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Autore: Isabeckhtorres    22/01/2015    3 recensioni
"Cara Hogwarts,
Sto ancora aspettando la mia lettera. Sei tipo 12 anni in ritardo, ma va bene.
Sinceramente,
Un Futuro Studente di Hogwarts."
Una serie di One Shots ispirate alle Letterstomrpotter.
James x Lily
Scorpius x Rose
Harry x Ginny
Molly Weasley
Ron Weasley
Draco Malfoy
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Molly Weasley, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Letter Eight

 


“Allora. Sapete cosa dovete fare: uscite e fatelo. Fuori. FORZA.” Un uomo sui quarantanni e i capelli brizzolati si stava rivolgendo a sette persone vestite di rosso scuro, con una striscia nera che attraversava tutto il busto.*

Le sette persone, tre donne e quattro uomini, fecero un cenno e afferrarono delle scope, poi uscirono in fila. Non appena furono fuori dallo spogliatoio vennero accolti da un grido eccitato: una folla si agitava sopra di loro.

Nello stesso tempo un'altra voce cominciò a risuonare in tutto lo stadio: “Benvenuti signori e signori a Holyhead Harpies contro Cannoni di Chudley! I giornali vogliono i primi vincitori schiaccianti, ma d'altronde con Ginny Potter dalla loro parte non potrebbe essere diversamente. Per chi ancora non lo sapesse Ginny Potter ha stabilito un nuovo record di Pluffe messe a segno in una stagione, a soli 19 anni: la passata stagione!” Lo stadio rimbombò di urla e fischi; un ragazzo sorrideva fiero.

Lo speaker riprese “Ma ecco che si alzano in volo e il fischio dell'arbitro... Partiti! Qui Lee Jordan per voi”

La partita cominciò e la folla colorata cominciò ad applaudire i propri giocatori e fischiare gli avversari. Il ragazzo sorrideva ancora e applaudiva entusiasta, ogni tanto si girava a commentare qualcosa con un ragazzo dai capelli rossi accanto a lui.

Ben presto una figura si distinse tra le altre e cori si innalzarono a celebrarla; si muoveva precisa e veloce, scattando in tutto il campo, schivando Bolidi e raccogliendo Pluffe.

A dieci minuti dall'inizio della partita Ginny Potter, riconoscibile per via dei lunghi capelli rossi che contrastavano con la divisa, aveva già segnato tre volte portando la sua squadra in vantaggio.
“Non riesco ancora a credere che quella sia mia sorella!” Disse il rosso.
“E io che sia mia moglie.”

“Uugh. Harry, ti prego. Non mi sono ancora abituato all'idea.”
“Ron, non essere sciocco, sono anni che Harry e Ginny stanno insieme ora” Una ragazza dai folti capelli castani si era appena Materializzata.
Il ragazzo dai capelli rossi borbottò qualcosa di incomprensibile e poi disse “Sei in ritardo. Problemi al Ministero?”
“Sì. Rita Skeeter sta ancora scrivendo quegli articoli terribili e procurandoci un sacco di guai.”
Mentre parlavano però gli occhi di tutti e tre continuarono a spostarsi, seguendo i giocatori sulle scope.
Lo stadio esplose di urla e fischi.

“No! Così sono 30 a 10. Dovevano creare più divario.” Il ragazzo dai capelli rossi, Ron, scuoteva la testa; la ragazza appoggiata a lui fissava il campo impassibile; il ragazzo con i capelli neri invece non aveva staccato gli occhi dal viso della Cacciatrice con i fiammanti capelli rossi, sorrideva al pensiero delle imprecazioni che probabilmente stava usando.
Cinque minuti dopo però le Holyhead Harpies sembravano aver ripreso il controllo della partita, e portato il risultato a 60 – 10.
Il cronista stava urlando allo stadio “... Prende possesso della Pluffa ed ecco che passa a Ginny Potter ma aspettate, c'è qualcosa che non va...”
Una marea di teste si girò nella direzione di Ginny Potter, ma la Cacciatrice era ferma e fissava immobile un punto nel vuoto, le mani strette intorno al manico: sembrava stesse cercando di comprendere qualcosa.

