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Autore: MiaBlack    21/01/2015    11 recensioni
Seguito di "Carpe diem tutto accade per una ragione"
La storia si colloca nella seconda stagione, Felicity conosce già Oliver. ma Oliver non se lo ricorda, non ha riconosciuta la bella informatica e lei non si prodiga a farsi riconoscere anzi cercherà di evitare che lui lo scopra, ma Felicity nasconde un segrete un grosso segreto. Cosa accadrà quando il suo segreto sarà sul punto di essere rivelato, quanto sarà disposta a fare perchè Oliver non venga a sapere quello che nasconde.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 32

 

Sara e Felicity erano uscite dall'ospedale con i membri della lega che come ombre le seguivano, le due ormai non ci facevano nemmeno più caso, camminavano per strada parlando velocemente come solo loro sapevano fare.

-Non ha senso, non voglio la scorta! - esclamò Felicity gesticolando freneticamente, cercare di far ragionare sua madre era stato solo uno spreco di fiato, la donna si era impuntata che una scorta della polizia avrebbe sicuramente scoraggiato l'aggressore a tentare un secondo rapimento, come se una manciata di comuni esseri umani potessero spaventare Slade e il suo esercito di uomini superforti.

-Non ti preoccupare troveremo un modo per depistare Slade. - le assicurò Sara comprensiva, quando suo padre aveva proposto la scorta anche lei aveva scosso la testa, sapeva che il padre lo faceva perché credeva di essere utile, ma non era quello il caso, avrebbero potuto usare i membri della lega senza alcun problema.

-Io proprio non la capisco mia madre, come è successo, come ha fatto a lasciarsi convincere così facilmente da... -

-Sembrava a me o prima quando siamo entrate stavano flirtando.- buttò li Sara interrompendo lo sproloquio della bionda e dando così anche la risposta che cercava, Felicity si fermò di botto sbarrando gli occhi, ora che ci pensava aveva visto i due spostarsi rapidamente al loro ingresso e sua madre abbassaro lo sguardo imbarazzata, ma non aveva dato peso alla cosa anche perché lo sguardo che le aveva lanciato quando aveva visto Sara l'aveva distratta.

-Oh mio Dio, mia madre e tuo padre? - chiese Felicity, le piaceva l'agente Lance, in quel periodo di collaborazione aveva imparato ad apprezzare l'uomo, ma questo non era sufficiente per digerire una futura relazione con sua madre.

-La cosa mi piace, tua madre deve essere un tipo tosto, sarei felice di vederli insieme. - ammise invece Sara la quale già si immaginava la scena di suo padre con Stesy che uscivano insieme come due liceali.

-Se si sposassero diventeremmo sorelle, beh la prerogativa principale per essere sorelle già l'abbiamo.- continuò con disinvoltura Sara ignorando lo stato di shock in cui era entrata Felicity.

-E quale sarebbe la prerogativa principale? - chiese.

-Il fatto che tu abbia rubato Oliver a tua sorella! Laurel me lo rubò mentre lo “puntavo”, io l'ho rubato a lei mentre stavano insieme, e ora tu l'hai preso a me... - spiegò ricordando come il ragazzo fosse passato da una ragazza all'altra.

-Io... oddio mi sento male... Sara io non volevo rubartelo... - quel discorso aveva imparanoiato Felicity che sentendosi dire che aveva rubato il ragazzo all'amica si era sentita in colpa nei suoi confronti.

-No, no, no! Non è un problema e poi io ho lasciato Oliver, quindi più che rubato te l'ho ceduto volentieri, anche perché ammettiamo Oliver non è il mio tipo! - l'enorme sorriso di Sara rassicurò almeno in parte Felicity, anche se in cuor suo ancora si sentiva colpevole per essersi messa con il ragazzo dopo nemmeno poche ore che i due si erano lasciati.

 

***

Nel frattempo Oliver era andato a parlare con la sorella, non sapeva esattamente cosa dirle, ma sapeva che comunque avrebbe dovuto dirle almeno una parte della verità e sperava che gli desse ascolto.

Thea era al club, da quando si era lasciata con Roy e i loro averi erano stati congelati quello era l'unico posto che ancora le rimaneva: ancora per poco visto che Isabel le aveva dato lo sfratto.

