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Autore: horjzons    23/01/2015    4 recensioni
E il sapere è la più grande arroganza, la più grande pecca di ogni uomo. Ci sono persone che uccidono perché sanno e altre che vengono uccise perché anche loro, sanno. Ci sono persone che vengono pagate perché sanno e persone che vivono nell’anonimato pur sapendo. Non importa se sei vecchio o giovane, non importa se sei un fallito o un grande, non importa se sei vivo per miracolo o se stai per morire, agisci perché sai, o credi di sapere. Ogni cosa che facciamo è influenzata dal sapere.
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-Siamo tutti deboli, chi più chi meno. E ognuno di noi ha un metodo per mascherare la propria sofferenza-
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TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=2PL9SDi9myY&list=UU875_BDGjrIt2J7pYUjzl0Q
Genere: Romantico, Song-fic, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-TRAILER- 


ON THE LINE
 
POV BELLA
29 GIUGNO 2014 (-3 alla bomba)
10.30 DI MATTINA
-Devo dirti una cosa, Bella … -
Alzo la testa dalle scartoffie sparse sulla mia scrivania e mi compare davanti una Perrie Edwards decisamente agitata che batte con le sue “eleganti” unghie rosa sulla porta del mio ufficio, ansiosa di entrare.
-Vieni, accomodati-
La bionda si siede di fronte a me. Il volto pallido, la fronte sudata, le mani che si torturano a vicenda.
-Io e Zayn abbiamo fatto sesso questa notte-
Sorrido appena. A quanto pare il vecchio volpone non si annoia mai.
-Congratulazioni per essere entrata anche tu nel club delle amanti di Zayn. Ti avverto solo che sarai una delle tante nella lista e te ne potresti accorgere anche molto tardi … -
-Sei arrabbiata, Bella? Perché sappi che tra di noi non c’è niente … tra tre giorni una bomba ci ridurrà a cenere e questo è stato solo sesso. Sesso senza amore. Ci siamo sfregati un po’ e poi … -
-Va bene, va bene- la interrompo io –risparmiami i dettagli! No, non sono arrabbiata … con Zayn ho chiuso e in ogni caso con lui si tratta sempre e solo di sesso … ed ora se non ti dispiace avremmo questioni più urgenti da risolvere … Notizie di Styles?-
La bionda fa cenno di no con una faccia decisamente più tranquilla. Certo, non abbiamo rintracciato l’unico che potrebbe portarci da Sam e quindi da STRONGER  e dalla sua moto, ma non sono arrabbiata per i suoi “sfregamenti” con Zayn, e allora è tutto a posto.
-Perrie, continua a farlo seguire dalla tua squadra, vedrai che prima o poi ci porterà dai tre motociclisti-
-Sì, signora!-
La bionda si alza ed esce dal mio ufficio. Spero di essere lasciata un po’ tranquilla, spero di avere del tempo per pensare e riflettere. Stiamo puntando tutte le nostre ricerche su questi tre ragazzi, ma se FURIOUS mentisse?? Se quella bomba non avesse niente a che fare con la moto di STRONGER?? Non mi resta che credergli, che aggrapparmi a delle frasi di un delinquente che come minimo ha partecipato a corse clandestine e ha inserito una bomba alla Casa Bianca.
-Hey, è permesso?-
-Dipende da quello che devi dirmi … Se ad esempio devi dirmi che te la fai con un mio ex, no non è permesso-
-No, non sono ancora arrivato a tanto-
Io sorrido e Niall si accomoda nel mio ufficio. Mi alzo e mi avvicino a lui. Chiudo la porta bloccando il biondo tra il mio corpo e il muro. Gli sussurro nell’orecchio.
-Allora sei il benvenuto-
Poso le mie labbra sulle sue ed assaporo ancora una volta quel calore e quella dolcezza.
-Ho una buona notizia e una cattiva-
-Parti dalla buona- rispondo io.
-La buona è che il presidente e la sua famiglia si trovano al sicuro in Europa, abbiamo spiegato la notizia ai media come un viaggio di vacanza. Certamente se non riusciamo a disinstallare la bomba, lui sarebbe attaccato da ogni parte. Sarebbe considerato colpevole di sapere e di aver abbandonato il suo popolo nel momento del bisogno-
