Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Necrosis    23/01/2015    4 recensioni
Serie di one shot su frammenti di vita, più o meno quotidiana, dell'Arcadia.
La maggior parte saranno storie a sfondo comico come le mie precedenti one shot.
1. Un Biscotto per me, un biscotto per te, un biscotto per tutti e tre.
2. Every Man Wants To Be A Macho Man.
3. Il Battesimo dell'Allocco
4. L'Innocenza Perduta
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Yama, Yattaran, Yuki
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita "quotidiana" dell'Arcadia '
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I'm back!
Ci sto seriamente prendendo gusto.
Come sempre grazie a tutti coloro che recensiscono le mie svarionate, coloro che leggono e seguono.
Alla prossima!

See ya!


 

 




Il Battesimo dell'Allocco





 

 

Il buon Capitan Harlock aveva concesso finalmente di poter sbarcare per un po'.
Aveva notato il crescente nervosismo dei suoi uomini e, nel timore che decidessero di ficcare troppo il naso in cose che non li riguardavano, aveva scelto di fare rotta verso un pianeta non controllato dalla Gaia Sanction.
Era un pianeta minuscolo, dal nome impronunciabile il cui solo pensarci procurava il mal di testa, dove i ricercati potevano rifugiarsi in attesa di far calmare le acque.
Un luogo che Harlock evitava come la peste ma che la sua ciurma amava molto.
Per questo motivo si ripromise di non poggiare un piede fuori dall'Arcadia durante l'intera durata del soggiorno.
“Capitano! Possiamo congedarci?” chiese Yattaran una volta che la nave fu messa al riparo da occhi indiscreti.
“Andate pure, fate attenzione là fuori”
“Agli ordini! Avanti, mezze calzette! Tutti fuori!” vociò il primo ufficiale mentre l'equipaggio al completo si preparava a sbarcare.
“Tu non vieni Kei?” chiese Yama perplesso vedendo che la bionda non accennava a muoversi.
“Non sono interessata ai bordelli, inoltre qualcuno deve rimanere sull'Arcadia”
“Ma sei sicura? Posso tenerti compagnia se v- AHIAHIAHIAHIIII!”
La blanda proposta del giovane venne stroncata dall'eccitato Yattaran che lo acchiappò per l'orecchio e iniziò a trascinarlo verso il portellone dell'hangar.
“Andiamo moccioso, preparati! Stiamo per vedere alcune delle più belle donne dello spazio!”
Yama lo osservò di sottecchi, massaggiandosi l'orecchio dolorante. “Ad esempio?”
“Ballerine, attricette! Saremo baciati da donne bellissime!” gli occhi di Yattaran brillavano dietro gli spessi occhiali.
“Specialmente tu Yattaran, col tuo aspetto dovrai sicuramente allontanarle a bastonate!”
“Zitto novellino o dirò a Kei di prepararti il suo MERAVIGLIOSO tè col sale”
“Nooooooooo il tè salato noooooooo” ululò Yama sbiancando.

 

Harlock e Kei rimasero soli in plancia.
Rimasero in silenzio per un po'.
“Sei sicura di non voler scendere?” domandò Harlock dal suo trono, osservandola.
Lei alzò le spalle. “Tutto quello che desidero è già qui, non ho bisogno di altro” fu la sua risposta.
Gli si avvicinò e si inginocchiò in mezzo alle gambe aperte di Harlock, prendendogli il viso fra le mani e accarezzando dolcemente coi pollici le sue guance.
“Abbiamo tutta l'Arcadia per noi, anche Meeme è scesa per farsi un giretto”
Harlock fece un sorrisetto. “Dovremmo approfittare di questa libertà allora” sussurrò suadente mentre con le braccia cingeva la vita sottile di Yuki e con le dita disegnava linee immaginarie sulla sua schiena.