-Ciao Oliver. - lo salutò lei leggermente fredda, il ragazzo cercò di sorriderle, si aspettava quella reazione, Thea era stata rapita e poi loro madre era morta e tutto questo era successo per mano di Slade e lui non si era mai preoccupato di avvertire le due che conosceva l'uomo e che era con lui che ce l'aveva.

-Ciao Thea. Vorrei parlarti. - iniziò osservandola, Thea era quel genere di persona che se era nervosa si muoveva e si teneva occupata in qualche modo, in quel momento stava facendo l'inventario degli alcolici.

-Mi dirai altre bugie? - chiese senza voltarsi.

-No, la verità.- rispose agitato, Thea si voltò a quella frase, non sembrava credergli, ma comunque decise di ascoltare quello che aveva da dirle.

-Lo so che vi ho mentito, ho mentito a te e a mamma. - ammise, quello sicuramente era già un passo avanti.

-Bene viva la sincerità, ma questo l'avevo già capito. -

-Thea, non è semplice.-

-Come conosci quel pazzo? Perchè ti odia? Perché ha ucciso mamma e rapito me? Cosa vuole? - chiese di getto, aveva pensato molto a tutto quello che era successo e più ci pensava meno riusciva a capire cosa fosse successo tra i due.

-Quando sono naufragato sull'isola, pensavo di essere solo, ma non era così. Dopo un po' di tempo ho incontrato un uomo...- iniziò, doveva riuscire a creare una storia che fosse credibile, ma che non svelasse tutti i segreti.

-Slade? - chiese di getto, Oliver scosse la testa.

-No, un altro uomo, lui mi ha aiutato. Quell'isola era la usata come base per un colpo di stato cinese. Mi stavano per ammazzare, mi hanno torturato e ferito in ogni modo perché rivelassi loro quello che sapevo e io non sapevo niente. -

-Oliver io...-

-Quell'uomo mi fece scappare e mi mandò da una persona che mi avrebbe potuto aiutare... Slade. Abbiamo cercato di salvare insieme quell'uomo, ma alla fine abbiamo scoperto che era ricattato, tenevano sua figlia in ostaggio.- spiegò lui, stava raccontando troppo, ma era difficile capire quali pezzi non raccontare e queli invece rivelare, la storia era già abbastanza complicata se conosciuta per intero, rivelarne solo una parte avrebbe reso la situazione solo più inverosimile e complicata.

-Quello che devi sapere è che trovai anche Sara: la trovai su un mercantile di mercenari, l'avevano trovata in acqua e salvata, la feci scappare e andammo insieme sull'isola e ci si riunì con Slade e l'altra ragazza. -

-Okay tutto questo non ha senso, perché ora Slade vuole uccidere tutti quelli a cui vuoi bene?-

-I mercenari cercavano qualcosa e pensavano che noi conoscessimo il posto dove era nascosto, mi dissero di rivelare il posto o avrebbero ucciso una delle due ragazze, non mi credettero quando gli dissi che non lo sapevo, mi chiesero di scegliere, chi delle due volevo far vivere, mi impuntai, non avrei scelto, non potevo farlo come potevo scegliere chi far morire? -

-Oliver... -

-Pensavo seriamente che non l'avrebbe fatto, quando ho visto la pistola puntata contro Sara ho agito d'istinto e mi sono messo in mezzo, così è morta l'altra ragazza. - Thea l'abbracciò, quel racconto era stato attroce quello che aveva dovuto passare era stato devastante e ora che sapeva capiva il suo strano comportamento quando era tornato a casa.

-Slade amava quella ragazza, il dolore l'ha fatto impazzire, mi ritiene responsabile della sua morte e ora vuole togliermi tutto quello che ho. -

-Mi dispiace così tanto Ollie, perché non ce l'hai detto? Perchè ti sei tenuto tutto dentro?-

-Thea, quella ragazza è morta per colpa mia...-

-No, non è stata colpa tua!- Oliver era contento che Thea avesse capito e che lo avesse perdonato, ma soprattutto era contento che gli avesse creduto.

-Thea, ho bisogno che tu mi faccia un favore. - si staccò da lei guardandola negli occhi.

