogwarts, Hermione tese la sua bacchetta in mezzo alla strada e ,senza quasi avere il tempo di ritrarre la mano, apparve un immenso autobus viola a tre piani dal quale sbucò un assonnato Stan Picchetto che offrì alla ragazza un aiuto per salire.

-Per Merlino Stan! La prossima volta siate più cauti per favore- disse lei mettendosi in ordine i capelli scompigliati.

-Signorina Granger ci sono molti maghi e streghe che attendono,ci riesce difficile essere più attenti!- rispose il bigliettaio di rimando.

Hermione in un batter d'occhio si trovò, per fortuna, ad atterrare su un cigolante letto di ottone proprio dietro di lei.
Ernie era partito in quarta e l'accelerazione l'aveva fatta cadere.
-Incorreggibili- aveva sbuffato lei, pagando la sua corsa e sistemandosi a sedere su quel polveroso giaciglio.

All'improvviso le venne in mente Malfoy.
Che accidenti gli era preso a quel presuntuoso e borioso Purosangue? Chiamarla Mezzosangue, quella ormai era un'abitudine che non la scalfiva più, ma ammiccarle sorrisetti e fare gesti sensuali? Quello mai.
Il Whisky Incendiario si sarà messo in circolo più velocemente del previsto” pensò lei scrutando fuori dal finestrino il paesaggio che scorreva veloce e lasciando che quei pensieri sulla serpe si allontanassero si preparava a scendere.

Fortunatamente l'autobus si fermò solo qualche metro più in là rispetto all'ingresso del Paiolo Magico, precisamente su Charing Cross Road. Scattante Hermione arrivò di fronte al muro che,con un colpetto di bacchetta sul giusto mattone,si aprì in un arco lasciandola entrare per poi richiudersi all'istante.
Quel posto rimaneva sempre uguale,anche dopo tutti quegli anni, sempre un po' cupo, pieno di maghi strani da cui era meglio tenersi alla larga, ma era l'unica cosa che la ragazza poteva permettersi prima di recarsi ad Hogwarts l'indomani e in fondo in fondo anche quel vecchio avvizzito di Tom non era poi così male.
“Aspetto escludendo” pensò la ragazza sorridendo.

Quella giornata pareva sarebbe stata interminabile e non vedeva l'ora di chiudersi in camera sua e sdraiarsi sul letto leggendo un buon libro.
Acciambellato vicino al suo cuscino c'era un groviglio di peli rossi che appena sentì la porta aprirsi lanciò uno sguardo quasi indispettito alla sua padroncina che aveva osato disturbarlo durante il sonno. Mentre Hermione stava per accoccolarsi accanto a Grattastinchi sentì un picchiettio al vetro della finestra.
-Un Gufo? A quest'ora, e chi sarà mai?- si alzò e andò ad aprire gli scuri e un volatile dall'aria parecchio simpatica le porse una lettera.
-Harry?- strabuzzò gli occhi al vedere che la mandava il suo migliore amico, si erano salutati appena qualche giorno prima e non pensava di ricevere una suo scritto, anzi a quell'ora proprio non si aspettava nulla.
Le parve talmente strano che subito la sua mente cominciò a fare strane supposizioni.
“E se stesse male? Se fosse successo qualcosa alla Tana, a qualcuno della famiglia Weasley, o peggio a Ron!”
presa dal panico strappò letteralmente la busta ingiallita e lesse:



 

“Cara Hermione,

mi dispiace averti disturbata a quest'ora, spero tu non stessi dormendo, in questo caso mi scuso doppiamente.
Salutandoci l'altro giorno alla Tana ho dimenticato di darti qualcosa, chiamalo regalo o come preferisci; qualcosa che sicuramente servirà più a te che sarai ad Hogwarts e non potevo aspettare che Ginny te lo desse domani.
So che ne farai buon uso.
Ti abbraccio forte augurandoti buona notte.

Harry”


Hermione si trovò in mano la Mappa del Malandrino.
Non l'aveva mai vista così da vicino, a dir la verità nemmeno da lontano. Harry la custodiva gelosamente in modo che nessuno che avesse intenzioni oscure potesse farne uso.
Era quasi emozionata al tenere quell'oggetto che all'apparenza sembrava un semplice foglio di pergamena bianco. Si disse che poteva darci un'occhiata e sfiorandola con la bacchetta pronunciò

“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”

Sotto agli occhi trepidanti della ragazza cominciarono a delinearsi i primi tratti di Hogwarts e dintorni, Hogsmeade e i vari passaggi segreti con i quali lo si poteva raggiungere.
Controllò il castello che ovviamente era ancora praticamente vuoto, vide solo Gazza che passeggiava avanti e indietro per le varie aree e la Professoressa McGranitt, che immaginava stesse dormendo.
Spostò lo sguardo su Hogsmeade che aveva lasciato da poco più di un'ora e fece una faccia incredula e sospettosa quando vide niente meno che Draco Malfoy fermo al bivio dove lei era salita sul Nottetempo.
Che cavolo ci faceva il Re delle Serpi lì e soprattutto a quell'ora della notte?
Lo sapeva bene che non erano affari suoi e anzi sarebbe stato meglio starne fuori totalmente, ma è risaputo che la curiosità è donna e che se avesse un nome di sicuro sarebbe Hermione Granger.
Doveva e voleva scoprire come mai Malfoy si aggirava ad Hogsmeade prima dell'inizio delle lezioni, ma decise che avrebbe cercato degli indizi il giorno dopo.

“Fatto il misfatto”

A quelle parole la mappa così precisa in ogni dettaglio, piena di nomi e istruzioni ritornò ad essere il vecchio pezzo di carta che nessuno avrebbe voluto, nemmeno per scriverci sopra appunti di Pozioni.
Soddisfatta di quel piccolo dono del Ragazzo Sopravvissuto, Hermione piegò con cura la pergamena e la ripose nella sua borsetta che l'aveva sempre accompagnata durante il viaggio alla ricerca degli Horcrux.
Con un gesto rapido di bacchetta si mise il pigiama scarlatto con dei ricami dorati che rappresentava in toto la sua anima da Grifondoro. Si sdraiò vicino a Grattastinchi che probabilmente era già addormentato da un pezzo, perché faceva delle fusa talmente sonore che nella stanzetta silenziosa riecheggiavano come una ninna nanna dolce con la quale la giovane strega si lasciò trasportare tra le braccia di Morfeo, godendosi quel sonno profondo che l'avrebbe riportata ad Hogwarts.
   
 
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