Do not
fear for my reason
There’s
nothing to hide
How
bitter your treason
How
bitter the lie
Remember
the runes and remember the light
All I
ever want is to be at your side
We
gladden the raven now I will
Run
through the blazing fires
That's
my choice
Cause
things shall proceed as foreseen
[Blind
Guardian – Skalds and Shadows]
Non so più quante volte ho riletto questa pergamena.
L’ho trovata per caso un paio di giorni fa, mentre sistemavo la nostra
stanza. Non che ce ne fosse davvero bisogno, cercavo solo qualcosa che potesse
distrarmi dal pensare costantemente a te, disteso in stato di incoscienza in
questo letto d’ospedale.
Spuntava dalle pagine di un libro abbandonato sul tuo comodino e non ho
potuto fare a meno di leggerla.
La prima volta che l’ho fatto ho pianto. Mi vergogno un po’ a
confessartelo, ma essere sincero con te è il minimo che io possa fare.
Credevo mi odiassi, mi avessi abbandonato al mio destino, e invece
scopro che in tutti questi anni non hai fatto altro che amarmi ogni giorno di
più. Meschino da parte mia dubitarne ancora, nonostante il pensiero di averti
perso per sempre fosse stato comunque l’unica cosa che mi aveva permesso di
sopravvivere ai Dissennatori.
Quali memorie felici avrebbero potuto togliermi, quando la certezza di
non poterti rivedere mai più riempiva ogni mia giornata?
So che negli ultimi quattro anni mi hai ampiamente dimostrato che mi
sbagliavo, ma che vuoi farci? Le cattive abitudini sono dure a morire.
So
this is it, we’ve got it all
Somehow
I forgot to see
That
the essence of my life
Is
what he means to me
I Medimaghi mi hanno detto che forse sono riusciti a individuare la
maledizione che ti ha colpito. Se la smettessero però di fare supposizioni e
trovassero una maledetta cura, probabilmente sarei anche più contento di stare
ad ascoltarli.
Sono solo un branco di cervelloni idioti e inutili. Sarei quasi tentato
di chiedere consiglio a quell’idiota di Snape. Ho detto quasi! Non sono ancora
così disperato da affidare la tua vita nelle sue mani nodose.
A proposito di Mocciosus...
Stamattina è passato a trovarti con Harry. Pare che quei due abbiano
stipulato una sorta di tregua dopo la sconfitta di Voldemort.
E non è nemmeno la novità peggiore! Ci crederesti che il mio figlioccio
ha osato confessarmi che esce con
Malfoy? Ho cercato di farlo ragionare, ma sembra non ne voglia sapere. Che cosa
può mai esserci di buono nel figlio di quell’arrogante, cinico, freddo, pomposo
e bastardo di Lucius? Come fa a essersi infatuato di quel biondino scialbo
resta un mistero, ma mi ricorda così tanto suo padre.
Testardo come un mulo e convinto delle sue scelte.
Snape, invece, è sempre il solito pipistrello viscido. Non penso
cambierà mai.
Per Morgana, quanto avrei voluto spaccargli la faccia per fargli
sparire a suon di pugni quello sguardo concupiscente con cui ti osservava. Sa
perfettamente che stiamo insieme fin dai tempi di Hogwarts ma sembra non voler
mollare il colpo.
Ah, ma puoi star certo che non la passerà liscia un’altra volta se
oserà guardarti ancora in quel modo.
Tu sei mio, e di nessun
altro.
È venuto anche Silente. Non credo che sia umanamente possibile bere
così tanto the in una singola giornata. O pomeriggio per quanto mi riguarda.
Tu lo sai che io adoro il the, ma a tutto c’è un limite, non lo credi anche
tu? Merlino, ancora una tazza e avrei seriamente preso in considerazione la
possibilità di trasformarmi in un enorme infuso ambulante.
Ad ogni modo era venuto semplicemente a vedere come stavi e, beh... per
dirmi che ha parlato con il Ministro. Adesso che Arthur è stato eletto, pare che
voglia organizzare una cerimonia in grande stile per festeggiare la fine della
Guerra e non solo. Albus mi ha informato in via del tutto ufficiosa che, oltre ad
aver contribuito all’articolo sulla Gazzetta uscito qualche settimana fa
riguardo all’annullamento di ogni procedimento nei miei confronti, il buon
vecchio Weasley ha deciso di fare un discorso durante quella festa. Sai... per
scusarsi a nome del Ministero e ribadire ancora una volta la mia estraneità ai
fatti e così via.
Ci sono solo voluti dodici anni ad Azkaban, un’evasione, la
resurrezione di un Lord Oscuro, la sua morte e un nuovo Ministro per convincere
il Mondo Magico della mia innocenza.