Poi improvvisamente corrugò le sopracciglia e si diresse in picchiata verso il terreno; la folla, gli occhi ancora puntati sulla sua figura, fu presa alla sprovvista e un coro preoccupato di 'oh' si alzò dallo stadio.
Anche Harry, il ragazzo dai capelli neri aveva il viso dipinto di preoccupazione e ansia e osservava i movimenti della donna con la fronte corrugata.
La ragazza aveva ora lanciato la scopa di lato e sembrava diretta verso lo spogliatoio, ma a metà strada interruppe la corsa e si buttò al terreno; il respirò del ragazzo si bloccò in gola, senza pensare si Smaterializzò e ricomparve accanto alla donna.
Ginny Potter, era piegata in due e vomitava. Harry le si accovacciò accanto e senza dire una parola le sollevò i capelli, contemporaneamente cercando di coprirla al resto dello stadio, che ora stava osservando i due a terra con un misto di curiosità e preoccupazione. Molti dei giocatori erano atterrati e un paio, con la stessa divisa della donna, aiutarono a nasconderla.
Quando la ragazza sembrò aver finito, l'uomo parlò “Ginny, ora ti alzo e ti porto dentro.” E così fece.
Non appena dentro lo spogliatoio, la ragazza si fiondò nei bagni e ricominciò a vomitare; ma impedì a chiunque di entrare a soccorrerla.
Finalmente, qualche minuto dopo, uscì e si lasciò cadere su una sedia.
“Ginny?” L'intera squadra, l'allenatore, suo marito, la fissavano ansiosi.
Scosse la testa “Non capisco, stamattina stavo benissimo.”
“Ora sei pallidissima.”
“Eppure non può essere qualcosa che hai mangiato, o dovrei stare male anche io...” Il ragazzo che l'aveva soccorsa per prima, disordinati capelli neri e singolare cicatrice sulla fronte, scuoteva la testa perplesso.
Una ragazza con la stessa divisa si fece avanti e le chiese quali sintomi sentisse.
“Mmh, solo nausea. Nient'altro. Ma non credo di riuscire a risalire su una scopa, mi dispiace.” Gli occhi pieni di delusione.
“Solo nausea? Sei sicura?”
Ginny annuì, lo sguardo a terra.
La ragazza che aveva parlato continuò incerta “Ginny... Mmmh... Non è che potresti essere, mmh, incinta?”
Ora l'intero spogliatoio muoveva la testa tra la ragazza, Ginny e Harry.
“Ehm, no, no, n-.” Silenzio. Gli occhi fissi in quelli dell'uomo “Ah.”
“Potrei sbagliarmi, ovviamente.” Aggiunse in fretta la compagna.
Ginny continuò a fissare il ragazzo, tra i due sembrava essere in corso un discorso silenzioso. Finalmente si voltò “Ne dubito.”
“Ginny?” Intervenne l'allenatore “Dobbiamo assolutamente rientrare in campo. Hai bisogno di andare al San Mungo?”
“No. Buona partita!” Poi sembrò ricordare qualcosa “Potreste, potreste solo, non dire niente a nessuno? Soprattutto a Rita Skeeter.”
Annuirono tutti e poi uscirono, scope in mano, salutandola con un sorriso incerto.
“Allora.”
Ginny sorrise “Allora.”
“La prossima mossa?”
“Prima di tutto vieni a sederti qui.” E indicò la sedia accanto alla sua. L'uomo obbedì con un sorriso. “E poi scopriamolo.”
Prese la bacchetta e strinse una mano del ragazzo, poi senza parlare eseguì un incantesimo.
“Mmmh, interessante.” Fissò gli occhi in quelli verdi dell'uomo “A quanto pare non diventerò la Cacciatrice dell'Anno, quest'anno.”
L'uomo ricambiava lo sguardo, la bocca aperta a formare una piccola 'o'.
Dopo qualche minuto, Ginny lo scosse leggermente “Harry?”
“Scusa. E' che... Sei così giovane, e avevi mesi di gloria davanti a te, e avrei dovuto fare più attenzione. Mi spiace, Ginny.”
“Stai scherzando?” Ginny saltò in piedi e batté le mani. “Al massimo: avremmo dovuto fare più attenzione, con quella magia. Ma, Harry! Avremmo un bambino! O una bambina!” Batté di nuovo le mani “E' la cosa più bella del mondo!”
“Cos- cosa?” Harry la guardò perplesso. “Non sei dispiaciuta?”
“Neanche per sogno!” Poi si fece più seria “Tu?”
Harry non disse una parola, si alzò e la sollevò tra le braccia. Le sussurrò sulle labbra “E' il giorno più bello della mia vita”

E poi la baciò.
 

 


“Cara mamma,

Stavo facendo pratica di incantesimi anticoncezionali con Harry. Abbiamo usato un'altra bacchetta.
Sarai nonna!

Con amore,
Ginny.”


Sì, non sono i colori originali, ma le divise si rinnovano. Sì, è un nome femminile di squadra, ma ciò non vuol dire che non ci possano giocare uomini, no?





 

Angolo Autrice


Mi scuso per il ritardo, doveva uscire ieri ma ho avuto un problema.

Grazie mille a chi mi legge, segue, ricorda e preferisce. Grazie millissime a chi recensisce, vi prego di continuare a farlo...


Always, 
@Isabeckhtorres

   
 
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