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Autore: Love_doll    24/11/2008    7 recensioni
[DAL CAPITOLO 14: Mentre i ragazzi si cambiavano, Hermione cercava di mettere fine alla sua guerra tra cuore e cervello. Il primo batteva totalmente sregolato, il cervello lo rimproverava. Non riusciva a frenare i suoi sentimenti per Draco e si sentiva totalmente stupida. Quel rapporto era cresciuto in nemmeno una settimana. Ma lei sentiva che era speciale, per entrambi. Era diventata subito importante per Draco, persino dopo che avevano parlato del loro odio reciproco. E contemporaneamente cercava di dare quanto meno peso possibile a quello che era successo poco prima. Poteva essere stato un attimo di debolezza. Poteva illudersi inutilmente. Eppure uno stronzissimo sorriso spontaneo le nasceva ogni volta che ricordava l'insignificante distanza dei loro corpi.]
Hermione e Draco si odiano da anni ormai, ma qualcosa cambierà quando lui, per sbaglio, le farà perdere la memoria... cosa succederà tra i due? E, attorno a loro, altri amori contrastanti e nascosti... che succederà ad Hogwarts dopo la guerra? La mia prima fanfiction..!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1
 
- Ma perchè... cosa ho fatto di male? -
- Non mi interessi e basta. È stata una sera, per gioco... ora sparisci -. Questa fu la risposta di Draco Malfoy, Principe delle Serpi, capelli biondi e occhi di ghiaccio, alla domanda della Corvonero del quinto anno che lo aveva supplicato inutilmente chiedendogli perchè non volesse più stare con lei. Ma per Draco erano cose di ordinaria amministrazione: era ormai abituato a vedere "scenate patetiche" tra urla, pianti, insulti. Quello che le ragazze, ingenue e accecate dall'amore, non vedevano era che tutte coloro che frequentavano Draco Malfoy inevitabilmente venivano rifiutate nel giro di poche ore. Ognuna si illudeva di poter essere diversa, ma lui le usava soltanto, erano tutti oggetti da portare nel dormitorio di Serpeverde per una notte, poi se le dimenticava e si fiondava su nuove vittime. Dopotutto, aveva tutta la scuola ai suoi piedi: ogni ragazza, nessuna casata esclusa, dal primo al settimo anno, aveva sognato, almeno una volta, di passare una serata con Malfoy.
- Serpens argenteus - disse con la sua voce strascicata una volta arrivato alla Sala Comune. Entrò facendo sì che tutte le ragazze si voltassero al suo passaggio, salutò con un cenno del capo Pansy Parkinson e Daphne Greengrass e si diresse verso il divanetto dov'era seduto Blaise Zabini. Questi non poteva definirsi un amico, secondo Draco, perchè lui amici non ne aveva e tutti erano inferiori a lui, tuttavia Zabini era il suo compagno di avventure, ne avevano passate tante insieme e sentivano di potersi fidare l'uno dell'altro poichè discendenti entrambi da famiglie rigorosamente purosangue sostenitori della Magia Oscura e rigorosamente Serpeverde. Blaise era un bel ragazzo, moro dagli occhi cobalto, con un fisico eccezionale e un fascino culturale che non passava indifferente. Aveva classe e ciò faceva sì che tutti gli scarti di Draco passassero a lui, ma nessuna lo affiancava per tanto tempo, come nel caso di Draco.
- Ebbene? - esordì il moretto dopo qualche minuto di silenzio.
- Già fatto. -
- Reazione? -
- La solita. - rispose il biondo con la faccia tra l'annoiato e lo schifato, poi urlò a un primino che passava di lì: - Portami la colazione. -
- Ma, ma... come faccio? E se un insegnante mi dovesse scoprire? -
- Vai e sbrigati: da queste parti incontrerai solo Lumacorno e non ti dirà nulla se gli comunichi che è per me. -
- E no! - intervenne Zabini - Oggi io e te andiamo in Sala Grande... muoviti e smettila di fare il Principe -
- Ma lo sono... - disse Draco alzandosi ed entrambi si avviarono fuori.
 
