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Autore: xLarrysbrave    22/01/2015    0 recensioni
"Dieci minuti dopo la porta si spalancò ed entrò un ragazzo castano con due occhi azzurri come il cielo. Avrei giurato su qualunque cosa che quel ragazzo io l’avevo già visto, quello sguardo mi era troppo familiare.. ma certo!
“Ah, lei dev’essere Lewis Tomlinson, giusto?” il ragazzo lanciò un’occhiata storta al professore,
“Louis” disse stizzito. Ne avevo appena avuto la conferma: quello era il ragazzo che due anni prima, in vacanza in Spagna, mi aveva quasi baciato".
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Smut alert!

Quando quel pomeriggio andai ad aprire la porta mi trovai davanti Louis con due enormi valigie
“Ehi! Hai saputo la novità” il sorriso stampato sulla sua faccia mi irritava parecchio
“Ciao.. sì..” girai i tacchi e tornai a sedermi sul divano con una faccia totalmente disinteressata
“Grazie Harry, bell’accoglienza”
“Prego.. mia madre è andata a fare la spesa, tornerà tra un’ora. La tua stanza sai già dov’è. Se hai bisogno, il bagno è di fronte alla mia camera” gli diedi tutte le informazioni senza staccare gli occhi dalla tv. Louis salì di sopra senza dire niente e, dopo un quarto d’ora abbondante, ricomparve in salotto e si sedette di fianco a me
“Che guardi?” il suo tono curioso mi sciolse un po’. Ero deciso a mantenere le distanze, ad essere persino scortese se fosse servito, ma Louis ogni volta riusciva a far crollare tutte le mie barriere. Anche con un semplice sorriso
“American Horror Story.. lo conosci?” il suo viso si illuminò
“Oh, certo! È la mia serie preferita! Lo guardo sempre in streaming” non potei fare a meno di sorridere
“È anche la mia preferita”.
Continuammo a parlare di AHS e a fare apprezzamenti sui vari personaggi finchè la porta non si aprì con uno scatto ed entrò mia madre
“Ah, Louis! Finalmente! Scusami se arrivo solo adesso ma stavo facendo un po’ di compere, così almeno trovi qualcosa nel frigorifero” fece una pausa e dopo aver appoggiato tutte le borse per terra continuò “Harry, vedo che hai cambiato idea sull’avere un ospite fisso a casa!” Louis mi guardò con aria interrogativa prima di alzarsi e andare a salutare calorosamente mia madre.
Dopo averla aiutata a mettere via la spesa andammo tutti e due di sopra; prima che entrassi in camera mia Louis mi prese per un braccio facendomi voltare
“Harry, in che senso ‘hai cambiato idea sull’avere un ospite fisso a casa’?” la sua espressione cupa mi fece stringere il petto
“Nulla.. semplicemente non volevo vederti anche qui” rispose solo con un ‘ah’ e poi andò nella sua stanza.
Louis non mi parlò più molto dopo quello che gli avevo detto, così dopo cena decisi di andare a scusarmi. Anche se erano solamente le 22, la luce della stanza degli ospiti era spenta, quindi aprii piano la porta e infilai dentro la testa. Louis era già a letto, girato su un fianco
“Louis, sei sveglio?” sentii un grugnito, poi la voce coperta dalle lenzuola
“Sì.. che vuoi?” entrai nella stanza e chiusi la porta dietro di me
“Lou, scusa. Mi dispiace non volevo che ci rimanessi male”.
Non sentendo alcuna risposta mi avvicinai al suo letto abbassandomi un po’
“Ehi..” sussurrai piano e prima che potessi rendermene conto Louis mi afferrò un polso tirandomi verso di lui
“Vieni qui scemo” in un attimo mi ritrovai avvolto dalle coperte e dall’abbraccio caldo di Louis, cercai di oppormi ma fu inutile perchè il ragazzo dagli occhi blu mi stringeva da dietro
“Louis, cosa-“
“Ti prego, resta” ed ecco che sentii scoppiare tutto dentro di me. Sussurrai un ‘okay’ e strinsi le sue braccia contro il mio petto, poi mi addormentai. Restammo così tutta la notte, appiccicati l’uno all’altro, io con il respiro caldo di Louis che soffiava sul mio collo.
La mattina dopo mi girai sull’altro fianco trovandomi davanti, addormentato, il ragazzo più bello che avessi mai visto. Louis dormiva tranquillo, il petto che si alzava e abbassava al ritmo dei suoi respiri, le ciglia lunghe che gli accarezzavano le guance arrossate e i capelli scompigliati che gli ricadevano sulla fronte. La tentazione di svegliarlo con un bacio era tantissima, ma dovetti trattenermi. Dopo neanche dieci minuti i suoi occhi azzurri si aprirono e io persi un battito; si strofinò la faccia con i pugni chiusi e mi sorrise
“Buongiorno, sei sveglio da tanto?” scossi la testa e Louis fece un’altra cosa inaspettata. Mi strinse in un abbraccio e posò la testa sul mio petto,
tranquillamente, come fossimo una coppietta felice
“Lou, dovrei andare a fare la doccia.. tu però puoi rimanere ancora a letto se vuoi” fece una smorfia di disapprovazione, poi però si staccò da me.
Come premesso andai in bagno e aprii l’acqua della doccia lasciandola scaldare per qualche minuto; l’unica cosa che volevo fare in quel momento era stare sotto il getto caldo per un’ora intera a pensare. Mi spogliai ed entrai nella doccia, l’acqua mi scorreva addosso e anche i miei pensieri fecero lo stesso, così cominciai a cantare. Mi piaceva cantare, riuscivo a scaricare tutte le tensioni e in quel momento, di tensioni, ne avevo parecchie.
Dopo neanche cinque minuti sentii dei rumori strani ma non ci feci troppo caso e continuai a cantare. Quando la tendina azzurra della doccia si tirò e dietro comparve Louis per poco non morii per lo spavento, infatti gridai. Solo dopo mi resi conto che Louis era completamente nudo e stava entrando nella doccia con me. Rimasi paralizzato, vederlo lì davanti a me in quello stato..
“Canti bene Harry” non riuscivo a staccare gli occhi da.. ehm.. dal suo corpo perfetto?
“Porca troia Louis, mi hai spaventato a morte.. Ma cosa cazzo stai facendo?!” il mio sguardo terrorizzato diceva tutto
“Faccio la doccia con te, cosa vuoi che stia facendo?”