-Questa è la cattiva notizia?-
Lui fa cenno di no con la testa gonfiando le guance d’aria. Sembra quasi un pagliaccio in quella posa e, nonostante non sia il momento di ridere, mi scappa un sorrisetto.
-Che c’è? Ti faccio ridere?-
-No, mai. Da cosa lo sospetti?-
-Sono un poliziotto, Bella Norregst, sono perspicace-
Posa le labbra sul mio collo lasciandomi qualche bacettino umido. Poi passa alle guance fino ad arrivare alla bocca. Le nostre lingue si assaporano, si scambiano gusti e sensazioni in un intreccio di emozioni. Poi io mi distacco appena e poso le mani sul suo petto.
-Allora qual è la cattiva?-
-A Zayn è venuta la brillante idea di farmi disattivare la bomba, ma non è possibile … Abbiamo appena scoperto che esiste un unico modo per disattivarla … -
Io lo guardo confusa. Ci manca l’ennesima complicazione in questo caso che sembra non avere una fine.
-Cercando tra i vari manuali di bombe … -
-Esistono manuali di bombe?-
-Sì, mia cara esistono … Ebbene, cercando lì, io e uno della mia squadra abbiamo identificato il tipo di bomba che FURIOUS ha impiantato nella Casa Bianca. C’è un motivo se non possiamo staccarla dal muro in cui si è intaccata e c’è un altro motivo se non posso disattivarla-
-Illuminami, Watson-
Mi lascia un piccolo bacio sulla fronte e poi incrociando la sua mano con la mia risponde:
-Non possiamo staccarla né tanto meno possiamo staccare il muro perché è attaccata a 90 metri sottoterra al terreno. Sarebbe impossibile staccarla o forse è impossibile farlo adesso, c’è troppo poco tempo … -
-Tentar non nuoce-
Faccio per aprire il microfono e dettare al resto del commissariato i nuovi ordini, ma Niall mi ferma.
-Sarebbe inutile … non ci riusciremmo mai … se l’avessimo scoperto prima, forse avremmo avuto il tempo, ma adesso è impossibile. Senza contare che dovremmo spiegare in un qualche modo ai media tutte le trivellazioni che dovremmo compiere sotto la Casa Bianca. Si tratta di un’operazione troppo difficile per tre giorni-
-Qual è l’alternativa?- chiedo io.
-L’alternativa è disinnescarla. Naturalmente si tratta di una bomba super tecnologica, basta pensare al fatto dei 90 metri, insomma è una roba fortissima quella! Forse l’unico prototipo di una bomba del genere … mi chiedo come FURIOUS o STRONGER o chiunque abbia realizzato questo contorto piano, sia riuscito a procurarsela e poi … -
-Niall vai al dunque-
-Dicevo, -continua lui –disinnescarla non è una cosa semplice considerando la tecnologia avanzata. Perciò, è vero che è possibile farlo solo dall’apparecchio che l’ha attivato che si trova nella moto di Payne, ma ti dirò di più: per disinnescare la bomba bisogna ricreare la stessa situazione con la quale si è attivata. In questo caso si tratta di raggiungere sulla moto una velocità di 480 km orari-
-Ed è tanto?-
Lui sgrana gli occhi decisamente sorpreso.
-Ma non guardi mai la velocità con cui stai andando in macchina?!?! 480 km all’ora sono tantissimi, io non sono in grado di raggiungerli. Ma STRONGER l’ha già fatto … Basterà cercare Liam ed inseguirlo, spingerlo a quella velocità e il gioco è fatto-
-Dici niente! Per spingerlo a quella velocità, vuole dire che anche noi ci dobbiamo andare-
-Già, dovremo usare una moto … le nostre macchine non sono così potenti, ma abbiamo una moto che potrebbe funzionare-
-E va bene, chiamami Zayn-
Niall non sembra troppo entusiasta del nuovo ordine, ma obbedisce senza obiettare. Dopo qualche minuto mi ritrovo nell’ufficio il bad-boy del gruppo: Zayn Malik.
-Che vuoi? Perrie ti ha raccontato della nostra avventura?-
-Intanto ti ricordo che io sono la tua capa e due sì, me l’ha raccontata, ma al momento non me ne importa niente … ho bisogno di te per disattivare la bomba … -
Gli spiego il piano. Il moretto non sembra felice di aver ottenuto tutte queste responsabilità.

