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Autore: Sariel    24/11/2008    18 recensioni
Edward smise di baciarmi per un attimo e subito sentii la mancanza del nostro contatto.
- Emmett avrà qualcosa di cui sparlare.- sussurrò piano, senza reprimere un sorrisetto.
Cercai di ignorarlo, ma quelle parole vennero seguite da un ringhio basso ma aspro che mi nacque in gola. Emmett aveva già rischiato.
- Deve solo provarci- bisbigliai in risposta, minacciosa.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Rating: Giallo.
Tipologia: One-shot.
Fandom: Twilight.

Avvertimenti: SPOILER per chi non ha letto BREAKING DAWN.
Personaggi: Edward Cullen, Isabella (Bella) Cullen, Renesmee (Nessie) Cullen. [più menzione di Jacob Black]
Genere: Generale, Romantico, Commedia,
leggermente erotico.
Disclaimer:  Q
uesta storia è frutto della mia fantasia. Tutti i personaggi sono sotto copyright di quel genio che è Stephenie Meyer.
Credits: //.
Note dell'Autore: dopo molto tempo torno a scrivere sul fandom di Twilight. Una cosa leggera, nata da una pazza idea di fine novembre.

Hope you like it. Come sempre critiche costruttive e commenti ben accettati.
Buona lettura,
Sara.
 
 
Qualcosa di cui sparlare.
Got no boundaries and no limits
If there’s excitement, put me in it
If it’s against the law, arrest me
If you can handle it, undress me
Don’t stop me now, don’t need to catch my breath
I can go on and on and on
When the lights go down and there’s no one left
I can go on and on and on
Give it to me - Madonna
 