“Perchè?!” in quel momento sarei voluto scomparire<
“Perchè devo farla anch’io e così risparmiamo tempo” lui sorrideva come se fare la doccia con un altro ragazzo fosse una cosa normalissima.
Louis si allungò per prendere lo shampoo sul porta-oggetti dietro di me e praticamente mi si spiaccicò addosso. Anche quando avevamo dormito insieme era spiaccicato contro di me, ma in quel momento era diverso.. era NUDO. Il suo corpo contro al mio, e mille scariche elettriche lungo la schiena. Ma soprattutto niente mutande a nascondere il mio imbarazzo.
Louis tornò al suo posto ridacchiando sotto i baffi, e capii perchè
“Mhh, senti.. siamo un po’ stretti, ti dispiacerebbe-“
“Veramente sì. Harry smettila di fare la lagna e lavati” quel ragazzo riusciva sempre a zittirmi. E a mettermi in imbarazzo. E a farmi sentire bene. E a incasinarmi la vita.
Mi lavai cercando di mantenere la calma, poi Louis mi chiese
“Harry potresti insaponarmi la schiena? Da solo non ci arrivo” il divertimento nella sua voce mi fece capire che lo stava facendo apposta e la tensione continuava a salire, anche nel mio basso ventre
“Eh.. Uhm.. S-sì” quando si girò mi trovai davanti il suo fondo schiena e, per Dio, era perfetto.
Mandai giù con fatica il groppo che mi si era formato in gola e cominciai a muovere la spugna sulle spalle di Louis, cercando di non distrarmi
“Harry, se continui a passare la spugna solo sulle spalle va a finire che non mi lavo proprio.. puoi andare un po’ più giù?” purtroppo captai solo le ultime parole e rimasi impietrito
“Cosa?!”
“Puoi passare la spugna su tutta la schiena? Harry ma che hai?!” – che ho? Che ho?! Guarda, sto solo condividendo uno spazio minuscolo con il ragazzo di cui sono follemente innamorato. E siamo nudi. Ma niente di che, figurati – . 
Mi sforzai di passare la spugna in fondo alla sua schiena, cercando di non soffermarmi troppo a guardare il suo culo perf.. il suo sedere. 
"Grazie Harreh, sei molto gentile" Louis si voltò verso di me con un sorrisetto; il modo in cui aveva pronunciato il mio nome, la sua voce dolce, mi aveva fatto venire la pelle d'oca. Dopo essersi sciacquato tirò la tenda ed afferrò il suo accappatoio
"Questa cosa mi piace parecchio, dovremmo rifarla" disse ed uscì dalla doccia, e io per poco non soffocai
"Ma anche no.." dissi tra me e me, forse a voce troppo alta
"Perché no?" Louis, che stava beatamente gongolando davanti allo specchio si rabbuiò alle mie parole. L’atmosfera nel bagno si stava facendo opprimente, e non solo per il vapore caldo. Scossi la testa ed uscii dalla stanza, sperando che Louis capisse; non volevo passare un attimo di più in quella situazione.
Andai in camera ancora gocciolante e quando vidi il mio letto perfettamente intatto sentii una morsa al petto. Decisi che fosse arrivato il momento di chiamare Niall.
Selezionai il suo numero nella rubrica e una nostra fotografia comparve sul display che squillò per un paio di volte prima che il mio migliore amico rispondesse
“Pronto, Mr. Styles, cosa posso fare per lei?” una voce solenne mi entrò nelle orecchie e sorrisi spontaneamente
“Salve, Mr. Horan. Ho bisogno di aiuto per risolvere dei problemi di cuore..” mi morsi il labbro per la tensione. Mi dispiaceva stressare Niall con i miei problemi da ragazzo gay e confuso
“Louis?” la sua voce si addolcì
“Mhmh..”
“Che ha fatto stavolta?”
“Beh.. ieri abbiamo discusso e quando sono andato a scusarmi mi ha trascinato nel letto con lui e mi ha pregato di restare..”
“COSA? Stai scherzando?”
“No, e non è tutto.. prima sono andato a fare la doccia ed è entrato pure lui. Dio, Niall, è stata la cosa più imbarazzante che abbia mai fatto”
mi stampai una mano in faccia
“Non ci posso credere.. e poi cos’ha fatto?”
“Sembrava molto divertito e mi ha chiesto di lavargli la schiena. Ha detto che gli piace parecchio e che dovremmo fare la doccia insieme più spesso.. io non gli ho risposto”
ci fu silenzio per qualche secondo, probabilmente Niall stava trovando le parole
“Sono.. sconcertato. Harry, quel ragazzo è gay”
“No, no, no lo sai che ha una fidanzata”
“Eleanor? Sarà una finta fidanzata per nascondere la sua vera sessualità”
“Ma dài Niall, non siamo in una soap-opera.. però davvero non capisco il suo comportamento: un attimo prima è divertito e un attimo dopo sembra turbato. È la persona più difficile che abbia mai conosciuto”
“Harry io non trovo ‘parecchio piacevole’ fare la doccia con un ragazzo e non ho mai dormito abbracciato a te, per quanto ti voglia bene”
oh.. forse aveva ragione
“Non lo so.. ora mi fai venire ancora più dubbi” sospirai e feci una pausa “Grazie per avermi ascoltato anche questa volta.. mi dispiace di romperti sempre le palle con le mie paranoie”
“Harry ma figurati! Sono il tuo migliore amico, come potrei non ascoltarti?” anche se non potevo vederlo, capii che stava sorridendo
“Okay, grazie Niall. Ti voglio bene”
“Anche io, ciao Haz”
chiusi la telefonata e vidi un’ombra muoversi dietro la porta socchiusa della mia camera. 
Un senso di panico si fece spazio dentro di me. Louis aveva sentito tutto? Era stato ad origliare tutto il tempo?