 
“Devi assumerti la responsabilità
È ora che tu ti apra ed abbia un po’ di fede”
 
 Del resto non c’è da stupirsi che uno del genere non sia abituato a così tanto peso sulle spalle. Quando stavamo assieme, nelle poche volte in cui si sentiva stressato, se ne andava di casa e stava fuori per ore. Probabilmente andava a “sfregarsi” con qualcuno (per usare il linguaggio di Perrie). Ripenso a quelle giornate passate tutte all’insegna del litigio. Bisticciavo con Zayn, con Sam, ma era una cosa abituale, andare a dormire la sera con nessuno che ti augurasse la buona notte. Alla fine non ci facevo più caso allo sguardo imbronciato di mia sorella la mattina, al suo silenzio di protesta. Era diventato così abituale da sostituire nella mia testa l’immagine che avevo un tempo di casa. Tornavo dal commissariato e mi immergevo nella mia vita. Era una schifezza, ma era pur sempre la mia vita. Ora mi guardo allo specchio ogni mattina. Sembro un animale in evoluzione. Ma anche uno che sta per morire. A volte mi immagino chiusa in una trappola, come in una specie di grotta profonda. Io cerco di risalirla, di aggrapparmi ad ogni sporgenza, ma alla fine c’è sempre qualcosa che mi fa tornare indietro. Di solito è un grido, delle urla di mia sorella o di persone che ho amato e che ho perso. E allora mi volto a guardare indietro. Mi distraggo e cado nel buio, proprio quando sto per arrivare alla luce. Mi chiedo se non devo smettere di pensare ai miei genitori, a Sam, a Zayn. Mi chiedo se non devo lasciarle andare una volta per tutte, mi chiedo se devo andare avanti e ignorare le loro suppliche. Ma non posso mollare, non ora. So che sarà difficile e so che adesso sembra impossibile, ma io uscirò da quella grotta con Sam e insieme guarderemo la luce.

 
“Nessuna cosa buona viene facilmente
Tutte le cose buone vengono a tempo debito
Devi avere qualcosa in cui credere
Ti sto dicendo di aprire la tua mente”
 