-Qualunque cosa.-

-Lascia la città, Slade è fuori controllo, voglio saperti al sicuro.-

-E dove dovrei andare? Oliver io non mi muovo senza di te! -

-Io devo rimanere...-

-Perchè?-

-Ha preso Hope. Tu andrai con Robert e la madre di Felicity in un posto sicuro fuori città, mentre io e Felicity cerchiamo Hope. -

-Oh mio Dio! Quando l'ha presa? -

-Qualche ora fa, Lance la sta cercando e io non voglio andarmene senza di lei. Ma voglio che tu sia al sicuro.-

-Okay, vado con loro, ma tu stai attento. -

-Grazie Thea.- i due fratelli rimasero insieme ancora per un po' parlando del più e del meno e organizzandosi per il giorno seguente.

 

***

 

Oliver stava lasciando il club della sorella molto più tranquillo, Felicity gli aveva mandato diversi messaggi che aveva visto solo in quel momento, si accigliò leggendone uno in particolare, il coriere dei laboratori STAR era in anticipo sarebbe arrivato in città da li a poco, scese nel covo dove Diggle lo stava aspettando.

-Sono andate Sara e Felicity a prendere l'antidoto. - spiegò l'uomo vedendolo arrivare.

-Da sole? - si fidava ciecamente di Sara e sapeva che se qualcuno avesse provato ad attaccarle Sara era capace di difendersi e di difendere anche Felicity, ma purtroppo non avevano a che fare con persone normali, anche un solo uomo di Slade poteva atterrare Sara con un solo colpo.

-No c'è Nyssa e tutti i suoi uomini con loro. - lo rassicurò Diggle sorridendo, l'apprensione che dimostrava ogni volta che Felicity scendeva in azione era divertente da vedere, soprattutto visto che quando lo aveva conosciuto lui Oliver era un pezzo di ghiaccio che non provava assolutamente niente, quando lo aveva visto interagira per la priva volta con la bionda aveva capito subito che in quella ragazza c'era qualcosa che lo rendeva diverso, migliore e a distanza di tempo ne aveva avuto la conferma.

-Okay, tra quanto hanno l'incontro? - chiese Oliver guardando l'orologio pensieroso.

-Praticamente ora. - rispose Diggle guardando anche lui l'oggetto, Oliver iniziò a camminare avanti e indietro pensieroso, quello era un comportamento ricorrente nel giovane che quando doveva pensare non poteva farlo stando fermo.

 

In città Felicity e Sara stavano viaggiando in macchina dirette verso il punto d'incontro con il corriere, in auto le due erano sole, ma sapevano che attorno a loro che non le perdevano mai di vista c'erano Nyssa e i suoi uomini.

-Ci siamo quasi. - esclamò Felicity controllando il gps sul suo cellulare.

-Abbiamo un problema... - ammise Sara guardando nello specchietto retrovisore, da qualche minuto dietro di loro era apparso un furgone che aveva iniziato a seguirle.

-Che succede? - Felicity aveva distolto gli occhi dal cellulare e aveva guardato l'amica che guidava.

-Ci seguono. - rispose tornando a guardare la strada.

-Sei sicura potrebbe essere chiunque voglio dire... OH merda è Isabel! - esclamò Felicity, si era voltata per vedere il furgone convinta che l'amica fosse troppo paranoica, poi però si era dovuta ricredere, seduta nel posto del passeggerò con il completo nero e arancione c'era Isabel Rochev che le guardava con espressione furiosa.

-Direi che adesso siamo sicure...- commentò Sara sterzando di colpo in una stradina stretta sperando così di seminare Isabel e l'altro uomo. Il cambiamento brusco della strada riuscì a dare alle due ragazze un po' di tempo, il furgone non era pronto a tale manovra e le dimenzioni del veicolo lo costrinsero a fermarsi e a cambiare strada.

-Abbiamo guadagnato tempo, ma siamo scoperte... - spiegò Sara, con quella manovra avevano perso gran parte degli uomini della lega e Nyssa.

-Siamo quasi arrivate, gira qui e poi al prossimo incrocio vai a dritto! - Felicity tornò a guardare il proprio cellulare dando le indicazioni a Sara, ormai il coriere era vicino avrebbero preso l'antidoto e sarebbero riusciti a sconfiggere Slade fermando così i suoi folli piani di vendetta.

-Chiama Oliver. - l'idea di andare in contro al coriere era stata buona e anche non chiedere aiuto a Oliver inizialmente era sembrata una buona idea, meno gente c'era meno l'attenzione di Slade era su di loro, ma ora che il suo esercito era a piede libero e loro erano senza gli uomini della lega l'aiuto di Oliver era diventato necessario.