- Bella, amore, vacci piano.- mormorò Edward con difficoltà, mentre le sue labbra venivano letteralmente prese d’assalto dalle mie.
Sorrisi, ma non smisi di baciarlo, trascinandolo verso il letto. Con un tonfo sordo Edward ricadde all’indietro, sul materasso.
Mi morsi il labbro per impedirmi di ridacchiare. Quell’aspetto dell’essere una neonata, la forza straordinaria, mi ritornava utile.
Il suo viso si corrucciò. Mi guardò, aggrottando le sopracciglia e con un sorriso malizioso stampato sulle labbra perfette. Il suo viso si distese quando iniziò a ridere.
- Bella, tesoro, non vorrai mica svegliare la bambina?- mi chiese in un bisbiglio, inarcando un sopracciglio.
Salii sul letto e gattonai verso di lui, mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe.
- Nessie non si sveglierà.- replicai, posandogli le mani sul viso.
Mi concentrai, tentando di ignorare le sue mani che si insinuavano sotto la mia maglietta e accarezzavano con gesti delicati la mia schiena.
Non mi sembrava che mi stesse opponendo resistenza. In ogni caso sapevo perfettamente come convincerlo.
Ridacchiai, ma tornai a concentrarmi. Dopo parecchi esercizi avevo imparato a estendere e ad allontanare da me lo scudo protettivo. Una volta tolto di dosso l’elastico, lasciai che nella mia mente entrassero i ricordi di noi due, per lo più ricordi appartenenti alla mia nuova vita, delle notti passate insieme. Mi soffermai sui particolari, sapevo che non avrebbe resistito.
E, come mi aspettavo, quei ricordi inondarono anche la sua mente.
E sempre come avevo previsto, le sue labbra premettero con bramosia sulle mie di lì a poco.
Allontanai le mie mani dal suo viso, lasciando che l’elastico tornasse al suo posto.
Le mani di Edward scesero sui miei fianchi e mi attanagliarono con forza. Socchiusi le labbra e assaporai il suo profumo - quella fragranza delicata di miele, lillà e sole che mi aveva accolto sin dal mio risveglio in questa nuova vita - e permisi alla sua lingua di entrare nella mia bocca.
Mi sfuggì una risatina quando la sua presa sui miei fianchi si fece più stretta e con un gesto repentino ribaltò le nostre posizioni, facendomi finire di schiena sul letto.
Approfittando di quel gemito di sorpresa, approfondì maggiormente il bacio, con una frenesia che non avevo mai sperimentato prima.
Il movimento fu troppo brusco e troppo forte per il letto - molto simile di quello di Isle Esme - che cedette e finì a terra con un tonfo rumoroso.
Edward smise di baciarmi per un attimo e subito sentii la mancanza del nostro contatto.
- Emmett avrà qualcosa di cui sparlare.- sussurrò piano, senza reprimere un sorrisetto.
Cercai di ignorarlo, ma quelle parole vennero seguite da un ringhio basso ma aspro che mi nacque in gola. Emmett aveva già rischiato.
- Deve solo provarci- bisbigliai in risposta, minacciosa.
Tornai a cercare le sue labbra, avvicinandolo a me dopo aver infilato una mano tra i suoi capelli ramati.
La sua mano, ancora dietro la mia schiena, si spostò sul davanti, accarezzandomi la pancia, per poi risalire verso il mio seno. Afferrò in un pugno il tessuto, pronto a strapparlo via e lanciarla lontano nella stanza.
Una mia mano afferrò la sua camicia con troppa forza, facendo saltare i primi bottoni, mentre l’altra scendeva nello spazio tra di noi, fino ai suoi jeans.
- Mamma, papà?
La voce di Renesmee ci fece sobbalzare. Eravamo talmente occupati con quello che stavamo facendo che non la sentimmo arrivare.
Edward si bloccò, con la camicia semi-strappata e una mano ancora sotto la mia maglietta. Dal canto mio restai immobile come una statua qualche secondo, mentre la mia mano restava aggrappata ai miei pantaloni.
Merda, pensai. Non avevo nemmeno bisogno di guardare Edward per capire che anche lui aveva pensato la stessa cosa.
Mi schiarii la voce e tentai di ricompormi, cercando di ricacciare dentro il fuoco che ci aveva travolti. Mi alzai dal letto e mi sistemai la maglietta, tutto in meno di un secondo. Raggiunsi mia - nostra - figlia e la presi in braccio, girandomi poi verso Edward. In due mesi si era alzata ancora, raggiungendo l’altezza di una bambina di quattro anni.
Ringraziai il cielo. Era riuscito a mettersi a posto.
- Cosa stavate facendo?- chiese incuriosita Renesmee, con la sua vocina dolce.
Mi fissò con i suoi occhioni color cioccolato, in attesa di una risposta.
- Ehm..- iniziai, nel panico più totale. Guardai Edward, in cerca di aiuto, totalmente imbarazzata.
Se avessi potuto arrossire, in quel preciso momento sarei stata bordeaux. E lo stesso Edward, a giudicare dalla sua espressione.
Si schiarì la voce, ma non riuscì a dire niente.
- Stavamo….giocando.- disse infine. E per una volta una sua bugia non era credibile.
Ridussi le labbra ad una fessura, evitando di ridere a quella scusa tanto ridicola. Lo sguardo di Nessie andò da me a Edward, e viceversa.
- Posso andare a giocare con Jacob?- domandò, con un sorriso.
- No!- esclamammo io ed Edward in sincrono, spalancando gli occhi.
Renesmee ci fissò divertita per un attimo.
- Tesoro.- le dissi, con un sorriso. - Perché non vai a casa dalla zia Alice?- proposi, sapendo che andava pazza per Alice.
- E dalla zia Rose?- aggiunse Edward, avvicinandosi con un sorriso incoraggiante.
Nessie ci fissò per qualche secondo e fece un cenno deciso con la testa. La lasciai andare e la seguimmo fino alla porta della nostra casetta, osservandola sparire verso casa Cullen.
- Se quel lupo tocca mia figlia, giuro che lo ammazzo.- bofonchiò minaccioso Edward non appena Nessie sparì dalla nostra vista. - Giuro che lo ammazzo.- ripetè deciso.
Gli accarezzai piano la testa e sospirò piano, prima di baciarmi ancora, nel meno casto dei modi, scatenando nuovamente quel fuoco travolgente.
E iniziammo da dove ci avevano fermati, senza riuscire ad arrivare nella nostra camera.
E forse sì, quella volta Emmett avrebbe avuto qualcosa di cui sparlare.


01/07/2009 Never ending story Awards (tra parentesi i giudici che hanno votato la mia fiction nelle determinate categorie

- Best Ficlet [Princes_of_the_univers e Ljl30stm]


- Best Comedy [Princes_of_the_univers, SeXy_KiTtY e Ljl30stm]



- Best Funny Character [Princes_of_the_univers]


- Best Couple [Princes_of_the_univers, SeXy_KiTtY, Valetrinity89 e Ljl30stm]


- Best Fanfiction [Princes_of_the_univers]

Grazie ai quattro giudici che hanno valutato le fiction. Princes_of_the_univers, SeXy_KiTtY, Valetrinity89, Ljl30stm.
  
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