POV LIAM
30 GIUGNO 2014 (-2 alla bomba)
6:10 DI MATTINA
 Sono da sempre abituato a ricevere coltellate alle spalle e ogni parola carina mi sembra sempre una presa in giro, ogni gesto gentile mi appare come l’inizio di una nuova delusione. A volte provo a credere in qualcosa, ma a fidarsi, mi è proprio impossibile.
La gente mi sembra sempre più spenta, bloccata nel capire, illusa di pensare. La gente è sempre più vuota, stanca di vedere, incapace di sentire. Ed è futtutamente vero. Da quando ho conosciuto Louis e Sam sono cambiate molte cose. Ho capito che a sembrare forti, senza paure, a fingere sono capaci tutti, ma nessuno lo è realmente.
Ho sempre avuto paura della gente, non ne ho mai capito il motivo, ma è un difetto che mi porto dalla nascita. Forse il semplice fatto di essere cresciuto praticamente da solo mi ha portato a buttare la mia adolescenza via come niente.
-Già sveglio?- sento una voce provenire da dietro il divano su cui siedo.
-Sì- mi faccio scappare una piccola risata nervosa.
Louis si siede vicino a me sprofondando nel divano e tirando un piccolo sospiro.
-Non hai chiuso occhio, vero?-
Alzo lo sguardo incontrando i suo occhi, ma vedo in quel pozzo tante di emozioni confuse. Accenno un debole “sì” con la testa.
-Beh siamo in due- sorride.
Ed è quello che più mi stupisce è proprio il fatto che Louis, nonostante gli stia crollando il mondo addosso, una buona ragione per sorridere la trova sempre. È una cosa che vorrei poter fare anch’io, ma non appartiene al mio carattere.
-Che ti è preso ieri?- gli chiedo riferendomi alla crisi del giorno precedente.
Solo dopo alcuni minuti emette un sussurro.
-Niente di particolare. Come vanno le ferite?- cerca di cambiare discorso.
-Stanno meglio di te.- e questa volta, anch’io, riesco a sorridere.
Lo sento sospirare pesantemente –A volte ho di momenti bui, vedo tutto intorno a me nero. Una volta mi succedevano poche volte, ma negli ultimi tempi sono una dopo l’altra. È come se improvvisamente tutta quella voglia di vivere che ho se ne andasse in un angolino lasciando spazio a tutti i sentimenti negativi presenti nel mio corpo. Inizio a pensare a tutte le cose sbagliate della mia vita, arrivo al culmine e inizio a piangere. Ieri è stata una delle peggiori mai avute, sono completamente esploso. Non riuscivo neanche a versare lacrime, mi sono buttato in mare cercando di sfogarmi, ma non sono mai stato bravo a nuotare. La forza delle onde era pazzesca, ho pensato che quella sarebbe stata la mia fine e ho smesso di combattere. Finché Sam non mi ha portato a riva facendomi riprendere i sensi. Quando ho realizzato quello che avevo fatto un senso di rabbia ha preso il sopravvento su di me facendomi crollare di nuovo. Ma un’altra volta qualcuno mi ha salvato.- si strofina gli occhi appoggiando i gomiti sulle gambe.
Rivedo in quelle parole molte caratteristiche di me stesso e, mi chiedo, come un tempo riuscivo a prenderlo in giro. Alla fine siamo da sempre stati sulla stessa barca.
Restiamo in silenzio per alcuni minuti finché non prendo parola.
-Sam tiene davvero a te. Avresti dovuto vederla quando ieri ha visto che non c’eri. Tientela stretta.-
Sollevando la testa vedo un sorriso aprirsi sul suo viso, le sue guance si colorano leggermente di rosso e in quegli occhi noto una piccola luce accendersi.
È incredibile come io sia cambiato in questi ultimi giorni. Sono partito dall’essere arrabbiato con il mondo, con la furia che mi usciva dalle orecchie perché ero convinto che tutto fosse contro di me e, ora, mi ritrovo sul divano della mia vecchia casa delle vacanze a parlare con il ragazzo che pensavo fosse uno di quelli che dalla vita hanno sempre avuto tutto. È vero quando dicono che l’apparenza inganna.
-Anche tu non scherzi con i sentimenti, eh?- gli accenno un sorriso.
Diventa paonazzo per poi abbassare la testa ridendo.
-Mi sono innamorato per la prima volta nella mia vita, Liam- mi risponde dopo alcuni secondi.
A sentire il mio nome sulle sue labbra mi sembra così strano che quasi credo di essere diventato scemo, ho sempre sentito la sua voce echeggiare dura il mio cognome. È tutto così fottutamente strano.
-Sai, credo che sia una bella cosa. Anch’io vorrei conoscere l’amore, chissà che sensazioni ti trasmette?- fisso un punto indeterminato della stanza mentre la mia mente vola in un altro luogo dove mi permettevo di essere felice.
-Non scoraggiarti, arriverà anche per te e, fidati, che quando verrà quel momento sarai felice.- appoggia una mano sulla mia spalla come per confortarmi.
Gli accenno un piccolo sorriso di ringraziamento per poi riportare lo sguardo fisso nel vuoto.
-Mi dispiace, Louis- faccio spiccare la mia voce rauca dal silenzio della stanza.
Sul suo viso compare un smorfia indecifrabile, completamente confusa.
-Per cosa?- mi chiede, infine, non riuscendo a raccapezzarsi nelle mie parole.
-Per quello che ti ho fatto qualche anno fa. Per essermi divertito a giocare con i tuoi sentimenti. Davvero, perdonami. Mi chiedo come tu riesca ancora a guardarmi negli occhi e parlarmi civilmente. Sono un pezzo di merda, dovresti minimo mandarmi a quel paese-
Louis sospira pesantemente  dal naso prima di afflosciarsi sul divano.
-Perché dovrei odiarti? Per avermi preso in giro facendomi sentire uno schifo? Per avermi umiliato davanti a mezza scuola? Perché hai saputo colpirmi sul mio punto debole?- mi fa una smorfia facendomi ritornare in mente tutti quei momenti in cui avevo visto nei sui occhi tanta fustigazione –Non posso dirti che non ti ho odiato perché sarebbe la bugia più grande della storia. Non posso dirti che non mi sono sentito uno schifo quando mi hai detto che mi vestivo come si vestiva tuo nonno quando aveva tre anni o quando mi hai chiuso dentro il bagno della scuola ridendo di gusto oppure quando sei scoppiato in una sonora  risata nel momento in cui mi sono messo a piangere perché mia sorella era ricoverata in ospedale e rischiava la morte. Non posso dire che in quei momenti la mia autostima non se ne sia andata a puttane, non lo posso proprio dire. Ma ti dico che ormai è passato tanto tempo, avevamo quattordici anni all’epoca, eravamo dei ragazzi incapaci di capire, ma già pieni di ferite. Se dovessimo vivere per il passato, per le opportunità perse, per i “se” per i “ma”, per le sofferenze a quest’ora tutti saremmo chiusi in casa a deprimerci. Sono cose vecchie e, per me, possono anche cessare di esistere. Guardiamo com’è la nostra vita, come siamo diventati. Viviamo al momento, quello che è stato è stato, quello che sarà lasciamolo al destino. Pensiamo a quello che è. Non mi servono le tue scuse per dirti “non importa è tutto passato”, mi serve il fatto che, nonostante tutto, siamo qui a parlare come due amici.-
Ascolto le sue parole e gli occhi iniziano ad inumidirsi. Potrei fare tante cose in questo momento, potrei ringraziarlo per la comprensione, potrei abbracciarlo, potrei dargli un risposta, ma è come se, d’un tratto, nella mia mente tutto si fosse offuscato. La sua voce continua a rimbombare nella mia mente.