 

**

 

Io e Louis tornammo a non parlarci di nuovo, solo due parole in presenza di mia madre o degli amici. Continui alti e bassi. E come se non bastasse Nick, un mio vecchio quasi-fidanzato, continuava a dirmi di stare lontano da Louis, che lui era uno stronzo, che mi avrebbe ferito e altre cazzate del genere. Ogni volta a lezione di letteratura si sedeva di fianco a me prima che arrivasse Niall e si beccava gli sguardi freddi di Louis.
Una sera il mio ‘coinquilino’ decise di rompere il nostro silenzio e venne in camera mia per parlarmi. Entrò tranquillamente senza chiedere permesso e, con i piedi piantati per terra, si appoggiò alla porta
“Cosa vuole Grimshaw? È il tuo nuovo fidanzatino geloso per caso?” cominciò a parlare senza sosta, chiaramente irritato, poi fece passare gli occhi su tutta la mia stanza
“E magari avete anche scopato qui” un ghigno di disgusto si fece spazio sul suo volto. Io, parecchio divertito, alzai una mano davanti a me
“Hai finito?” lui accennò un ‘sì’ con la testa
“Beh, non che ti riguardi, ma la risposta è no.. e anche se fosse, a te cosa importa?” Louis entrò in camera chiudendo la porta e si sedette sul mio letto. Sospirò e la sua espressione si addolcì un po’, continuava a passarsi le mani sulle cosce e a stringerle