- Ginny... la vuoi smettere di stirarti la divisa? Chi devi incontrare? - disse una riccia scocciata alla sua migliore amica.
- Oh avanti, Hermione! Non devo incontrare nessuno, ma è importante fare una buona impressione... hai visto quanti studenti che ci sono quest'anno... non posso apparire come una scombinata! - disse la Weasley, cappelli rossi e occhi celeste intenso, che ora era passata a sistemarsi i capelli.
- Ah... e devi conquistare i nuovi primini per caso?! - rispose la Granger e varcò il portone della Sala Grande ridendo con Ginny, che per tutta risposta le aveva dato una gomitata senza farle, però, il minimo dolore.  Però la rossa aveva ragione: quell'anno sarebbe stato bellissimo con la scuola così... piena. La guerra magica era ormai finita e la McGrannit aveva dato la possibilità a tutti coloro che avevano avuto studi disastrosi per colpa dei Mangiamorte di ripetere l'anno o di continuare gli studi regolarmente. Ginny non aveva smesso di studiare neanche con la guerra e quindi ora si trovava al settimo anno con Hermione, Harry e tutti gli altri. Anche loro riscuotevano un certo successo: Ginny era aperta e socievole e anche molto bella dopo essere cresciuta tanto. Hermione era la Regina dei Grifoni, molto cambiata da quando era piccola. Ora si preoccupava di più del suo aspetto esteriore, dei vestiti e degli atteggiamenti, ma non aveva ancora rinunciato a essere la so-tutto-io della situazione. Aveva capelli ricci ormai sempre ordinati e occhi color cioccolato contornati, solo qualche volta, da un po' di matita. Tra sorrisi e altre battutine da buone amiche, le due arrivarono al tavolo dei Grifondoro.

- Buongiorno! - disse la rossa.
- Buongiorno a tutti - ripetè Hermione prendendo posto accanto a Harry. Nonostante prima molti li credessero fidanzati e pronti per il matrimonio, Hermione lo considerava il fratello che non aveva mai avuto e sapeva che lui poteva comprenderla pure essendo un ragazzo, a differenza di altri. Harry Potter era riflessivo e intelligente e adesso era diventato molto affascinante, con la fine della guerra e l'inizio di un anno sereno. Alla sinistra di lui sedeva, come sempre, Ron Weasley. Capelli rossi e occhi celesti come la sorella, ma un carattere più impulsivo, che a volte gli si ritorceva contro, e infantile. Quel trio era ormai diventato un quadretto perchè ormai Ginny era al loro stesso anno ed era matura quanto loro, ma la coppia di Hermione e Ron si era ormai separata: lei aveva capito che per il rosso non provava altro che affetto e che non lo amava sul serio; Ron, invece, continava a guardarla ammirato, ma era rassegnato e nostalgico del loro intenso bacio dell'anno precedente.

- Buongiorno ragazze! - dissero i due Grifoni - tutto bene? - aggiunse Harry

- Si si, grazie! - risposero loro.

- L'unica pecca è che oggi abbiamo due ore di Pozioni con le Serpi - disse la Granger alzando gli occhi al cielo.

- Beh, almeno non c'è più Piton... - disse Ron

- Sì e non ci verranno più tolti punti ingiustamente - aggiunse Harry, che, però, aveva capito che quell'uomo in realtà era molto altruista.

- Ma i Serpeverde continueranno imperterriti a darci il tormento - disse Ginny guardando verso il loro tavolo e incontrando lo sguardo di Blaise Zabini, che le sorrise. Lei, per tutta risposta, lo ignorò e continuò a mangiare.

 

Intanto, al tavolo dei Serpeverde...

- Zabini...

- Ssh!

- Zabini...

- Zitto!

- BLAISE!!!!!

- Draco... cosa vuoi?! Ci guardano tutti! - sussurrò contrariato e imbarazzato il moretto

- La vuoi smettere di sorridere verso il tavolo dei Grifondoro?? Sembri un ebete! Guarda quella biondina Tassorosso... wow... - rispose il biondo squadrando una prosperosa ragazza del settimo.

- Ma quale Tassorosso! Metti bene a fuoco la Weasley, amico! Mmh.. quasi quasi le vado a parlare...

- Sei davvero fissato con quella pezzente!

- Sarà pure pezzente, ma è bona!

- Se.. vabbè.. - alzò gli occhi al cielo Malfoy mentre il suo amico faceva apparire un mazzo di rose rosse e si incamminava verso il tavolo dei Grifoni. Lo seguì con lo sguardo - mentre tutte le ragazze della Sala si voltavano per vedere a chi era destinato quel regalo - e lo vide sorridere con i denti perfetti alla rossa e porgerle i fiori.

 

- Per lei cheri...

- Zabini... stai scherzando?!

- Io non scherzo mai in amore - fece l'occhiolino lui e fece per andarsene, ma fu trattenuto da un altro moretto a caso...

- Scusa, lei sarebbe fidanzata! - disse Harry Potter con la faccia "E-Il-Suo-Ragazzo-Sono-Io"

- Ma è solo un regalo gentile... - disse tranquillo la Serpe e andò via. Ginny, intanto, osservava pensierosa e piacevolmente sorpresa i fiori profumatissimi e ne accarezzava dolcemente i petali.

- Vabbè... io vado a portarli in dormitorio, prima che appassiscano! Hermione, mi accompagni? - fece Ginny e si avviò con Hermione alla porta mentre Harry sussurava un "gentile un corno..." con una brutta espressione sul viso...

  
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