 
Non perdere il tuo tempo con il passato
È ora che tu guardi al presente
È tutto lì se chiedi
Questa volta potresti provarci più duramente
Sarai il meglio che tu possa essere
 
-Come fai ad essere così?-
-Così come?-
-Come fai ad aiutare la gente con le parole facendola sentire in modo diversa, a perdonare tutto, a risolvere tutto con un sorriso?-
Si fa scappare un piccola risata –Posso assicurarti che non c’è nessun trucchetto. È il mio modo di essere, sono sempre stato così.-
-Sei incredibile- sono le uniche parole che riesco a dire.
-Concordo con Liam- una voce ancora impastata dal sonno si fa sentire.
Entrambi ci voltiamo verso Sam che, velocemente, ci raggiunge sedendosi sopra le gambe di Louis.
Si fissano, loro due, parlando un linguaggio muto fatto di sguardi dolci. C’è qualcosa che li rende amabili, non so cosa possa essere, ma ogni loro azione, parole e quant’altro risulta sempre piena d’amore.
-Di cosa parlavate?- ci chiede.
Io e Louis abbassiamo lo sguardo all’unisono per poi, dopo alcuni secondi, guardarci e scoppiare a ridere.
-Cosa mi nascondete?- ci chiede seria.
Louis continua a ridere mentre io, anche se ancora tra le risa, rispondo.
-Tranquilla Sam, niente di importante-
Ci fissa entrambi sorridendo alla vista di Louis che ormai ride a crepapelle.
Ridiamo senza un significato ben preciso, forse perché ne sentiamo solo il bisogno.
-Sam la tua faccia è stata epica- riprende fiato Louis asciugandosi le lacrime causate dalle troppe risa.
Sam lo fissa e passano minuti di silenzio riempito solo dagli sguardi incatenati dei due piccioncini.
-Ok, ho capito. Vado in bagno altrimenti mi sale il diabete.- mi alzo da divano ricevendo un leggero schiaffetto da Sam sul braccio.
Prima di dirigermi nel corridoio mi avvicino all’orecchio di Louis per sussurargli –Tieni a bada i tuoi ormoni-. Lui mi squadra non capendo, forse, la mia esclamazione, ma non mi scomodo a fargli conoscere il vero significato di quelle parole e mi avvio verso il bagno.
Una volta entrato all’interno della piccola stanza richiudo dietro di me la porta. Guardo la mia immagine riflessa e vedo un ragazzo diverso da quello che ho sempre visto. Vedo un ragazzo che ha qualcosa in più, ha la consapevolezza che questa vita, alla fin fine, non è così male, è cosciente del fatto che la gente può perdonare ed si capacita del fatto che è possibile avere delle persone accanto.
E, per la prima vola nella mia vita, sorrido a me stesso vedendo quel piccolo incurvamento sul mio viso che mi fa sentire meglio.
Mi spoglio per entrare, in seguito, nella piccola doccia. Lascio che l’acqua scorri sul mio corpo e che il suo leggero tocco mi rilassi.
 