“Harry.. contrariamente a ciò che pensi, m’importa di te. Molto” oh. Quella dichiarazione mi lasciò spiazzato.
“Sei arrabbiato?” decisi di seguire il mio istinto e mi andai a sedere sul letto accanto a Louis
“No, no, non sono arrabbiato.. è solo che tu prima mi respingi e un secondo dopo vuoi fare la doccia con me. Non riesco a capirti, non so mai come comportarmi con te. Sei un ragazzo difficile, Louis Tomlinson” accennai un sorriso e sentii le mie guance andare a fuoco.
“Lo so Harry, ma devi sapere che uhm.. io ho avuto un’adolescenza difficile. Quando ho capito di essere gay, l’estate in cui ci siamo conosciuti, l’ho subito detto a mio padre” fece una pausa, gli occhi arrossati e il viso contratto; di nuovo decisi di seguire il mio istinto: gli presi una mano e la strinsi forte nella mia
“Avevo sempre avuto un rapporto fantastico con mio padre. Sai, le giornate a pesca, le mie partite di calcio, le serate a guardare i Rovers in tv.. il tipico rapporto padre-figlio. Lui mi voleva bene. Per questo pensavo che avrebbe capito.. invece non l’ha fatto” continuai a stringergli la mano mentre sentivo il mio petto stringersi un po’ di più ad ogni sua parola
“Appena gliel’ho detto è rimasto scioccato e per cinque minuti non ha fatto altro che fissare il vuoto, poi ha cominciato ad urlarmi contro e a prendermi a pugni..” lo vidi cercare di trattenere una lacrima che però gli scivolò lenta sul viso, così allungai una mano e passai il pollice sulla sua guancia
“Lou, non devi dirmi queste cose se non te la senti”
“No, va tutto bene” si fermò un attimo prima di ricominciare a raccontare
“Mia madre ha cercato di proteggermi in ogni modo, ma dopo un anno di continui abusi da parte di mio padre si sono separati.. ed è stata tutta colpa mia. Me l’ha sempre detto, mio padre, che io sono sbagliato, che tutto quello che faccio è sbagliato.. che sono la delusione della sua vita. Avrebbe preferito che fossi morto piuttosto che frocio” Louis scoppiò a piangere coprendosi il viso con le mani, io automaticamente lo abbracciai stringendolo forte a me, le sue lacrime
mi bagnarono il collo

