Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: emilove    21/01/2015    1 recensioni
La sua vita era perfetta, genitori che si amavano, una migliore amica che fin da piccola la sosteneva in tutto.
Cosa mancava? il finale felice.
Aveva sei anni ma crescieva con questo sogno.
Quando poi, a soli undici anni gli vennero strappate via le persone che aveva di più caro al mondo: Mamma e papà.
Cresce con la zia Rose, all'inizio era una ragazzina per bene e amava sorridere alla vita. Ma dopo la perdita dei genitori niente fu uguale.
A diciasette anni, incontra Zayn.
Un ragazzo per bene, che può sembrare un ragazzo normale come tanti, ma ha qualcosa e quel qualcosa ad Abbie piace. Si trasferisce con la madre e la sorella a Londra, accanto la casa di Abbie, il loro primo incontro non è molto 'piacevole' almeno fino a quando i due si iniziano a conoscere meglio e chissà,magari nascerà qualcosa fra loro.
---
'Mamma,papà come va lassù? volevo solo dirvi che ho finalmente avuto il mio finale felice,accanto a lui'
||Abbie Calderon 17 anni|| ||Zayn Malik 18 anni||
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Abbie's point of view.
Io: giuro che se muoio è solo colpa tua - replicai per la millesima volta.

Zayn: non morirai, devi solo togliere le palle. Al resto ci penso io - disse e io scoppiai in una rumorosa risata.
Mi guardò confuso, poi dopo un pò capì la mia risata.

Zayn: cazzo Abbie, sei una pervertita fattelo dire - continua.

Io: non sono io quella che fa battute del genere.

Zayn: no ma tecnicamente non era una battuta, non lo so vuoi infilare l'albero nella scatola con le palle messe? - e io non posso smettere di ridere, sul serio.
Lui sbatte il palmo della mano sulla fronte pentendosi di aver parlato.

Io: dovresti pensare prima di parlare, amore mio - lo insultai prendendo un bicchiere d'acqua - vuoi? - gli domando

Zayn: no, voglio che mi aiuti. Se mia madre torna e ancora non ho smontato l'albero saranno caz...guai - per poco non mi affogavo con l'acqua dalle risate.
Cosa mi era preso non lo sapevo nemmeno io.

Zayn: Abbie sono passati sei giorni dalla festa, non è che sei ancora ubriaca vero? - domanda togliendo la stella dall'albero di natale mettendola in uno scatolone.

Io: fino a prova contraria non lo sono - lo raggiunsi lasciandogli un delicato bacio sulle labbra.
Quasi tutta la mattinata eravamo rimasti a smontare l'albero di natale e con lui anche le decorazioni che c'erano sparse per casa.
Passarono due ore circa, tra cui un'ora e mezza l'abbiamo passata ridendo e scherzando, tipico tra me e Zayn.

Zayn: minchia, vero - disse ad un tratto ridendo.

Io: che succede?

Zayn: devo fare gli auguri a mia sorella - dice poi.

Io: auguri? Oggi compie gli anni e non ne sapevo nulla? - chiedo quasi allarmata.

Zayn: no, cogliona. Sei gennaio, epifania - stavolta è lui quello a scoppiare a ridere.

Doniya: ti ho sentito, stronzo. Se non era per Abbie, ti avrei già strappato gli organi interni - urla dalla sua camera.

Io: puoi farlo se vuoi.

Zayn: mantieni la calma Malik, altrimenti le strozzi entrambe - gesticola con le mani.

Io: non ne avresti il coraggio, ci ami troppo - lo sfido, lui abbassa la testa in segno di arresa.

Zayn: touchè - sorride - vado in bagno - continua

Io: ci vediamo tra qualche ora - scherzo quando lui è già chiuso in bagno.
Raggiungo Doniya in camera sua, intenta a leggere il suo libro.

Io: cosa leggi?

Doniya: cime tempestose. In realtà, è la terza volta che lo leggo.

Io: e io non ho mai letto un libro in diciassette anni che respiro, wow - ammetto.

Doniya: mai?

Io: mai - ripeto.

Doniya: nemmeno uno? - è piuttosto confusa.

Io: no, cioè si.. ma ho letto solo i primi quattro capitoli, poi mi sono stufata.