Nel frattempo la ciurma dell'Arcadia si era dispersa per ogni dove mentre Yattaran e Yama si erano avventurati in una taverna.
Era un posto vecchio stile, con gli interni in legno, forse per dare al luogo un senso di intimità che la tecnologia, solitamente, non dava.
Si sedettero ad un tavolino dall'aria sbilenca e ordinarono.
"Venite spesso qui?"
"Ogni volta che il Capitano si stanca di sentirci rumoreggiare. Di solito scende anche Kei e va con la signora Masu al mercato"
"Ci sono molti locali?"
"Un paio, ma gli altri sicuramente si sono già messi all'opera... capiscimi"
"Oh." disse Yama, colpito dall'appetito carnale dei suoi compagni di ciurma.
Un vecchio cameriere portò loro quello che avevano ordinato e Yattaran si fiondò sul cibo.
"Il Capitano non scende mai, invece?"
"E' sceso una volta sola, ma tutte le donne del posto lo assaltarono e da quel momento non scende più" rispose Yattaran, afferrando poi il tovagliolo e imitando così lo svolazzare del mantello di un irritato Harlock davanti ad un'orda di donne fameliche.
Yama soffocò una risata e iniziò a mangiare a sua volta.
“Bene, pivello, sappi che qui non ti farò da badante! Ognun per sé e belle figliole per tutti!” esclamò Yattaran una volta finito il pasto e battendo i palmi sullo stomaco con aria soddisfatta, emettendo un suono simile ad un tamburello.
“Ma non era proprio così il detto...”
“Non contraddirmi ogni volta! Guarda laggiù piuttosto!”
Su un palco improvvisato si muovevano delle giovani donne decisamente promiscue.
“Aaaah in questo universo pieno di schifezze, queste giovani sono un miracolo per gli occhi!” disse un vecchio ai due pirati dell'Arcadia.
Yattaran fischiò. “AVANTI RAGAZZE!”
Yama si coprì il viso con la mano.
Yattaran era estremamente imbarazzante.
E la cosa più stupefacente era che il suo essere così imbarazzante sembrava attirare le donne; difatti dopo pochi minuti tutte le ragazze che erano sul palco erano riunite intorno al primo ufficiale dell'Arcadia.
“Finalmente un vero uomo!”
“Guarda qui che muscoli!”
“Muscoli?” bisbigliò incerto Yama alternando con fare scettico lo sguardo dal compagno alla tipa che aveva fatto tale apprezzamento.
“Piano, piano ragazze! Ci sono per tutte! Il ragazzo qui con me è Yama, fatelo sentire coccolato!”
“YAMAAAA” fu il gridolino in coro delle giovani che subito presero sottobraccio il poveretto e iniziarono a palpeggiarlo un po' ovunque.
“Oh ragazze, piano! AH no lì no soffro il solletico! Ahia quelli sono i miei capelli!”
Yattaran rise di gusto e guardò l'uomo anziano che aveva parlato prima con loro.
“Il mio lavoro è un lavoro duro, ma mi piace perché l'ho scelto io” disse con soddisfazione mentre sorseggiava un liquore amaro.
“Ehi, quella non è una pistola!”

 

Harlock guardò con soddisfazione la donna al suo fianco.
“Hai una mente diabolica, Kei” disse con un sorrisetto. “Farlo nella cabina di Yattaran, sei perfida”
“Io?” esclamò Yuki, spalancando gli occhi. “Parla quello che ha voluto farlo nella cabina di Yama”
“Tu lo hai voluto fare anche sul trono in plancia!”
“E tu in cucina giusto perché 'Così imparano a ficcare il naso quei due' ” ribattè Kei imitando il suo Capitano.
Iniziarono a battibeccare scherzosamente, scambiandosi dei baci ogni tanto, quando sentirono qualcuno correre in corridoio.
“Son già tornati a bordo?” si lamentò Harlock, sollevando il busto dal letto e ascoltando attentamente.
“Sembra uno solo” commentò Kei, mettendosi a sua volta in ascolto. “Sembra Yama, sento dei lamenti”
“Mh” borbottò l'altro, scostando il ciuffo dal viso con un movimento del capo. “Si può sapere che cavolo ci fa qui così presto? Speravo di liberarmi di lui per un po' di più!” si lamentò.
Yuki fece per rispondere, finché non udirono un urlo straziante.


“MI SENTO VIOLENTATO!”

  
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