Felicity col cellulare in mano digitò rapidamente il numero di Oliver e pregò che rispondesse subito, lo sguardo di Felicity continuava a tornare dietro di loro con la paura che il furgone con Isabel potesse sbucare nuovamente alle loro spalle.

Oliver fortunatamente rispose al secondo squillo.

“Felicity...” nella voce si poteva sentire l'apprensione e l'ansia di saperla in missione senza di lui.

-Oliver abbiamo un problema... - ammise Felicity lanciando un occhiata a Sara e poi di nuovo dietro di loro.

“Che tipo...”

-Slade ha mandato i suoi uomini in città stanno distruggendo tutto e Isabel ci stava seguendo...- spiegò lei.

“Arriviamo tu rimani in linea...”

-Okay... - rispose mettendo il vivavoce così da poter controllare la posizione e poterla dare anche a Oliver: ora sul suo cellulare Felicity aveva la posizone del coriere, la loro e quella di Oliver.

-Come fai a non impazzire? - chiese Sara guardandola dare indicazioni sia a lei che a Oliver.

-Sono multitasking! - rispose facendo ridere l'amica.

“Dove siete?” chiese Oliver interrompendo le due.

-Siamo quasi arrivate, ci mancano due isolati si e no. - rispose Felicity mentre per l'ennesima volta si volta indietro per controllare che nessuno le stesse seguendo.

-Gli abbiamo seminati... - dietro di loro non c'era nessuno e questo fece tirare un sospiro di sollievo alle due ragazze, presto anche Oliver e Diggle sarebbero arrivati e allora tutto sarebbe andato a posto. La macchina svoltò ormai il coriere era sempre più vicino, ma il loro viaggio fu bruscamente interrotto, una macchina si schiantò contro il lato della loro vettura facendo sbandare l'auto e poi cappottarsi.

“FELICITY!” il botto dell'incidete era stato udito perfettamente anche da Oliver il quale era ancora in contatto con le due.

“Felicity!” urlò nuovamente visto che nessuno rispondeva. Felicity che si trovava dal lato in cui la macchina le aveva colpito aveva perso i sensi e giaceva immobile sul seggiolino bloccata dalla cintura di sicurezza, Sara aveva battuto la spalla contro lo sportello, ma oltre al dolore causatogli dalla botta non si era fatta altro.

-Oliver! Ci sono venuti addosso. - rispose Sara cercando di aprire la cintura di sicurezza che però non si voleva aprire.

“Come state?”

-Siamo bloccate e Felicity ha perso i sensi...- ancora bloccata dalla cintura Sara si sporse verso l'amica cercando di costatare le sue condizioni.

“Sara, respira? Sara!” sibilò Oliver accelerando l'andatura della moto.

-Si è solo svenuta, Oliver siamo bloccate devi aiutarci! - esclamò strattonando la cintura, cercando di arrivare a prendere il coltello che teneva nascosto nello stivale, se fosse riuscita a prenderlo avrebbe potuto tagliare la cintura e uscire dal veicolo.

“Arrivo ci sono quasi.”

Oliver scivolava nel traffico con la moto, la città era nel caos e il tutto era accaduto in meno di venti minuti, uomini mascherati avevano invaso la città e la stavano distruggendo senza un motivo apparente. L'auto di Felicity apparve dietro la curva, Oliver sospirò di sollievo quando vide Sara fuori dall'auto che cercava di tirare fuori Felicity che era ancora incosciente.

-Stai bene? - chiese Oliver, aveva lasciato la moto da una parte e si era avvicinato alle due e aveva preso Felicity in braccio.

-Si, sto bene. -

-Andiamocene... - Oliver con in braccio Felicity decise di allontanarsi da li, Diggle li raggiunse, anche lui aveva dovuto abbandonare il suo mezzo, le strade ormai erano impraticabili se non a piedi.

-Oliver... Ce la faccio, mettimi giù... - Felicity aveva ripreso conoscenza con grande sollievo di tutti, riappoggiata a terra la bionda sorrise al giovane che era corso subito in suo aiuto.

-Dov'è il coriere... -

-Da questa parte andiamo! - Felicity si mosse avanti per fare strada al gruppo accellerando il passo, la città stava ormai cadendo a pezzi gli uomini di Slade erano ovunque e loro dovevano stare attenti.