Se questo non è fare le cose con calma...
Ma non mi va di parlare di politica o di quanto sia irrimediabilmente
inutile pensare ai meccanismi che muovono il Ministero o il Wizengamot.
Sono riuscito a ottenere il permesso per dormire qui stanotte. Non è
stato poi così difficile, sai? Credo che
quella brunetta un po’ bassina e con gli occhi da cerbiatta, che aveva il turno
ieri sera, abbia un debole per me. D’altronde, ero o non ero il dongiovanni di
Hogwarts? Nessuna donna resiste al fascino dell’uomo rude e tenebroso.
Merlino, come vorrei che ti svegliassi solo per darmi uno scappellotto.
Sto facendo l’idiota per nulla, solo per potermi ricordare di com’è discutere
con te. Guardare il tuo viso accigliato, le labbra corrucciate in quel modo
tutto tuo, così dannatamente sensuali che mi fanno venire voglia soltanto di mordicchiarle
e leccarle fino a farle diventare tumide. E i tuoi occhi, oh Godric, cosa darei
per rivedere i tuoi occhi.
I tuoi occhi annebbiati dal sonno la mattina, i tuoi occhi incupiti e
determinati quando qualcosa non va come vorresti o sei concentrato, i tuoi
occhi fiammeggianti in quelle poche volte che ti ho visto arrabbiato, i tuoi
occhi dolci e caldi quando guardi Harry e rivedi James nei suoi tratti, i tuoi
occhi velati e languidi di passione quando facciamo l’amore.
Non sono sicuro sia una buona idea continuare ricordarmi di te in
particolari situazioni, potrebbe finire col diventare imbarazzante... facendomi
rimpiangere di non aver indossato quella bellissima veste da mago che ho
nell’armadio.
Vista l’ora, penso sia meglio che mi accomodi su quella fantastica
poltrona relax. Non trovi anche tu? Aver trasfigurato quell’insulso sgabello in
questa meraviglia è stato a dir poco geniale, persino quella vecchia megera
della McGranitt ne sarebbe fiera!
Mi trovi patetico Rem?
Non so più quante volte mi sono seduto qui, appoggiando la testa sul
materasso accanto alla tua mano immobile e ho chiuso gli occhi lasciando che la
stanchezza mi cullasse, almeno per un po’, sperando di riaprirli e trovarti finalmente
sveglio.
Ne ho perso il conto, eppure non riesco a impedirmi di farlo. È
diventato come un rituale, una cosa che faccio nell’illusione che prima o poi
si avveri.
Sai, come quelle filastrocche Babbane. Quelle che se le ripeti almeno
tre volte, esaudiranno il tuo desiderio. Sono proprio la pecora nera della famiglia
Black, non trovi? Credere a queste sciocchezze...
E anche se può sembrare masochistico, è fantastico immaginare la tua
mano muoversi e posarsi delicatamente sui miei capelli prima di iniziare ad accarezzarli
lentamente, come si fa con un bambino.
Se mi concentro sento ancora il suo calore, il suo lieve tocco su di me. Adoro quando lo fai, potrei restare fermo a farmi coccolare in questo modo per ore. In questi momenti capisco ogni istante di più perché la mia forma animale sia un cane.
Sirius.
Devo essermi addormentato, perché mi è sembrato di sentirti sussurrare il mio nome, con quel tono così dolce e amorevole che solo tu usi. Quando lo pronunci tu, il mio nome smette di sembrare una bestemmia.
E posso anche sentire le tue dita scorrere tra i miei capelli, gentili.
Sirius.
Di nuovo quel sussurro.
Si può piangere dormendo? Sento una lacrima scendere lungo la mia guancia, impietosa e inarrestabile. Lunastorta, da quando sei qui mi sono rammollito... non credi?
Sirius, perché piangi?
Piango perché non so più che fare. Sei qui, immobile in un letto al San Mungo, e i Medimaghi non riescono a curarti, né a scoprire almeno cos’è che ti riduce in questo stato di incoscienza. Piango perché sento scivolar via la mia felicità, come sabbia tra le dita.
Merlino, ora mi metto anche a parlare con i sogni.
Ma è così facile lasciarsi andare, credere che sia tutto un brutto incubo dal quale mi sveglierò.
Felpato, guardami.
Guardarti? E per vedere cosa?
Odio questo senso di impotenza, di frustrazione che non mi lascia neanche un istante. Per quale maledetto motivo ti sei messo a combattere contro quella pazza furiosa di mia cugina?
Spiegamelo Remus, perché davvero non lo capisco. Lo sapevi che era pericolosa, che era una donna senza scrupoli, perché hai affrontato proprio lei tra tutti i Mangiamorte che avevi a disposizione?