Doniya: ragazza, tu sei fuori - mi rimprovera quasi.
L'idea di leggere libri a volte mi viene in mente, ma in tanti anni sono sempre stata con la mente occupata a pensare ad altro, piuttosto che leggere. L'unica volta in cui ho letto un libro in vita mia, è stato in prima media. La professoressa ci aveva assegnato alcuni libri e nelle vacanze di natale dovevamo leggerli e farci una specie di scheda di lettura. A me, era toccata la piccola principessa. Avevo letto solo i primi cinque capitoli, poi mi ero decisamente stufata e lasciai perdere. Quando tornai a scuola tremavo all'idea che la professoressa mi avrebbe rimproverata per non aver eseguito i compiti. E' dovuta per forza intervenire mia madre aiutandomi, in tre o forse quattro giorni, con la lettura del libro. I miei genitori mi avevano ripetuto di fare i compiti assegnati, ma non sono mai stata un'amante dello studio evidentemente.
La conversazione viene interrotta da una vibrazione. Pensavo fosse il mio cellulare, ma in realtà era quello di Doniya. Mi fece segno di aspettare qualche minuto, ma rimase con me.
'Mike?' gli mimo, lei scuote la testa e mostra un debole sorriso.

Doniya: Papà? - disse a bassa voce, probabilmente per non farsi sentire da Zayn.
Sorrideva, mentre parlava con lui. E in quel momento mi mancava tremendamente il mio di papà. Mi tornò in mente la sera della festa, quando da ubriaca dissi a Zayn che lui sarebbe stato un buon padre.
Premetto che il giorno dopo non ricordavo più nulla di tutte le cazzate fatte e dette.
Comunque era bello vedere Doniya sorridere mentre parlava con suo padre, che era felice le si leggeva subito.
I miei pensieri andarono subito a Zayn e alla sua decisione di non volerlo vedere. Mi ha raccontato tutti i problemi e il dolore che gli ha causato, forse da un lato anch'io avrei ragito così ma è pur sempre suo padre. Ha sbagliato, non lo biasimo, ma magari è pentito. Se lui continua a cercare il figlio, sapendo che Zayn non ha alcuna voglia di parlargli, vuol dire che ci tiene e che magari è pentito, no?
Doniya attacca salutando il padre, poi torna a me.

Doniya: vuole vederlo..- sussurra.

Io: chi?

Doniya: mio padre. Vuole incontrare mio fratello, mi ha chiesto di provare a convincerlo..- ammette, quasi preoccupata.

Io: oh..Beh, che hai intenzione di fare?

Doniya: Io..-
Sentimmo dei passi avvicinarsi, capendo che Zayn stava per arrivare Doniya si bloccò di scatto.

Zayn: chi ha fame? - entrò in camera sedendosi accanto a me.
Nessuno delle due rispose, eravamo ancora un pò perplesse per quella storia di suo padre, io pensavo ad una soluzione a questo mini- problema.

Zayn: cosa sono quelle facce? sembra che abbiate visto un topo morto - chiese.

Doniya: nulla, Abbie mi stava raccontando la prima volta che ha avuto il ciclo e mi ha impressionata-
Aspetta, che?
Vorrei sapere che hanno questi due contro il mio ciclo, non lo capirò mai probabilmente.

Zayn: okaay, non ci tengo a sapere i dettagli..forse - ride sussurrandomi il 'forse'
Lo colpii con un cuscino poco distante da me e lui cercò in tutti i modi di difendersi.

Doniya: preparo qualcosa - fa per andarsene.

Io: aspetta - dissi raggiungendola - ci proverò io, posso provare a convincerlo - sussurro e lei annuisce sorridendomi. Poi esce  dalla stanza.
Torno da Zayn, lo prendo da un polso e lo porto in camera sua, non credo che Doniya sarebbe stata contenta se avessimo passato la maggior parte del tempo nella sua stanza.

Zayn: Abbie, davvero, qualcosa non va? - e come nascondergli a lui qualcosa di piuttosto evidente?
Non era comunque il momento adatto per parlarne così cercai di mettere fine a quella preoccupazione che mi mangiava il viso.

Io: no, è tutto okay - gli sorrisi.
Mi avvicino alla scrivania e decido di rovistare nei suoi cassetti. Non ci trovo nulla di interessante. Eccetto in uno. C'era un mucchietto di foto, e nella maggior parte Zayn era intorno ai sette o otto anni.
Mi risidedo accanto a lui sul letto e le guardiamo insieme. Le sfoglio una per una, alcune sono ritraggono Zayn e sua sorella, alcune con Trisha e alcune con i suoi parenti. Poi c'è quella con sua nonna, lei l'ho conosciuta qualche tempo fa quando sono stata ospite in casa Malik.
Per avere quasi ottantaquattro anni è davvero una bella signora, rispetto a molte altre. Mia nonna era così pure lei, poteva avere anche svariati anni ma era rimasta sempre stupenda e dio sa quanto mi manca rivedere il suo viso confortante.
Mi soffermo a guardarla e sento il braccio di Zayn circondarmi le spalle. Sorrisi a quel gesto e passai avanti con le foto.
Le successive erano alcune foto con i ragazzi. Conosco Louis, Harry, Niall e Liam da quasi cinque anni e continuo a chiedermi come mai non mi abbiano mai parlato di Zayn, e come mai io lo abbia visto per la prima volta solo qualche mese fa.
L'ultima foto mi fece sorridere, ma non a Zayn. C'erano lui, Doniya e quello che era probabilmente suo padre.