“Mio Dio, Louis, mi dispiace così tanto” i suoi singhiozzi non accennavano a diminuire, le sue braccia strette intorno al mio corpo, gli accarezzai dolcemente la schiena
“Tu non sei sbagliato, non sei una delusione. Sei un ragazzo fantastico e non importa se ti piacciono i ragazzi, l’amore è amore. Per tutti” cercò di calmarsi un po’ ma finì solo per piangere più di prima, stringendosi forte a me
“No Harry.. io sono un disastro.. non mi merito nessuno. Ho fatto soffrire tutte le persone care che avevo.. non ti merito, davvero, puoi trovare qualcuno mille volte meglio di me” non ce la facevo più a sentirlo parlare così; lo staccai da me e posandogli una mano sulla guancia gli alzai il viso per guardarlo negli occhi
“Lou, Lou ascoltami. Tu sei perfetto e a me piaci così come sei. Tu meriti tutto il bene del mondo e io.. beh, io potrei provare a dartelo”.
Louis smise di piangere e i suoi meravigliosi occhi azzurri si incastrarono con i miei.
Verde e azzurro.
Gli presi il viso tra le mani e passando i pollici sulle sue guance asciugai le lacrime che ancora scivolavano giù. Feci un respiro profondo e mi avvicinai piano a Louis dandogli il tempo di capire quali fossero le mie intenzioni, ma lui non si spostò, anzi, mi venne in contro.
Le nostre labbra si unirono in un bacio fantastico, dolce, tutta la disperazione scivolò via insieme alle lacrime di Louis. Le nostre lingue si cercarono e il bacio andò avanti a lungo, le sue mani infilate nei miei capelli. Ci fermammo solo per riprendere fiato, ma io sarei stato lì tutta la vita.
In un attimo mi ritrovai sdraiato sotto a Louis mentre lui mi lasciava baci leggeri sull’angolo della bocca, sul profilo della mascella e sul collo. Quando infilò le mani sotto alla mia maglia sussultai, ma mi rilassai subito sotto il tocco delle sue carezze; dopo essersi tolto la maglia, Louis mi aiutò a sfilarmi la mia e per secondi o forse minuti restammo incantati a guardarci. Ci eravamo già visti nudi, ma questa volta fu diverso.
Tra di noi si era creata un’attrazione fortissima, come una calamita, e Louis si ributtò sulle mie labbra, cominciando a far scendere le mani verso i miei pantaloni.
Con un movimento del bacino fece scontrare le nostre erezioni e io mugolai sulle sue labbra
“Lou, aspetta.. sei sicuro di quello che stiamo facendo?” dissi ansimando, lui si chinò su di me e mi stampò un bacio sulla guancia
“Sicurissimo Harry” mi slacciò i jeans e una scarica di adrenalina mi attraversò tutto il corpo.
Louis mi tirò giù i pantaloni e i boxer insieme e si morse un labbro, cosa che mi fece impazzire, così lo presi per le spalle riportandolo sopra di me e spostai le mani sul suo sedere, infilandole sotto la sua tuta grigia e tirai giù tutta quella stoffa che lo impicciava.
Louis si ingarbugliò con i pantaloni nei piedi e scoppiammo a ridere tutti e due; per aiutarlo mi ritrovai sopra di lui e dopo averlo liberato cominciai a riempirgli di baci il collo, il petto, scesi giù fino agli addominali e infine presi a baciare tutt’intorno al suo membro. Con la lingua salii fino alla punta e iniziai a succhiare. Sentire Louis ansimare e mugolare di piacere fu meraviglioso, perchè sapevo che quel piacere glielo stavo provocando io.
Continuai a succhiare e a giocare con la lingua intorno alla sua erezione finchè, un attimo prima di venire, Lou non si spostò e mi bloccò sotto di lui. Mi guardò come per avere una conferma e io annuii convinto.
Mi allungai verso il comodino alla destra del letto e dai cassetto presi una bustina di lubrificante e un preservativo
“Vedo che sei attrezzato” disse Louis scherzoso
“Non si sa mai” gli risposi ammiccando
Si accucciò in mezzo alle mie gambe e si spalmò un po’ di lubrificante sulle dita, poi sentii freddo proprio lì.
Mentre infilava un dito dentro si chinò su di me e cominciò a baciarmi; un altro dito e una fitta mi investì il basso ventre. Il fastidio si trasformò in piacere quando Louis cominciò a girare e ad arricciare le dita
“Sei pronto”
“Sì, Lou, ti prego”
Louis si infilò il preservativo ed entrò piano dentro di me, le sue mani ai lati delle mie spalle per sorreggersi e le mie strette nelle lenzuola.
“Harry, guardami. Stai tranquillo. Ti fidi di me?”
“S-sì, mi fido di te” Louis mi diede un bacio e cominciò a dare delle spinte leggere contro il mio bacino, poi prese il ritmo e aumentò le spinte.
Bastarono tre colpi in quel punto per farmi venire copiosamente sul mio petto, e Louis insieme a me
“Cristo, Harry” gridolini di piacere uscivano dalle bocche di entrambi.
Uscì da me e togliendosi il preservativo si lasciò cadere alla mia sinistra, esausto
“Wow” dissi, quasi in un sospiro
“Wow” ripetè Louis.
Ci infilammo sotto alle coperte, ancora nudi, e ci stringemmo l’uno all'altro
“Questa cosa mi piace parecchio, dovremmo rifarla” sorrisi, ricordando le parole di Louis
“Ma anche no..”.


Spazio autrice c:
Ciao ragazze! Scusatemi tantissimo
per questa lunghissima attesa ma
ho voluto cambiare qualche cosa nel
capitolo e in più sto scrivendo anche una
OS che a breve pubblicherò.
Come avete visto, all'inizio ho messo
uno 'smut alert': in ogni capitolo in cui
ci sarano delle scene appunto smut, metterò
questo piccolo avviso per le lettrici che
magari vogliono saltare quella parte.
Comunque è la prima volta che scrivo una
scena del genere e spero sia andata bene ahah
Grazie mille a tutte per le visualizzazioni,

Bisous e alla prossima ♥

  
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