8:00 DI MATTINA
Infilo anche il secondo stivale e, rialzandomi dalla sedia, guardo, nuovamente il mio riflesso. Ma, nonostante, il mio corpo ora sia ricoperto da massicci indumenti il ragazzo che vedo è sempre lo stesso. Quasi mi infastidisce quell’abbigliamento, prima d’ora l’avevo indossato con la consapevolezza di sentirmi più forte, però, questa volta, provo solo tanto pesantore.
Esco dal bagno trascinandomi sui piedi, ma sorridendo. Arrivo in salotto interrompendo le effusioni amorose tra i due attirando l’attenzione. Sui loro visi, nel vedermi, compare una smorfia quasi di disapprovo, di tristezza. Incapace di sostene i loro sguardi pesanti abbasso la testa e la rialzo solo quando Sam si avvicina a me.
-Sei davvero sicuro?- la sua voce è quasi come quella di una madre che implora il proprio figlio a non fare sciocchezze.
-Anche se non so quello che mi aspetta voglio provarci-
Senza aggiungere altro e evitando di incrociare i loro occhi mi dirigo verso la porta d’ingresso avvicinandomi, poi, alla moto parcheggiata vicino alla casa.
Mi volto verso Sam e Louis che, intanto, mi hanno raggiunto.
-So che voi mi classificate come pazzo, che potrei restare con voi, ma, perdonatemi, è una mia decisione e tengo a mantenerla.- mi avvicino a Louis e lo fisso negli occhi –Grazie, non sarò mai capace a sdebitarmi per quello che hai fatto per me, per avermi aiutato e perdonato di tutto. Sei una persona più unica che rara, abbi cura di te, Tomlinson-
Sento gli occhi pizzicarmi prima che Louis stringa la mia mano e mi abbracci. Adagio la testa nell’incavo del suo collo sentendo il calore di un’amicizia che avevo da sempre sognato.
-Sappi che hai un amico su cui contare- mi appoggia, infine, una mano sulla spalla.
Gli faccio un cenno con la testa come per ringraziarlo ancora una volta, poi mi volto verso Sam.
-Non mi sono mai scusato veramente con te, perdonami per i miei atteggiamenti bruschi. Anche se non vuoi ammetterlo sei forte. Non fare cazzate, Sam-
Sorride –Posso?- mi chiede aprendo le braccia.
-E me lo chiedi anche?- rido prima di sentirmi stringere forte tra le sue braccia esili.
Faccio alcuni passi indietro e afferro il casco –Siate prudenti-
Infilo e allaccio il copricapo per poi salire sulla moto e accenderla.
Mi giro verso di loro un’ultima volta: Louis circonda la vita di Sam tenendola stretta a se, vedo nei loro occhi piccoli accenni di paura, ma nonostante ciò, sorridono entrambi.
Dal vetro della visiera tutto risulta leggermente diverso. Tolgo il cavalletto alla moto, faccio una piccola sgasata e parto.
-Vi voglio bene- urlo con tutta la voce presente in corpo.
E mentre il mio eco rimbomba nella valle un vuoto prende possesso di me proprio all’altezza del cuore.
 
BUONASERA!
Crediamo sia passato circa un mese dall’ultima volta in cui abbiamo aggiornato. Ammettiamo che siamo perennemente in ritardo e, per questo, vi chiediamo scusa.
Sta di fatto che, finalmente, siamo di nuovo qui con un nuovo capitolo.
Piccoli indizi di cui ancora non eravate a conoscenza sono stati svelati nel pov Bella, mentre lo straordinario punto di vista di Liam ha fatto (almeno lo speriamo) chiarezza su alcune cose.
Come pensate possano finire le cose?
Vi ringraziamo chi segue e lascia delle recensioni a questa storia. Speriamo che sia di vostro gradimento.
Vi invitiamo inoltre a passare dalla nostre altre fanfiction.
Vi lasciamo, come sempre, delle foto qui sotto mentre all’inizio del capitolo potete trovare il link del trailer.
Vi mandiamo un grosso bacio e alla prossima <3


(Bella)


(Liam)


(Un abbraccio di Liam e Louis. Awww)


Ps. Per eventuali chiarimenti, dubbi o domande potete trovarci anche su twitter: @lostmysenses_  &  @eless2000

HORASON

 
 
 
  
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