Io: eravate molto belli, insieme..- sussurro.

Zayn: eravamo - afferma.

Io: potreste esserlo ancora, sai?

Zayn: ne abbiamo già parlato - sbuffa.

Io: no, tu hai parlato - dissi quasi infastidita.
La cosa che mi dava più rabbia, è che lui cercava sempre di evitare questo discorso. Mi dava fastidio, si, perchè lo sapeva meglio di me che prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo.

Zayn: Abbie, perfavore, non mi va di discuterne.

Io: non c'è nulla da discutere, solo che... - ero indecisa se dire della telefonata o meno. Temevo la sua risposta, magari mi avrebbe riso in faccia o avrebbe semplicemente cambiato discorso.
Conoscendolo la cosa non gli sarebbe interessata minimamente, però a volte è necessario rischiare, no?

Zayn: solo che? - ripete

Io: ha...ha chiamato.

Zayn: a chiamato te? - aggrotta la fronte.

Io: cosa? no! Tua sorella, ha chiamato tua sorella davanti a me.

Zayn: lo fa ogni settimana, per quel poco che gli importa di noi.

Io: come fai a dire che non gli importa?

Zayn: perchè dobbiamo prendere questo discorso?

Io: perchè...perchè è tuo padre - balbettai.

Zayn: è con ciò?

Io: ha chiesto di te, vuole vederti. Probabilmente ha notato che ogni fottuta telefonata tu gli rifiuti in faccia. Prova a metterti un pò anche nei suoi panni.

Zayn: tieni così tanto a difenderlo? Non lo conosci, Abbie, non lo conosci per niente - disse e si alzò piuttosto duramente.

Io: non lo sto difendendo, lo faccio per te. Ma vuoi capirlo, una buona volta? - lui resta qualche secondi in silenzio e nessuno dei due apre bocca per un pò.
Rimane a fissarmi, poi distolse lo sguardo strofinandosi le mani agli occhi.

Zayn: se vuoi fare qualcosa per me, fammi il favore di farti i cazzi tuoi. Davvero, non intrometterti in questa storia. Fatti i tuoi fottutissimi cazzi, per una volta. Non voglio parlare di lui, ne tanto meno parlare con lui. Ti è chiaro? Per piacere, fatti gli affari tuoi e non discutiamone più - stava veramente urlando? mi ha davvero ripetuto tre volte di farmi i cazzi miei?
Zayn: e poi, se tuo padre avesse fatto lo stesso che ha fatto il mio ti assicuro che avresti reagito nel mio stesso modo. Se non sei come mia sorella, ovvio - sbotta.
'Trattieniti, non fare uscire le lacrime, è solo arrabbiato' ripeteva quella solita vocina nella mia testa.

Io: beh se mio padre fosse quì e avesse fatto quello che ha fatto tuo padre, avrei continuato a vederlo come è giusto che sia - dissi imprecando le lacrime e raggiungo la porta.

Zayn: dove..stai andando? - mi costringe a guardarlo tirandomi dolcemente dal braccio.

Io: a casa, è tardi.

Zayn: non volevo dirlo, io.. - prova a dire, ma io sono già lontana da lui quando cerca di finire la frase.
Doniya ha la faccia di chi ha ascoltato e sa come mi sento. Il problema non è stato il fatto che ha messo in confronto me e lui, cioè non proprio un confronto ma di più era stato il gioco 'avresti fatto lo stesso' e questo non mi aveva dato nessun fastidio. Tutto è stato quando ha messo mio padre a confronto con il suo.
Suo padre si ubriacava e ha tradito sua moglie; mio padre è sempre stato l'uomo migliore del mondo ed è morto.
Questo è ciò che mi ha fatto male, il fatto che li avesse, diciamo, messi a confronto.

Io: ci ho provato, scusami - le dico sforzando un sorriso.
Lei mi abbraccia, per qualche secondo e dopo aver sciolto l'abbraccio mi chiusi la porta d'ingresso alle spalle ed tornai verso casa mia..






BOOM.
okay, è stato un pò difficile scrivere questo capitolo perchè vedere quei due litigare fa star male anche me, ma devo abituarmi.
Perchè questa mica sarà l'ultima litigata, prr.
domani ho compito di storia, helpatemi vi prego.
sono totalmente una frana in storia, cosa minchia gli scrivo? 'le patate sono un fatto storico'? NO.
Un suicidio, porco schifo.
auguratemi buona fortuna eeeeeeeeeeeee ci sentiamo al prossimo aggiornamento, lala.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: emilove