-Eccolo! - urlò Sara intravedendo la macchina con la scritta “laboratori Star” sulla fiancata, la macchina come molte altre era ribaltata e l'uomo all'interno non si muoveva.

-Rimani qui. - Oliver si allontanò da loro, l'uomo all'intarno della macchina era morto, il giovane prese la valigia e tornò dai compagni scuotendo la testa, ormai non c'era niente da fare.

-Andiamo...-

-Non così in fretta! - il gruppo si voltò spaventato nel sentire la voce ovattata dalla maschera, si voltarono contemporaneamente e trovarono un uomo vestito con la divisa di Slade in piedi sulla macchina rovesciata.

-Quella la prando io... - continuò indicando la valigietta che Felicity aveva preso dalle mani di Oliver, il giovane si mise subito in mezzo tra il nuovo arrivato e Felicity, anche Sara e Dig si posizionarono a difesa della ragazza che stringeva la valigia al petto cercando di proteggerla.

-Non credo proprio. - rispose Oliver incoccando la freccia e preparandosi a colpire l'uomo.

-Pensi che una freccia mi faccia qualcosa, Oliver?- chiese, il fatto che lo avesse chiamato per nome fece sobbalzare il gruppetto, chiunque ci fosse sotto la maschera conosceva il ragazzo.

-Sarai contanta Felicity, finalmente hai ottenuto quello che hai sempre sognato, il bello e impossibile Oliver Queen. -

-Walter? - chiese Felicity sbarrando gli occhi, sapeva che quel pazzo nascondeva qualcosa, ma non credeva che fosse un alleato di Slade, sentendo quel nome Oliver tese maggiormente l'arco pronto a scoccare la freccia, quel vile aveva osato rapire Felicity e picchiarla meritava la sua vendetta.

-Allora sei più sveglia di quanto credessi. -

-Sono molto più sveglia di te! - rispose immediatamente Felicity infuriata dal sentirsi sminuire da quell'essere viscido.

-Che vuoi fare Oliver? Vuoi uccidermi? -

-TU non meriti di vivere! - sibilò furioso.

La situazione che sembrava essere a vantaggio di Oliver e dei compagni fu velocemente ribaltata, Sara era partita all'attacco e Oliver si era spostato in cerca di una visuale migliore per poter scoccare le sue frecce, dal niente erano apparsi altri due uomini di Slade uno dei quali aveva preso Sara per il collo e minacciava di romperglielo.

-Dacci la valigietta, dimostra quanto tu sia intelligente e fai come ti ho detto. - Felicity guardò Sara e poi la valigietta che conteneva l'antidoto, la vita di una sola persona in cambio di quella di un intera città questa era la scelta che doveva compiere.

-Felicity non... - provò a dire Sara, ma la presa si strinse e lei smise di parlare.

-Lasciala! - alla fine la bionda aveva deciso, aveva fatto la scelta egoista la vita di Sara valeva più dell'antidoto che con tanta fatica erano riusciti ad ottenere.

La valigietta fu consegnata a Walter e Sara fu lasciata andare Felicity corse da lei per controllare che stesse bene, Oliver si mosse pronto ad attaccare e a recuperare l'antidoto.

-Oliver, andiamocene! -

-Felicity hanno... -

-Andiamocene! - ripetè aiutando Sara ad alzarsi e allontanandosi velocemente, dovevano lasciare le strade e trovare un posto dove nascondersi visto che il covo era ormai compromesso.

-La torre dell'orologio, andiamo li. -

Continua....

CHiedo scusa se non ho agginato la mattina come faccio di solito, ma sono entrata a lavoro alle otto e alle sei mi sono svegliata e senza offesa aggiornare a quell'ora non ne avevo proprio voglia!!

Ormai i capitoli stanno per finire, penso che con la fine del mese finisca anche la storia, metto penso perchè come semepre i capitoli si scrivono da soli e aumentano.
Che succederà? Walter è tornato e Oliver non l'ha fatto fuori, che spreco di un occasione, l'antidoto è andato Felicity stessa l'ha consegnato a Walter perchè diavolo l'avrà fatto?
L'uscita iniziale di Sara è stata poco felice ma sappiamo che lei ormai è oltre non gli interessa più Oliver in quel senso e noi siamo contente.
Stesy e Lance si fanno gli occhi dolci vedremo se sboccierà l'amore oppure no!
Un bacione a domenica (spero) ^_^
Mia
   
 
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