Volevi vendetta? Difendere il mio onore?
Eppure sapevi che non me ne fregava un accidente di tutto questo. Non eri tu quello calmo, riflessivo della coppia? Quando hai deciso che fare l’eroe Grifondoro fosse una cosa saggia? A cosa ci ha portati?
Merlino, mi vedi? Sono così pateticamente incazzato
con il mondo, da prendermela con te. Se non fosse arrivato il giovane Malfoy a
salvarti... maledizione! Io
dov’ero mentre tu rischiavi la vita? Perché non mi hai chiamato? Perché non hai lasciato che combattessi al tuo fianco?
You are the reason I live
When the sun goes down
We dive in the night, baby
You are the reason I give
Give you all of my heart
Instead of my pride
Adesso hai capito perché volevo che tu restassi a Grimmauld Place? Non volevo trovarmi in questa situazione. Non che io non mi fidassi di te, non è la prima volta che combattiamo insieme, ma dopo quella notte al Dipartimento Misteri... non so, qualcosa si è come spezzato dentro di me.
Sirius.
Perché continuo a sentire la tua voce che mi chiama? Non sto già soffrendo abbastanza?
Sirius.
Adesso basta, smettila, ti prego.
Sirius, guardami, ti prego.
Ho detto basta! Non ce la faccio, non posso sopportare ancora di sentirti. Non posso trovare pace nemmeno nei sogni? Tutto è così reale, così vero che sento il cuore spaccarsi nel petto.
Pensi che io mi diverta a vederti così? Non passa giorno senza che io desideri incrociare nuovamente il tuo sguardo, rivedere il tuo sorriso, risentire il tono basso e avvolgente della tua voce, riassaporare la consistenza morbida delle tue labbra, accarezzare e adorare il tuo corpo.
Allora fallo. Alzata la testa Sirius, io sono qui.
No, non è vero.
Sai che non ti mentirei mai, amore, guardami.
Oh Merlino, fa che non sia soltanto un’illusione, l’ennesimo scherzo di questa vecchia mente malata.
Sarebbe veramente troppo se alzassi gli occhi e lo trovassi ancora placidamente immobile, so che potrei non sopportarlo.
“Ciao... Sir... ius.”
“Remus?”
“Da quando... hai... il sonno tanto... pesante?”
“Remus... sei... sei davvero tu? Sei... Non sto sognando ancora, vero?”
La tua risata è sempre stata così cristallina?
“Ci ho messo... un secolo... a svegliarti...”
“Shhh, non parlare. Sei stanco...”
“No... io...”
“Come ti senti?”
“Beh... in effetti... come se l’espresso per Hogwarts... mi avesse appena investito.”
“Ci credo! Quella pazza di Bellatrix ti ha scagliato chissà quale assurda maledizione. Sono settimane che i Medimaghi cercano di venirne a capo, ma senza successo. Idioti. Non dovrebbero conoscere anche loro gli Incantesimi di Magia Oscura? Probabilmente all’Accademia di Medimagia hanno pensato bene che non...”
“Sirius... frena...”
“Scusami.”
“Non ricordo molto della battaglia... abbiamo vinto, vero?”
“Sì, Harry è stato incredibile.”
“Bene...”
Sei talmente
pallido, così stanco. Amor mio, dove sei stato finora?
“Ma come...”
“Non lo so... nemmeno io. Ti sentivo parlare, ti vedevo così lontano... e non riuscivo a raggiungerti. Ma... alla fine ce l’ho fatta.”
“Oddio Rem, è stato...”
“Sirius?”
“Sì?”
“Pensi di parlare... ancora a lungo?”
Perché mi chiedi
questo? Qualcosa non va? Non ti senti bene?
E perché ora stai sorridendo e scuoti la testa? Sono così ridicolo per te? Maledizione Remus, non hai idea di quello che ho passato in questi mesi, perché ridi?
“È che pensavo... che potresti baciarmi. Possiamo parlare... più tardi...”
Oh...
“In effetti...”
“Vieni qui sciocco cane pulcioso.”
“Mi piace quando mi dai ordini.”
“Idiota.”
“Un idiota innamorato di te però...”
“Un idiota che potrebbe smetterla di blaterare inutilmente.”
“È che sono troppo felice, ancora non ci credo...”
“Farai meglio ad abituarti, non ho intenzione di andarmene tanto presto.”
“Questa mi sembra un’ottima idea...”
“Ora vuoi baciarmi o no?”
“Bentornato...”
Let me
find my piece of heaven
Let me
find my way back home
I want
this love to last forever
And
back together, rise once again
From
the ashes to the sky